JO74 ha scritto:
Sì certo, la mia era una provocazione.
Comunque non ci si può lamentare se la gente quando può, si "ammassa". Se dici loro di poter uscire, ovvio che escono. Poi, a questo sommiamoci mesi di segregazione in casa, ecco che non riesco a rimproverarli.
Certo che però, se la si ha tanto con gli assembramenti, ci si dovrebbe lamentare pure delle file ai Brico, all'Ikea, ai supermercati, l'ammucchiata ai centri vaccinali e via discorrendo...
Comunque sia sarà, ma per me si sta esagerando anzi, si è già ben oltre il tollerabile.
No pranzi, no cene, no panino al parco, no caffè al bar, no cinema, no dal parente a 2 km ma in altra regione, no ferie, e chi più ne ha più ne metta. Si può uscire "solo per" e se mi fermano devo fornire l'autocertificazione per dichiarare dove vado e a fare cosa... Ma dai, per piacere.
Guarda, che siano stati fatti infiniti errori (e altri ancora se ne faranno) è fuori discussione.
E' chiaro che se apri il cancello, le vacche scappano e purtroppo, quando vedi gli altri, poi gli vai dietro anche tu (tu nel senso di tutti noi, me compreso e me per primo). Vuoi la stanchezza, vuoi la rilassatezza, ma se ti permettono di mettere il naso fuori e tu fai subito l'ammassamento, bhe, allora vuol dire che non hai imparato nulla: vedi la Sardegna, da bianco a rosso è stato un attimo (al ché, temo, siano sbagliati i criteri per concedere tali misure).
Purtroppo il buonsenso è merce rara e la gente, veramente, deve esser presa per mano e tanto non basta. Porti l'esempio delle vaccinazioni ed hai ragione, ma lì il tarlo è veramente in testa alla gente: da noi hanno dato gli orari al minuto, nel senso che potevi essere vaccinato alle 15:03, 15:06, 15:09 ecc. e mia suocera s'è trovata davanti gente che aveva l'appuntamento un'ora dopo di lei; certo sarà mancata la comunicazione, ma temo che sia piuttosto un problema di incapacità di comprensione del testo, oppure qualcuno pensava di potersene fare due, se arrivava per tempo
Purtroppo il materiale umano è quello che è, sia quello che ci comanda, sia quello che ci vediamo tutti i giorni di fronte allo specchio.