E' il mio primo
Volpinen,
come e' il mio primo di tante altre cose.
L'anno scorso era improponibile, l'anno scorso era una cosa troppo avanti nel mio cammino che sto' compiendo passo passo.
Quest'anno, non potevo non farlo, senno' non avrei potuto compiere quel mio cammino, che passo dopo passo, mi portera' a compiere il mio sentiero personale.
Non fare questo passo significa, interrompere il mio cammino.
Quindi me lo dovevo, prima di tutto a me stesso.
Cosciente di questo mi sento l'animo in pace.
Mi sento sicuro e consapevole che il passo e' quello giusto.
Ma precentemente alla data, il tempo non mi da' la stessa sicurezza.
Nevica...nevica..nevica e ghiaccia. Il ghiaccio, il mio grande terrore.
Non so' buono di andare col ghiaccio. C'ho due ruote, se una scivola sono per terra, e fine dei giochi. Il mio ragionamento e' semplice, realistico per quello che mi riguarda.
La data entro il 20 per l'escrizione salta, ma viene concessa la possibilita' di iscriversi all'ultimo per i ritardatari.
E' un patto di Sangue, dentro o fuori, in ogni caso e in ogni modo. Poche ciance e poche storie, queste sono rimandate per i girelli della domenica pomeriggio quando si va a far vetrina al bar con la moto.
Questo e' quello che dice il Topic, ma io ne interpreto quello che non c'e' scritto, ed in piu' qualche giorno prima, un'altra disavventura si abbatte sul morale generale ed e' un motivo in piu' per andare, per esserci, proprio adesso, perche' e' ora che bisogna esserci.
La Steffa non mi accompagna, ci sono sono solo io, la mia motina e una sacco di altre presenze con me, che mi faranno da compagnia e che condivideranno con me le immagini, a volte quasi come cartoline, che incontrero' lungo la strada.
La Steffa pero', in tutta sincerita', mi e' mancata tanto.
La mia infinita' curiosita' per tutto quello che non conosco e che non ho mai visto, mi fa distrarre spesso dalle curve, ma il nastro d'asfalto e' troppo riduttivo per catturare tutta la mia attenzione.
Il Volpinen e' fatto di due situazioni che mi attragono parecchio, che non ho ancora vissuto.
E' fatto di due notti e di due albe.
E' tutto diverso, quando con qualcuno ci passi un tramonto e un'alba, e' piu' completo
e' piu' coinvolgente, e' una cosa piu' schietta, da cui non ti puoi nascondere o mascherare.
E cosi, due chiacchere, l'ultima paglia prima di dormire o la prima al mattino al risveglio, la mattina presto hanno un sapore particolare.
Questo era quello che mi aspettavo prima di partire, questa e' stata la mia conferma al ritorno.
Tra tutte queste senssazioni ci sono le nostre quotidianita' vissute.
I ritmi, i tempi, le motate, le cene, i pranzi, le visite guidate, le terme col loro relax e quel senso di far qualcosa la di fuori dal comune.
Dalla pala alle ciabatte in pochi giorni, a mollo nell'acqua calda, la differenza e' tanta.
Ho potuto cosi amalgarmi come avrei voluto assieme ai miei compagni di viaggio,
ridere, scherzare , divertirmi e fare tantissime altre cose.
La locatin mi e' piaciuta, Steffa, avendo visto le foto, lo sa' bene che quelli che sono i mie posti.
Lo sterrato per arrivare, be'... anche se fosse stato piu' lungo, sinceramente...
non mene fregava nulla. La cordialita' dei padroni di casa....definirla in una parola direi... Asettica, priva di emozioni,e fredda, ma il servizio da me ricevuto, la camera, i pasti eccetera...non ho nulla da ridire, in particolar modo.
Carinissima la mini-zingarata notturna del venerdi sera....
Il breve passaggio dal paninaro, che io o visto solo in foto...
Aver zavorrato Valentina per un po', un onore nel rispetto suo e in quello del mio amico Luca...
E in ogni caso, nel computo generale, non riesco a estrappolare un momento che possa considerarsi di spicco rispetto ad altri.
E' stato un po' come essere messi in una lavatrice e investiti da una centrifuga di emozioni.
La mia soddisfazzione personale e' stata quella di quando siamo arrivati.
Se il nostro capo Branco, avesse detto " E' tutto uno scherzo, l'Agriturismo e' a Roma " non avrei fatto una piega, e questo mi ha confermato che il mio cammino motocislistico,
fino a questo punto e' stato fatto come dovevo farlo.
Solo sulla via del ritorno, gia' col muso della moto puntato verso Nord, verso casa,
ho potuto soddisfare anche l'ultimo motivo in piu' che avevo per esserci assoluatamente a questo Volpinen.
Per quella ventottesima persona che era con noi, in prossimita' di Livorno, ci si e' appaiati un attimo, ci si e' stretti la mano, nascosti dalle visiere e ci si e' detti tutto quello che andava detto.
Tra Biker a volte non c'e' bisogno di parlare.
" Non ci sarebbe stato nessun altro momento adatto per poterlo fare. "
E' in questa frase qui, quello che intendo io per
Patto di sangue, anche se
sul Topic non c'era scritto.
Ma ognuno di noi, trae il proprio significato dalle parole e soprattutto dai fatti.
Ora rimane una cosa sola.
Guardare You Tube.