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Domenica 11 settembre 2011. Una gran brutta giornata.
12415767
12415767 Inviato: 15 Set 2011 15:26
Oggetto: Domenica 11 settembre 2011. Una gran brutta giornata.
 



Ciao,

non so se è il posto giusto... ad ogni modo chiedo subito scusa per l'argomento ma è una cosa che mi ha lasciato profondamente turbato, e solo ora riesco a trovare il modo di metterla giù a parole.

Domenica mattina, bella giornata, ideale per un giro in moto.
Con 3 amici e andiamo a farci 4 passi, in tutti i sensi: previsti, nell'ordine, passo San Marco, l'Aprica, il Tonale andata e ritorno, passo di Vivione e per finire la Presolana.
Siamo 3 ducati, il mio 749s, una Monster S4R e una Hypermotard.
Siamo giovinastri, non scavezzacollo, ma ci piace fare le curve e spesso stringiamo amicizia con altri motociclisti quando ci fermiamo da qualche parte.
Si parte presto, l'aria inaspettatamente frizzante, la temperatura ideale.
La moto ha le gomme nuove, e si muove tra le curve con un'agilità che non avevo mai provato, che mi porta quasi a chiudere il posteriore senza la minima fatica. Siamo in salita verso il San Marco, la Monster, forte di un pilota capace, allunga e io cerco di stargli dietro come posso, ma con meno potenza e meno esperienza arranco. Ma sono comunque su di giri e non vado affatto piano. In poco tempo mi lascio dietro tutti i pensieri e tutti i problemi, e quasi mi perdo tra le curve: seguo la moto e ruggisco con le, mi piego e strido con le gomme, freno e come lei mi irrigidisco, accelero e con lei mi espando. Sono vivo. Sono felice. Seguo la strada deserta verso il passo, zigzago tra le curve. Mi butto a destra. Mi rialzo e mi riappendo ai manubri dalla parte sinistra della moto.
E poi curvone a destra, di quelli cechi ma molto larghi. Lo prendo ad una velocità allegra, e sento la moto che va bene, e sento l'aria un po' più calda ma che mi fa stare bene, e sento l'asfalto liscio che scorre bene, e questo è uno degli ultimi giri dell'anno, quasi a fine stagione, e si sta bene, e non ho pensieri e la vita è bella oggi.

Poi, dopo la curva, camionetta dei carabinieri messa di traverso, appuntato con la paletta in mano che mi fa cenno di rallentare.
Mi vien paura, questi mi fanno la multa per eccesso di velocità...
Poi vedo che il carabiniere è da solo. In genere sono sempre in due. Rallento.
Vedo una moto grigia a terra, non vedo ambulanze, non vedo nessuno intorno alla moto. La strada è deserta. All'ombra. L'aria fresca. Rallento ulteriormente: in genere mi fermo sempre per vedere se c'è bisogno di dare una mano... non serve mai, ma che ne so, è istintivo... m'immagino sempre di esserci io lì per terra, e chissà che fermandomi non sia proprio io a poter dare quella mano che serviva, che ne so, ecco...
Ma li ci sono solo un carabiniere e la sua paletta. Poi dietro c'è un signore che gli darei 50-60 anni. Magro, sguardo serio. Maglietta verde. Incrocio i suoi occhi, azzurri, quasi sbarrati. "Sarà un curioso", lo liquido.

La mia moto si ferma qualche centimetro oltre alla camionetta, con il carabiniere che stranamente non mi dice niente, non so, mi sarei aspettato un rimbrotto "andava un po' forte, eh..." oppure "patente e libretto"...qualcosa del genere. Niente.

Guardo la moto e non sembra molto danneggiata... mi dà l'impressione di qualcuno che sia scivolato. Penso che l'avranno già portato via in ambulanza, ma non ne ho viste scendere. Penso che la moto non sia granchè, che in quanto naked non poteva andare tanto forte, sai, tra vento e freddo... Penso che sia caduto da solo, perchè non c'erano altri mezzi a parte la moto a terra, la camionetta, e la moto su cui ero seduto. Poi un lembo bianco mi attrae lo sguardo, intravedo il ginocchio con una saponetta integra, ed allora capisco.

Mi manca il fiato, mi salgono i lacrimoni e mi viene il magone, mentre pesto giù la marcia che non vuole entrare, per ripartire. "ma che ca22o...", mi ripeto. Intanto sono passati pochi secondi, il carabiniere mi dice "vada un po' più piano...", e mi ha raggiunto l'Hypermotard ed insieme ripartiamo. Alzo la visiera, mi serve aria fresca. Non è giusto. Mi sento pesante e stanco e inutile e non mi diverto più, ma vado avanti.

Sono motociclista da 7 anni circa, ho fatto un incidente da cui sono uscito illeso quasi per miracolo, ho amici che hanno fatto incidenti e sono ancora qui.
Credo che ogni volta che salgo sulla moto, anche se ho il monoposto, dietro di me si sieda la Vecchia Signora, e mi tenga una mano sulla spalla per tutto il viaggio.
Credo che ciascuno di noi abbia ben presente questa cosa, tranne forse i più giovani o i più incoscenti.
Credo che anche Paolo, che non conoscevo e che non so se guardasse queste pagine, lo sapesse. E che da buon motociclista lo accettasse.
Credo anche che il signore di cui ricordo così bene gli occhi difficilmente dimenticherà quanto accaduto, che avesse colpe o meno.

Non so come terminare. Vorrei tirare fuori una qualche frase ad effetto che spieghi a me e a voi perchè ho voluto condividere questa cosa con voi. Ma non ce l'ho: non c'è un cavolo da dire quando si muore a 25 anni.
E' la prima volta che vedo un compagno sdraiato così. So che risuccederà, ma spero di non vederne più.
Ragazzi, guidate sempre con prudenza. Basta una stupidaggine come un furgone che svolta senza freccia, o un incrocio dal quale di solito non esce mai nessuno per fregare anche il miglior pilota del mondo.

Mi raccomando.

Link a pagina di Ecodibergamo.it
 
12415896
12415896 Inviato: 15 Set 2011 15:53
 

Ti capisco.
Come te, tanti anni fa, ho rischiato di rimetterci le penne ( icon_arrow.gif Quel maledetto sabato pomeriggio... )...
Come te, tanti anni fa, ho visto un collega che non ce l'ha fatta...
Perchè hai sentito il bisogni di scrivere l'accaduto?
Forse perchè ne sentivi il bisogno... Forse perchè avevi bisogno di "buttare fuori" quella brutta esperienza, di condividerla con altri...
Ti capisco.
Io ricordo ancora gli ultimi istanti di vita di quel ragazzo. Il torace che cerca aria che non riesce ad entrare... Gli occhi strabuzzati all'interno del casco senza visiera... I medici che praticano il massaggio cardiaco e che guardandosi tra loro scuotono la testa...
A pensarci ancora adesso mi vengo i brividi e pure gli occhi lucidi...
Certe scene non si dimenticano...
C'è solo da sperare che ci facciano riflettere...
C'è chi le cose se le tiene dentro, c'è invece chi ha bisogno di esternarle...
Tu forse fai parte del secondo gruppo. Non c'è niente nè da stupirsi nè tantomento da vergognarsene. Il Tinga serve anche in questi momenti...
Coraggio ragazzo... icon_wink.gif
 
12416272
12416272 Inviato: 15 Set 2011 16:50
 

JO74 ha scritto:
Perchè hai sentito il bisogni di scrivere l'accaduto?


perchè la morte ci fa male, perchè quando si vede un corpo a terra, un lenzuolo bianco ci si rende conto che qualche istante prima quella persona era come noi, viva, con la voglia di vivere, di divertirsi, di star bene....
ci si rispecchia dentro a quel corpo che prima aveva la stessa identica passione...
poco importa se non si sa di che colore erano i suoi occhi...
è una vita spezzata...ingiustamente spezzata...
 
12416461
12416461 Inviato: 15 Set 2011 17:18
 

L'incidente è sempre in agguato ..........importante è non andare a cercarlo .-

il pericolo aumenta con la velocità

doppio_lamp_naked.gif
aquilasolitaria
 
12416767
12416767 Inviato: 15 Set 2011 18:14
 

Bisognerebbe tenere conto di una cosa: la strada è aperta a tutti e ci troviamo il furgoncino, l'ape, le auto, i pedoni(io li voglio chiamare persone) poi ci sono anche gli animali, i cervi gli scoiattoli e le mucche. Tutta questa roba che ho elencato(e non è tutta) può circolare o trovarsi sulla strada, quindi chi gira in moto dovrebbe tenerne conto, anche per il proprio interesse. Il sentimento di pietà, a lungo andare viene sostituito dall'indifferenza, si prova più compassione per uno che cade da un'impalcatura o per uno che dopo una vita di lavoro muore per un tumore. Ora va di moda correre sui passi, sulla Futa le FDO stanno aprendo gli occhi(vedi link) e spero che lo faccino in tutti quei posti che nei fine settimana diventano piste da corsa. Lo dico non tanto per i motociclisti, quanto per quelle terze persone che potrebbero venire coinvolte in queste storie. Io abito in un posto che per il paesaggio collinare e per le curve è trafficatissimo dai motociclisti, e da un pò di anni a questa parte è diventato una via crucis.
 
12424245
12424245 Inviato: 17 Set 2011 12:26
 

icon_sad.gif icon_sad.gif Che tristezza...prudenza ragazzi...
 
12425013
12425013 Inviato: 17 Set 2011 15:51
 
 
12427659
12427659 Inviato: 18 Set 2011 13:30
 

Gipsy_ ha scritto:


perchè la morte ci fa male, perchè quando si vede un corpo a terra, un lenzuolo bianco ci si rende conto che qualche istante prima quella persona era come noi, viva, con la voglia di vivere, di divertirsi, di star bene....
ci si rispecchia dentro a quel corpo che prima aveva la stessa identica passione...
poco importa se non si sa di che colore erano i suoi occhi...
è una vita spezzata...ingiustamente spezzata...

eusa_clap.gif 0509_up.gif
 
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