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Roma - Trieste via Amiata, Cisa, Dolomiti, Vajont.. (2gg)
14661034
14661034 Inviato: 27 Set 2013 22:05
Oggetto: Roma - Trieste via Amiata, Cisa, Dolomiti, Vajont.. (2gg)
 

Itinerario: RM / TS via Cisa, Dolomiti
Km totali: 1350 circa
Giorni: 2 (Agosto)
Moto: FZ6 N

Mappa Day1: Link a pagina di Maps.google.it

Mappa Day2: Link a pagina di Maps.google.it

Day 01. Agosto 2013, destinazione Trieste. L'anno scorso tragitto facile.. via Futa, quest'anno versione più complessa. Dopo aver letto e studiato, ma non troppo.. se no che gusto c'è.. l'idea è quella di tirare per il Passo della Cisa e poi formarsi a dormire a Rovereto in modo da avere un Day02 Dolomitico.

Da Roma si parte con il classico itinerario, Cassia Bis, Cimina, Viterbo, Cassia, Bolsena, Acquapendente. All'altezza dell'Amiata tiro per Arcidosso, la strada non è delle migliori in quanto a manto stradale ma si fa apprezzare. Sosta colazione in piazza e si riparte. Da Arcidosso a Volterra la compagna toscana si offre in tutta la sua bellezza, le strade serpeggiano fra i colli offrendo quei panorami che sono diventati famosi in tutto il mondo. Il divertimento è assicurato, ma senza troppo impegno perchè vale anche la pena di distrarsi di tanto in tanto. Molto bello il tratto fra Roccastrada e Volterra, su una provinciale secondaria con poco traffico che corre lungo le colline fra boschetti, panorami e paesini dove la gente, seduta fuori dai bar ti guarda passare (e ripassare quando sbagli strada..).


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Dopo Castelfiorentino si supera la pianura dell'Arno.. la temperatura diventa decisamente meno sopportabile e il mio tentativo di mangiare ad Empoli naufraga nella totale chiusura della città (è domenica). Non mi resta che continuare, fermarmi a Fucecchio dove mi salva un santo kebabbaro.. che certo non è l'ideale per riprendere un giro in moto da 850km di curve.. ma ci arrangiamo..

Pronti ri-via.. si parte alla volta dell'appennino tosco-emiliano, lato Parma quest'anno. La strada sale in una sorta di gola, fra cartiere e cartiere, e si arrampica per poi riscendere verso Bagni di Lucca. Il tratto è bello, un po' stretto e non in perfette condizioni quindi c'è da stare un po' attenti. L'idea iniziale era quella di tirare verso Aulla e da li prendere la Cisa. Qui la pianificazione via google maps ha leggermente sottovalutato il rapporto km\strade\tempo. Il tratto passa per le valli apuane su strade abbastanza trafficate, abbastanza torte e ritorte, e abbastanza mal messe (a posteriore sarebbe stato meglio proseguire per Fivizzano, ma consigliato dalla Forestale io ho girato per accorciare). Ovviamente sono già ad un punto della giornata per cui mi devo sbrigare, quindi arrivare ad Aulla è una fatica non da poco (soprattutto il tratto dopo San Romano in Garfagnana). Arrivato ad Aulla sono rinfrancato dalla prospettiva Cisa, il primo pezzo è ancora in pianura e poi la strada sale.


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Il passo della Cisa è a circa 1\3 del percorso totale e la strada sia prima che dopo è veramente bella e lunga, lunghissima. Tornanti stretti e larghi, curve veloci e panorami si susseguono senza soluzione di continuità, veramente bella e piacevole. L'asfalto in alcuni casi presenta qualche avvallamento ma niente di insuperabile. Alla fine dopo una buona mezz'ora \ quaranta minuti continuata di guida e divertimento si arriva a Parma. Qui la mia prima idea di passare anche per il Garda naufraga perchè sono le sette di sera e devo arrivare in ostello a Rovereto quindi decido di prendere la pallostrada, che, fortunatamnete, dopo i primi km non ha neanche i tutor. L'arrivo a Rovereto, verso le 930.. sono distrutto.. effettivamente ho esagerato ma.. chi non risica non rosica..


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Dati Easy Trails
Distanza: 850 km
Tempo Totale: 13h13 (escluse soste lunghe)
Tempo in Movimento: 11h47
Vel. Media: 64 km\h
Altitudine Min \ Max: 11m \ 1031m
Ascesa \ Discesa: 7501m \ 7326m

Day 02. La sveglia nel fresco alpino è decisamente rigenerante. Dopo un sano Struedel per colazione, mi faccio una passeggiata per Rovereto, nonostante sia Lunedì e il MART sia chiuso mi godo per una mezz'ora il centro storico e le stradine strette. Si parte, destinazione Trento e poi Val di Fassa.

Uscito dalla superstrada inizio ad entrare nelle valli alpine, la strada inizia a salire serpeggiando sul bordovalle coperta dagli alberi. Il manto stradale è buono, c'è qualche camion e qualche lavoro ma tutto ben segnalato e i sorpassi sono semplici. Fresco, bella strada, dopo una bella dormita.. tutto perfetto. Superato il primo tratto si inizia a percorrere il centrovalle e qui le curve finiscono, fino a Canazei si passa per un po' di paesi (occhio agli autovelox e ai velok), si incontrano colonne di motociclisti.. e si resiste alla tentazione del secondo struedel in mezza mattinata..

Arrivato a Canazei sono incuriosito da questi famosi passi alpini e salgo subito verso il Sella, senza indugi. Tornanti. Tornanti. Tornanti. Purtroppo qualche pullman e un po' di traffico.. anche tante moto, piccole, grandi, touring, race, trike, harley.. vespe.. chi più ne ha più ne metta (anche bici.. con una certa apprensione per i poveri ciclisti). Il sella è decisamente ripido e sale su con tornanti su tornanti. Al Bivio tiro verso il Gardena e mi fermo a bere una cosa su. Dopo la pausa si riparte verso il gardena, le dolomiti sono decisamente spettacolari, e scendendo me la prendo un po' comoda per guardarmi intorno. Anche risalendo verso il passo i panorami sono così belli che non vale la pena di ingarellarsi troppo, velocità turistica e a tratti turistica \ allegra e occhio allo spettacolo naturale delle montagne più belle del mondo.


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Dopo Arabba la strada riinizia a salire verso il Falzarego. Dei passi a livello motociclistico forse è quello che mi ha divertito di più per varietà, la strada è buona (come per altro in tutti i passi in questa zona), l'unico problema è un po' il traffico. Arrivato su mi fermo a mangiare qualcosa, ci saranno una ventina di moto e tutti si godono il fresco ed il bel sole estivo. Per altro qui si può anche accedere alle trincee della grande guerra, che mi hanno detto essere molto interessante (ovviamente mi è stato detto quando ero già arrivato a destinazione finale).

Riparto dopo pranzo destino Cortina e poi Longarone. Sempre occhio agli autovelox nei centri abitati più grandi. Dopo Cortina la strada per un tratto è grande a doppia corsia, poi si stringe e passa per i paesi. Piacevole, con qualche curvone ma.. dopo l'indigestione di pieghe sembra decisamente dritta come le strade americane nel deserto. Arrivo a Longarone e tiro su per il Vajont, posto che ho sempre voluto visitare dopo aver visto in gioventù il magnifico spettacolo di Paolini sul disastro omonimo. Vederla dal vero ti fa capire i motivi reali delle conseguenze della "frana": è una montagna. Superata la valle, Erto e Casso, la strada percorre le Alpi friulane ed è anche molto bella e piacevole. Il lago del Barcis, azzurro, si apre mano mano che ci si avvicina al fondovalle. Verrebbe voglia di farsi un bel bagno ma non c'è tempo.. le chiappe iniziano a protestare dopo 1000km in due giorni. Occhio al traffico per la gente che si ferma a farsi il bagno, io ho anche beccato un autovelox mobile con relativa pattuglia dopo una galleria, ma fortunatamente ero ad andatura legale.


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Qui invece di tirare dritto per la pianura verso Trieste faccio, dopo alcuni tentativi andati a vuoto, una deviazione per una strada di cui avevo letto su "le più belle strade da percorrere in moto" (su fb). Tiro verso San Daniele passando per una strada che sale sui piedi delle alpi friulane, stretta serpeggia in dei boschetti con una serie di saliscendi e tornanti molto divertenti.. anche se magari fatti a fine giornata sono lievemente stancanti..

Superato questo tratto tocca alla parte peggiore. Pianura. Maledetta pianura. Udine, Autostrada, Trieste.. si esce sulla litoranea per godersi lo spettacolo.. Arrivo a Trieste finalmente, dopo 1350km 7 passi.. e due giorni un po' tour de force.. ma spettacolari.


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Dati Easy Trails
Distanza: 452 km
Tempo Totale: 7h49 (escluse soste lunghe)
Tempo in Movimento: 7h05
Vel. Media: 58 km\h
Altitudine Min \ Max: 3m \ 2274m
Ascesa \ Discesa: 4509m \ 4723m

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