tralenubi ha scritto:
Il mio punto di vista è facilmente comprensibile, e spazia dalla tecnica alla semplice legalità, dalla più elementare educazione alla convivenza civile. In Italia, come in Europa, abbiamo delle regole che gestiscono la circolazione stradale dei mezzi circolanti, che devono rispondere a determinate caratteristiche, devono essere silenziose, per non rompere i c******i a tutte quelle persone che non gradiscono “il sound”, devono inquinare il meno possibile per ovvi motivi, devono frenare in modo adeguato, avere un impianto di illuminazione tale da non bruciare gli altri utenti della strada, avere dei dispositivi di indicazione di direzione di grandezza adeguata ben visibili ad una distanza stabilita, pneumatici drenanti per ogni eventualità climatica, una targa identificativa visibile ad una certa distanza con un’inclinazione massima e un sistema di illuminazione, se il mezzo è destinato al trasporto di un passeggero, deve essere fornito di sostegni ed appositi appigli. Per avvallare questo, sulla carta di circolazione sono riportate tutte una serie di numeri d’omologazione delle varie parti, che hanno superato le prove per essere messe in circolazione. I numeri d’omologazione sono relativi al modello e non possono essere sostituiti con altri, silenziatori, tipo di freni, motori, pneumatici, specchi retrovisori ecc. Ogni 2 anni per i mezzi che ne hanno oltre 4, il veicolo deve essere sottoposto a visita e prova all’ispettorato della motorizzazione civile. . . Le vostre moto. . . rispondono ai requisiti d’omologazione? Avete tutti i catalizzatori le sonde lambda, i filtri, gli scarichi originali? La vostra moto passa la revisione senza “spintarelle”? NO? L’80% dei miei clienti non è in regola. A mio parere il rispetto delle regole è essenziale per la convivenza civile. Come chiamate chi non rispetta la legge? Cosa pensate dei soliti furbi, in altri campi?
Non so se mi spiego disse. . .il paracadute.
non posso che condividere in pieno il tuo pensiero, ma i mezzi "di serie" sono tutto fuorchè la perfezione...
Tralasciando i pochi casi delle moto ipersportive dove ormai i livelli qualitativi sono estremamente alti, su tutte le altre moto ci sono ampie possibilità di miglioramento in ogni campo.
io con la mia moto sono passato da un consumo di 18 km/litri a un consumo di 22 km/litro "elaborandola".
la mia moto ha un solo disco freno anteriore e pesa 160 kg (che già è un po meno del valore originale), se con delle buone pastiglie frenare da solo è sufficiente, in due, è fortemente sottodimensionato, specialmente considerando che da originale ha uno spessore di 4mm.
utilizzare un disco più spesso (5mm) e una pinza più evoluta, mi ha portato a risolvere questi problemi.
La moto originale ha un sacco di componenti "pesanti", e il peso va accelerato, frenato, spostato, e questo comporta un mezzo più lento in situazioni critiche (capitate per stupidità o per caso) ovvero un mezzo meno sicuro.
Un peso maggiore fa consumare di più, questo è un dato di fatto, e non comporta alcun genere di vantaggio avere un mezzo pesante.
Tutte o quasi le modifiche che ho apportato sono naturalmente proibite in quanto alterano il mezzo.
Io non ho la possibilità di far certificare tutte queste modifiche, eppure sono modifiche "buone" (e soprattutto che potrebbero superare tutti i test di certificazione)
Penso che a questo punto sia comprensibile come non mi sento di fare di tutta l'erba un fascio dicendo "l'elaborazione è male".
Al momento sto pensando di dotare la mia moto di un impianto di iniezione in modo tale da abbassare drasticamente i consumi, e anche di un sistema di scarico catalitico.