WestGP 1/5 gn16 Vaucluse, Drome, Haute Provence

Report gita nei dipartimenti francesi del Vaucluse, Drome ed Alpes des Haute Provence

Partecipanti: Antonietta, Donatella (komet), Enrico (Enrico64), Edo (prussianblue) Giuseppe(Mas), Lele (fuochista500), Milena

Partiamo il primo giugno in sette alla volta del Canyon du Verdon, del Luberon del Mont Ventoux ed altre cose che si trovano nei dipartimenti di cui sopra.
Il cielo è grigio e verso la frontiera di Monginevro la strada è bagnata ma non piove più, almeno quello visto che per tutta la giornata il sole non farà capolino; raggiungiamo il canyon del Verdon percorrendo la Route Napoleon da Digne sino a Castellane proveniendo dal lago di Serre Ponçon, da Castellane iniziamo a costeggiare le gole sino a Moustier St. Marie godendoci uno spettacolo della natura che ha pochi eguali, soprattutto se si ammira deviando, prima di La Palud, lungo la route des cretes che costeggia lo strapiombo.
Dopo aver ammirato il lac de Sainte Croix lungo il col de l’Olivier giungiamo al termine della prima tappa a Moustier St. Marie; hotel più o meno ok e garage (si fa per dire) per le moto consistente in una tettoia di legno fornita di una pavimentazione piuttosto sconnessa per di piu’ ostruita da un camion che viene rimosso dopo parecchi minuti di attesa ed a quel punto, piano piano, con l’aiuto di tutti riusciamo finalmente a posteggiare le moto.
Dopo cena passeggiamo sino alla trecentesca Chapelle Notre-Dame de Beauvoir, chiesa arroccata tra due rocce che raggiungiamo dopo una ripida salita, quindi a nanna.

Secondo giorno

Partiamo da Moustier per percorrere nuovamente il Verdon però dalla riva opposta, il cielo si apre e ci permette di ammirare il paesaggio in tutto il suo splendore, traffico ce n’è, soprattutto di motociclisti italiani in vacanza per il ponte del 2 giugno..
Dopo il giro completo delle gole prendiamo la strada per Riez e Manosque per portarci ad Apt dove soggiorneremo per tre giorni, le strade sono davvero ben tenute anche quelle secondarie infatti ci addentriamo in percorsi tortuosi con buona tranquillità potendoci anche godere gli ampi panorami che ci offre il parco del Luberon.
Ad Apt ci sistemiamo in un albergo confortevole dotato anche di piscina dove non ci facciamo mancare dei bei bagni visto che, nel frattempo, la temperatura si era alzata parecchio.
Nel frattempo erano giunti pullman di turisti piuttosto agée per i quali l’hotel aveva organizzato una serata con cena a buffet e serata danzante; per la cena ci imbuchiamo anche noi, meno per la serata danzante perché preferiamo non far tardi per poter partire presto la mattina successiva.

Terzo giorno

E’ il giorno dei colli: il primo che percorriamo è il col de l’Homme Mort che già dal nome è tutto un programma, poi, proseguendo verso nord, il St, Jean, il Perty e l’Aulan, quest’ultimo ci conduce a Sault, base dell’ascesa al Mont Ventoux caratterizzato da un arido ancor che caratteristico versante sud sferzato dal vento che impedisce l’attecchire della vegetazione; il monte è anche tristemente noto per l’improvvisa morte di Tom Simpon mentre percorreva la salita, in una giornata particolarmente calda, lungo una tappa del Tour de France del 1967, è presente la lapide sulla quale vengono tributati omaggi dai ciclisti che, numerosissimi, percorrono le dure rampe.
Ridiscesi a Malaucene lungo il versante nord, ripassiamo da Sault percorrendo la magnifica strada panoramica che passa da Manieux, praticamente un altro Verdon anche se in misura leggermente ridotta.
Da Sault proseguiamo per St. Saturnin les Apt valicando il col de la Liguere, la strada sarebbe bella con un’ ottima vista circostante, peccato che sia tutta ricoperta da brecciolino per il sistema francese di asfaltatura, la discesa quindi risulta lentissima, da percorrere viaggiando sulle uova.
Dopo St. Saturnin arriviamo in albergo ad Apt dove non ci facciamo mancare un bel bagno in piscina.
Nel frattempo erano giunti in hotel due pullman stracarichi di vedove in vacanza, meno male che le accompagnatrici erano tutte gnocche mica male.
La sera decidiamo di inoltrarci verso il centro del paese dove ci accomodiamo in un ristorante ove ci spennano come pollastri.

Quarto giorno:

Il giro si snoda tutto all’interno del parco del Luberon; per prima cosa visitiamo le rocce rosse a Roussillon, belle colorazioni ocra, sembra di essere su di un altro pianeta, la passeggiata lungo il circuito è abbastanza lunga ed il caldo inizia a farsi sentire.
Tappa successiva la famosa Abbazia di Senanque, immortalata in tutte le fotografie con, di fronte, il campo di lavanda, che, purtroppo non abbiamo potuto vedere non essendo ancora stagione di fioritura, in ogni caso interessante.
Scendiamo quindi a Gordes, dove sostiamo per il pranzo, la cittadina è bella ma un vigile troppo zelante fa spostare tutte le moto, comprese le nostre, sistemate all’ombra di fronte al castello, fastidiosissimo.
Prossima meta Oppéde le Vieux un piccolo e grazioso villaggio medioevale costruito su un alto sperone di roccia, infatti dobbiamo salire a piedi per raggiungere la cima, niente di che ma fa piuttosto caldo.
Ripartiti prendiamo la strada panoramica che, daBonnieux, porta a Buoux, anche questa gradevole; giunti ad Apt, facciamo ancora un salto a vedere le rocce rosse del Colorado di Rustrel e poi piscina.

Quinto giorno

Poco da dire, da APT rientriamo a casa via Forcalquier, Digne, Col di Vars e Monginevro, mentre Giuseppe ed Antonietta, da Guillestre, dove pranziamo, rientrano dal colle dell’Agnello ricco di nebbia e neve ai lati.

Detto delle tappe del percorso non mi resta che esprimere il piacere di avere trascorso questo bel viaggio con persone con cui, da anni, condividiamo tante vacanze in moto ed anche il continuo divertimento fatto di risate e casini vari che hanno accompagnato ogni momento della gita.
Alla prossima.

mie foto:

Link a pagina di Picasaweb.google.com