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Inviato: 29 Giu 2016 21:32
Oggetto: West Piemonte 28/29/6/16 Garda, Lessinia, Idro, Iseo
Primo giorno
Fuochista500 ed io partiamo il 28 giugno mattina alla volta di Affi da dove inizierà la gita, il trasferimento è ovviamente palloso ma non si può farne a meno, il teletrasporto non è ancora stato inventato.
Da Affi iniziamo l’ascesa verso il Cavallo di Novezza e durante la salita ammiriamo begli scorci sul lago di Garda e notiamo la presenza di parecchi motociclisti tedeschi venuti a godersi le nostre strade e non solo; dal passo proseguiamo in costa lungo il Monte Baldo sino al bivio che ci porterà, in discesa, ad Avio; qui, vedendo che la seggiovia verso la cima del monte è aperta decidiamo di posare le moto e di prenderla per goderci meglio la vista dall’alto sul lago proprio sopra Malcesine, in effetti lo spettacolo merita ampiamente la spesa, per altro molto ridotta.
Ridiscesi pranziamo nel rifugio sottostante in cui le cameriere si dimostrano gentilissime.
Ripartiamo quindi alla volta di Avio e della base della salita per i monti della Lessinia il cui primo passo è il Fittanze, la strada è sicuramente bella e la frescura che troviamo in cima ci ristora dal caldo torrido presente nel fondo della Val Lagarina; da lì iniziamo il saliscendi per i monti Lessini viaggiando quasi sempre in quota toccando Erbezzo, Scandole d il passo del Branchetto, la natura si fa veramente apprezzare e la temperatura è ottima, le strada appaiono bel asfaltate ma alcune molto lente per la modesta larghezza della carreggiata e per le infinite curve.
Per raggiungere Torbole sul lago di Garda, meta del primo giorno, dobbiamo percorrere un continuo saliscendi tra le vallate essendo tutte le strade scorrevoli verticali verso Verona e Vicenza ma nessuna in orizzontale, comunque raggiungiamo Valdagno e da qui le Valli del Pasubio, strada obbligata per raggiungere Rovereto, la strada è bella e divertente ma la stanchezza inizia a farsi sentire.
Percorsa la ventina di km che separa Rovereto da Torbole ci rilassiamo finalmente in albergo, per altro vicinissimo al lago, ceniamo con soddisfazione in un vicino ristorante e poi non ci facciamo mancare una bella passeggiata lungo il bordo del lago godendoci il tramonto in arrivo.
Secondo giorno:
Dopo una bella dormita e dopo un’abbondante colazione partiamo verso la prima destinazione: la strada della Forra verso Tremosine che ci proietta lungo una serie di gallerie e rocce strette che rendono davvero affascinante questo percorso, la successiva discesa al lago via Vesio e Tignale ci offre alcuni bei punti panoramici dall’altro sul lago.
Dopo pochi km percorsi sul lungo lago piuttosto trafficato (non oso pensare cosa deve essere nei giorni festivi) giriamo per la diga di Valvestino ed il passo San Rocco/Capovalle, la strada, almeno sino al lago, è parecchio bella e ben guidabile, poi diventa stretta, ma la successiva discesa verso il lago d’Idro è davvero scorrevole con larghi tornanti tanto da ricordarmi il passo Maloja verso la val Bregaglia.
Tappa successiva il Passo di Sant’Eusebio, strada davvero fantastica, sicuramente utilizzata dalle bande missilistiche locali (velox frequenti permettendo); purtroppo per raggiungere il lago d’Iseo dobbiamo subirci un tratto cittadino di Brescia verso la val Trompia che sembra lungo come Los Angeles; finalmente usciti dal caos cittadino valichiamo il passo dei Tre Termini e, lungo la discesa, troviamo un locale per il pranzo che gode di una grandiosa vista sul lago.
Terminato il pasto cerchiamo di raggiungere, almeno con vista dall’alto, la passerella di Christo che congiunge il bordo del lago col il Monte Isola, ma l’impresa si rivela impossibile causa l’infinito numero di persone che cerca di fare lo stesso; avremmo dovuto posteggiare le moto a km di distanza usufruendo di navette piene come uova, oltretutto sotto un’afa terrificante; non ci rimane che desistere e dirigerci verso gli ultimi due colli della giornata, il San Fermo ed il Gallo, che non presentano grandi altitudini ma, soprattutto il primo, pendenze notevoli da ricordare il Mortirolo.
Raggiungere Bergamo e l’autostrada per Torino non presenta code, code che invece troviamo a Milano ma, avendo le moto, riusciamo a passare in tempi decenti ma con temperature, che in mezzo al traffico arrivano a 38 gradi; il successivo rientro a Torino è veramente pesante ma pazienza, ne è valsa la pena.
Grazie a Lele (fuochista500) per la compagnia in quest’altra stupenda gita ed ora avanti (spero a breve) con la prossima.
Ora è meglio che parlino le foto:
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