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Inviato: 11 Ott 2022 22:07
Oggetto: [Report] - Dolo-meet-inga 7/8/9 Ottobre - Castello Tesino
Da un idea di Jackseba,
con la "dis-organizzazione" di Klaus77 e del sottoscritto,
grazie all'ospitalità del Casteltesino Camping
scenografia offerta dalle Dolomiti
Siamo riusciti a "portare a casa" anche l'edizione 2022 del DoloMeeTinga!
Venerdì 7 Ottobre ci troviamo in tre, pochi ma buoni, all'Area di Servizio Brianza Sud per raggiungere Castello Tesino e dare inizio alle danze di quella che, se non ho sbagliato i calcoli, dovrebbe essere la 5a edizione del raduno Ting'avert sulle Dolomiti. Compresa questa, ho presenziato a 4 (ho saltato solo il 2019 per cause di forza maggiore, ero di ritorno dal mio viaggio nei Pirenei).
Da buoni motociclisti non percorriamo di certo la strada più breve. Klaus ha proposto un tour di avvicinamento con parecchi spunti piacevoli, sono strade che ho già fatto ma aderisco con entusiasmo. Il meteo è dalla nostra, concedendoci una giornata serena e, nelle ore centrali, anche calda.
Autostrada fino a Palazzolo, gli evergreen Polaveno, Lodrino, Lago di Idro e Valle di Ledro per arrivare sul Garda, salire a Mori e pranzare in una pizzeria lato strada che offre un'ottima pizza e dei pa'pizza, panini fatti con la pasta della pizza, decisamente buoni. Da sottolineare anche la presenza di una cameriera dagli occhi azzurrissimi che "nobilita" il locale.
Dopo pranzo Roberto ci saluta per tornare verso casa e proseguiamo alla volta di Castello Tesino in due. Superata Rovereto tra traffico e lavori in corso, saliamo verso Folgaria e valicando i passi del Sommo e Vezzena entriamo nell'altopiano di Asiago (o altipiano dei Sette Comuni). Le strade sono magnifiche, il panorama di più. Arrivati ad Asiago ci fermiamo a salutare Maura, la morosa di Klaus che abita e lavora lì (e che domani ci raggiungerà al raduno) e non ci facciamo mancare nemmeno la visita al Sacrario Militare di Asiago (Ossario del Leiten) per dare un'impronta culturale al nostro motogiro.
Si è fatta una certa e ripartiamo alla volta del camping dove troviamo Andrea, il gestore, ad accoglierci a braccia aperte.
Il tempo di prendere possesso del bungalow e di fare una doccia ed è ora di cena. Si unisce a noi anche Maurizio, beep_beep, che è arrivato per conto suo non volendo fare una levataccia mattutina.
Una buonissima pizza preceduta da un antipastino di affettati trentini, quattro piacevoli chiacchiere e la serata passa in un battibaleno.
Sabato mattina è la volta del motogiro, aspettiamo l'arrivo di Maura e partiamo alla volta dell'agordino.
Purtroppo la strada del passo Brocon è chiusa, ci "tocca" scendere verso Lamon e risalire verso il Primiero sulla statale: come sacrifici ne ho fatti di peggiori ! Visto che il motogiro l'ho ideato io mi affibbiano anche la conduzione del gruppo, siamo in quattro, non è difficile. Nonostante questo, forse per la smania di strafare, valuto male un paio (qualche malalingua dirà "altro che un paio" ) di curve in ombra, fortunatamente senza alcuna conseguenza se non piccole sbandate.
Prima sosta al passo Cereda, anche oggi il meteo ci riserva sole pieno e temperature miti, ci godiamo il panorama delle Dolomiti avvolte nel loro manto autunnale fatto di colori che vanno dal verde delle conifere a tutte le sfumature dei gialli, dei rossi e dei marroni delle foglie in procinto di cadere: uno spettacolo.
Procediamo spediti verso la Forcella Aurine, Agordo (provincia di Luxottica ... quanti ricordi dei tempi in cui ero qui per lavoro), la forcella Franche e la valle del Mis. Raggiunto il lago del Mis facciamo sosta per visitare la cascata della Soffia, pittoresco salto d'acqua che si infila in un antro scavato nella roccia. La scarsità d'acqua nel lago lo fa assomigliare molto ai ghiaioni dei fiumi di queste zone e ci permette di accedere alla cascata anche dal basso, cosa non sempre possibile ma molto suggestiva.
Pranziamo al baretto nei pressi della cascata, fanno ottimi panini, e riprendiamo le moto per il rientro verso il camping. Passiamo da Busche, Feltre e dal passo Croce d'Aune: l'unico che io ricordi con i cordoli disegnati ai lati delle curve! C'è ancora il tempo per fare una strada per me inedita, la discesa verso Faller dal Col Falcon, prima di risalire al Casteltesino Camping.
Qui ci si divide, Maura e Klaus rientrano per concedersi un po' di relax in piscina e per accogliere il resto dei radunanti previsto in arrivo nel tardo pomeriggio, Maurizio ed io, ancora non sazi di curve, ci sciroppiamo altri 140 km salendo al Manghen - strada da bastiancontrario con asfalto da pista - scendendo in val di Fiemme e rientrando per la Valfloriana e l'altipiano di Piné.
Arriviamo giusto in tempo per la cena. Andrea si supera con un banchetto a base di specialità trentine. Siamo una decina, non male per aver pubblicato il topic per solo una settimana.
La serata finisce tra chiacchiere e qualche bicchiere, domani è tempo di rientrare
La domenica ci accoglie con un cielo nuvoloso che non promette nulla di buono. Le idee di percorso di rientro uscite ieri sera vengono riposte nel cassetto dei giri da fare, purtroppo. La (troppa col senno di poi) prudenza ci porta ad un semplice "Trento, Toblino e pranzo alla Speckstube di Malcesine". Con questa idea lasciamo Castello Tesino, dopo aver salutato Andrea con la promessa (o la minaccia ) di tornare presto.
La statale della Valsugana ci porta a Trento e qui la guida del gruppo si infila lungo la statale 12 verso Rovereto. Tra traffico, semafori e paesi Maurizio ed io rimaniamo indietro. Poco male, alla Speckstube ci sappiamo arrivare. Giunti alla location storica del Tingarda non troviamo il resto del gruppo come ci saremmo aspettati, un messaggio ci avverte che hanno cambiato idea sul percorso, dirigendosi verso la Forra di Tremosine.
Ri-poco ri-male, già che siamo qui ne approfittiamo per assaggiare qualche specialità del locale, salutare i componenti della famiglia Forelli che hanno sempre un occhio di riguardo per noi del Ting'avert ed elaborare il tragitto di rientro.
Vista l'ora favorevole (finiamo di pranzare presto) ci dirigiamo per la Gardesana Occidentale, che troveremo fortunatamente poco trafficata, fino a Gargnano dove imbocchiamo la Valvestino e ci ubriachiamo di curve fino a Idro e quindi a Nozza. Un ultima sosta per rifocillarci e decidere il da farsi e si rientra via autostrada fino a casa. A 20 km dall'arrivo sosta forzata per indossare l'antipioggia, tutto sommato anche il meteo è stato clemente!
Un raduno in Ottobre in formato ridotto che, nonostante tutto, è riuscito bene (grazie al meccanismo oliato degli anni precedenti). Gli ingredienti per la buona riuscita sono pochi e noti: un'ottima location sia dal punto di vista del paesaggio che dell'ospitalità, buon cibo, voglia di divertirsi e di andare in moto, amici vecchi e nuovi.
Arrivederci all'anno prossimo. A voi scoprire se si tratta di una promessa o di una minaccia