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Indice del forumTecnica di Guida

   

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Prima moto, come curvare?
15866542
15866542 Inviato: 27 Ago 2017 12:28
Oggetto: Prima moto, come curvare?
 

Salve, ho una ducati monster 797 e come prima moto premetto che non conosco bene le tecniche di guida nonostante abbia guidato in passato molte moto ma solo giretti.. il mio problema è che non riesco a far scendere la moto più di un tot. Generalmente freno prima della curva innesco la giusta marcia e preparo ginocchio leggermente fuori e sposto il busto verso il lato del ginochio, ovvero quello interno alla curva e diciamo che mi "tengo al manubrio"... il problema è che ad ogni curva mi sento legnoso! Leggendo sul forum e altre riviste di guida noto il cosiddetto sottosterzo (spingere leggermente sui manubri) che per quanto sia una questione di fisica noto che non applico mai, ovvero spingere sulla manopola interna alla curva.. non so ma mi dà l'idea di pericoloso questa tecnica dell'applicare anche una millimetrica pressione sul manubrio peró effettivamente applicandola la moto scende ma e corretto??? Cioè nei classici passi da montagna è produttivo usare questa tecnica o semplicemente farla scendere di peso?
 
15866564
15866564 Inviato: 27 Ago 2017 13:44
 

nessuna moto scende solamente di bilanciamento del peso (o meglio, lo fa ma in modo molto limitato), una piega deriva sempre da una pressione sul manubrio, consapevole o meno che sia, il posizionamento del corpo poi è una cosa che si fa per ridurre l'angolo di piega e far lavorare meglio le sospensioni, non per buttare giù la moto.

Comunque è controsterzo, non sottosterzo. Essenzialmente fai puntare la ruota anteriore nella direzione opposta a quella in cui vuoi andare, per effetto d'inerzia la parte inferiore della moto si sposta in una direzione (quella in cui hai fatto girare la ruota) mentre quella supriore si sposta in maniera opposta: ecco che hai piegato il mezzo in direzione della curva. Da lì la ruota anteriore si gira verso l'interno della curva (lo fa da sola grazie alla geometria di sterzo, le moto sono mezzi autostabilizzanti) e la forza centrifuga compensa la forza di gravità, permettendoti di rimanere in piedi anche se la proiezione del baricentro esce fuori dalla base delle gomme...
Questo i soldoni, poi ci sono di mezzo tutti i vari effetti giroscopici ma li il discorso si complica.

Se non giri la ruota verso l'esterno e cerchi di far piegare la moto solo sbilanciandoti, specie ad alta velocità, non vai da nessuna parte perché la massa della moto e i suddetti effetti giroscopici sono molto forti rispetto a quello che il tuo corpo può fare.
 
15866575
15866575 Inviato: 27 Ago 2017 13:59
 

Ho capito, sei stato molto preciso, ma questo vuol dire che comunque bisogna avere la consapevolezza e dare leggermente la pressione? Cioè non penso io l'abbia fatto inconsapevolmente..
 
15866585
15866585 Inviato: 27 Ago 2017 14:54
 

Runner_sp97 ha scritto:
Ho capito, sei stato molto preciso, ma questo vuol dire che comunque bisogna avere la consapevolezza e dare leggermente la pressione? Cioè non penso io l'abbia fatto inconsapevolmente..

Sei ancora vivo, quindi almeno tu non faccia le curve a 10 km/h, lo fai inconsapevolmente icon_razz.gif
 
15866598
15866598 Inviato: 27 Ago 2017 15:40
 

Ahahah ok, peró quindi potrei benissimo fare le cirve senza spostarmi col corpo e con il ginocchio non largo?
 
15866616
15866616 Inviato: 27 Ago 2017 16:58
 

Si, potresti farlo, molta gente lo fa.
Rimane in perfetto asse con la moto facendo corpo unico ma per forza di cose dovrà piegare di più (questione di baricentri) per fare la curva alla stessa velocità di quando allarghi il ginocchio e ti sposti col corpo.
Le tecniche per la guida in strada non sono univoche, c'è anche qualcuno che spinge talmente tanto sul manubrio e sulla pedana interna che addirittura col busto si sposta dalla parte opposta alla curva, tipo la guida col motard, ma molti lo fanno anche con una naked.

Poi possiamo discutere su quale sia il metodo più o meno efficace ma bisogna tenere sempre presente che con l'esperienza ognuno matura un proprio stile di guida perchè non siamo tutti uguali e subentrano anche questioni fisiologiche, cioè la struttura corporea di ognuno.

Il discorso è molto più ampio di quello che si possa pensare, diciamo che le operazioni "standard" da fare per piegare sono le stesse per tutti (spinta sul manubrio e sulla pedana interni alla curva), poi subentrano appunto tutte le altre cose, il proprio stile, la propria attitudine fisica e anche la propria testa perchè se tu ti senti più sicuro in una certa maniera difficilmente ti discosterai troppo da quel modus operandi, lo potrai correggere e migliorare ma non cambiare completamente.
 
15866685
15866685 Inviato: 27 Ago 2017 20:13
 

kybor ha scritto:
Si, potresti farlo, molta gente lo fa.
Rimane in perfetto asse con la moto facendo corpo unico ma per forza di cose dovrà piegare di più (questione di baricentri) per fare la curva alla stessa velocità di quando allarghi il ginocchio e ti sposti col corpo.
Le tecniche per la guida in strada non sono univoche, c'è anche qualcuno che spinge talmente tanto sul manubrio e sulla pedana interna che addirittura col busto si sposta dalla parte opposta alla curva, tipo la guida col motard, ma molti lo fanno anche con una naked.

Poi possiamo discutere su quale sia il metodo più o meno efficace ma bisogna tenere sempre presente che con l'esperienza ognuno matura un proprio stile di guida perchè non siamo tutti uguali e subentrano anche questioni fisiologiche, cioè la struttura corporea di ognuno.

Il discorso è molto più ampio di quello che si possa pensare, diciamo che le operazioni "standard" da fare per piegare sono le stesse per tutti (spinta sul manubrio e sulla pedana interni alla curva), poi subentrano appunto tutte le altre cose, il proprio stile, la propria attitudine fisica e anche la propria testa perchè se tu ti senti più sicuro in una certa maniera difficilmente ti discosterai troppo da quel modus operandi, lo potrai correggere e migliorare ma non cambiare completamente.


Grazie mille sei stato veramente esaustivo! Si bisogna maturare il proprio stile di guida con l'esperienza in base a come lo si acquisisce
 
15866773
15866773 Inviato: 27 Ago 2017 23:05
 

In questi giorni ho letto moltissimi post sul "controsterzo in moto", alcuni molto lunghi anche!!
E allora oggi ho voluto provare anche io, un breve test per cercare di capire meglio di cosa stiamo parlando. Per iniziare ho provato sul dritto, asfalto pulito, strade isolate, zero traffico e effettivamente basta spingere un pò per far scendere la moto!! Prima a destra, poi a sinistra, poi ho provato a aumentare e diminuire un pò la forza sullo sterzo per capire di quanto la moto andava giù e quanto velocemente risaliva diminuendo la forza. E anche la stabilità durante questi movimenti! Per oggi mi sono fermato lì, appena mi sento più sicuro lo proverò anche in curve più strette, sempre in modo progressivo e in sicurezza!! Grazie a tutti per le info e la disponibilità!! rotfl.gif
 
15866779
15866779 Inviato: 27 Ago 2017 23:48
 

cuneoman ha scritto:
In questi giorni ho letto moltissimi post sul "controsterzo in moto", alcuni molto lunghi anche!!
E allora oggi ho voluto provare anche io, un breve test per cercare di capire meglio di cosa stiamo parlando. Per iniziare ho provato sul dritto, asfalto pulito, strade isolate, zero traffico e effettivamente basta spingere un pò per far scendere la moto!! Prima a destra, poi a sinistra, poi ho provato a aumentare e diminuire un pò la forza sullo sterzo per capire di quanto la moto andava giù e quanto velocemente risaliva diminuendo la forza. E anche la stabilità durante questi movimenti! Per oggi mi sono fermato lì, appena mi sento più sicuro lo proverò anche in curve più strette, sempre in modo progressivo e in sicurezza!! Grazie a tutti per le info e la disponibilità!! rotfl.gif


Stessa cosa io! Facci sapere come ti sei trovato in curva!
 
15866951
15866951 Inviato: 28 Ago 2017 11:46
 

kybor ha scritto:
Le tecniche per la guida in strada non sono univoche, c'è anche qualcuno che spinge talmente tanto sul manubrio e sulla pedana interna che addirittura col busto si sposta dalla parte opposta alla curva, tipo la guida col motard, ma molti lo fanno anche con una naked.

Aggiungerei anche che è una cosa "un po' tanto" pericolosa da fare con moto che non hanno le geometrie tipiche del motard 0510_sorriso.gif
 
15866978
15866978 Inviato: 28 Ago 2017 12:24
 

-Neo- ha scritto:
Aggiungerei anche che è una cosa "un po' tanto" pericolosa da fare con moto che non hanno le geometrie tipiche del motard 0510_sorriso.gif

Volendo fare un discorso più generale io direi che al di la dello stile di guida ogni moto richiede un modo di guidare diverso: se provi a guidare una supersportiva come un motard ti farà capire benissimo che non gradisce la cosa e se provi ad appenderti sul lato della moto come faresti su una ss usando una moto con il manubrione avrai altrettanti problemi.

Una naked (e poi dipende da modello a modello ovviamente visto che fra una duke ed una tuono si avranno reazioni ben diverse) direi che può essere guidata rimanendo sindacali solidali con la moto o buttandosi un po' all'interno, ma assolutamente senza arrivare agli eccessi che permette una supersportiva.
 
15867758
15867758 Inviato: 29 Ago 2017 20:16
 

Posso inserirmi anche io? Oramai qui molti mi conoscono già con i miei dubbi da novizio attempato.

Riguardo al premere i semimanubri, o manubrio piatto nel mio caso, per il controsterzo, è vero, è redditizio non scopro io l' acqua calda, però a me riesce meglio se sto in sella diritto, senza andare ad anticipare la curva col corpo. Ma sopratutto, mi pare che non sia "molto ergonomico", - scusate il termine messo volutamente tra virgolette - il fare tutte contemporaneamente le operazioni descritte in precedenza qui e altrove per impostare la curva, metto in ordine non strettamente cronologico:

a) buttare fuori ginocchio interno
b) premere pedana interna
c) ruotare spalle e capo verso l' interno
d) distendere braccio esterno e piegare al gomito l' interno
e) spingere sulla manopola manubrio interna

Sopratutto non mi torna il fare coesistere i movimenti a punto d) e punto e); cioè, non trovate sia più naturale se devo spingere sul manubrio interno, supponiamo il destro per girare a destra in controsterzo, farlo con un braccio che si trova disteso o quasi, invece che con uno piegato ad angolo retto?

Per questo accennavo all' inizio che personalmente ho provato queste tecniche da sole e funzionano certamente, ma farle coesistere non mi è semplice - infatti giravo già in controsterzo con lo scooterino 150 senza curarmi troppo di braccia e spalle e pressione su pedane; però con la moto vorrei imparare una tecnica completa e corretta e più possibile sicura da usarsi nella maggior parte delle situazioni: poi va da se che in un tornante di montagna preso a 20 / 25 all' ora, forse il controsterzo non lo consideri...
 
15867801
15867801 Inviato: 29 Ago 2017 22:14
 

Ciao , "Plantigrado" .
Non è mai facile cambiare tecnica/postura di guida .
Quando , circa 45 anni fà , iniziai a "masticare" 2 ruote a motore , la maggior parte dei piloti guidava ben ferma sulla sella e gli sliders erano delle pezze di cuoio cucite sulla pelle .
Sono cambiate molto le moto , è cambiato anche lo stile di guida più redditizio .
Stile di guida che richiede maggior impegno psico-fisico , perchè meno naturale .
Che risulta valido soprattutto guidando fra i cordoli , però .
Perchè su strada aperta al traffico , con tutti i "ma" e le variabili che comporta , la postura da te descritta non è quella che consiglierei al mio miglior amico .
I punti "C" e "D" , in particolare , richiedono una considerazione .
Adottando questa postura , senza dubbio utile in pista per poter inclinare meno la moto , la visibilità sul percorso cala drasticamente .
Fra i cordoli ce ne possiamo fregare bellamente , certi di non trovare niente oltre la corda e dove chi guida hai dei riferimenti ben precisi che si ripetono , sempre uguali , ad ogni giro .
Fra i cordoli non esiste nemmeno la cartellonistica verticale , che adottando la postura relativa ai 2 punti menzionati , potrebbe fare strike col nostro casco...... eusa_shifty.gif
Su strada , dove le inclinazioni ed i ritmi sono decisamente più blandi , è più "salutare" poter vedere 10 metri più avanti .
E questo si ottiene più facilmente mantenendo busto e spalle più in linea con la moto .
Se stai più in linea con la moto , come dici , non necessiterai della preparazione tecnico-fisica a cui si sottopongono i piloti in pista , per poter gestire ottimamente il cosiddetto "controsterzo" , anche con posture poco naturali e apparentemente "contorte" .
E anche aumentando il ritmo , io preferisco vedere 10 metri più in là , anche se questo mi costringerà a percorrere la prossima curva a 2 km/h più lenta..... eusa_shifty.gif
Ovviamente non bisogna estremizzare mai , perciò se spostare leggermente busto e testa verso l' interno ti aiuta a gestire meglio le linee , perchè no .
Basta non eccedere .



doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif
 
15867816
15867816 Inviato: 29 Ago 2017 22:52
 

plantigrado ha scritto:
Posso inserirmi anche io? Oramai qui molti mi conoscono già con i miei dubbi da novizio attempato.

Riguardo al premere i semimanubri, o manubrio piatto nel mio caso, per il controsterzo, è vero, è redditizio non scopro io l' acqua calda, però a me riesce meglio se sto in sella diritto, senza andare ad anticipare la curva col corpo. Ma sopratutto, mi pare che non sia "molto ergonomico", - scusate il termine messo volutamente tra virgolette - il fare tutte contemporaneamente le operazioni descritte in precedenza qui e altrove per impostare la curva, metto in ordine non strettamente cronologico:

a) buttare fuori ginocchio interno
b) premere pedana interna
c) ruotare spalle e capo verso l' interno
d) distendere braccio esterno e piegare al gomito l' interno
e) spingere sulla manopola manubrio interna

Sopratutto non mi torna il fare coesistere i movimenti a punto d) e punto e); cioè, non trovate sia più naturale se devo spingere sul manubrio interno, supponiamo il destro per girare a destra in controsterzo, farlo con un braccio che si trova disteso o quasi, invece che con uno piegato ad angolo retto?

Per questo accennavo all' inizio che personalmente ho provato queste tecniche da sole e funzionano certamente, ma farle coesistere non mi è semplice - infatti giravo già in controsterzo con lo scooterino 150 senza curarmi troppo di braccia e spalle e pressione su pedane; però con la moto vorrei imparare una tecnica completa e corretta e più possibile sicura da usarsi nella maggior parte delle situazioni: poi va da se che in un tornante di montagna preso a 20 / 25 all' ora, forse il controsterzo non lo consideri...

hey, come va l'mt03? icon_smile.gif comunque hai cominciato da poco se non vado errato, è normale essere impacciati all'inizio..

In verità la posizione corretta (e poi sul quanto sia corretta ci arrivo dopo) richiede da una parte qualche passaggio in più, dall'altra non ci sono regole fisse.

Idealmente la situazione dovrebbe essere questa:
All'avvicinarsi ad una curva, prima di cominciare a frenare, si comincia a posizionare il corpo, questo vuol dire fondamentalmente due cose:
-Si sposta il piede interno tenendolo in punta sulla pedana (così da dare possibilità all'intera gamba di ruotare in un secondo momento) e quello esterno lo si va a bloccare con il tacco contro la pedana ed il ginocchio contro il serbatoio.
-Si sposta il sedere verso l'interno e tutto il corpo di conseguenza. A questo punto dovreste avere la colonna vertebrale parallela all'asse della moto, ma spostata verso l'interno. Di quanto? Dipende, se siete in pista su una supersportiva potreste benissimo avere il sedere fuori dalla sella ed essere appoggiati solo sulla coscia della gamba esterna. Per strada certi estremi li eviterei, specialmente con una naked. Dipende anche molto dalla curva comunque: un curvone da 80/90 km/h con ottimo asfalto permette pieghe notevoli anche su strada.

Notare che questi due punti sono in un unico blocco, non importa quale venga fatto per primo, l'importante è che per quando comincia la frenata la posizione nell'insieme è quella finale. Personalmente muovo prima le gambe e poi il corpo, anche perché il piede in punta permette di far maggior forza sulla pedana interna e quindi sforzare di meno per muovere tutto il corpo.

A questo punto comincia la fase di impostazione della curva:
Si va a frenare, nel farlo ci si tira su e si cerca di puntellare sul serbatoio. Tanto peso finirai per scaricarlo comunque sul manubrio, ma meno è meglio è visto che il manubrio è un mezzo di controllo e non un appiglio.

Ora se siete piloti e siete in pista dovreste cominciare l'inserimento in curva ancora a freni pinzati, praticamente diventa un progressivo rilasciare i freni e piegare sempre di più in modo da tenere il carico sulla gomma costante e permettere alla forcella di estendersi lentamente senza stressarne l'idraulica. Su strada? Non è proprio il caso, troppi imprevisti, asfalti mal messi, ghiaia, sporco, curve male interpretate... i freni si mollano in buonissima parte prima di entrare in curva, possibilmente in modo lento in modo da non scompensare l'assetto... eh, dovrete iniziare a frenare 10 metri prima, ma tanto mica vi cronometra nessuno.. icon_wink.gif

Ora siete alla velocità giusta, con il corpo parallelo all'asse della moto ma spostato ad interno curva, piede interno in punta, gamba esterna bloccata fra serbatoio e pedana. Comincia la piega.
essenzialmente è un tutt'uno:
sul manubrio potete spingere con il braccio interno o tirare con l'esterno, è questione di gusti, non dovete neanche usare sempre la stessa tecnica ma fare come vi viene comodo al momento. In linea di massima si tende a spingere, ma non è una regola fissa.
la parte superiore del corpo si sposta verso il basso e l'avanti, così da ridurre la resistenza aerodinamica e soprattutto da caricare l'anteriore, con una moto stradale dovreste arrivare a guardarvi negli occhi sullo specchietto (parlando di supersportive, su una naked lo specchio direi che è troppo in alto e troppo esterno, in compenso dovreste trovarvi il manubrio in faccia e pure quì ci tornerò icon_wink.gif ). Abbassandovi fate anche la rotazione del busto/testa verso l'esterno che tu citavi, in realtà il risultato finale è quello di tenere le spalle perpendicolari all'asse della moto, in caso contrario tendereste ad avere il busto ruotato all'esterno della curva, con il petto rivolto al serbatoio.
La gamba interna può ruotare verso l'interno della curva a questo punto, facendo perno sulla punta del piede. Fra l'altro così facendo darete una bella grattata sull'asfalto sia con lo slider dello stivale che con il ginocchio (solo se avete delle saponette, mi raccomando). Il ginocchio a terra non serve per una questione di bilanciamenti di peso ma è in piccola parte un punto d'appoggio ma soprattutto vi da una gran sensibilità a cosa sta facendo la moto in relazione al terreno.

arrivati alla corda si ridà gas e si comincia a tirar su la moto, personalmente tengo il corpo ancora verso l'esterno fino ad avere la moto quasi dritta, ma potete pure tirarvi su con la moto stessa.

In tutto questo ricordatevi di guardare dove volete andare (interno curva), di essere morbidi con il gas (specie se avete una moto che soffre di on-off conviene lasciare un minimo minimo di gas anche in ingresso di curva per non prendere botte quando si ridà gas).

Ora ci sono molti ma. Quanto descritto è adatto ad una supersportiva o comunque moto simili, una naked non ha l'ergonomia per fare tutte queste cose in modo estremo e farle per strada non è una buona idea indipendentemente dalla moto. Su una naked si può spostare mezza chiappa fuori dalla sella, di certo non rimanere appesi, anche perché poi con quel manubrio alto non ci si può abbassare più di tanto tenendo un ergonomia corretta, il rischio è quello di dare strattoni al manubrio, che per altro avendo una leva molto lunga porterebbe a scompensi piuttosto vistosi nell'assetto della moto.

Il ginocchio largo per strada non serve a granché.. beh, per essere precisi il ginocchio largo oltre quello che è lo spostare il corpo in modo confortevole non serve a niente da nessuna parte a meno che non si voglia mettere il ginocchio a terra.

Il discorso tirare, spingere, braccio piegato, braccio dritto.. si, è vero, il braccio esterno deve essere quasi teso, quello interno piegato a circa 90° e conviene spingere piuttosto che tirare perché si ha un controllo più preciso e la possibilità di usare la leva (frizione o freno che sia) anche con il braccio interno senza particolari problemi, ma tutto questo non è una cosa da ricercare, è solo una conseguenza di quella che è considerata la corretta posizione su una moto... e ribadisco, corretta per una supersportiva. La stessa corretta posizione è quella che porta a mettere il ginocchio a terra (altra cosa che non è da ricercare come elemento fine a se stesso ma come conseguenza dell'insieme) e nei casi più estremi il gomito a terra (vabbeh, questo lo lasciamo a Marquez e compari magari). Su un endurone metterete mai il ginocchio a terra salvo cercare di farlo appositamente e nel farlo peggiorerete solo prestazioni e sicurezza.

In tutto questo ci devo infilare un "imho" grosso come una casa, primo perché sono comunque un novellino, secondo perché sono aspetti anche abbastanza soggettivi e legati all'abilità e sensibilità personali. Ad ogni modo.. cercate di guidare come vuole la moto e come vi sentite sicuri voi, non forzate comportamenti innaturali.
Non so quante volte l'ho ripetuto, ma con le naked (e pure li dipende dalle singole moto) va adottata un guida a metà strada fra lo statico (che comunque va benissimo se non cercate la prestazione pura) e lo stile da sportiva, tenendo però a mente che se provate a guidare una naked così come Marquez guida la sua Honda nel migliore dei casi vi sentirete a disagio, nel peggiore finite per terra per uno strattone di troppo al manubrio o per un trasferimento di carico che le sospensioni non hanno ben digerito.
Stesso discorso per l'ambito di utilizzo: per strada certi eccessi, come già detto, sono controproducenti.
 
15867911
15867911 Inviato: 30 Ago 2017 8:25
 

Ciao plantigrado, ti hanno già risposto in maniera molto approfondita altri utenti, però...

plantigrado ha scritto:
Riguardo al premere i semimanubri, o manubrio piatto nel mio caso, per il controsterzo, è vero, è redditizio non scopro io l' acqua calda, però a me riesce meglio se sto in sella diritto, senza andare ad anticipare la curva col corpo.

... questo è perchè guidi ancora un po' troppo ancorato al manubrio, dovresti cercare di rilassare più le braccia e sostenere il peso del corpo quasi totalmente con la gamba esterna alla curva.
Sono quasi certo che se ti fai scattare una foto mentre provi una piega "da ginocchio a terra" noterai che tieni le gambe "a ranocchio".

Solo quando lasci il manubrio neutro e quindi in grado di muoversi liberamente (cosa che peraltro ti facilita molto la guida veloce rendendo la moto meno nervosa) riuscirai a controllarlo e controsterzare in piega, ma per farlo devi riuscire prima a sorreggere il tuo corpo lasciando sciolte le braccia.

plantigrado ha scritto:
Ma sopratutto, mi pare che non sia "molto ergonomico", - scusate il termine messo volutamente tra virgolette - il fare tutte contemporaneamente le operazioni descritte in precedenza qui e altrove per impostare la curva, metto in ordine non strettamente cronologico:

a) buttare fuori ginocchio interno
b) premere pedana interna
c) ruotare spalle e capo verso l' interno
d) distendere braccio esterno e piegare al gomito l' interno
e) spingere sulla manopola manubrio interna

Sopratutto non mi torna il fare coesistere i movimenti a punto d) e punto e); cioè, non trovate sia più naturale se devo spingere sul manubrio interno, supponiamo il destro per girare a destra in controsterzo, farlo con un braccio che si trova disteso o quasi, invece che con uno piegato ad angolo retto?

Prima, a moto dritta, posiziona il corpo e sistema opportunamente i piedi, poi controsterzi e allarghi il ginocchio... a questo punto sei in piega e hai involontariamente già raddrizzato lo sterzo... a questo punto controsterzi dal lato opposto per rialzare la moto.
Nota che io ti parlo di controsterzo, non di spingere o tirare: siccome il risultato alla fine è esattamente il medesimo, a seconda del contesto, fai tu come ti senti più comodo e soprattutto come senti di riuscire a controllare meglio la manovra con precisione millimetrica 0509_up.gif

Mi raccomando a non sbagliarti mai a fare il movimento in ordine opposto, cioè ad impostare la piega e poi spostare il corpo verso l'interno... è un cambio dei carichi pericolosissimo per l'equilibrio della moto, stravolge il baricentro... quindi prima imposta e poi piega, se pieghi senza impostare hai sbagliato ma vai semplicemente avanti così fino alla fine della curva senza provare a correggere spostandoti sulla sella 0509_up.gif
 
15867913
15867913 Inviato: 30 Ago 2017 8:40
 

Kino87 ha scritto:
A questo punto comincia la fase di impostazione della curva:
Si va a frenare, nel farlo ci si tira su e si cerca di puntellare sul serbatoio. Tanto peso finirai per scaricarlo comunque sul manubrio, ma meno è meglio è visto che il manubrio è un mezzo di controllo e non un appiglio.

In realtà in questa fase non è un male caricare l'anteriore, purchè non si vada a pacco con la forcella o il posteriore cominci a sollevarsi... in quel caso meglio puntellare sul serbatoio e tirare quanto più possibile indietro le chiappe per evitare preziose perdite di aderenza del posteriore (in merito a ciò consiglio di frenare prima col posteriore e dopo qualche secondo pinzare forte davanti, aiuta a tenere meglio in asse la moto evitando trasferimenti di carico esagerati).

Però ecco, in frenata conviene caricare l'anteriore il più possibile, in quanto aumenta il valore di avancorsa e l'impronta a terra dello pneumatico, consentendo quindi un ingresso in curva fulmineo e con buon grip 0509_up.gif

Kino87 ha scritto:
Il ginocchio largo per strada non serve a granché

Sono d'accordo, o meglio, il ginocchio a terra è sempre naturale conseguenza di una corretta postura in sella... una corretta postura in sella vuole dire piegare meno e avere una moto che anche quando si va forte è più stabile quindi sicura.
Va anche detto però che quelli che vanno davvero forte su strada, basti fare riferimento alle road race, col corpo si muovono pochissimo, il minimo indispensabile... e cercano per lo più di stare avvitati al serbatoio.
Però si tratta di professionisti, che rischiano anche parecchio icon_asd.gif
 
15868070
15868070 Inviato: 30 Ago 2017 14:10
 

icon_arrow.gif "Neo"

Immagino che l' aumento di avancorsa in frenata sia un semplice refuso......



doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif
 
15868077
15868077 Inviato: 30 Ago 2017 14:22
 

ansetup ha scritto:
icon_arrow.gif "Neo"

Immagino che l' aumento di avancorsa in frenata sia un semplice refuso......



doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif

0509_doppio_ok.gif

Mi ci dovevi mettere anche questa emoticons nel post icon_arrow.gif 0510_amici.gif

... me la meritavo icon_asd.gif



Dicevamo... "diminuisce l'avancorsa e aumenta l'impronta a terra dello pneumatico"... eusa_whistle.gif
 
15868094
15868094 Inviato: 30 Ago 2017 15:19
 

ansetup ha scritto:

Perchè su strada aperta al traffico , con tutti i "ma" e le variabili che comporta , la postura da te descritta non è quella che consiglierei al mio miglior amico .
I punti "C" e "D" , in particolare , richiedono una considerazione .
Adottando questa postura , senza dubbio utile in pista per poter inclinare meno la moto , la visibilità sul percorso cala drasticamente .
Fra i cordoli ce ne possiamo fregare bellamente , certi di non trovare niente oltre la corda e dove chi guida hai dei riferimenti ben precisi che si ripetono , sempre uguali , ad ogni giro .
Fra i cordoli non esiste nemmeno la cartellonistica verticale , che adottando la postura relativa ai 2 punti menzionati , potrebbe fare strike col nostro casco...... eusa_shifty.gif
Su strada , dove le inclinazioni ed i ritmi sono decisamente più blandi , è più "salutare" poter vedere 10 metri più avanti .
E questo si ottiene più facilmente mantenendo busto e spalle più in linea con la moto .
Se stai più in linea con la moto , come dici , non necessiterai della preparazione tecnico-fisica a cui si sottopongono i piloti in pista , per poter gestire ottimamente il cosiddetto "controsterzo" , anche con posture poco naturali e apparentemente "contorte" .
E anche aumentando il ritmo , io preferisco vedere 10 metri più in là , anche se questo mi costringerà a percorrere la prossima curva a 2 km/h più lenta..... eusa_shifty.gif
Ovviamente non bisogna estremizzare mai , perciò se spostare leggermente busto e testa verso l' interno ti aiuta a gestire meglio le linee , perchè no .
Basta non eccedere .



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Ciao. No, ma guarda che in effetti non è assolutamente mia intenzione (men che meno adesso dopo soli 5 mesi e 5000 km, ma probabilmente non lo sarà mai) di copiare o peggio, scimmiottare senza capire il perchè comportamenti tipici da gara in pista. A dirla tutta non sono neppure così appassionato di moto Gp, perciò sono tecniche a me sconosciute...So però che siccome alla fine quello che conta è lo spostamento del baricentro dell' insieme pilota - moto, si capisce che se già il corpo esce di suo la moto potrà stare un poco più diritta a parità di raggio curva e velocità, e quindi quando la ricerca della velocità è prioritaria è normale adottare tutti questi accorgimenti.

Ma nel mio caso, come ben dici tu, non è proprio il caso. Infatti io vorrei arrivare a fare una curva in sicurezza, ovviamente nei limiti del prevedibile, SEMPRE. E se per fare questa curva in sicurezza - ma ovvio non per forza a 20 all' ora come se fossi in bici - l' ideale è piegare stando con il corpo ben in asse sul mezzo, ben venga questa tecnica. Però pensavo, raccogliendo qua e là suggerimenti ed esperienze, che i famosi punti C e D fossero, se non prioritari quanto meno un aiuto; perchè io ho come l' impressione che dando di controsterzo certamente la moto si inclina e la curva la faccio, ma non mi sento il busto scendere in asse con la moto: ho quasi l' impressione (ma andrebbe supportata da qualche immagine da dietro o frontale) che sono sempre perpendicolare alla strada. Quindi all' opposto dell' eccesso tipico della pista, e che come ben giustamente fai notare, in strada per molti sarebbe un azzardo.

Quindi pensavo che rotazioni di spalle, busto e gamba, potessero aiutare; ma ripeto, non a scendere più della moto o fuori dalla moto appeso alle manopole, ma quantomeno a seguire l' asse inclinato della moto.
 
15868111
15868111 Inviato: 30 Ago 2017 15:57
 

Ragazzi, e mi rivolgo ad Ansetup, Kino e Neo, siete sempre gentili e competentissimi; infatti più o meno siete sempre voi che rispondete ai miei dubbi "tecnici", che sono tanti e vi ringrazio. Però a volte mi accorgo che forse si va davvero sul troppo tecnico e mi mancano le basi e a parole forse non se ne esce. Per esempio avevo appena chiesto giorni fa ragguagli anche sull' uso dei freni in curva, o meglio prima della curva, anche se parlavo di tornante in discesa, e adesso sto cercando di abituarmi a frenare con decisa prevalenza di anteriore.

Però vedo che anche la frenata ha davvero una importanza fondamentale sulla impostazione della curva; cioè, non che non lo sapessi, ma effettivamente non sono in grado ancora di apprezzare certe sensazioni che ti trasmette la geometria e la ciclistica del mezzo, tipo reazioni della forcella o dello sterzo.
Io una cosa che per esempio non sento assolutamente è l' affondamento degli steli della forcella, eppure dovrebbero avere una taratura soft....quindi anche il discorso di trasferimento dei carichi mi è un pò fumoso.

Io ancora prima di portare a casa il mio mezzo avevo fatto almeno un tre orette di lezioni con il gruppo della scuola dl padre del pilota Lorenzo, che ha sedi in varie parti d' Italia credo, e con le loro pit-bike momomarcia o con cambio; anzi sono andato anche recentemente sulla loro pistina con curve strettissime che i più bravi su quelle motine fanno realmente strisciando le ginocchia: ma almeno nel mio caso, sono curve prese a bassa velocità e quindi gli insegnanti privilegiano di farti usare lo spostamento del corpo e del busto piuttosto che il controsterzo; non dico che non lo faccio, ma anche nella sicurezza di una pista fatico a "tirare assieme" tutte le cose: testa, spalle, tronco, gambe, frenata, cambio....

Quindi più che rigidezza fisica sul manubrio o sulle gambe dovuta magari a insicurezza, penso sia proprio necessità di trovare un feeling e di recepire le sensazioni trasmesse dal mezzo. Poi è anche vero che qualcuno mi ha scritto di pensare meno, di farmi meno problemi e di cercare di godermela di più, però.....qui non è solo tecnica corretta = meno fatica come se fosse il nuoto, c' è di mezzo la sicurezza.
 
15868118
15868118 Inviato: 30 Ago 2017 16:11
 

Kino87 ha scritto:
hey, come va l'mt03? icon_smile.gif comunque hai cominciato da poco se non vado errato, è normale essere impacciati all'inizio..


Beh, come forse ho risposto indirettamente "tra le righe", la moto fa il suo dovere: è il pilota che è restio...
No, parlando più seriamente finora posso solo dire bene: leggera, agile, fa 27-28 km con un litro, motore anche fin troppo silenzioso (forse un pochino di fracasso in più giusto per fare capire che arrivi non guasterebbe) e quando occorre prende bene i giri. Domani forse andrò a fare il cambio olio dei 5000 km tra un tagliando e l' altro. Vorrei poterla portare a fare strade di montagna e bei passi alpini in sicurezza e divertimento.....

Unica cosa mi ero abituato nei rallentamenti pre curva a frenare principalmente col retro perchè nonostante la minore potenza, mi dava l' impressione che frenasse di più che non davanti, ma probabilmente è dovuto al fatto che con la leva dell' anteriore andavo senza volerlo più cauto che col piede. In ogni caso i freni non sono considerati un punto di forza di questa moto
 
15868120
15868120 Inviato: 30 Ago 2017 16:17
 

plantigrado ha scritto:
Per esempio avevo appena chiesto giorni fa ragguagli anche sull' uso dei freni in curva, o meglio prima della curva, anche se parlavo di tornante in discesa, e adesso sto cercando di abituarmi a frenare con decisa prevalenza di anteriore.

Però vedo che anche la frenata ha davvero una importanza fondamentale sulla impostazione della curva

Diciamo che ogni trasferimento di carico ha un'importanza fondamentale sulla guida della moto.
Il pilota è una massa sospesa in balia, come la moto stessa, di determinate forze; a seconda di come queste forze agiscono sul pilota si hanno dei trasferimenti di carico che sconvolgono gli "equilibri statici" delle moto.
La conseguenza di una frenata, ma anche di una lieve apertura del gas, consiste in trasferimenti di carico dall'anteriore al posteriore della moto e viceversa che inficiano sulla sua guidabilità, variandone le geometrie quindi gli "equilibri dinamici".
Insomma... la stessa moto da ferma è fondamentalmente diversa dalla stessa moto in staccata ed è fondamentalmente diversa dalla stessa moto in apertura, e questo fenomeno è accentuato da noi "sacchi di patate" che le stiamo in sella 0509_up.gif

Poi fai benissimo a frenare principalmente col freno davanti perchè è quello più potente ed è anche quello che fa la vera differenza nel fermarti 0509_doppio_ok.gif
Non farti "traviare" eccessivamente dai nostri consigli, che sono dettati spesso da un'esperienza in pista dove si guidano moto sportive molto caricate in avanti e dove si raggiungono velocità elevate... che con la tua naked in strada non raggiungi 0509_up.gif

plantigrado ha scritto:
effettivamente non sono in grado ancora di apprezzare certe sensazioni che ti trasmette la geometria e la ciclistica del mezzo, tipo reazioni della forcella o dello sterzo.

Considera che certe sensazioni si hanno solo con un uso abbastanza spinto della moto; è facile quindi provarle andando forte in pista, molto più difficile possedere la sensibilità di percepirle con un uso più tranquillo della moto in strada.
Poi chiaramente va a percezione, c'è chi è più bravo a sentire la moto (Valentino Rossi uno su tutti, e questo l'ha sicuramente aiutato a vincere così tanto in carriera) e chi questa sensibilità non ce l'ha.

plantigrado ha scritto:
Io una cosa che per esempio non sento assolutamente è l' affondamento degli steli della forcella, eppure dovrebbero avere una taratura soft

Tranquillo, anche qui c'è il workaround: metti una fascetta stringicavo da elettricista in cima allo stelo ed esci per un giro... quando torni a casa vedi di quanto è scesa e ti fai un'idea sulle regolazioni in proporzione a quanto hai tirato le frenate 0509_doppio_ok.gif

plantigrado ha scritto:
quindi anche il discorso di trasferimento dei carichi mi è un pò fumoso

Tempo al tempo, non bruciare le tappe, prova un corso di guida in pista quando ne avrai la possibilità... e per ora goditi la moto ricordandoti semplicemente che ad ogni cosa che fai corrisponde una forza in reazione che scompone la moto.
Come sfruttare queste scomposizioni verrà col tempo 0509_up.gif

Per ora ti consiglierei di sviluppare una guida rotonda che non violenti eccessivamente la ciclistica.

Ultima modifica di -Neo- il 30 Ago 2017 16:23, modificato 4 volte in totale
 
15868121
15868121 Inviato: 30 Ago 2017 16:18
 

Forse hai semplicemente bisogno di un altro tipo di scuola guida .
Premesso che non conosco perfettamente il percorso teorico-pratico proposto dal parente di Lorenzo e che le mie seguenti considerazioni non intendono in alcun modo criticare il loro operato .
Però , da come hai scritto al riguardo , sembrerebbe un corso dedicato soprattutto alla guida al limite fra i cordoli .
Dove giustamente si dà molta importanza alle capacità di spostare più internamente possibile le masse in gioco e si abitua i piloti in erba a gestire l' aderenza in un tale contesto .
Personalmente credo che , se ad un tale corso si fanno seguire dei sistematici turni di guida fra i cordoli , dove poter mettere in pratica postura e tutto il resto , l' efficacia è provata .
Se però si tenta di mettere in pratica i dettami di cui sopra in un contesto stradale , con traffico e le molte "variabili" già menzionate , mi nascono dei dubbi .
Alcuni dei quali già esposti .
Meglio sarebbe lavorare su traiettorie , fluidità d' azione e "percezione" della moto ( pneumatici , sospensioni , freni , ecc. ) , in modo da maturare un proprio know-how pratico .
Su cui in seguito elaborare una personale postura con cui "lavorarsi" il mezzo .
Postura che sia comunque meno "pistaiola" , ma più adatta al contesto stradale .



doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif
 
15868218
15868218 Inviato: 30 Ago 2017 19:46
 

ansetup ha scritto:
Forse hai semplicemente bisogno di un altro tipo di scuola guida .
Premesso che non conosco perfettamente il percorso teorico-pratico proposto dal parente di Lorenzo e che le mie seguenti considerazioni non intendono in alcun modo criticare il loro operato .
Però , da come hai scritto al riguardo , sembrerebbe un corso dedicato soprattutto alla guida al limite fra i cordoli .
Dove giustamente si dà molta importanza alle capacità di spostare più internamente possibile le masse in gioco e si abitua i piloti in erba a gestire l' aderenza in un tale contesto .
Personalmente credo che , se ad un tale corso si fanno seguire dei sistematici turni di guida fra i cordoli , dove poter mettere in pratica postura e tutto il resto , l' efficacia è provata .
Se però si tenta di mettere in pratica i dettami di cui sopra in un contesto stradale , con traffico e le molte "variabili" già menzionate , mi nascono dei dubbi .
Alcuni dei quali già esposti .
Meglio sarebbe lavorare su traiettorie , fluidità d' azione e "percezione" della moto ( pneumatici , sospensioni , freni , ecc. ) , in modo da maturare un proprio know-how pratico .
Su cui in seguito elaborare una personale postura con cui "lavorarsi" il mezzo .
Postura che sia comunque meno "pistaiola" , ma più adatta al contesto stradale .



doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif


Sono completamente d'accordo 0509_up.gif
 
15868231
15868231 Inviato: 30 Ago 2017 20:30
 

ansetup ha scritto:
Forse hai semplicemente bisogno di un altro tipo di scuola guida .
Premesso che non conosco perfettamente il percorso teorico-pratico proposto dal parente di Lorenzo e che le mie seguenti considerazioni non intendono in alcun modo criticare il loro operato .
Però , da come hai scritto al riguardo , sembrerebbe un corso dedicato soprattutto alla guida al limite fra i cordoli .
Dove giustamente si dà molta importanza alle capacità di spostare più internamente possibile le masse in gioco e si abitua i piloti in erba a gestire l' aderenza in un tale contesto .

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Molto probabilmente è così. Non penso sia dedicato ai principianti e anche lo scopo non è tanto la guida sicura quanto piuttosto la guida sportiva; solo che a quanto ho capito, la differenza rispetto a scuole forse più tradizionali, è proprio dovuta alle dimensioni della pista, un nastro veramente stretto, nonchè delle moto che saranno a dire tanto 100cc per qualche decina di chili; quindi costringono a padroneggiare la bassa velocità, cosa magari non del tutto scontata per chi abituato a ben altre potenze
 
15868233
15868233 Inviato: 30 Ago 2017 20:35
 

-Neo- ha scritto:

Tranquillo, anche qui c'è il workaround: metti una fascetta stringicavo da elettricista in cima allo stelo ed esci per un giro... quando torni a casa vedi di quanto è scesa e ti fai un'idea sulle regolazioni in proporzione a quanto hai tirato le frenate



Ecco vedi, questa già è una ideona, semplice ma significativa (ma come facevi a sapere che sono elettricista come secondo lavoro? Ovvio il primo è il pilota di moto.... 0509_si_picchiano.gif)
 
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