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[REPORT] Grecia Continentale 2014
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15098282 Inviato: 21 Ago 2014 18:37
Oggetto: [REPORT] Grecia Continentale 2014
 

Siamo tornati da 2 giorni da un lungo viaggio attraverso la Grecia continentale... 16gg e 5600km. 0509_doppio_ok.gif
Ci vorrà un po' di tempo a scrivere questo report. icon_rolleyes.gif Intanto riportiamo le singole tappe giornaliere, poi completeremo con foto e commenti.
Stay tuned... 0509_up.gif



Leggo spesso di itinerari studiati nei minimi dettagli, tracce GPS debitamente compilate a tavolino e di visite e tappe turistiche programmate già da casa...
Questo viaggio non è nulla di tutto questo... Una moto, una tenda, un po' di bagaji, due cartine 1:800.000 di Grecia e Balcani da usare per attraversamento e tre settimane di ferie. Questi gli ingredienti di partenza.
Ah si, dimenticavo la guida Lonely Planet della "Grecia Continentale", da bruciare in un rito Wodoo al ritorno per quanto è poco utile a trovare gli scorci suggestivi e meno frequentati e per quanto è efficente a farvi finire nel casino.

Iniziamo con un po' di informazioni generali...

Clima: Caldo ma molto secco e solitamente ventilato. Abbiamo sofferto meno di quanto previsto, nonostante viaggiassimo sempre con tutte le protezioni addosso.
La Grecia è costantemente percorsa da un vento da N che nel lato Egeo è chiamato Meltemi, nel lato Ionico boh. Se questo vento vi raggiunge dopo esser passato sopra un bel tratto di mare vi rinfrescherà a dovere, se invece vi trovate in una bella spiaggia esposta in pieno S e il vento vi raggiunge dopo aver superato assolate pianure, sarà come avere un Phon acceso in faccia.
Nel scegliere il posto dove pernottare (piantare la tenda) tenetene conto.
Ah, la pioggia sulla costa è un evento quanto mai raro. Mentre nell'interno, durante i periodi di instabilità, possono formarsi sui rilievi più alti dei bei temporali in serata.

Strade: In Grecia non ci si annoia mai. Le strade son ben tortuose e invitano a spiegazzare allegramente, peccato che sarete costretti a tenervi un buon margine dal limite di piega della vostra moto in quanto potrete incontrare:
ghiaia
sabbia
buche assurde da far toccare il paracoppa
capre e pecore
cani randagi
zone "vetrificate" dal caldo
cantieri che fanno diventare strade uniformemente asfaltate ghiaioni di sassi smossi (non segnalati)

Segnaletica: Il primo impatto è traumatico. I cartelli generalmente sono in doppio alfabeto: greco e "nostro". Cartelli incasinati sono doppi. Il primo con largo anticipo sull'incrocio è greco, quello "quando ormai è troppo tardi" è in Italicum. Molti simpaticoni affiliati a movimenti nazionalistici amano imbrattare il secondo. Quindi vi dovrete rassegnare. Dopo una settimana passerete dal "Andiamo a lambda-omega-sigma-ro...." al leggere i fonemi e capire le parole. Se avete fatto studi scientifici vi sembrerà comunque di essere sempre nel bel mezzo di un teorema di geometria.

Campeggi: Mediamente trucidi se confrontati con gli standard del nord europa, si distinguono per alcuni servizi per loro irrinunciabili (che troverete sempre) e che ci hanno sorpreso: dei frigo comuni per la conservazione dei cibi, una fonte di acqua refrigerata e spesso microfiltrata, fornelli a gas comuni. Anche le zanzare, soprattutto nella zona ovest sull'Egeo, sono sempre comprese nel prezzo. La cifra massima che abbiamo speso è stata 24euro a notte, la minima 18 e ci hanno anche regalato la madonnetta di legno (Meteore)

Mangiare: Cucina ottima per noi mediterranei. Basata su frutta, verdura e prodotti da forno. Il tutto ampiamente innaffiato dal loro olio locale che è ottimo. Tralascio di parlare delle stra note insalate greche, della moussaka, del souvlaki, di cui potete leggere in qualsiasi guida. Volevo farvi notare una cosa bellissima della Grecia. Loro non tollerano la sete. Li vedrete sempre girare con una bibita fresca, l'acqua costa ovunque 0,50 il mezzo litro e 1,00 il litro e mezzo. Sia che siate seduti al ristorante in riva al mare, sia che siate al supermercato. Se ordinate un caffè o un capuccino arriverà sempre un bicchierone di acqua fresca ad accompagnarlo. Appena vi sedete a una taverna (theta-alfa-beta-epsilon-ro-ni-alfa) arriva un cameriere col cestino del pane e una brocca di acqua. Il pasto di solito è concluso con frutta (anguria) spesso offerta. Per quanto caldo fosse, non abbiamo sofferto la sete. E senza spendere un capitale come in Corsica o in Sardegna.
Mediamente con 25 euri (non a testa, in totale) se magna.

Traffico: Se state alla larga da Atene e Tessalonica, dove vivono circa la metà dei Greci, sopportabilissimo. Poi i locals quando vi vedono nello specchietto tendono a piantare i freni e buttarsi a destra per farvi passare. Anche in curva, mannaggia a loro.

Mare: mediamente stupendo, occhio in zone densamente popolate. In Grecia quasi nessuna casa è allacciata alle fognature, infatti ovunque troverete pattumiere accanto ai WC dove gettare la cartaiggenica per non intasare le fosse a "decomposizione". Ne consegue che a volte la qualità dell'acqua non è all'altezza dei Caraibi, ma sempre immensamente meglio di quella di Zozzomarina e di Jesolo.

Ah, per inciso, se i Greci non cominciano a gestire meglio la spazzatura, fra un po' si troveranno nei guai. La raccolta differenziata è sconosciuta ovunque. E il puzzo di cadavere che esce dai cassonetti sotto il sole fa mancare il fiato.

Come arrivare: Siete avventurosi? Avete un paio di giorni da spendere? Volete assistere a scene degne dei migliori documentari sul terzo modo? Fate come noi, andate via terra. Dopo 800km di fantastiche autostrade Croate e un Montenegro poverello e dignitoso, tuffatevi nella dimensione alternativa Albanese. "Ho visto cose che voi umani...."
Se invece volete concentrarvi sull'obiettivo del viaggio e non siete così temerari, la linea Ancona-Igomenitsa (I-gamma-omega-epsilon... icon_mrgreen.gif ) è la scelta migliore. Se però la prendete al ritorno, dopo aver passato 16gg coi miti e simpatici greci, ripiombare a picco nell'italianità sarà un trauma. Vedrete all'imbarco gente correre armata di materassini, sacchi a pelo, TENDE, per accaparrarsi il posto migliore dove bivaccare durante il viaggio...


Con che moto andare?: Rigorosamente con una GS1200 liquid cooled Adventure a raggi e col trittico in alluminio. Con le borse in plastica non ti fanno nemmeno passare alla frontiera.

icon_mrgreen.gif Okkei, volevo sarcasticamente intendere che si può andare con qualsiasi moto. Forse se avete una stradale pura state attenti con le gomme quasi-slick al suddetto ghiaino-sabbietta e alle zone di verglass. Ma per il resto... Una nota però. I greci sono appassionati di moto. Vedrete pochissimi scooter, tantissime motorelle sul tipo Fifty-Oxford e molte moto. La moto più diffusa è senz'altro la V-Strom 650, nel modello "vecchio" (penso per il rapporto qualità prezzo) e al secondo posto ci sono Africa Twin e Transalp. Seguono Yamaha XT, Honda XL, Tenerelle e altre.
Il motivo è semplice. Le strade sono mediamente dissestate e a volte sterrate. Inoltre tutti i percorsi fuoristrada sono aperti al traffico veicolare, visto che loro li usano abitualmente per spostarsi. Dopo specificherò dove e come, ma con una vera moto da on-off qui ci si può davvero divertire.

E poi basta che sennò vi annoio. Partiamo.

Ultima modifica di Matteo_Harlock il 22 Ago 2014 18:17, modificato 2 volte in totale
 
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15098283 Inviato: 21 Ago 2014 18:39
Oggetto: 1 giorno - Attraversata della Croazia
 

 
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15098288 Inviato: 21 Ago 2014 18:44
Oggetto: 2° Giorno - odissea attraverso Montenegro e Albania
 

 
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15098289 Inviato: 21 Ago 2014 18:47
Oggetto: 3° giorno - trasferimento a Parga
 

 
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15098293 Inviato: 21 Ago 2014 18:50
Oggetto: 4° giorno - Ingresso nel Peloponneso
 

 
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15098295 Inviato: 21 Ago 2014 18:52
Oggetto: 5° giorno - Primo dito e Mani
 

 
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15098301 Inviato: 21 Ago 2014 18:57
Oggetto: 6° giorno - Tour del Mani
 

 
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15098310 Inviato: 21 Ago 2014 19:03
Oggetto: 7° giorno - Il lato forestoso del Peloponneso
 

 
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15098313 Inviato: 21 Ago 2014 19:05
Oggetto: 8° giorno - Micene e Napflio
 

 
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15098321 Inviato: 21 Ago 2014 19:10
Oggetto: 9° giorno - Corinto e risalita a N
 

 
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15098330 Inviato: 21 Ago 2014 19:14
Oggetto: 10° giorno - Il lussureggiante Pelio
 

 
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15098332 Inviato: 21 Ago 2014 19:17
Oggetto: 11° giorno - RELAX
 

 
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15098336 Inviato: 21 Ago 2014 19:20
Oggetto: 12° giorno - Fuga in Kalkidiki
 

 
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15098339 Inviato: 21 Ago 2014 19:23
Oggetto: 13° giorno - RELAX (2)
 

 
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15098343 Inviato: 21 Ago 2014 19:26
Oggetto: 14° giorno - Meteore
 

 
15098348
15098348 Inviato: 21 Ago 2014 19:31
Oggetto: 15° giorno - imbarco con disavventura cartografica
 

 
15098353
15098353 Inviato: 21 Ago 2014 19:34
Oggetto: 16° giorno - Il rientro dei profughi
 


NOTA: Non c'è verso di far capire a Goooogle che siamo sbarcati a Ancona..... eusa_wall.gif eusa_wall.gif eusa_wall.gif eusa_wall.gif
 
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15100190 Inviato: 23 Ago 2014 18:49
Oggetto: Re: 1 giorno - Attraversata della Croazia
 

1° e 2° Giorno
Come ho accennato all'inizio, abbiamo scelto per l'andata l'opzione "via terra"...
Se guardate le mappe di percorsi ne individuate due: uno lungo la costa croata e uno lungo il corridoio Zagabria-Belgrado-Skopie. Il secondo è tutta autostrada ma percorrendo la zona continentale è più soggetto a possibili temporali, l'altro si tiene sulla costa ma richiede l'attraversamento di Montenegro (che non ha nè autostrade nè strade a scorrimento) e dell'Albania.
Per questo viaggio abbiamo scelto la costa.

Ultima foto italiana di Trieste prima di entrare in Slovenja.


Abbiamo scelto l'opzione "taglione" in direzione Rijeka, per saltare l'Istria. Dopo pochi km di pallostrada usciamo e facciamo un tratto di costa fino a Senji. Gli scorci sull'isola di Krk ripagano del traffico che qui purtroppo si fa sentire...


Rimontiamo in autostrada e la seguiremo attraverso Split fino a Ploce. Si passa per pianure pallosissime e potenzialmente roventi e per un paio di valichi panoramici. Questo ad esempio è quello in prossimità di Paklenika


Notare che i numerosi impianti eolici a lato strada fanno intuire che qui vento ce n'è sempre. E infatti un bel vento teso da NW ci segue fino a Ploce. NW è la direzione "usuale" per cui penso che risalire verso N in moto, carichi di bagaji, possa essere fastidioso...


Le verdissime pianure di Ploce. Stiamo per lasciare l'autostrada


E' una zona incredibile, costellata di orti e frutteti. Lungo la strada è pieno di bancarelle che vendono i prodotti locali



Se guardate le cartine, noterete un pezzetto di Bosnia che interrompe la costa croata. Credo che i bosniaci per mantenere questo accesso al mare abbiano combattuto strenuamente. Questa è l'unica "città" costiera bosniaca. Converrebbe far benzina qui, costa ancora meno che in Croazia.


NOTA sulle dogane: Mentre tra Croazia e Slovenja ormai non fermano quasi più, qui si, sia in ingresso che in uscita. Per gli italiani hanno un occhio di riguardo, e a meno che non gli presentiate il passaporto costringendoli a leggere e timbrare, con la CI nemmeno la guardano. Ciò non toglie che bisogna fare MOOOLTA attenzione. Abbiamo visto una coppia di (gnocche) serbe alle quali hanno aperto tutti i bagagli, presi tutti i medicinali e controllato blister per blister le pillole. Chi è amante delle sigarette "simpatiche" è avvisato....

Proseguiamo in direzione Dubrovnik...


Attraversato il ponte ci dirigiamo alla periferia NW della città, dove avevamo visto un Camping


Al Camping ci dicono che per una schifosissima piazzola sassosa vogliono 40euri. Li mandiamo a c.... e andiamo via. Troveremo un camping trucidissimo all'ultimo paese prima del confine col Montenegro a meno della metà.

Dopo una notte tranquilla e fresca che ci ha permesso di dormire bene, la mattina ci dirigiamo a Dubrovnik per la colazione e due passi nella città.




La città è completamente ricoperta di pietra, piazze e vicoli inclusi. I bravi croati sono riusciti (grazie ai fondi europei) a riparare tutti i danni della guerra. La città infatti è stata pesantemente bombardata...

Abbandoniamo la bella città e cominciamo a migrare a S. Oggi il programma prevede di attraversare Montenegro e Albania, e andare a dormire in Grecia, zona Ioannina...



La frontiera montenegrina è "tranquilla", ci fanno passare senza nemmeno controllare i documenti. Appena di là inizia la caotica statale che porta verso il fiordo di Kotor. Arrivati al punto più "stretto" scegliamo di montare sul traghettino e andare di là. Poi ho la bella pensata di girare a Sx in direzione Kotor e.... eusa_wall.gif eusa_wall.gif eusa_wall.gif eusa_wall.gif



Gli scorci sul fiordo diventano stupendi, ma la strada è strettissima e le macchine faticano a incrociarsi. Poi a un certo punto compare una corriera e a me viene da piangere...

In qualche modo sopravviviamo e ri-raggiungiamo la costa. Non è male il Montenegro, se non fosse per il traffico indiavolato


Se qualcuno ha visto 007-Casino Royale, ambientato qui, a un certo punto si chiederà "Dove 'azzo hanno girato?" dato che di alberghi di lusso nemmeno l'ombra. Poi si arriva a Budva e il contrasto è assurdo. Cittadelle del lusso, sorvegliate da guardie private immerse nella.... beh si, povertà.... Non voglio nemmeno pensare a quanti faccendieri vengon qua a fare le ferie...

Schifati, prendiamo una deviazione verso le montagne in direzione dell'enorme lago che separa il Montenegro dall'Albania. Una divertente strada tortuosa ci porta all'interno e ci rendiamo subito conto che appena lontani dai posti turistici, la densità di popolazione crolla... Ed eccolo il lago:



Scegliamo una strada secondaria che percorre il lato montagnoso del lago... La strada si rivela larga come la moto e con tratti quasi bianca. Se non fosse che ormai sono le 13:00 e che ci manca ancora tutta l'Albania, la deviazione sarebbe stata piacevole....



Motociclo locale


ALBANIA
Arriviamo alla frontiera, i Montenegrini e gli Albanesi ci scansionano le carte di identità e il libretto di circolazione, controllano la carta verde, e infine ci fanno entrare in Albania. Questo il primo scorcio:


Qui potrei scrivere un giorno... Iniziamo col descrivere la zona N, dove, bisogna ammetterlo, si son messi d'impegno a realizzare importantissime infrastrutture: i distributori di benzina. In direzione Tirana-Durazzo ne troverete in media uno ogni km. Non scherzo! Da un distributore si riesce a vedere il successivo... E ogni 2km c'è un lavaggio "a mano" per automobili. Sembra che non facciano altro tutto il giorno che lavare e fare benzina alle auto....

Le strade.... Questa qui è un'autostrada:

Incroci a raso, gente che attraversa, biciclette contromano...

Poi loro vivono lungo le strade. Vedrete un sacco di gente bivaccare a lato, spesso con borse e borsette, che aspettano. Aspettano cosa? Boh? Ah, ci sono anche dei ragazzi tutti "azzimati", elegantissimi coi capelli ingellati, che aspettano sotto i viadotti e che fanno gli occhioni agli automobilisti... Chissà cosa aspettano quelli? MAH...

Occhio ai viadotti!!! Si fregano le griglie sui giunti di dilatazione. Lasciano giusto quelle in corrispondenza di dove passano le ruote di auto e camion. Loro infatti frenano in corrispondenza di ogni ponte-viadotto!

Le auto... L'auto più diffusa in Albania è la Mercedes ML... Ora, a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca... Su molte abbiamo visto sul parabrezza ancora incollato il bollino blu... Italiano.
La seconda auto più diffusa è il catorcio Euro -1. Spesso arranca a 30km/h a lato strada e gli altri la sorpassano invadendo bellamente la vostra corsia.

Le città.... Il viale principale di Durazzo è la sagra del tamarro-pacchiano. I ristoranti che vi si affacciano sono una collezione kitch invidiabile. Sbagliamo uno svincolo per la tangenziale e passiamo dal viale principale a quello che corre parallelo alle spalle dei palazzoni... E qui vediamo il loro efficentissimo sistema di raccolta differenziata: per ogni cassonetto c'è un residente (nel senso che vi abita) che separa l'immondizia da ciò che è commestibile o di valore gettando tutto a terra. Ogni cassonetto. Ce n'era scoperto solo uno, ma probabilmente il tipo era in ferie.

I soldi... Ho fatto la cazzata di non cambiare Euri in Talleri Albanesi. Quando mi son fermato a fare benza (ahimè ogni 500km anche la Strommina la deve fare) ho pagato in Euri prendendo una fregatura colossale. Ho pagato la benza 1.88 contro gli 1.34 che avrei pagato col cambio corretto...

Per ovvie ragioni non ho foto di tutto ciò. Essendo la mia povera moto decisamente bella in quel contesto, abbiamo cercato di esibire meno "benessere" possibile e la digitale è rimasta nella sua custodia. Non è male controllare in città anche che non ci sia qualche macchina che fatalità percorre la vostra stessa strada o motorini che vi si affiancano. Son paranoico forse? Non so, ma l'ambiente faceva parecchio schifo.

Passiamo Fier che sono le 18:00 e iniziamo la strada verso Girokaster che ci porterà in Grecia.
E qui tanto di cappello, le cose cambiano radicalmente...


A lato strada non c'è più immondizia, ma una serie infinita di orti e campi ordinatissime. Vediamo persone con la schiena curva che zappano, raccolgono, diserbano... Una ragazza di vent'anni che porta al pascolo un gruppo di tacchini, una vecchia con una vacchetta magra magra al guinzaglio. E tutto con una dignità incredibile. Non ci sono più bancarelle e persone a infastidirci lungo la strada. Solo facce sorridenti e ogni tanto un saluto. Anche i mercedes ML qui non ci sono più...

Percorriamo gli ultimi 150km di Albania in un paesaggio montano, con una strada mediamente scorrevole che sale tra ampie vallate (disabitate) e paesini. Ci resta negli occhi un'Albania diversa... E decidiamo che non è giusto fare di tutta l'erba un fascio, che sarebbe come giudicare l'Italia intera percorrendo "alcuni" quartieri di Napoli... E che per il futuro, se torneremo, staremo ben lontani dalle città del nord e della costa.

Alle 20:00 comincia a imbrunire e notiamo subito le poche luci che si accendono. Paesi quasi completamente al buio, ad eccezione di pochi lumini, stazioni di servizio (ora più rade) oscurate, biciclette e pedoni senza luci che compaiono all'improvviso... Ogni tanto c'è un posto di blocco della Polizia (segnalato malissimo) dove fermano praticamente solo i locals... Insomma viaggiare di sera da queste parti non è propriamente una buona idea, ma dopo l'esperienza della benza decidiamo di fare un ultimo sforzo e raggiungere la Grecia.

Raggiungiamo la frontiera alle 21:30. Ancora un controllo approfondito dei documenti e... Sorpresa: sia il capo frontaliero Albanese, sia la dogana greca ci fanno aprire il bauletto. Il greco arriva anche a controllare un cartoccio di stagnola dove avevamo riposto un paio di panini e un pacchetto di caramelle. Ne assaggia una per assicurarsi che sia proprio una caramella... Tranquillizzato che non siamo due pericolosi trafficanti ma solo due pirla che passano la frontiera nel cuore della notte, ci fa passare con un largo sorriso. "Benvenuti in Grecia"

Decidiamo di fermarci nel primo alberghetto che incontreremo ma....
I greci ci tengono così poco al vicinato albanese che dal loro lato non c'è NIENTE. Nemmeno una casupola per il cambio. Percorriamo esterefatti una strada (scorrevole e ben tenuta per fortuna) fino a Ioannina..
Un luccichio a lato strada... Ma no!!! Un'autovelox!!! Ma son appena arrivato!
E invece no, all'indomani la luce del giorno ci rivelerà l'assurda verità. A lato strada, distribuiti alla "membro di segugio" (c@zzo di cane), è pieno di casette votive ortodosse, alcune coi vetrini e le finestrine... Ma vaffffffff.....

Stremati e affamati consumiamo il nostro primo pasto greco a Ioannina. Alla folle cifra di 3.80 acquistiamo due kebab e due bibite. Nell'ordinare il kebab la tipa mi guarda preoccupata: "pork"
Kebab di maiale??? A parte che è buonissimo, ma suona davvero strano. L'ha inventato Calderoli per fare un dispetto agli integralisti? Scopriremo poi che il Gyro, come lo chiamano qui, è un piatto tipico della tradizione greca...

Raggiungiamo un dignitoso albergo in un vicolo del centro, semplice ma pulito, e con 35euri ci lanciamo letteralmente a letto. Il ragazzo alla reception, che parla inglese meglio di me, mi fa prcheggiare la moto di fronte all'ingresso, in piena zona pedonale. La gentilezza dei greci sarà una costante di tutto il viaggio...

La traversata via terra fino in Grecia è conclusa! Domani si va al mare!
 
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15116413 Inviato: 7 Set 2014 11:36
Oggetto: 3° Giorno
 

3° Giorno: Parga
Se leggete qualsiasi guida della Grecia, l'antica città veneziana di Parga viene sempre indicata come meta irrinunciabile... Stanchi delle fatiche della traversata balcanica, decidiamo di recarci là per una giornata di mare e relax...

Lasciamo Ioannina e prendiamo la strada tortuosissima che scende verso Igoumenitsa. Ci sarebbe anche l'autostrada, ma avendo tempo preferiamo evitarla.



Scena abbastanza frequente...


Forse si riferiscono al fatto che spesso l'asfalto è liscio come il verglass


L'arrivo a Parga è senza grossi problemi. Dal mare continua a spirare il Maestrale che ci ha accompagnato fin dalla partenza, le temperature decisamente fresche e il cielo velato. Si viaggia bene e in un attimo siamo a Parga


Una rapida occhiata al bel centro di case colorate sovraffollate di turisti (!) e ci dirigiamo al bel campeggio nella baia più a S, a meno di 10min dalla cittadina.
Primo approccio col mare greco. Limpido e ombreggiato da Ulivi che arrivano fino alla spiaggia...



Un temporale si sviluppa sull'interno e poi "migra" verso S, verso il canale di Corinto e il Peloponneso. Il clima si fa più fresco ma restiamo asciutti...
 
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15116435 Inviato: 7 Set 2014 12:03
Oggetto: 4° Giorno - Ingresso nel Peloponneso
 

4° Giorno - Ingresso nel Peloponneso
Lasciamo Parga di primo mattino e approfittando della frescura smontiamo il campo, ci re-bardiamo di stivali e protezioni varie, e partiamo verso S.



La prima tappa cappuccino la facciamo a Preveza, in mezzo a tranquilli greci che si gondono l'ombra e la brezza di un bel posticino immerso tra gli ulivi... Una costante di tutto il viaggio sarà la ricerca di posti ombreggiati per sfuggire al sole che, a queste latitudini, è piuttosto "caldo". Un'altra costante sarà che, sorprendentemente, la troveremo sempre! Sia per noi che per la moto... Anche i greci evidentemente non amano troppo arrostire al sole...

La laguna di Preveza si supera in prossimità della costa per un tunnel sottomarino. Il costo per le moto è risibile (meno di due euri) mentre per le macchine è più del doppio.


Saltiamo Lefkada, notoriamente troppo frequentata da italiani, e proseguiamo per un "ameno" tratto di costa. Una zona non recensita dalla nostra Lonely e priva di punti di interesse "turisitici" nella carta. Beh, che sorpresa...



Una godibilissima strada a ridosso di un'acqua così cristallina da far fatica a resistere alla voglia di buttarsi dentro...



Il Maestrale ci accompagna, con le sue nuvolette e l'aria rinfrescante...




Ancora...


Arrivati ad Astakos ci regaliamo un pranzo a base di pesce e insalata sul porto. Servizio impeccabile, pane e olio buonissimi, conto ridicolo... Come ci capiterà spesso del resto...


Ripartiamo per Patrasso. Il panorama si fà meno interessante e l'aria un po' calda e afosa. Teniamo duro, vogliamo passare il ponte sullo stretto di Corinto e fuggire sul primo dito del Peloponneso, nella prima zona interessante che incontreremo per piantare la tenda...


Il maestoso ponte strallato sul canale di Corinto



Amo i greci. La moto paga 1.30euri il passaggio. Una macchina 13, un camper 30. Viva le moto!!!


Montiamo in autostrada e scappiamo via da Patrasso. L'autostrada termina in prossimità del bivio per Olimpia (non abbiatene, ma non avevamo nessuna voglia di passeggiare sotto il sole rovente in mezzo a migliaia di turisti) e noi proseguiamo sempre verso S lungo una scorrevolissima tangenziale.

La mia tecnica di autolimitarmi a max 90 per motivi di sicurezza paga... Un poliziotto con pistola laser ci fa passare nonostante il limite fosse di 70 (più per scarico di responsabilità che per reali esigenze di viabilità) e ferma l'auto che sopraggiungeva dietro di noi che, obiettivamente, stava venendo su davvero forte. Occhio che parte qui non abbiano l'obbligo di segnalare con cartelli i posti di blocco mobili... Cosa che invece fanno per le telecamere fisse. Discretamente diffuse in tutta la zona Ovest, peraltro...

La strada è noiosa ma scorrevole. Ricominciamo a gustare il piacere di essere in moto a Kyparissia. Pausa bibbita in riva al mare e proseguiamo verso la prima punta del Peloponneso


Abbandoniamo le vie di comunicazione principali per restare sulla costa e in mezzo agli ulivi, nei dintorni di Marathopolis troviamo un campeggio carino, con tanto di piscina e lounge bar dove fermarci. La piscina è giustificata dal mare... Qui si fa piuttosto mosso e la costa appare costantemente spazzata dal vento. I campeggiatori son tutti dotati di kite surf e cominciamo a intuire quale sia l'attrattiva principale della zona. Qui il tramonto è ovviamente sul mare...



Una sostanziosa cena a base di Souvlaki di maiale e pollo e via a nanna. Vento fortino e aria frizzante. Si dorme bene e senza zanzare (voglio vederle a volare...)
 
15116451
15116451 Inviato: 7 Set 2014 12:37
Oggetto: 5° Giorno - Vathi
 

5° Giorno - Vathi
Ripartiamo ristorati dopo aver smontato e impacchettato la tenda e ci dirigiamo a S-E. Obiettivo di oggi il Mani...

Che bella la costa dall'altro lato di Marathopolis... Tra l'altro non servita da alberghi, campeggi, bagni o quant'altro. Per cui le spiagge sono appannaggio esclusivo di chi viene qui coi propri mezzi per farsi una bella nuotata. E son pochini...



Immancabili ulivi



Kalamata è la prima città degna di nota lungo questa tappa. Anzi, è davvero grande e piuttosto abitata. Vorrei però sapere in quale altro posto una cittadina di 70000 abitanti ha un mare del genere...


Vabbè, lasciamo la civiltà e cominciamo la serpeggiante strada che si inoltra a S attraverso il Mani Laconiano


Qualche nota turistica:
il Mani è tra le regioni più selvagge. Terreni scoscesi e aridi, dove crescono pochi ulivi e fichi stentati. Gli abitanti sono duri e combattivi e in passato sanguinose faide hanno sconvolto la zona. Le case infatti sono tutte in pietra massiccia e con tanto di torri merlate. Gli occupanti veneziani, turchi e russi che si sono susseguiti dal 1200 al 1800 in Grecia qui nemmeno ci venivano. Rinunciavano a priori a controllare la zona, tanto bellicosi gli abitanti. Il carattere di poche parole e decisamente pragmatico è riscontrabile ancora oggi. Tant'è vero che l'aggettivo "laconico" deriva proprio dagli abitanti del Mani Laconiano, la zona N vicino a Kalamata.

Terminata la nota alla Alberto Angela, continuiamo verso S. All'inizio non sembra così brullo il Mani, anzi



Ma proseguendo verso S già intuiamo che le cose cambieranno


A Stoupa doveva esserci un campeggio. Uno sbiadito cartello ci rivela che è chiuso da almeno un paio di anni... Peccato


Proseguiamo e ci addentriamo sempre più in zone... selvagge?


Attraversiamo vari paesini rigorosamente in pietra. Anche le nuove case vengono costruite con questo materiale che, obiettivamente, abbonda






Arriviamo ad Aeropoli, la "capitale" del Mani, pausa benzina e l'omino molto gentilmente ci informa che da lì in poi niente camping... Ma pork....
Decidiamo di violare la regola del giro in senso rigorosamente antiorario della costa e attraversiamo il dito del Mani in direzione di Vathi, dove ci sono gli unici camping nel raggio di centinaia di km...

Il camping è economico (in tutti i sensi), la spiaggia e il mare decisamente brutti (un fiume-torrente sfocia lì vicino)... Davvero delusi di non poter fare un bagno all'altezza delle spiagge che abbiamo visto durante il trasferimento, decidiamo di spendere qui due notti e di trovare lungo la punta del Mani un posto dove passare una giornata di mare e relax.

Ci avviamo lungo la spiaggia verso un ristorantino che avevamo notato arrivando e.... gran sorpresa.
Provate a figurarvi una ventina di tavoli sotto enormi alberi, tovaglie di plastica e sedie scompagnate. Sabbia per terra e gente che va avanti e indietro in costume da bagno o comunque "casual". Tutti rigorosamente locals.. Camerieri con tratti decisamente greci (presente l'Ulisse di certi film anni 70?) che camminano decisi (e silenziosi, siamo in Mani) avanti e indietro con enormi carichi di piatti di gyros, moussaka, pastissio, frittura, souvlaki... Una figata. Da sentirsi a casa, da potersi rilassare godendosi l'aria che vien su dal mare...

Confortati dalla bellissima serata andiamo a dormire, curiosi di addentrarci il giorno dopo nel misterioso Mani.
 
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15116465 Inviato: 7 Set 2014 13:07
Oggetto: 6° giorno - Tour del Mani
 

6° giorno - Tour del Mani
Finalmente una mattina senza smontaggio del campo! Colazione rigorosamente col nostro fornellino da campeggio e via...! Verso S in direzione di Capo Matapan...



Resistiamo a un paio di baiette bellissime...


Ma cediamo quando vediamo una spiaggia di ciottoli bianchi con un mare davvero incredibile



Sole, relax, un buon libro, bagnetti... E per pranzo una bella taverna giusto a due metri dalla risacca dove mangiamo un ottimo sarago alla griglia. Il padrone mi mostra orgoglioso il pescato della mattina con la sua barchetta.. La taglia medio-piccola e il colore vivo del pesce mi convince che sì, non è la classica fregatura da turisti... Andiamo fuori budget. Per due saraghi, verdure grigliate, vino, frutta e acqua spendiamo 35euri in due. Beh, che dire...

E' tardo pomeriggio quando ci decidiamo a lasciare la nostra spiaggia e proseguire il giro...



Ed eccoci verso Capo Matapan


Credo che chi è disposto a vivere da queste parti sia fatto proprio di un'altra pasta...







Oggi si viaggia così, per un giorno niente giubbotto e pantaloni. Ma non riesco più a guidare senza stivaloni, soprattutto per la comodità delle manovre da fermo. Un po' ridere lo faccio, lo ammetto... 0509_up.gif


Abbandoniamo Capo Matapan e ricominciamo a salire dal lato di Aeropolis


Sarà l'ora, la luce, questi paesi per i quali sembra che il tempo si sia fermato... Sarà la storia di questa battaglia che ho letto molte volte, ma comincio a scrutare la linea dell'orizzonte, aspettandomi di vedere spuntare le sovrastrutture di qualche incrociatore con il tricolore che garrisce al vento e la spuma bianca che sferza il mare a prua. Mi sento catapultato in un'altra epoca... Comincio a capire cosa devono aver provato i nostri marinai, costretti a combattere e rischiare la vita in un ambiente così maestoso, un mare che mai come qui appare vasto e selvaggio...

Vabbè, lascio da parte i miei pensieri storico-marinareschi, rammaricandomi di quanto poco l'Italia si ricordi della sua gloriosa marineria in tutte le sue accezioni, e mi concentro sulla "mia" epoca...



Concludiamo il giro che il sole si è quasi "tuffato"...


Rientriamo a Vathi, doccia e un'altra cena nel locale che la sera prima ci è tanto piaciuto. Ma è sabato ed è pieno. Aspettiamo un 10min prima di poter ordinare.
"Sorry for the late" ci dice il proprietario-cameriere che ci ha riconosciuto
"Don't worry, we see you have a lot of work..." Gli sorrido, cercando di fargli capire che va bene, abbiamo tempo e non vogliamo esser scortesi. Poi penso che questo parla greco, inglese, un po' di italiano e anche di tedesco.. E corre da un tavolo all'altro preoccupandosi di non deludere nemmeno due che forse gli prenderanno un primo e una birra. Saranno anche laconici, ma senz'altro brave persone e gran lavoratori. "Due facce una razza". Sì, questi assomigliano più a noi "europei" di quanto si possa immaginare..

Alla fine ci offre anche due birre e ci saluta con un ampio sorriso. Davvero un bel posto. Gran giornata.

Domani si riparte, c'è da finire il Peloponneso. Domani passiamo anche per Spartaaaaaaaaaaa...
 
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15116720 Inviato: 7 Set 2014 19:19
Oggetto: 7° giorno - Kyparissi
 

7° giorno - Kyparissi
Ricomincia il tour... Passiamo per l'antico porto di Sparta, Ghitio, dove prendiamo un buon cappuccino presso un fornaio.


Una nota sulle abitudini mattutine greche... La colazione con dolci o biscotti è tipica delle zone a nord, verso la macedonia, dove non son rari fornai-pasticcerie che fanno anche caffetteria. Nel Peloponneso invece no. Al massimo propongono un toast...

Ci dirigiamo verso Sparta, ben consci che della città storica non è rimasto nulla, dato che ci hanno edificato sopra. Inoltre, essendo stata ricostruita a metà dell'800 per volontà dello stesso re che volle la riedificazione di Atene, non è una città che conserva un centro storico vero e proprio. Nei dintorni però c'è la città bizantina di Mystras, descritta come uno dei siti storici più belli di tutta la Grecia




Abbandoniamo la piana infuocata di Sparta e proseguiamo nell'interno verso SE, con obiettivo Neapoli.
Questa zona del Peloponneso è arida, calda, e il vento che spira costantemente da N arriva qui arroventato dal passaggio sulle montagne che separano dal canale di Corinto



Notate che son sparite le nuvolette del "maestrale". Ci rendiamo ben conto, anche parlando coi locali, che sta per arrivare una "bomba di calore". Son previste temperature prossime ai 40°. Per loro sono i giorni più caldi di questa estate. Decisamente anche per noi.

Stiamo andando verso E e, anche se in modo poco appariscente, lo stile delle costruzioni stà virando verso quello tipico dell'Egeo...


La costa verso Neapoli è piuttosto anonima. Avevamo qualche intenzione di fermarci da queste parti, ma cambiamo subito idea. Anche il caldo fa la sua parte a farci desistere.


Attraversiamo il terzo dito poco più a N di Neapoli diretti a Monemasia, la Mont-Saint-Michel greca. Appena scolliniamo sul versante esposto a W, ovvero a venti più freschi e umidi, il paesaggio cambia ancora



Compare lo scoglio sul quale è edificata la città fortificata di Monemasia


Il castello è sull'altro lato, nascosto agli occhi indiscreti di chi arriva da terra


Una rapida visita e riprendiamo verso N. La costa in questa zona è bellissima e poco frequentata. Non ci sono campeggi, ma col senno di poi una sosta la poteva meritare




Dopo la noiosa strada di Sparta e di Neapoli, questo tratto appare ancora più bello e divertente.
Questa è una delle tre strade in cui ci siamo detti "abbiamo giustificato il viaggio". Davvero stupenda.

Poi quando appare la baia di Gerakas..


Un approdo naturale protetto dal mare.



La specialità locale è il polpo e molte locande lo appendono fuori ad asciugare protetti dalle mosche da delle retine. Locande con i tavolini sulla darsena. Nel percorrere l'unica via del paese dovevo stare attento a non investire i camerieri che servivano ai tavoli...

Ci allontaniamo ora dalla costa e cominciamo a salire una strada tortuosa. Ad un certo punto la macchia mediterranea scompare e appaiono pini e mughi alpini. Secondo la cartina però non siamo a più di 800m. Quanto freddo fa d'inverno qui???


Ormai è sera e decidiamo che per una volta la tenda resta dentro la laterale. Sulla cartina abbiamo visto una invitante deviazione verso Kyparissi sulla costa. E' una strada "ceca" che dovremmo ripercorre l'indomani a ritroso (o meglio, con una vera enduro si potrebbe proseguire verso Leonidia in un paesaggio selvaggio) e i paesi sulla costa non hanno campeggi. Ma si rivela un'ottima idea.

Appena abbandonata la strada per Leonidia attraversiamo un passo che supera una falesia che separa l'entroterra dal mare


La falesia si rivela una parete calcarea senza soluzione di continuità sotto la quale scorre tortuosa in costante discesa la strada




I passaggi a picco sul mare e sui piccoli villaggi che si contendono il poco terreno a disposizione sono fantastici.

Le viuzze di Kyparissi



Troviamo facilmente una camera ordinata e pulita poco lontano dalla spiaggetta di ghiaia del paesello e andiamo a fare un bagnetto pre-aperitivo


Segue aperitivo, cena e una bella dormita...
 
15116761
15116761 Inviato: 7 Set 2014 19:49
Oggetto: 8° giorno - Vivari
 

8° giorno - Vivari
Sveglia di buon mattino per un bagnetto rinfrescante e colazione...
Con la luce del mattino le case appaiono ancora più bianche...



Ripercorriamo la ripida strada fino al bivio della sera precedente, e proseguiamo "in quota" verso Leonidia. Ci troviamo in un vasto altipiano dove pini e macchia mediterranea si contendono l'ambiente


Leonidia si trova in una valle tra pareti calcaree graziosa, tanto che decidiamo di fare una sosta rinfrescante


I greci sono molto attaccati alla propria città. Quando incontravamo qualcuno che voleva chiacchierare con noi, ci chiedeva subito "da dove venite?" "Italia" "Si ma da dove? Quale città?"
Per loro le "radici" sono davvero importanti. Anche se emigrano per lavoro all'estero, tornano sempre al proprio paesello, per quanto sperduto sia, per le ferie e le feste. Poi, quando finalmente vanno in pensione, tornano a casa...

La bomba di calore comincia a farsi sentire. Son sparite tutte le nuvole e viaggiare con le protezioni al completo stà diventando impegnativo. Soprattutto quelle volte (rare per fortuna) che siamo costretti a star fermi sotto il sole per il traffico

La strada tra tratti belli e altri meno, prosegue verso N



E in breve ci troviamo a Napflio, città delle 3 fortezze.



Dopo una sosta rinfrescante decidiamo di andare a vedere la famosa Micene... Ricordo ancora dal sussidiario delle elementari il famoso portale coi leoni e sono curioso di vederli dal vivo

Eccoci qui in avvicinamento, all'ingresso della zona archeologica


Ecco i leoni


Bon ciao, possiamo andare...
Sì perché se non fosse per il museo annesso, il resto del sito è abbastanza deludente. I pannelli esplicativi sono incompleti e poco interessanti. Ampie zone sono invase dall'erba alta e non accessibili al pubblico. Ed è molto difficile farsi un'idea di come dovesse essere il palazzo, dato che non c'è nemmeno una ricostruzione grafica a delucidare. Il top lo si raggiunge quando armati di pila si scende la ripida scalinata della cisterna, convinti che ci sia qualcosa da vedere (vanno tutti giù). E invece la scalinata si ferma contro un muro.... Bello.... Interessante.... Ma vaaaaaaaaf.....

Vabbè. Un po' di rovine non so di cosa


La porta posteriore dove un famoso matricida fuggì dopo aver matricidato


L'ingresso della cisterna


Poco lontano, con lo stesso biglietto, si può entrare nel "tesoro di Atreo", un'incredibile costruzione a cupola fatta di pesantissimi blocchi perfettamente incastrati. Questa lo ammetto, è notevole...


Ci rimettiamo in marcia verso Napflio. La nostra carta dà dei campeggi a Est della città.
Arriviamo a Vivari, in una baia molto raccolta che ci fa temere di prendere un sacco di zanzare. O comunque di trovare un mare non bellissimo.


E invece... Intanto il camping scelto (Lefka Beach) si rivela molto bello. Pulito e ordinato, ci mettono a disposizione una piazzola ombreggiata e coperta e con tanto di presa della corrente e luce con interruttore. Quindi altro che frontale, avevamo il lampadario. Poi il ristorante del camping era casalingo e gustoso. Se ci aggiungete che si aveva il wi-fi gratis su tutto il camping...
E poi, per fortuna, zero zanzare e non faceva troppo caldo. Decisamente promosso.

Domani si ri-smonta il campeggio e si abbandona il Peloponneso...
 
15136655
15136655 Inviato: 25 Set 2014 18:45
 

Posti veramente notevoli... 0509_up.gif
 
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