Come molti di noi frequentatori delle piste sanno, in località Bargnana di Castrezzato (BS) è sito l'Autodromo di Franciacorta "Daniel Bonara"; il tracciato si snoda per una - attuale - lunghezza di 2.520 mt. ed è composto da 7 curve a destra e 4 a sinistra con una larghezza media di 12 mt., molto tecnico e divertente. Inoltre, nei prossimi mesi sarà completato il terzo - ed ultimo - "step" che prevede l'allungamento dello stesso fino ad oltre 3.500 mt.
Con questo topic intendo spiegare nel dettaglio il tracciato nelle sue varie parti. Fate attenzione solo ad una cosa: io vi parlerò anche delle marce inserite, ma naturalmente possono essere diverse a seconda del tipo di moto posseduta e delle singole rapportature. Io ad esempio ho una Kawasaki ZX-10R del 2004 senza modifiche alla trasmissione.... Iniziamo.
Uscendo dai box, ci si immette da sinistra nella parte finale del rettilineo principale, quindi occorre prestare molta attenzione a chi sopraggiunge perché quello è il punto in cui si stacca e si imposta la traiettoria per l'ingresso della prima curva della pista. CURVA 1 (destra) è piuttosto semplice: si arriva in 4° - 5° marcia e la si imposta scalandone due.... non fatevi troppi problemi nell'entrata perché è abbastanza veloce.
Piccolo rettilineo in cui si deve rialzare la moto e, sempre in 2° marcia, si imposta CURVA 2 (destra): anche qui non si incontrano particolari difficoltà di percorrenza, l'unico consiglio è quello di uscire belli larghi, andando a cercare il cordolo esterno per preparare la variante successiva.
CURVA 3 (destra) e CURVA 4 (sinistra) compongono la prima "S" del tracciato: si percorre tutta in 2° marcia, è piuttosto grande e molto bella. La maniera migliore per interpretarla secondo me è ritardare l'inserimento della prima, per avere poi il giusto tempo di inserire la moto nella seconda ed uscire forte nel piccolo rettilineo che segue. Unica avvertenza: occhio perché questa è la prima a sinistra che incontrate e, specialmente nei primi giri, la differenza di temperatura tra le due spalle degli pneumatici potrebbe farsi sentire....
Superato il piccolo rettilineo - in genere si tira tutta la 2° si arriva ora nella parte più tecnica del tracciato. Si imposta CURVA 5 (sinistra-destra), un "S" molto rapida da percorrere in 2° marcia nella quale è necessario sacrificarsi ritardando abbastanza l'entrata della prima per poter sfruttare al meglio l'uscita; così facendo, ho notato che la velocità è sensibilmente maggiore e permette di tenere una buona traiettoria per cercare di raccordare - rimanendo piegati ed inserire la moto in CURVA 6 (destra) andando a cercare il cordolo interno (io generalmente ci appoggio il ginocchio proprio sopra).
E' subito ora di rialzare la moto per inserirla in CURVA 7 (sinistra), un curvone parte stretto da cui però si esce in piena accelerazione; solitamente si percorre in 2° marcia ma, a seconda della trasmissione, può anche chiamare la 3°. Attenzione però: non fatevi prendere troppo perché segue un veloce cambio di direzione senza avere una staccata vera e propria per impostare CURVA 8 (destra), un altro lungo curvone davvero splendido da percorrere in accelerazione e tutto in appoggio.... Spettacolo!!.
Segue poi una decisa staccata in preparazione a CURVA 9 (destra), decisamente uno dei punti più ostici del tracciato perché il ritmo qui cambia bruscamente: da percorrere in 2° marcia, è piuttosto stretta e per affrontarla al meglio occorre entrare molto larghi per poi stringere cercando il cordolo interno.
In uscita, un piccolo rettilineo in fondo al quale si arriva generalmente in 3° marcia per poi staccare in 2° ed impostare l'ultima - e bellissima - variante del tracciato. Per affrontare al meglio CURVA 10 (destra in salita) - attenzione perché qui è presente, stando larghi a sinistra, la corsia d'entrata per i box - è necessario ritardare di un poco l'ingresso in curva, facendo attenzione a non entrare non troppo decisi perché il cambio di direzione che viene subito dopo è repentino. CURVA 11 (sinistra in discesa), che immette poi nel rettilineo di arrivo, si affronta senza grosse difficoltà andando a cercare il cordolo interno per poi spalancare il gas non appena si inizia a raddrizzare la moto in uscita.
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