Disquisizioni gastrofilosofiche in tema di Carbonara
Come già scritto in vari post la Carbonara (con la C maiuscola da non confondere con l'altra, la carbonara minore...) é piatto sacro e non lo si può profanare pensando, che miscelando i vari ingredienti, indipendentemente dal procedimento, si ottenga sempre un risultato soddisfacente, perchè purtroppo la cucina non è matematica (se inverti i fattori, il risultato cambia, di molto anche), non è neppure una scienza esatta, la stessa ricetta eseguita due volte dalla stessa persona con gli stessi ingredienti da come risultato due cose diverse, perchè basta una variazione minima in una delle fasi per modificare il risultato finale.
La Carbonara, è come andare da Bologna a Firenze, tanti sono i percorsi, logici (autostrada) illogici (Futa, altre stradine perse in mezzo ai monti), che comunque bene o male fanno raggiungere la meta, ma nessuno, di solito è in grado di stabilire a priori quale itinerario sarà il migliore, perchè entri in autostrada, vai come un missile fino a Calenzano, poi cinque chilometri da Firenze trovi un incidente e stai fermo due ore, caspita ti dici, se ero passato dalla Futa a quest'ora ero arrivato, cosi la volta successiva, per non saper ne leggere ne scrivere (detto marchigiano) imbrocchi la Futa, e ti becchi un carico eccezionale che porta un generatore eolico, e gli stai dietro fino in cima, rimpiangendo di non aver preso l'autostrada...
Cosi nella scelta della "Ricetta" giusta per una Carbonara che faccia sognare, se la ricetta è giusta, ma chi la esegue pecca di tecnica culinaria, avremo un risultato scarso, se la ricetta è sbagliata ed il cuoco quello di prima, apriti cielo, qui lo dico e qui lo annego, non è per tutti la Carbonara...
Però, pensando con il sistema del bicchiere mezzo pieno, la Carbonara, ha delle prerogative uniche, non riscontrabili nelle altre paste asciutte della nostra bella Italia.
Tutti la citano come piatto rapido, di facile esecuzione, mentre non è ne rapida ne facile, meglio aprire una scatola di pelati, una tritata grossolana, giù nella padella con un pezzo di burro o dell'olio, sale, uno spicchio d'aglio schiacciato, lo fai finchè cuoci lo spago, non ha bisogno di grandi cure, spadelli il tutto, due gratuggiate di forma, e sei a posto, ecco questa è una ricetta veloce, perchè mentre la cucini puoi fare anche altre cose, mica devi curarla come un bambino.
La Carbonara no, questo non lo permette.
Devi seguire il guanciale o la pancetta mentre cuoce, devi curare che si sciolga dolcemente, deve dorarsi e diventare croccante al giusto punto, devi calcolare che quando spegni il fuoco, questo continua a cuocere, se sbagli i tempi, fai presto a passare dal dorato al bruciato (il pomodoro al massimo tira un pò, due cucchiai di acqua della pasta e sei a posto), quando butti lo spago nella padella con il guanciale e l'uovo, come manovra preventiva devi spegnere il cellulare, e sollevare la cornetta del telefono fisso, perchè i seguaci e adepti della la setta dei "rovinatori di Carbonare" , sono li che aspettano che tu dia l'ultimo colpo di forchetta alla magica Carbonara per chiamare e far andare tutto a pallino...
Come seconda prerogativa, è l'unico primo piatto reversibile, perchè se la ricetta è sbagliata e l'esecutore scarso, si ottiene la carbonara minore, che, cotta oltre misura fino a rosolatura totale, a causa delle insistenti chiamate degli adepti della sopra descritta setta, viene presentata come frittata di spaghetti, sempre che, il cuoco di turno, credendo di aver inventato una nuova ricetta, in preda a dei deliri di onnipotenza culinaria, non decida di far girare al volo con giravolta la frittata di carbonara, facendola magari rimanere attaccata al soffitto, ma a questo punto farla passare per un lampadario di Murano sarà gara dura...
Oh ragazzi, mi andava di scherzare un pò, ed ora mi sa che me vado a scofanà nà Carbonara!!! Slamps spadellati a tutti gli amanti della moto, della buona cucina, e di due sane risate che non fanno mai male