Le temperature che hai rilevato sono del tutto normali. Tieni presente alcuni parametri:
- il motore va a regime di temperatura quando il termostato apre e consente al liquido refrigerante di circolare in tutto il circuito, ciò avviene in un intervallo compreso tra i 58°C ed i 62°C (prima il liquido circola in loop solo nel motore e non raggiunge il radiatore);
- l'intervallo di intervento dell'interruttore della ventola (il cosiddetto bulbo) è previsto tra i 92° e i 104°C di temperatura del liquido refrigerante.
Nota:
Bisogna tenere in considerazione che questo intervallo (92°-104°) è abbastanza ampio a causa di una certa tolleranza nei materiali che costituiscono la parte essenziale del bulbo (lamina bimetallica) e può essere influenzato da alcuni fattori come ad esempio l'uso nel traffico od una composizione non corretta della miscela (deve essere 50% acqua dolce e 50% "antigelo") che costituisce il liquido refrigerante (che quindi altera la sua capacità di trasporto del calore). Di conseguenza un punto di intervento spostato verso il limite più alto (anche oltre i fatici 100°, punto di ebollizione dell'acqua) è piuttosto comune e non deve destare preoccupazioni; se la "miscela" di refrigerante è fatta nella giusta percentuale di liquido ed acqua (50%+50%) non si avranno problemi di ebollizione sia per le caratteristiche del liquido sia per il fatto che il circuito è in pressione.
- una volta entrata in azione la ventola non appena la temperatura nel radiatore scende di 3°-8°C questa si disattiva.
Dunque in condizioni di esercizio medie una rilevazione compresa tra i 62° (vaore questo che peraltro non otterrai mai a meno di circolare, testato personalmente, a temperature dell'aria intorno ai -2°C) ed i 92°C è corretta e prevista.
Durante un utilizzo normale della moto più plausibilmente la rilevazione sarà compresa tra i 78°C ed i 92°C e non dovrà destare alcun tipo di preoccupazione; ovviamente in estate in uso urbano tale intervallo tenderà sempre al valore più alto, perchè la temperatura dell'aria sarà più alta e di conseguenza la temperatura media delle parti meccaniche sarà più elevata.
Il fatto che queste temperature siano mediamente elevate è voluto, ed è dovuto al fatto che il circuito di raffreddamento lavora sigillato in pressione e proprio perchè il liquido refrigerante ha tra le caratteristiche peculiari di avere un punto di ebollizione (allo stato puro) che eccede enormemente quello dell'acqua (il Glicole Etilenico, suo componente principale, bolle a poco più di 197°C...) e non implica necessariamente una mancanza di liquido nel circuito. Generalmente, data la caratteristica dell'impianto, il radiatore deve sempre essere pieno.
Mi autocito (estratto da un mio vecchio post) per spiegarti il perchè:
Citazione:
...l'impianto di raffreddamento è in pressione; questo è fatto per evitare che nel circuito si formino bolle d'aria che potrebbero compromettere il corretto funzionamento del motore con inutili surriscaldamenti (quando si formano bolle d'aria, nei punti in cui queste si trovano o si trovano a passare non avviene il giusto scambio di calore tra le parti metalliche del motore ed il liquido con il conseguente surriscaldamento di quelle zone; questo porta inevitabilmente ad una serie di problemi per l'eccessiva dilatazione termica, che conduce a deformazioni delle parti metalliche ed usura anomala ed a eventualmente a rotture di quelle soggette alle maggiori sollecitazioni; quando poi queste bolle si trovano a passare nella zona del bulbo ne impediscono la corretta "rilevazione" della temperatura prevenendone l'entrata in funzione, la ventola non si accende - il liquido aumenta di temperatura - il motore aumenta di temperatura - e se ci si ferma senza fornire un minimo di raffreddamento il problema aumenta esponenzialmente).
Ora, tornando al punto, la pressurizzazione del circuito è ottenuta mediante il tappo del radiatore che è dotato di due valvole, una che mantiene il circuito in pressione durante il normale funzionamento ed una che serve alla depressione del circuito quando il motore viene arrestato.
La prima valvola ha doppia funzione, come dicevo di mantenere il circuito in pressione e di garantire in caso questa ecceda i valori previsti di "sfogarla" aprendosi e scaricando parte del liquido verso la vasca di espansione (non appena il valore rientra nella norma la valvola si richiude e ristabilisce la pressione); quando si arresta il motore e la temperatura diminuisce, il liquido che in temperatura si era espanso (per i noti principi della fisica) si contrae, la valvola apposita si apre e permette al liquido della vasca di espansione di defluire verso il radiatore ripristinando la giusta quantità.
Quindi in buona sostanza è importante che la vasca di espansione contenga la giusta quantità di refrigerante, sia in fase di surriscaldamento che, cosa più importante, in fase di raffreddamento del motore perchè se non ci fosse liquido il circuito aspirerebbe aria che rimarrebe nel radiatore ed alla successiva accensione e riscaldamento si formerebbero bolle (con le conseguenze che sappiamo)...
Quindi l'unica possibilità che il radiatore non porti la giusta quantità di refrigerante è dovuta (oltre ad una perdita) al fatto che la vasca di espansione sia vuota e non consenta lo scambio/ricambio che ti ho spiegato poco sopra. Per inciso: NON tentare di aprire il tappo del radiatore col motore caldo per andare a verificare, anche se il tappo ha due scatti per la sua apertura rischi di essere investito da uno schizzo di liquido bollente (che non è né piacevole né sicuro...); se l'impianto funziona a dovere aprendo il tappo a freddo il livello di liquido deve essere al massimo (all'altezza della strozzatura dove poggia la guarnizione del tappo stesso).
Dunque se volessi verificare "il livello" dovresti solo osservare la presenza di liquido e la sua quantità nella vasca di espansione; ciò è possibile visivamente perchè la vasca affaccia al di sopra del carter del pignone (A = livello minimo, B = livello massimo).
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Un piccolo problema nasce in caso si voglia/sia necessario ripristinare il livello del liquido nella vasca di espansione dato che per farlo devi togliere il serbatoio (o quantomeno sollevarlo) perchè è l'unico modo per raggiungere il tappo che è proprio lì sotto (non vorrei entrare nel merito delle scelte progettuali ma mi domando perchè cavolo abbiano inventato 'sto sistema visto che sulle vecchie Ninja, fino al 2002, la vaschetta era esterna, tra il telaio e la carenatura sinistra, ed il tappo si raggiungeva facilmente senza smontare niente... mah!).
Comunque...: devi togliere le due selle e svitare la vite vicino al cannotto dello sterzo, in questo modo rimane la vite posteriore a fare da cerniera al serbatoio e puoi tirarlo (solo parzialmente) su; con un po' di contorsionismi dovresti raggiungere il tappo che è nel lato sinistro abbastanza vicino al gruppo del corpo farfallato/scatola filtro aria. Puoi, per agevolarti l'operazione, con qualche cautela usare un cacciavite lungo da interporre tra la scatola filtro ed il serbatoio a mo' di puntello come per i cofani delle auto, in modo da avere le mani libere, altrimenti dovresti svitare anche la vite posteriore, scollegare il bocchettone dei contatti elettrici della pompa della benzina e staccare il tubo a baionetta di mandata della benzina per poi sollevare e togliere completamente il serbatoio (a te la scelta, lo so che è una scocciatura ma non c'è altro modo...).
Una breve nota finale (per ora... ): io che uso moltissimo (365/365) la moto anche in città (Roma) ed ogni tanto mi trovo mio malgrado con la temperatura ben oltre i 108°C ho fatto una piccola modifica aggiungendo una ventola supplementare sul lato destro del radiatore. Ho usato una ventola di un Honda SH150 (costo = zero: di rottamazione) perchè è sufficentemente grande come diametro (ed ha una portata d'aria decente) ed è sufficientemente sottile come spessore complessivo visto che deve stare in un punto abbastanza critico con pochissimo spazio a disposizione (tra radiatore, testa, scarichi e sensore di posizione dell'albero a cammes). Il suo funzionamento è manuale grazie ad un doppio interruttore posto a portata di dito sulla copertura sinistra della carena (proprio sotto il semimanubrio sinistro) che comanda anche quella principale; in questo modo, con entrambe attivate, posso girare in pieno agosto con il motore a 72°/75°.