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2-5 Giugno 2016: Foresta Nera... Bagnata
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15646530 Inviato: 21 Giu 2016 14:57
Oggetto: 2-5 Giugno 2016: Foresta Nera... Bagnata
 

Foresta Nera... Bagnata, potrebbe sembrare il titolo di un film xxx anni 70 di infima categoria eusa_doh.gif , invece è il miglior riepilogo del viaggio fatto per il ponte del 2 Giugno nel sud ovest della Germania, in Foresta Nera appunto. icon_asd.gif
Andiamo con ordine: la Schwarzwald era una delle mie mete di viaggio "nel cassetto", da anni progettavo di andarci ma, per vari motivi, non ero mai riuscito ad organizzare. L'occasione viene buona per il ponte della festa della Repubblica, 4 giorni da dedicare ad un viaggio in moto. 0509_up.gif
Durante l'inverno abbozzo il programma, contatto anche l'ufficio turistico di Villingen-Schwenningen che gentilmente mi invia un plico di brochure e depliant sui percorsi... in mountain bike 0509_mitra.gif ! Definisco in linea di massima percorsi e tappe e, come al solito, informo gli amici e ormai collaudati compagni di viaggio del programma. 0510_five.gif
A metà maggio il programma è pronto, una rinfrescatina e qualche info in più non guasta, e lo invio agli amici. Alla fine, tra chi aveva preso altri impegni, chi stava preparando "IL viaggio", chi doveva lavorare e chi in Foresta Nera era già stato, ci troviamo in due, Emanuele (tio) ed io. Pochi ma buoni, Emanuele è un ottimo compagno di viaggio e ho avuto modo di rendermene conto fin dal primo viaggio fatto insieme. 0510_abbraccio.gif

Giovedì 2 Giugno
Le previsioni meteo non sono delle migliori, purtroppo è una costante in questo 2016 ricco di precipitazioni. Si parte ugualmente. 0509_lucarelli.gif
L'appuntamento è per le 10 al primo parcheggio dopo l'entrata di Biasca sull'autostrada svizzera "2". Finisco i bagagli la mattina prima di partire, rifornisco al primo distributore fuori casa, imbocco l'autostrada e attraverso la nuova "Pedemontana" e la Milano-Como arrivo al confine velocemente. Acquisto in dogana la vignetta svizzera icon_eek.gif , si è deciso che la Confederazione sarà attraversata su strade a pedaggio, la applico sulla moto e riparto. Non faccio in tempo a varcare la zona doganale che inizia a piovere. eusa_wall.gif Avevo preventivamente indossato i pantaloni antipioggia, mi fermo al coperto e indosso anche la giacca. Ho subito modo di provare il nuovo antipioggia giallo fluo che ha sostituito il precedente tutone che, dopo cinque anni, aveva dato tutto. La pioggia non dura molto, per fortuna, proseguo fino a Biasca spedito ma attento ai limiti, poi mi "avventuro" in cerca dell'area di parcheggio. Credendo di averla trovata entro ma trovo solo un paio di autotreni in sosta, un'auto della guardia di frontiera e un gran senso di desolazione... eusa_think.gif mando un sms ad Emanuele avvisandolo che avevo sbagliato parcheggio, il navigatore, fin lì spento, mi avvisava infatti che il punto di ritrovo si trovava tre chilometri oltre. 0509_si_picchiano.gif
Percorro lo spazio che mi separa dal punto convenuto e finalmente vedo Emanuele, lì in attesa da un po'. 0510_inchino.gif Dopo i saluti e quattro chiacchiere, partiamo che la strada è lunga. Concordiamo di evitare il traforo del Gottardo, e valicare invece il passo. Va avanti Emanuele, che è di casa, usciamo a Faido, percorriamo un pezzo di cantonale, breve sosta ad Airolo per aggiungere uno strato visto che in alto farà freddo e il passo del San Gottardo è valicato 0509_up.gif . Scendiamo e passiamo nelle gole della Schöllenen sul famoso ponte del Diavolo (Teufelsbrücke, uno dei tanti accomunati dalla medesima leggenda) per poi riprendere l'autostrada verso nord.
Ad Altdorf abbandoniamo l'autostrada per la Achsenstrasse che costeggia il lago dei Quattro Cantoni. Purtroppo siamo dietro un autotreno e non possiamo godere della bella strada. Sosta tattica nei pressi della Tellskapelle, la cappella dedicata all'eroe nazionale svizzero Guglielmo Tell (proprio in questo punto del lago, Tell saltò dalla barca del prefetto Gessler per mettersi in salvo, leggo sul portale turistico elvetico...), sopra la cappella sorge il più grande carillon della Svizzera, ce ne accorgiamo allo scoccare del mezzodì quando ci soggiunge una piacevole melodia di campane. eusa_dance.gif
Purtroppo il bar è chiuso quindi non possiamo dissetarci e proseguiamo verso la prima meta di giornata: le cascate di Sciaffusa. 0510_sorriso.gif
Riprendiamo l'autostrada e giriamo attorno a Zurigo, è praticamente l'unico punto trafficato dell'intero attraversamento svizzero; quando manca poco alla meta sento il motore della mia moto singhiozzare in modo sinistro... preoccupato accosto e la moto si spegne e sembra non voglia ripartire 0510_grattacapo.gif. Emanuele, davanti, non si accorge della mi sosta e prosegue. eusa_doh.gif Si era accesa da poco la spia della riserva, non pensavo di essere a secco. 0509_vergognati.gif Apro il serbatoio e sembra che di benzina ce ne sia ancora eusa_think.gif , ricordando un consiglio ricevuto tempo prima inclino la moto verso sinistra e provo a riaccenderla: parte! eusa_shifty.gif Che sollievo! 0509_banana.gif Poche centinaia di metri e c'è un'uscita (Bülach Süd), dal navigatore vedo il simbolo di una stazione di servizio appena fuori dall'autostrada: mi ci dirigo immantinente! 0509_vergognati.gif Si trova nei pressi di un centro commerciale e riesco nel giro di pochi minuti ad entrare nel parcheggio del supermercato ritirando il ticket alla sbarra di ingresso e ad uscire utilizzando lo stesso ticket dell'entrata senza aver trovato l'accesso al distributore. Nel momento in cui finalmente lo trovo mi suona il cellulare, è Emanuele preoccupato, si è fermato poco oltre l'uscita dell'autostrada. Gli racconto gli accadimenti, rifornisco (16,5 l per arrivare a raso, quindi il serbatoio non era vuoto eusa_think.gif ) e lo raggiungo.
Poco dopo usciamo dall'autostrada, entriamo in Germania per rientrare in Svizzera dopo pochi chilometri e raggiungere Neuhausen am Rheinfall, località famosa per le cascate del Reno.

Dedichiamo un po' di tempo alla visita delle cascate, imponenti e in questo periodo piovoso, ricche d'acqua e facciamo anche uno spuntino tipico a base di bratwurst! Al momento di riprendere le moto mi reco diligentemente a pagare il parcheggio (7 chf a testa eusa_wall.gif , offre Ema poiché non ho franchi...) salvo poi essere informati da un gruppo di motociclisti tedeschi, che stavano arrivando mentre noi andavamo via, che il parcheggio per le moto è gratuito 0509_mitra.gif ! Era sufficiente passare sulla parte sinistra della mezza sbarra dove, disegnato per terra e un po' scolorito, c'era il simbolo di una moto che noi non avevamo proprio visto. eusa_wall.gif 0509_mitra.gif eusa_wall.gif 0509_mitra.gif
Ancora un po' di strada ed entriamo in Germania, direzione Donaueschingen, cittadina famosa per ospitare le sorgenti del Danubio e la seconda più grande fabbrica di birra della Germania! Dell'esistenza del birrificio Fürstenberg ci accorgiamo per caso, sbagliando una deviazione e passandoci davanti, della possibilità di visitarlo vengo a conoscenza solo ora!

La Donauquelle (sorgente del Danubio) invece la cerchiamo e andiamo a visitarla: si tratta in realtà di una fontana del XIX secolo nel parco del castello dei Fürstenberg in corrispondenza di una risorgiva... che sia realmente la sorgente del secondo fiume d'Europa è tutto da dimostrare... la "potenza" della nobile casata tedesca ha imposto questa nozione, in realtà il Danubio si forma poco più a valle di Donaueschingen alla confluenza di Brigach e Breg (la confluenza si vede da un ponte sulla B27 e andiamo a scattare qualche foto) ma altre fonti citano la sorgente del Breg come sorgente del Danubio, un po' di confusione deriva poi dal fatto che nelle vicinanze di Tuttlingen il Danubio sprofonda nel suolo calcareo e c'è chi dice che poi risalga per gettare le sue acque nel lago di Costanza e quindi nel Reno...

E' il momento per noi di entrare finalmente in Foresta Nera, lo facciamo passando da Eisenbach e da Höchst in modo da assaggiare le strade della Schwarzwald: come primo assaggio non c'è male, ottimo asfalto e curvoni veloci da raccordare abbinati al limite dei 100Km/h 0510_mina.gif . Arriviamo a Titisee con il sorriso dentro al casco! 0509_doppio_ok.gif Troviamo l'hotel dove passeremo due notti, ci concediamo una doccia ristoratrice (il box doccia nella camera dell'hotel era più grande di un bagno intero visto in altri alberghi... icon_asd.gif ), una cena tipicamente tedesca o quasi, due passi per il paesino di Titisee-Neustadt (un po' "morto" dopo una certa ora la sera...) e, stanchi, ce ne andiamo a letto presto!
 
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15648840 Inviato: 24 Giu 2016 13:46
 

bellissimo resoconto.
 
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15663020 Inviato: 17 Lug 2016 17:05
 

In questa assolata domenica di luglio, mentre molti centauri saranno a godersi le strade di montagna, sono a casa ad accudire la mia gatta malata e ne approfitto per la prosecuzione del racconto dei quattro giorni in Foresta Nera.
Venerdì 3 Giugno
Al risveglio il meteo non è dei migliori. Una leggera pioggerellina scende dal cielo e rende la cittadina di Titisee-Neustadt piuttosto umida e grigia. L'acqua non ci spaventa, facciamo un'abbondante colazione e ci mettiamo in moto per il giro previsto per oggi: la Deutsche Uhrenstraße, la strada tedesca degli orologi che celebra la produzione tipica di orologi a cucù della Foresta Nera.
Indossate le antipioggia ci dirigiamo verso sud, primo punto di passaggio Lenzkirch per poi tornare verso il lago Titisee che costeggiamo dall'alto sempre sotto una noiosa pioggia passando su una strada poco trafficata e perfetta dal punto di vista dell'asfalto. Siamo nuovamente nei pressi dell'albergo quando ci dirigiamo verso Sankt Peter. Qui smette di piovere e ci permette di godere il fantastico percorso collinare sempre con la costante della strada perfetta e poco trafficata! Sosta a Sankt Peter per dare un'occhiata all'ex convento ora trasformato in municipio e alla sua chiesa: solo da fuori, non era possibile entrare...

Ci dirigiamo, sempre su strade piacevoli, verso la città di Waldkirch dove parcheggiamo e un solerte anziano del posto ci fa notare che la sosta è consentita solo per mezzora. Non avendo il disco orario in moto e prevedendo comunque di fermarci molto meno, lo ringraziamo e procediamo nella nostra visita che si limita a due foto alle rovine della fortezza Kastelburg.
Risaliti in moto ci dirigiamo verso Furtwangen, ridente cittadina che abbiamo modo di rigirare varie volte sotto l'acqua in cerca dell'orologio a cucù più grande della regione: non trovandolo entriamo nell'ufficio turistico che ci informa che quanto cercato si trova effettivamente a Schonach, ad una quindicina di km da lì... mi sa che le informazioni reperite su internet non erano proprio esatte! eusa_wall.gif
In sella verso Schonach, l'acqua non accenna a diminuire, troviamo finalmente l'oggetto della nostra ricerca. Effettivamente non è difficile da scovare, occupa un intera casa! Parcheggiamo e andiamo a visitarlo, per due euro possiamo entrare nella casetta dove si osserva tutto il meccanismo, la figlia dell'artigiano che lo ha realizzato ci mostra l'orologio da cui il padre è partito per ingrandire il meccanismo di 50 volte eusa_clap.gif . Mancano tre minuti a mezzogiorno perciò ci appostiamo, sotto l'acqua, io con il casco in testa per non bagnarmi, fuori dalla casetta ad attendere l'uscita del cucù. Abbiamo modo di osservare le altre sculture in movimento realizzate dall'abile artigiano, uno spaccalegna e un gufo che gira la testa, e allo scoccare del mezzodì, puntuale come un orologio svizz... ehm tedesco, ecco uscire il cucù accompagnato dal classico carillon eusa_clap.gif . Oddio cucù, a prima vista ricordava un avvoltoio spelacchiato... eusa_clap.gif rotfl.gif
Salutiamo e ringraziamo la figlia dell'artigiano senza acquistare i souvenir e i cucù made in China di cui aveva riempito il locale, a onor del vero vi erano anche orologi made in Schwarzwald e li si distingueva anche dal prezzo di listino, e ci dirigiamo verso Triberg, successiva meta del nostro percorso. Triberg, oltre all'artigianato dell'orologio a cucù, è famosa anche per le sue cascate; considerando che sono raggiungibili con una passeggiata di mezzora e che piove decidiamo di soprassedere alla visita e di dedicarci a soddisfare gli istinti primari con un ottimo panino con wurstel e due patatine. eusa_drool.gif Parcheggiando la moto avevamo notato tre BMW con targa italiana che il portatarga faceva presupporre provenienti da Alessandria o comunque dal basso Piemonte, mezzora dopo lo stesso parcheggio è invaso da almeno venti moto di appartenenti al BMW club di Bergamo superorganizzati con tanto di adesivi sul cupolino con il nome dei componenti l'equipaggio e l'indicazione del capogruppo. icon_eek.gif Ci concediamo una brodaglia a base di caffé e una fetta di torta (una cheesecake, la Scwarzwaldkirschtorte mi tentava ma temevo mi accompagnasse per tutto il resto della giornata...) prima di rimetterci in moto verso Hornberg dove ci fermiamo di fronte alla stazione a fare una foto alla torre di un castello quindi ci dirigiamo a Rottweil dove, dopo aver parcheggiato nei pressi di un centro commerciale ed esserci levati le cerate, ci concediamo una sosta per ammirare la cattedrale, la porta nera (in ristrutturazione) e il monumento al Rottweiler, la razza canina qui selezionata nell'800 per fare la guardia alle carni dei macellai.

In lontananza attira il nostro sguardo una moderna torre in cemento armato: una volta a casa scoprirò trattarsi di un impianto di test per gli ascensori realizzato dalla ThyssenKrupp alto ben 246 metri; una volta terminata, alla sua sommità sarà allestito un punto panoramico a 360° che permetterà di spaziare con lo sguardo fino alle Alpi. Dopo Rottweil è la volta di Villingen-Schwenningen dove arriviamo scaldati dal sole e minacciati da nuvole nere.
Parcheggiamo le moto e ci addentriamo a piedi nel centro della città attraversando una delle tre porte turrite di epoca medioevale;

giungiamo nei pressi del duomo e della curiosa fontana metallica presente nella piazza (curiosa in quanto le lastre raccontano i mille anni di storia della città) quando inizia a piovere. eusa_think.gif

Piovere non è la parola più adatta: si aprono le cateratte del cielo e in pochi minuti un diluvio ci colpisce, non facciamo in tempo a cercare riparo che siamo bagnati fradici! 0509_mitra.gif Indossiamo nuovamente le cerate e attraverso strade molto divertenti, peccato fossero umide, rientriamo a Titisee-Neustadt. Qui Emanuele si accorge che la mia catena è un po' lenta, con gli attrezzi di mamma Honda e quelli che si è portato Emanuele la tiriamo, non sarà un lavoro da manuale ma mi permetterà di viaggiare tranquillo. 0509_doppio_ok.gif
Cena nel ristorante dell'albergo allo stesso tavolo di due anziani svizzeri tedeschi e di nuovo a letto presto. 0510_saluto.gif
 
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15664222 Inviato: 19 Lug 2016 12:08
 

fatta anche io a giugno nel 2013.... 4 giorni di pioggia icon_evil.gif icon_evil.gif icon_evil.gif icon_evil.gif icon_evil.gif
 
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15667689 Inviato: 25 Lug 2016 13:34
 

Sabato 4 Giugno
Al risveglio il tempo, stranamente eusa_whistle.gif , non è dei migliori... non piove ma è tutto nuvolo. Per nulla intimoriti scendiamo a fare colazione e carichiamo le moto, si abbandona infatti Titisee alla volta di Freudenstadt. Partiamo in direzione Friburgo (in Brisgovia, quella tedesca) e dopo pochi chilometri la pioggia è insistente e noiosa. L'arrivo a Friburgo è caratterizzato dal traffico e dal navigatore che ci manda verso una zona periferica dietro la stazione... 0509_mitra.gif ignorandolo raggiungiamo il centro città dove parcheggiamo due moto nello spazio di un auto e ci muoviamo a piedi, sotto l'acqua (per fortuna la via principale ha ampi portici).

Scattiamo qualche foto alla Martinstor, antica porta sulla cinta muraria medioevale (sotto la quale ora ha sede un McDonalds icon_eek.gif) e ci spostiamo verso la cattedrale gotica. Nella piazza della cattedrale si svolge il mercato (è un appuntamento quotidiano) e, nonostante la pioggia, è pieno di gente. Una foto al campanile, non riesco a contenerlo tutto nell'inquadratura, e ripartiamo, direzione nord.

Il navigatore ci manda sull'autostrada (in Germania non è a pedaggio... non ha chiesto di evitarle) anche se non era mia intenzione passarci, proviamo l'ebbrezza della mancanza di limiti eusa_drool.gif ... fino ad un certo punto, siamo pur sempre carichi e la strada, anche se ha smesso di piovere, è umida. eusa_shifty.gif Ho modo di provare anche il Panzer di Emanuele, faccio una certa fatica ad abituarmi al cambio "assistito" tant'è che uso talvolta la frizione ma ne apprezzo la granitica stabilità anche a velocità autostradali tedesche. 0509_up.gif Sostiamo a Offenburg, la mia guida dice che qui si trovano le migliori case a graticcio tipiche della zona anche se, dal vivo, la reazione è un: "tutto qui?" eusa_think.gif
Anche a Offenburg c'è il mercato, vorremmo pranzare ma le nostre esigenze non coincidono con gli orari di apertura delle cucine: sono le 13.30, la chiusura è alle 14 ma i locali sembrano in fase di "sbaraccamento"... eusa_doh.gif
Inforchiamo nuovamente le nostre cavalcature di metallo e, sotto un sole a tratti caldo, ci dirigiamo verso la successiva tappa di giornata: si svalica in Francia per visitare Strasburgo. Poco prima della frontiera ci fermiamo a fare rifornimento e, visto che la stazione di servizio offre anche del cibo che pare buono, ci sfamiamo con un panino.
Al momento di ripartire il sole resta caldo ma nubi nere e minacciose dominano l'orizzonte proprio in direzione Strasburgo. Il caldo e la prospettiva di fare un po' di coda per traffico e lavori però mi invitano non indossare la giacca dell'antipioggia. La speranza di arrivare a destinazione asciutti si infrange contro un tremendo acquazzone a poche centinaia di metri dal centro di Strasburgo eusa_wall.gif ! Ci fermiamo a bordo strada a indossare la giacca e raggiungiamo il centro sotto il diluvio eusa_naughty.gif . Parcheggiamo le moto e la pioggia non accenna a diminuire, bardati con le cerate iniziamo a visitare la città, sostando quando possibile nei dehors dei locali, sotto i cornicioni o in qualsiasi posto riparato che riusciamo a trovare libero. eusa_doh.gif Vediamo molte più case a graticcio qui che a Offenburg (e pure più belle...) icon_asd.gif e ci dedichiamo alla visita della cattedrale, cercando anche in questo modo di sfuggire all'acqua che non accenna a diminuire. eusa_wall.gif Molto interessante l'orologio astronomico presente all'interno della cattedrale e l'architettura gotica di questa chiesa che ha la particolarità di avere una sola torre anche se inizialmente ne erano previste due.

Dedichiamo un po' di tempo a raggiungere e visitare i ponti coperti, fortificazioni caratteristiche, e il barrage Vauban, diga con funzioni difensive progettata appunto da Vauban, famoso ingegnere militare della corte del re sole (lo stesso delle fortificazioni di Briançon).
Si è fatto tardi e abbiamo ancora un po' di km da fare per raggiungere Freudenstadt. Ci dirigiamo velocemente via autostrada verso Baden Baden che raggiungiamo percorrendo anche una piacevole stradina che inizia tra i vigneti per inoltrarsi in mezzo ai boschi. Baden Baden non mi ha entusiasmato molto, sarà che siamo arrivati sul tardi (per le abitudini tedesche) ed era praticamente tutto chiuso e deserto, sarà che le abbiamo dedicato una visita superficiale ma questa cittadina termale molto apprezzata un tempo dagli zar e tuttora meta di turismo degli oligarchi russi mi ha ricordato Salsomaggiore Terme, però più triste!

Il pezzo forte di giornata dal punto di vista motociclistico però deve ancora arrivare: ripartiamo da Salsomag... ehm Baden Baden per percorrere la mitica B500, la Schwarzwaldhochstrasse, strada panoramica e con curve da sparo. 0510_mina.gif eusa_drool.gif Pronti, via e andiamo in direzione sbagliata. eusa_wall.gif Invertiamo la marcia e cominciamo a salire, la strada è divertente, ottimo l'asfalto e poco il traffico. 0509_up.gif Ci stiamo divertendo quando, ad un certo punto, incontriamo dei cartelli che indicano lavori in corso: per circa 8 km la strada diventa ad una corsia poiché stanno riasfaltando. 0509_mitra.gif Ci tocca percorrerla a velocità ridotta. Finalmente la circolazione torna normale, il paesaggio si apre con un bellissimo panorama sulla valle del Reno e sulle vicine alture Francesi dei Vosgi, torniamo anche indietro un po' per scattare delle foto da una piazzola di sosta. La luce della sera rende il paesaggio ancora più spettacolare.

Poche centinaia di metri dopo la nostra sosta però, il fato ci prende di mira: la B500 è interrotta per lavori! C'è una deviazione che permette di raggiungere Freudenstadt e la percorriamo: fantastica strada anche questa! 0509_doppio_ok.gif Asfalto perfetto, giusta dose di curve e di tratti veloci ben mixati! Arriviamo a destinazione felici verso le 9 di sera.
Prendiamo possesso della camera d'albergo, ci facciamo una doccia e cerchiamo un posto per cenare. La receptionist, una bionda niente male icon_wink.gif , ci informa che a quell'ora pochi locali sono aperti... non ci resta che infilarci "da Michele", ristorante italiano con gestore di Latina e personale tutto italiano! icon_asd.gif Mi concedo una pizza, buona, ed Emanuele un piatto di pasta all'amatriciana, a detta sua buono come da tempo non ne mangiava! 0509_up.gif
Usciti dal ristorante facciamo due passi nella piazza buia e deserta, gli unici segni di vita giungono da un locale in centro alla piazza dove gruppi di giovani alticci si muovono cercando di seguire la musica, dire che ballano è un eufemismo! 0510_amici.gif
Anche la nostra terza giornata in Foresta Nera è terminata. Domani ci aspetta il viaggio di rientro. 0510_saluto.gif
 
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15683782 Inviato: 25 Ago 2016 14:37
 

Domenica 5 Giugno
Al risveglio il cielo non promette nulla di buono... sarà acqua anche oggi eusa_think.gif ? Colazione e si caricano le moto. Partiamo e piove eusa_doh.gif .
La strada si dipana tra le colline e il paesaggio rurale intervallato da qualche cittadina, con la costante dell'ottimo asfalto tedesco. Sembra di essere su un tavolo da biliardo. Peccato per il tempo, comunque ci si diverte alla guida! Dopo un po' la pioggia non accenna a diminuire, anzi aumenta di intensità e ci fermiamo per rifornire e fare una sosta "defaticante": guidare sotto l'acqua su strade abbastanza trafficate tiene i sensi all'erta e affatica molto. eusa_naughty.gif
Abbiamo previsto una sosta a Costanza, sulle rive dell'omonimo lago, per visitare la città. Ci arriviamo che la pioggia sembra darci un po' di tregua, parcheggiamo le moto e ci addentriamo a piedi verso il centro per visitare la città. Sulla riva del lago ci colpiscono le statue dedicate a Zeppelin (l'inventore dei dirigibili, nativo della città, nella sua casa ora è stato ricavato un albergo) e Imperia, commemorativa del concilio di Costanza. Mi colpisce meno la cattedrale con il suo stile romanico-gotico, dopo tutto il gotico "puro" visto nei giorni precedenti.

Alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti attraversiamo un mercatino caratteristico che pare fatto di "svuota-cantine", ci si trova di tutto: dagli abiti usati ai vinili, probabilmente, avendo del tempo per scavare, potrebbero saltare fuori pezzi di valore. L'area dedicata al cibo non ci attrae particolarmente. Risaliamo in moto ed entriamo in Svizzera.
Costeggiamo il Bodensee per imboccare l'autostrada e alla prima stazione di servizio ci fermiamo a pranzare.
Finalmente spunta il sole, caldo, e abbandoniamo le cerate. L'attraversamento della confederazione Elvetica, in autostrada lungo il fiume Reno, è finalmente baciato dal bel tempo. Abbiamo modo di asciugare e riscaldare le ossa.
A Thusis abbandoniamo l'autostrada per fare due curve verso il passo del San Bernardino. Dalle parti di Nufenen però nuvoloni neri minacciano di scaricare tutto il loro carico di acqua sulle nostre teste, viste le temperature non è detto che in quota non sia addirittura neve. Un rapido consulto e decidiamo di imboccare il tunnel del San Bernardino lasciano il passo a tempi migliori (tanto lo abbiamo già fatto più volte).
Sempre in autostrada (questo tratto è a carreggiata unica e ricco di curvoni divertenti) arriviamo fino a Bellinzona Nord dove ci separiamo.
Saluto Emanuele, ancora una volta ottimo compagno di viaggio, e proseguo verso Lugano, Chiasso, Como, Gallarate per arrivare a casa.
Un altro bel viaggio è compiuto, visitando posti stupendi, non sempre (eufemismo) accompagnato dal meteo favorevole ma in ottima compagnia e in sella alle nostre due ruote. 0510_saluto.gif
 
15684052
15684052 Inviato: 25 Ago 2016 21:40
 

Certo che l'acqua non ve la siete fatta mancare... icon_confused.gif
(e non parlo di quella ai pasti...)
 
15684282
15684282 Inviato: 26 Ago 2016 11:15
 

La mappa del viaggio:
 
15688909
15688909 Inviato: 2 Set 2016 14:50
 

Che bello! peccato il tempo..

Noi l'abbiamo attraversata l'anno scorso in parte, facendo la B500. Ma arrivando dal passo Rombo per saltare Svizzera.
Poi però abbiamo proseguito verso il Nurburgring 0510_mina.gif , strada romantica e giù seguendo il Reno, poi Stelvio.
 
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