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Incidente Mozzate: Morto Uriele Giovanni Di Leo
Uriele Giovanni Di Leo è morto nell’incidente avvenuto nel primo pomeriggio di oggi, alle 13, mentre percorreva la statale verso Carbonate.
Il ragazzo, chitarrista della rock band “Legittima difesa”, Uriele Giovanni Di Leo, 29 anni era in sella al suo scooter che è finito contro la fiancata di Audi A4 che stava probabilmente effettuando una manovra di svolta, nel tratto di strada a pochi metri dal cimitero. L'incidente è avvenuto alle 13:05 a Mozzate.
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Mozzate, 28 ottobre 2012 – Uno scontro devastante tra uno scooter e un’auto, fatale al giovane che era alla guida dell’Aprilia. Uriele Giovanni Di Leo, 29 anni di Appiano Gentile, è morto nell’incidente avvenuto nel primo pomeriggio di oggi, alle 13, mentre percorreva la statale verso Carbonate. Il giovane - chitarrista della rock band “Legittima difesa”, fondata un anno fa con un gruppo di amici - era in sella al suo scooter che, per motivi ancora da capire, è finito contro la fiancata di Audi A4 che stava probabilmente effettuando una manovra di svolta, nel tratto di strada a pochi metri dal cimitero.
Lo scontro è stato dilaniante: lo scooter Aprilia, è andato in pezzi, e Di Leo non è sopravvissuto nemmeno un attimo a quella fortissima botta che ha frantumato anche le parti più resistenti della sua moto. Il serbatoio è finito a diversi metri di distanza, trascinato dal peso, mentre i pezzi della scocca rotolavano attorno alla vittima, scagliata a terra. Quando i soccorritori del 118 sono arrivati sulla Varesina, nel giro di pochissimi minuti, si sono trovati davanti a una situazione in cui era ormai impossibile intervenire. Il ventinovenne è morto all’istante, a causa delle ferite gravissime provocate dalla violenza con cui è avvenuto l’impatto.
La Audi – guidata da un uomo di 47 anni di origine romena, che viaggiava da solo – aveva uno sfondamento netto all’altezza della portiera posteriore destra. E’ quindi ipotizzabile che lo scooter sia finito contro l’auto mentre quest’ultima stava svoltando verso sinistra, ma è un aspetto ancora tutto da verificare attraverso rilievi della polizia stradale, intervenuta per ricostruire l’accaduto e per identificare la vittima.
Per Di Leo non c’è stato nulla da fare: forse lui stesso non si è reso conto del destino a cui stava andando incontro in quell’impatto velocissimo e violento, che lo ha catapultato a terra. Cosa esattamente ne abbia provocata la morte, sarà l’autopsia a stabilirlo, aspetto necessario a ricostruire ogni dettaglio di questo tragico incidente, ma intanto gli agenti della polizia stradale hanno messo tutto sotto sequestro, in attesa di capire se saranno necessarie consulenze sui due mezzi coinvolti nell’incidente, in attesa delle disposizioni del magistrato di turno della Procura di Como.
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