Ciao! Ringrazio tutti per avermi scritto i vostri pareri, grazie a chi è d’accordo con me e a chi non lo è.
Probabilmente questo argomento si può chiudere qui, ma prima vorrei dire ancora alcune cose.
Intanto, scrivere fa parte del mio mestiere, spesso scrivo articoli, cronache e rapporti che riguardano alcuni aspetti dei paesi in cui ho soggiornato a lungo, oltre che a casa mia. Naturalmente quello che ho scritto qui l’ho notato e vissuto personalmente vivendo a lungo in Italia anche e proprio negli ultimi anni prima di partire per la Nuova Zelanda. Non mi permetterei mai di scrivere per esempio su fatti e abitudini del Brasile o della Cina, paesi in cui non ho mai soggiornato a lungo.
L’italiano non è proprio la mia lingua, quindi la uso solo per post informali, naturalmente, e anche se non è perfetta, non mi accade mai di essere fraintesa su alcuni altri social italiani che bazzico ogni tanto. Solo qui su questo forum ho incontrato qualcuno che o mi fraintende oppure non legge no non capisce tutto quello che ho scritto nei post precedenti e risponde cose che non hanno senso, perché forse ha saltato qualcosa e prima di rispondere avrebbe almeno potuto leggere meglio. Mi riferisco a Black 69 che afferma una cosa assolutamente falsa quando scrive:
portare in giro tua figlia così piccola, nel marsupio, è da incoscienti, altro che byker, poi addirittura una volta più grande si addormentava attaccata dietro, e tu che fai? ti fermi? nooooo, le dici di svegliarsi.
-Prima di tutto, biker si scrive BIKER, senza Y.
-Poi non ha capito che, se mi accorgo che mia figlia sta per addormentarsi, CERTO che mi fermo, ma non blocco la moto di colpo col rischio di fare cadere la bambina, ma prima di percorrere quei due metri prima di fermare la moto in sicurezza, tengo sveglia mia figlia quel tanto che basta per darmi qualche secondo di tempo per NON fermarmi in mezzo alla strada!!!
-Poi è evidente che Black69 non ha mai viaggiato a nord dell’Italia e non sa niente della Scandinavia e del Nord Europa in generale. Noi nordici siamo abituati a portare i nostri figli fin da piccolissimi in bicicletta, spesso uno sul seggiolino davanti e un altro sul seggiolino dietro. Questo senza alcuna protezione, come avrà notato chiunque abbia viaggiato in Scandinavia, ma anche in Olanda e in molti posti dell’UK. E anche della Germania. Siamo tutta gente molto avvezza alle due ruote.
Chi di noi è motociclista, ovviamente, i bambini oltre che in bicicletta li porta anche in moto e in quel caso facciamo fare apposta caschi e protezioni che li fanno somigliare più ad astronauti che a bambini in bici con la mamma o il papà. Quindi, per mezza Europa è normalissimo portare i propri figli su due ruote. Noi abbiamo limiti di velocità molto bassi. In autostrada, e chi di voi ha viaggiato al nord lo sa benissimo, la massima velocità in autostrada è di 110 chilometri orari, e il limite viene abbassato a 90 Km/h in estate, quando arrivano i turisti e si sa che dal sud arrivano quelli che corrono troppo, ed è per quello che il limite massimo viene ridotto a 90.
Poi da noi tutti rispettano la distanza di sicurezza, non è come in Italia dove quasi tutti (o forse proprio tutti, alcuni forse costretti loro malgrado da altri ) guidano a 140/ 180 all’ora appiccicati al mezzo di trasporto che hanno davanti e ti sbuffano dietro se non corri come se fossi in pista.
Da noi lo stop e le precedenze sono rispettate e le nostre strade sono asfaltate senza lasciare buche profonde o pericolose linee longitudinali, non troviamo tombini in rilievo in mezzo alla carreggiata e chi più ne ha più ne metta.
Se un tratto di strada diventa pericoloso, per esempio dopo le ghiacciate dell’inverno, o se c’è olio per terra, la cosa viene subito segnalata e viene indicato un percorso alternativo , se non esiste il percorso alternativo, c’è personale addetto che avverte del pericolo e se qualcuno proprio deve passare di lì lo fanno andare pianissimo e sono comunque pronti ad assisterlo in caso di incidente.
Gli automobilisti e i camionisti hanno rispetto per pedoni, ciclisti e motociclisti,. Chi guida un mezzo alto, come un camion, aiuta il motociclista che deve sorpassare, segnalandogli se la strada davanti è libera. Da noi avere un incidente in moto o in bicicletta è rarissimo e per lo più dovuto solo ad animali selvatici che attraversano le strade, ma comunque la loro presenza è sempre segnalata e in quei tratti di strada dobbiamo ridurre la velocità, quindi di solito li scansiamo senza problemi.
Anche in Germania, dove sulle autostrade non esistono quasi mai limiti di velocità, l’asfalto è liscio , esiste la carreggiata di destra riservata a chi deve o vuole andare lento, anche lentissimo, e nessuno ti sta appiccicato al culo per spingerti ad andare più veloce. Nonostante le alte velocità consentite sulle autostrade tedesche, si viaggia lo stesso in sicurezza anche in moto. Inoltre, se noi beviamo una mezza pinta di birra o un bicchiere di vino, dopo non guidiamo, ma ci facciamo accompagnare o prendiamo un taxi. Ho visto personalmente in Italia gente che non si fa problema di bere a pranzo uno o due bicchieri e poi si mette tranquillamente alla guida di auto o di moto.
Questo è un altro aspetto di cui ho parlato mesi fa in un articoletto scritto sui siti e sulle riviste con cui collaboro e in cui molti chiedono consigli e pareri prima di organizzare un viaggio in moto in un paese che non conoscono (nella fattispecie, nordici e britannici che vengono in Italia o in Francia, paesi in cui ho vissuto).
Quindi, i bambini di noi motociclisti che giriamo tra Nord Europa e Germania viaggiano MOLTO PIU’ SICURI con noi nel marsupio o nello zaino o attaccati alla nostra schiena,
di tutti quei disgraziati bambini che viaggiano sui seggiolini nelle auto in Italia, dove i genitori, credendoli erroneamente al sicuro, guidano l’auto costantemente incollati gli uni agli altri senza tenere un minimi di distanza di sicurezza e dove un semplice arresto improvviso di una macchina causa spesso un terribile tamponamento a catena con morti e feriti.
E questo chiarisce e conclude il tema sicurezza dei bambini in moto.
Ora scrivo un’altra cosa, ma per non fare un post troppo lungo, ne scrivo un altro....