mac71 ha scritto:
Ciao a tutti. Mi sono iscritto da poco a questo meraviglioso forum e volevo chiedere un consiglio a tutti voi.
Nel luglio scorso mentre percorrevo, a velocità moderata, in salita un tratto di strada che porta su a Tolfa affronto una curva non troppo impegnativa. Inizio ad impostare la stessa mi sposto leggermente con il corpo inizio a piegare e........sento la ruota anteriore scivolare facendomi cadere per terra. Non mi faccio niente di grave (la giacca in pelle, il paranocche dei guanti consumati e casco un po rigato). Anche alla moto è andata abbastanza bene a parte un'ammaccatura sul serbatoio, un po di righe sulla carena lato sinistro, mozzo ruota leggermente consumato e telaietto che tiene il cupolino leggermente piegato. Mi riprendo quasi immediatamente. Mi avvicino alla moto che era rimasta accesa. La spengo subito per paura che la benzina che stava uscendo dal tappo del serbatoio prenda fuoco. Nel frattempo arriva un mio amico che era poco piu indietro di me. Dopo avermi chiesto come stavo mi aiuta a sollevare la moto. Mi slaccio ci casco e mi siedo su un vicino muretto cercando di capire cosa sia successo senza riuscirci. Chiedo al mio amico. Anche lui non sa cosa dire asserendo di avermi visto andare all'improvviso gambe all'aria. Restiamo qualche minuto a contemplare la moto in attesa che arrivi il terzo del gruppo che essendo avanti non si era reso conto di cosa fosse accaduto. Mentre aspettavamo vediamo che a lato della strada c'era un leggero strato di sabbietta e che il segno del pneumatico finiva proprio li. Arrivato anche lui cerchiamo di dare una sistemata alla moto per renderla marciante. Fortunatamente dal punto di vista della meccanica, come già detto, non è successo nulla di grave tanto che la stessa riparte al primo tentativo. Diamo una raddrizzata al cupolino, tiriamo un po il terminale sinistro che toccava la carena e la moto é pronta a ripartire. Con il passare dei minuti comincio ad accusare un leggero dolore alla spalla ed al ginocchio sinistro ma niente di grave per cui sono perfettamente in grado di guidare. Risalgo in sella parto e..... mi accorgo di sentirmi impacciato come la prima volta che sono andato in moto. Sulla via del ritorno procedo ad andatura lentissima praticamente fermandomi ad ogni accenno di curva. Mi dico che è normale visto quello che è successo. Ritorno a casa e posteggio la moto. Dopo qualche tempo organizziamo un'altra uscita. Aderisco subito con entusiasmo. Partiamo per il giro ma quando iniziamo ad affrontare il tratto piu tortuoso mi rendo conto che qualcosa é cambiato. Improvvisamente mi trovo sempre inesorabilmente in fondo al gruppo superato perfino da chi prima di quel giorno non riusciva nemmeno a starmi dietro. Non riuscivo piu a tenere il passo degli altri quando prima lo facevo con facilità. Ad ogni curva frenavo anche se non ce ne era il bisogno. Del fatto se ne sono accorti anche i miei amici che essendo tali non mi hanno fatto pesare la cosa. Mi sono torvato sul punto di chiedermi se davvero volessi andare ancora in moto. Non mi divertivo piu come prima (anzi non mi divertivo per niente). Ho cominciato a dubitare prima della moto (Eresia) e poi di me stesso. Fortunantamente non ho mollato ed ho continuato ad andare. Il mio stile di guida tuttavia é cambiato. Il problema sta nel fatto che nonostante sia passato piu di un anno ed un certo numero di chilometri ancora mi porto dietro i postumi della caduta. Non sono mai stato un guidatore spericolato ma prima frenavo di meno prima di entrare in curva ed aprivo prima il gas in uscita. Risultato vado molto piu piano di prima. Io non sono mai stato il tipo che deve per forza andare piu forte degli altri (se c'è un motociclista che ne ha piu di me gli cedo volentieri strada e se lo incontro piu avanti gli faccio pure i complimenti). A giugno sono andato in pista a Vallelunga. Parto con un po di timore ma poi prendo un ritmo che mi permette di rimanere nel gruppone. Ad un certo punto un motociclista per esagerare fa un dritto e cade. Bandiera rossa e tutti ai box. Dopo le previste procedure ripartiamo. Da quel momento fine a fine turno mi passano tutti (anche gente che nella prima parte avevo lasciato abbondantemente dietro). Quello che mi da fastidio è il non guidare con la mente sgombra al cento per cento. Certo adesso le cose stanno pian piano migliorando anche e soprattutto grazie alla pazienza dei miei amici ed ora grazie anche alla passione che trasuda questo Forum.
La domanda è se a qualcuno di voi è successa la stessa cosa e che conseguenze ha avuto
Grazie a tutti coloro che vorranno darmi un cosiglio.
Un
a tutti
Scusate se riporto per intero questo messaggio dopo così tanto tempo ma a me è successa esattamente la stessa cosa pochi giorni fa!
Ghiaietto in curva e gomma anteriore che scivola via, purtroppo anche se ero intutato con tutte le protezioni come Valentino Rossi, le cuciture del guanto non hanno retto e mi sono rialzato con la mano sinistra sanguinante. La cosa strana è che in quella curva è passato prima di me un altro motociclista e non è caduto, forse lui era meno piegato o forse io ho toccato i freni.
Nonostante andassi piano adesso ho paura delle condizioni delle strade: purtroppo sono caduto per le condizioni della strada e non per guida spericolata. Non posso più fare affidamento sul fatto che le strade statali siano pulite, la buca o il ghiaietto possono essere dietro l'angolo.
In 25 anni di carriera motociclistica sono caduto tante volte, forse è ora di dire basta alla moto, eppure vedo motociclisti di 60-70 anni che macinano migliaia e migliaia di chilometri in moto e non hanno paura...