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Inviato: 24 Lug 2020 2:51
Oggetto: Come ottenere il meglio dalla vostra Shadow VT600C
Salve, sono tanti anni che, pur facendo parte di questo forum, non mi faccio più sentire. Nel frattempo, ho macinato km e maturato un'anzianità di quasi 77.500km: io e la mia moto ne abbiamo passate tante, assieme, sotto il sole, la pioggia, la grandine e la neve, abbiamo viaggiato attraverso la nebbia di giorno e di notte, ed alla fine qualcosa assieme lo si è imparato.
La prima cosa importante sono le gomme, perché se non si sta in strada il resto conta poco.
Le migliori che abbia mai montato sono state le Continental Conti Milestone (Novembre 2013), che mi hanno accompagnato per 5 anni e 30.000km, ma che purtroppo oggi sembrano esser state messe fuori produzione (almeno per quanto riguarda le 100/90-19H e 170/80-15H). Ho anche scritto alla Continental per aver notizie al loro riguardo, senza mai ricevere risposta. Alla fine, prima ho provato a ripiegare sulle Maxxis 6011 Classic (ottime con l'asciutto, ma pessime se la strada è anche soltanto umida), fino a prendere, come sostitute, le Dunlop D404 Cruiser TL. Sull'acqua continuano a non tenere come vorrei io (e come mi pare di ricordare tenessero le Continental), ma non posso lamentarmi.
Come fornitore uso Pneus Online (https://www.pneumatici-pneus-online.it/pneumatici-moto.html), che ha anche un punto vendita comodo qua in Friuli, sulla strada Udine-Gorizia (comodo per l'auto, 'ché io ho il mio meccanico di fiducia e la mia moto la tocca solo lui sin dal 2008).
La seconda cosa importante sono le marce.
Sperimentando, sono arrivato a modificare i rapporti delle marce, allungandoli fino al massimo possibile con i pezzi in commercio di corona e pignone.
Intanto, come catena ho deciso di montare una 525 VX DID 120, che è una catena da moto sportiva con le maglie dorate: concepita per reggere trazioni e strappi più violenti di quelli che un custom può erogare, non ho più avuto la necessità di tirare la catena da quasi 20.000km. ma torniamo alle marce.
Originariamente la Shadow montava un 16/44, ma in varie fasi ho aumentato il pignone a 17 (massima misura montabile) ed ho ridotto la corona a 36 (questo ha richiesto di tagliare la catena, per ovvie ragioni), aumentando i rapporti delle marce di circa il 30%.
I vantaggi che ho ottenuto sono stati molteplici.
Intanto il treno di rotolamento catena/corona/pignone dovrebbe reggere circa 50.000km anziché i 30.000 soliti, il che non è poco.
Poi ho una 1° che tira fino ad 80 all'ora. Non che serva - la 2° entra bene già a 20km/h e la moto, in generale, è molto meno nervosa in accelerazione, anche se l'effetto del freno-motore s'è ridotto (e non di poco: ormai per sentirne un effetto buono devo usare 2° o 1° marcia, altrimenti è come niente).
La 3° entra intorno ai 40km/h e ci si possono tirare i sorpassi fino a 110-120, quindi finalmente posso scalare, sorpassare e rimetter dentro la 4°, quando prima la 4° entrava a 40km/h e da là in poi si lavorava sempre e solo in 4°, rendendo i sorpassi lenti e pericolosi.
Ora la 4° lavora bene tra i 55 ed i 60km/h minimi, anche se in alcuni casi regge anche i 50. Chiaramente la velocità di punta della moto ora si ferma intorno ai 130km/h contro i 165 di prima... tuttavia, a 130 ha più o meno lo stesso numero di giri che prima aveva a 100, e questo si riflette su un altro aspetto - anzi, più di uno, ma partiamo dal più appariscente.
Avete mai avuto un 600 che fa i 30km con un litro di benzina? Io sì. A dire il vero, ne fa anche 33-35, se viene usata in un viaggio lungo, tenendo una velocità media di 70km/h. Come consumi, ora scende sotto i 30/litro solo se le tiro il collo (90km/h sulle statali e 110 sulle superstrade) o se la lascio ferma per un paio di mesi (come nel caso di questo lockdown), facendo evaporare il serbatoio. E se dico "sotto ai 30", intendo 26.5/litro - ma correndo davvero tanto (almeno per i miei standard).
Un altro aspetto dell'aver allungato le marce è la minore usura del comparto motore, olio e candele: le candele le ho fatte controllare l'altro giorno. Queste andrebbero sostituite ogni 12.000km, secondo il libretto di manutenzione: beh, le mie ne hanno 18.000 e sono come nuove, senza segni d'usura (lo spessimetro da 0.9 non entra sotto l'elettrodo). Per sostituirle se ne riparlerà tra altri 6.000km circa (cosa buona, visto che lo Shadow, con le sue 4 candele, richiede di smontare il serbatoio per effettuarne la sostituzione). Anche l'olio sembra reggere un buon 30% in più (16.000km al posto dei soliti 12.000) e, volendo, anche la regolazione delle valvole può venir passata da 24.000 a 30.000km.
Il filtro dell'aria purtroppo no: i km macinati restano quelli, e le porcherie che ci si depositano sopra sono sempre le stesse: al massimo potete sperare di viaggiare in posti senza porcherie né pulviscolo, ma il rate del cambio resta sui 18-20.000km.
Il resto dell'usura delle componentistiche credo dipenda dal mio stile di guida: 45.000km anziché 30.000 per le pastiglie del freno anteriore (sinterizzate), il disco del freno che ad 86.500km non ha ancora raggiunto l'usura del 50%, batteria Yuasa YTX9-BS (12V, 8A) sostituita dopo 10 anni (non che ce ne fosse bisogno, all'apparenza, ma dopo 10 anni non sapevo più se era la batteria buona od io che avevo culo), forcelle rifatte a 35.000km anziché 20.000.
Tralasciando le modifiche "strutturali" (crash-bar, sissy bar, pedane, leva del cambio a bilancere, triplo faro, manubrio Longhorn da 1"), la cosa più importante, secondo la mia esperienza, sono le marce: se riuscite a partire in 2°, se la 4° (o la 5°, se ce l'avete) vi entra a 40-50 all'ora, se la moto è troppo "nervosa" in accelerazione, dovreste considerare la possibilità di allungare le marce giocando sui rapporti (se avete la trasmissione a cinghia od a cardano, ahimè, la cosa non credo sia fattibile), perdendo della velocità di punta per guadagnare in consumi ed usura meccanica. Fossi stato meno sprovveduto dieci anni fa, avrei fatto subito tutti questi lavori, ma dieci anni fa sapevo solo che una moto aveva due ruote.
Riguardo al meccanico che mi ha assecondato in tutte queste pazzie e che si prende cura della mia moto, si chiama Tomas, è certificato Honda, ed ha l'officina a San Giorgio di Nogaro (UD) in Viale Trieste 26 (sulla strada principale; l'ingresso è su un piazzaletto accanto ad un passaggio a livello).
E niente, questa è la mia esperienza con la mia cucciola del '94 dopo undici anni assieme.
Che quest'articolo vi sia stato solo informativo, o che vi abbia fornito lo spunto per migliorare le prestazioni della vostra compagna, grazie comunque per aver letto fino in fondo!