Report giro d’Italia giugno 2011 percorso da Fuochista500 e Prussianblue del gruppo West Piemonte, entrambi pensionati e costretti a viaggiare in moto in quanto incapaci di giocare a carte ed a bocce come tutti quelli nella nostra stessa condizione di quiescenza
Primo giorno: Torino – Siena
Ci dirigiamo rapidamente via autostrada a Massa transitando in una fastidiosa nebbia sino a Genova dove inizia a far capolino un pallido sole che diviene via via più limpido lungo la Versilia.
L’itinerario prevedeva il tratto Massa/Castelnuovo Garfagnana ma nubi minacciose nell’entroterra consigliavano di rimanere verso la costa, per cui scendiamo a Pisa, con foto di rito dinnanzi alla famosa torre con proseguimento per San Giminiano, bella località famosa per le sue torri e la sua storia, il tempo è clemente e possiamo goderci le splendide colline toscane.
Raggiungiamo Siena verso sera dove pernottiamo, non prima di aver visitato in notturna la bella città toscana.
Secondo giorno: Siena – Albano
Partiamo di buon mattino in direzione Roma per strade statali toccando lungo il percorso i laghi di Bolsena, Vico e Bracciano, i panorami sono sempre piacevoli ed il tempo continua ad essere favorevole.
Una volta raggiunto il raccordo anulare della capitale ci imbattiamo, come si presumeva, in un ingorgo terrificante ma, ci rendiamo subito conto che la corsia di emergenza è considerata da tutti come corsia preferenziale per i motociclisti e quindi ci adeguiamo raggiungendo rapidamente l’uscita per l’aeroporto di Ciampino che ci porta alla meta della seconda tappa: Albano.
Qui posiamo in albergo i bagagli e riprendiamo la moto per non perderci il lago di Nemi e Rocca di Papa, località molto belle ma, almeno sino ai bivi per le stesse, faticose da raggiungere per via del traffico allucinante.
Terzo giorno: Albano – Bernalda (Basilicata)
Questa è la tappa più lunga ed anche la meno bella.
Sciegliamo di portarci lungo la costa laziale per bypassare successivamente Napoli in autostrada; raggiungiamo quindi Sabaudia ed il promontorio del Circeo.
Salta subito all’occhio che le dune presenti un tempo sono state sostituite da villette, carine ma che hanno tolto il sapore selvaggio di quel tratto di costa; interessante comunque la salita al monte Circeo dal quale si possono godere splendidi panorami con la vista sulle isole Ponza e Ventotene.
Il tratto successivo che porta a Terracina, Gaeta e Formia davvero devastante per costruzioni e traffico, infatti scappiamo subito verso Cassino e quindi l’autostrada per Eboli.
Intorno a Napoli finiamo dentro un nubifragio, accompagnato da fulmini decisamente ravvicinati che, fortunatamente, dopo pochi km si dissolve.
Dall’uscita di Eboli ci dirigiamo verso i monti Alburni, attraversando i quali raggiungiamo la Basilicata; questo tratto è piuttosto lungo come tempo di percorrenza causa una strada molto tortuosa ma contornata da begli scorci panoramici ampi e selvaggi.
La meta della terza tappa, Bernalda, cittadina sita nei pressi di Metaponto sul mar Ionio, la raggiungiamo percorrendo la scorrevole strada basentana.
L’albergo è decisamente accogliente anche se non fornisce il servizio di mezza pensione, in ogni caso il proprietario ci indirizza in un locale presso il quale gustiamo le specialità del luogo, apprezzatissime.
Quarto giorno: Bernalda – Melfi
Partiamo con un certo ritardo da Bernalda e ci dirigiamo verso Metaponto, punto più a sud raggiunto lungo in nostro viaggio; da qui voltiamo decisamente verso Matera, la splendida città dei famosi “sassi” ed una volta visitatala iniziamo il cammino verso nord con direzione Melfi.
Prima di raggiungere quest’ultima meta non ci facciamo mancare una deviazione verso Rionero e, “circumnavigando” il monte Vulture, visitiamo i laghi di Monticchio meta preferita, per quanto abbiamo potuto constatare, dai motociclisti del luogo.
Quinto giorno: Melfi - Termoli
La giornata è dedicata alla percorrenza del promontorio del Gargano, senza dimenticarci di salire a Monte Sant’Angelo e visitare il Santuario di San Michele Arcangelo; da queste ultime località si gode di una gradevole visione “aerea” del golfo di Manfredonia.
Scendendo verso Mattinata e raggiunta la litoranea intendiamo visitare la baia delle Zagare e relativa spiaggia con i faraglioni ma un camion gru blocca la strada per cui ci vediamo costretti a ritornare sui nostri passi e dirigerci verso Vieste.
Prima di questa località troviamo un ristorante sulla spiaggia dove ci rifocilliamo con ottima soddisfazione.
Il resto del tragitto è tutta una curva verso Vieste, Peschici e quindi Rodi Garganico.
Tratto noioso verso Termoli dove pernottiamo.
Sesto giorno: Termoli – Passo Lanciano (parco della Maiella)
Il percorso prevede il transito per strade secondarie all’interno del parco della Maiella.
Raggiungiamo senza problemi atmosferici Furci e Colledimezzo dove consumiano un breve spuntino.
A questo punto iniziano le dolenti note perché viaggiamo per alcune ore sotto una pioggia battente e su strade non certo a scorrimento veloce; tocchiamo comunque Roccaraso, la nominata località sciistica, Pescocostanzo, Campo di Giove, Caramanico Terme e Roccamorice da dove iniziamo la salita verso il Blockhaus ed il Passo Lanciano.
Purtroppo il brutto tempo ci impedisce di godere della vista che si offre ai visitatori del Blockhaus.
Pernotto a Passo Lanciano in una serata fredda e grigia.
Settimo giorno: Passo Lanciano – Gualdo Tadino
Sveglia mattutina alle 6 e, visto che il tempo è finalmente favorevole, visitiamo il Blockhaus dal quale possiamo godere della vista verso il mare da un lato e verso il Gran Sasso dall’altro.
Colazione e via verso Campo Imperatore; non c’è bisogno che sottolinei il fascino di questo altopiano che, oltretutto ci siamo potuti godere al meglio viste le condizioni meteorologiche favorevoli.
Il tratto successivo comprende i monti della Laga, il lago di Campotosto ed il parco nazionale dei monti Sibillini con foto di rito all’altopiano di Castelluccio di Norcia ed al suo bosco a forma dell’Italia.
Scesi a Norcia raggiungiamo Gualdo Tadino non prima di una breve sosta alle fonti del Clitunno.
Bello l’agriturismo presso il quale pernottiamo.
Ottavo giorno: Gualdo Tadino – Consuma
Partiamo da Gualdo Tadino con l’intenzione di fare una breve visita a Gubbio, Umbertide e Città di Castello ma il caldo è veramente insopportabile per cui ci dirigiamo velocemente verso le alture del parco nazionale delle foreste Casentinesi monte Falterona.
Percorriamo i passi dello Spino, Calla, Centoforche, Muraglione e quindi Consuma dove soggiorniamo in un agriturismo dal quale possiamo godere di una bellissima vista notturna su Firenze.
Lungo il percorso decidiamo una deviazione verso il bel Santuario della Verna Link a pagina di Santuariolaverna.org
Nono giorno: Consuma - Torino
E’ il giorno del rientro ed una volta valicati i famosi passi della Mille Miglia Futa e Raticosa raggiungiamo immancabilmente Maranello, dove trascorriamo quasi tutto il pomeriggio, al museo Ferrari, al Ferrari store e non ci facciamo mancare neanche un giro al volante di una Ferrari California.
A questo punto vista l’ora ed il tempo diventato grigiastro rientriamo a Torino direttamente via autostrada.
Ringrazio il mio compagno di viaggio per questo giro davvero interessante.
km percorsi 3.850
Foto (purtroppo non le ha caricate tutte in ordine cronologico)
Link a pagina di Picasaweb.google.com
