Valmar78 ha scritto:
Sto ripensando a un po' di situazioni nella vita.
In camminata in montagna quando si incrociano altre persone è normale salutare.
In campagna quando esco a correre nell'incociare altri runner è facile salutarsi.
Mio padre, ciclista, e gli altri del suo gruppo, li ho sempre visti o sentiti incitare gli altri ciclisti quando li incrociavano per strada anche quando noi eravamo in macchina.
Da ragazzino, negli scout, era automatico salutare se si incrociava per strada un altro gruppo di scout pur non sapendo chi fossero realmente, questo però non accadeva ai raduni dove si salutavano i conoscenti ma si restava indifferenti agli sconosciuti.
Ci si saluta quando ci si sente parte di un gruppo e soprattutto quando il gruppo è ristretto. Provate a pensare a uno sciatore che sulle piste a Courmayeur saluti ogni altro sciatore che incrocia, passerebbe la giornata a sbracciarsi, eppure in alta montagna con gli sc,i sugli itinerari al di fuori delle normali piste, ci si saluta eccome, anzi spesso è facile unire i due gruppi per continuare il tragitto insieme.
Mi chiedo, non è che stiamo perdendo il saluto anche perchè il numero di moto che si incrocia è sempre più elevato e il gruppo dei motociclisti sta diventando sempre meno "elitario"(passatemi il termine)?
Non so, è una riflessione.
Lamps sempre e comunque
E' un fenomeno particolare, ma ci ho fatto caso anche io. E andando a fare percorsi in montagna posso anche io confermare quello che dici.
Forse perchè, quando si è in pochi, trovare qualcun'altro dello stesso gruppo fa piacere ed è una sorpresa. Non saprei