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Moto O.M.C. [qualcuno la conosce ?]
9048247
9048247 Inviato: 23 Dic 2009 20:54
Oggetto: Moto O.M.C. [qualcuno la conosce ?]
 

salve a tutti.
ieri stavo parlando a mio nonno del mio grande sogno.
ovvero aprire una fabrica di moto prodotte nella mia terra di origine la calabria.
e gli ho chiesto come mai in calabria non ci fossero mai state fabriche di motocicli.
ma lui mi ha detto che una volta esisteva una fabrica calabrese chiamata O.M.C. (officine meccaniche calabresi)
ed allora mi sono incuriosito e ho ercato u internet ma non ho trovato molto sull'argomento.
qualcuno di voi conosceva questo marchio?
e chi mi può dare info sulla storia della O.M.C.?
ringrazio in anticipo
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9048788
9048788 Inviato: 23 Dic 2009 22:46
Oggetto: Re: la O.M.C. .....qualcuno la conosce?
 
 
9049098
9049098 Inviato: 23 Dic 2009 23:31
Oggetto: Re: la O.M.C. .....qualcuno la conosce?
 
 
9050292
9050292 Inviato: 24 Dic 2009 11:02
 

sergio_mbk ha scritto:

grazie ma io volevo sapere che moto erano quelle prodotte dalla o.m.c.


scusa, ma....
nella pagina che ti ho linkato c'e scritto:
Citazione:
Ne furono costruite circa 250 modello sport e normale. Dopo lunghi anni di ricerche, chi scrive, ne ha trovato una ma in condizioni disastrose. Dopo un impegno di restauro non facile, è stata riportata agli antichi splendori!

Il che significa che ha prodotto solo due tipi di moto

in alto a sinstra c'e' il link L'unica sopravvissuta dopo 80 anni con tanto di foto della moto.

Le foto sono di una "sport" (c'e' scritto sul paragango anteriore) ed e' un 175cc..
 
9620775
9620775 Inviato: 5 Apr 2010 22:43
 
 
9808669
9808669 Inviato: 5 Mag 2010 22:13
Oggetto: MotoOMC costruita in Calabria
 

Complimenti Admin, un vero capolavoro, sopratutto considerando che la costruzione è avvenuta nel profondo sud. Una rarità che molti purtroppo non apprezzano non conoscendone l'origine. Vedere questo esemplare in un raduno,è come vedere una perla in mezzo ad una pietraia, Bravo e congratulazioni. Admingavert tanti saluti Mauromoto.
 
10963657
10963657 Inviato: 18 Nov 2010 19:57
 

daigas ha scritto:
Ecco un link interessante

Link a pagina di Locrideonline.it

Storia veramente interessante, peccato che l'azienda abbia fatto quella fine icon_confused.gif

Ciao amici, sono io ad avere l'unica omc 175 sport, la trovate su youtube digitando " moto omc 175" ho altresì tutto il materiale cartaceo, conosco perfettamente tutta la storia. Se a qualche amico interessa in particolare qualche informazione sulla meccanica di questa moto può contattarmi ********contatti rimossi da 42: *****
Comunque per l'epoca era una meccanica all'avanguardia con molte soluzioni tecniche futuristiche.
 
10964826
10964826 Inviato: 18 Nov 2010 22:53
 

domenico2 ha scritto:

Ciao amici, sono io ad avere l'unica omc 175 sport

Ciao, domenico.
Innanzitutto benvenuto su questo forum.
E' un piacere (ed un onore) avere chi puo' dare notizie di prima mano su questa moto cosi' unica (purtroppo)
Ho rimosso i tuoi dati (telefono e mail) per due motivi:
1) Meramente regolamentare: non e' consentito (e se vogliamo, nemmeno corretto, vista la natura di un forum che serve invece a CONDIVIDERE le conoscenze) utilizzare il contatto uno-a-uno
2) I motori di ricerca dei sistemi di spam sono alla costante ricerca di indirizzi e numeri di telefono a cui mandare messaggi e telefonate non richieste.


Visto che conosci bene questo marchio e la sua storia e ti dichiari a disposizione per fornire delucidazioni, sposto la discussione in una collocazione piu' consona, ovvero nella sezione dedicata alle moto d'epoca.

Un saluto
 
10968263
10968263 Inviato: 19 Nov 2010 20:06
 

Sono perfettamente d'accordo, a presto.
 
10970222
10970222 Inviato: 20 Nov 2010 7:58
 

ho visto il video su youtube, la moto è fantastica ..
dai, raccontaci qualcosa di questa casa e della storia della tua moto..
 
10972651
10972651 Inviato: 20 Nov 2010 19:58
 

E' una storia coinvolgente, era l'unica azienda motociclistica del meridione di quell'epoca 1930 a Gerace Marina ( attuale Locri) Ho dovuto contraddire mio malgrado, il Direttore di motociclismo d'epoca, il quale qualche anno fa in un articolo della citata rivista, sosteneva che la fabbrica di motociclette più a sud d'Italia era la i.m.n. Di Napoli (Industria meccanica Napoletana dove usciva il famoso paperino) Torniamo alla OMC (officine meccaniche Calabresi) Progettista e proprietario Ing. Vincenzo Bruzzese anch'egli Calabrese. Nel massimo della espansione dell'azienda aveva 250 dipendenti tra tecnici e maestranze, ( ironia della sorte l'immigrazione avveniva al contrario dal nord al sud) Oltre alle motociclette 175 sport 1^ serie a magnete priva d'impianto d'illuminazione, 2^ serie sport lusso a spinterogeno, produceva una serie di prodotti lavorati e semilavorati per altre aziende, quali: ghisa, alluminio Ottone e derivati, acciai speciali, utensili da precisione per officine motori a benzine e disel, forniva altresì materiale per le ferrovie e per gli arsenali della marina militare di Napoli e quella di Taranto ecc. Aveva proprie fonderie per cui tutto prodotto in loco!!! Nel 1932, 12 di queste moto aprivano il corteo su 300 motociclette in Via dell'Imperio a Roma (attuale Via Dei Fori Imperiali in occasione della Decennale) con in testa il costruttore Vincenzo Bruzzese, il quale sulla sua 1^ moto c'era un vessillo con la scritta " I centauri Calabresi di Gerace Marina" premiato alla fine del corteo da Benito Mussolini con un suo poster con la scritta A Vincenzo bruzzese pioniere del Mezzoggiorno d'Italia e della Calabria. Le moto erano di ottima qualità le soluzioni tecniche: Cambio in blocco, ingranaggeria smotabile dai laterali, albero a camme scomponibile inquanto a mille righe dai laterali, intercapedine per il passaggio dell'olio all'interno del cartere ( senza tubicini esterni) ecc. Purtroppo per l'ignoranza del popolo e per l'egoismo e invidia dei latifondisti ( proprietari terrieri legati e protetti dal partito fascista ordirono contro Bruzzese una serie di "congiuri" che lo constrinsero a Fallire, facendolo persino arrestare, Solo dopo 4 anni di carcere ingiusto fu assolto ma ormai dalla fabbrica non era rimasto niente in quanto il curatore fallimentare aveva svenduto tutto. Ci sarebbe da parlare settimane!!! non vorrei essere stato noioso ma sono anch'io calabrese. Ho trovato dopo 10 anni di ricerche un rudere di omc 1^ serie è ho fatto un gioiello dopo tanto lavoro ed impegno, l'unica sopravissuta!!!!! Un saluto Domenico 2
 
10974131
10974131 Inviato: 21 Nov 2010 9:52
 

bellissima storia...
hai delle foto del rudere di com'era quando l'hai portato a casa?
raccontaci del ritrovamento.. come hai fatto a rintracciare una moto del genere?
 
10974605
10974605 Inviato: 21 Nov 2010 12:16
 

Complimenti Domenico2............. una storia davvero fantastica........... soprattutto per il sud e per quella terra di Calabria quasi sempre ricordata solo per i fatti di cronaca nera ma dimenticata per tutte quelle cose belle ha offerto ed ancora oggi offre al suo popolo.

Dai facci vedere delle immaggini della moto, dicci come sei riuscito a trovarla e rimetterla in sesto, i pezzi sono tutt originali.................

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10976124
10976124 Inviato: 21 Nov 2010 17:14
 

bella storia davvero ... e allo stesso tempo brutta storia ... chissà cosa avrebbe potuto significare nel tempo una fabbrica del genere per la Calabria ... peccato ...
 
10977433
10977433 Inviato: 21 Nov 2010 20:38
 

Con davvero piacere vi racconto degli inediti su questa storia e del proprietario delle omc Ing. Vincenzo Bruzzese, in quanto sicuramente dalle prime notizie ad oggi, avrete sicuramente appreso da internet più o meno le notizie salienti che vi ho raccontato. La fabbrica per l'epoca era all'avanguardia, l'Ingegnere ancora giovanissimo (26 anni) prima di ritornare nella sua terra natia, laureatosi a Friburg in Svizzera in ingegneria meccanica ( massimo dei voti) con la tesi: Organizzazzione scientifica del lavoro; arte per tagliare i metalli; trattamento termico della ghisa e del ferro; cementazione dei metalli, ( Un genio!!!) fu chiamato alla "diatto" di Torino, fabbrica in prevalenza costruttrice di locomotori di treni, in qualità di direttore tecnico, ( questo per capirci di quale spessore e consirerazione avevano gli industriali del nord nei suoi confronti) Ritornato in Calabria, organizzò la fabbrica al livello che vi ho già raccontato, dopo qualche anno di produzione, istituì un nuovo e grande ufficio tecnico e con i suoi tecnici più preparati Giovanni La Detto Andelo blatto ecc. tutti immigrati con le famiglie da Torino, lavorò duro anche di notte per studiare la riconversione della fabbrica per la costruzione delle motociclette, (in quanto ci troviamo nell'anno 1930 anno della grande crisi mondiale) in quanto il materiale prodotto prima non tirava come all'inizio. L'inizio delle motociclette fu un successo per rapporto qualità prezzo, tanto che l'Ingegnere dovette mettere a punto e proggettare la omc da 250 cc., infatti già sperimentata con alcuni prototipi doveva entrare in produzione in serie, aveva progettato altresì e sperimentato su richiesta del governo Mussolini un motore per aereo, da entrare anch'esso in produzione, aveva allo studio in avanzato sviluppo la motocicletta dell'aria, (20 anni dopo chiamato elicottero). Purttroppo gli eventi precipitarono, calcolati da chi ha voluto distrugerlo rapidissimamente. Nelle prime settimane di carcere il curatore riuscì a smantellare tutto. Dall'archivio e dall' ufficio tecnico dov'erano custoditi i nuovi progetti e tutta la documentazione "top secret" fu trafugata in una notte,( il custode asseriva che a causa di un forte vento i sigilli delle porte dell'archivio si erano rotti e il vento spazzò tutto via. Lo stesso Bruzzese intuendo dal carcere quello che si stava abbattendo sulla sua "creatura" lanciava accorati appelli acchè la fabbrica non venisse liquidata dopo anni di duro lavoro ma la macchina devastatrice era già all'epilogo finale. Ho conosciuto l'unico erede dell'igegnere, Dotor Vincenzo Bruzzese, abita a Roma noto Primario di Reumatologia e docente universitario, quando ha saputo del ritrovamento della motocicletta costruita dallo zio si è precipitato a Vibo Valentia per godersela per un intero pomeriggio di 4 anni fà, non vi nascondo cari amici che l'ho visto molto emozionato e con lui mi sono commosso anch'io. D'allora siamo in costante contatto!! Il ritrovamento del rudere quasi completo, (mancante solo di pochi componenti quali: magnete, collettori di scarico pedivella messa in moto e altri insignificanti componenti ( almeno per me) lo ritrovai in provincia di Reggio C, (sulla ionica) dopo moltissimi anni di ricerche, d'indizi spesso rivelatesi approssimati o non veritieri o trattavasi di marche del tutto diverse dalla omc. Il "rudere" era chiuso dentro una "baracca" vicino al mare con il tetto scoperto prossima al crollo. Sapevo ed ero consapevole dell'impresa impossibile, conoscendo perfettamente che il numero complessivo delle moto prodotte era abbastanza limitato, circa 250- 260 esemplari. Sono risalito al proprietario della baracca avendo letto anni prima in un libro i cognomi dei possibili eredi degli acquirenti Calabresi della moto. Infatti credetemi dopo non pochi delusioni ("Santo Bruzzese" mi indicò la via giusta, sembra una favola ma è proprio così) Immaginatevi la mia felicità quando ho visto il marchio sul cartere.... Quanti chilometri da Vibo a Locri e zone Aspromontane ho dovuto percorrere! e quanto poi alla fine ho dovuto faticare per averla avendo intuito l'erede del proprietario di che pezzo si trattava. Non voglio pensarci più a tutto il calvario, sono stato ripagato dalla soddisfazione di avere un pezzo impotantissimo, figlio di una storia unica made in Calabria! Riguardo la ricostruzione è stato fedelmente riportato all'origine avendo avuto una foto storica nel mio materiale cartaceo, devo essere riconoscente a tutti i miei amici rettificatori, in ultimo l'ing. Allais di Pinerolo che mi ha ricostruito il pistone molto particolare in quanto essendo un motore compresso, il pistone dalla superficie alta, finisce a piramide per un'altezza di 22 mm. immaginatevi l'emozione quando dopo appena due pedalate la moto è partita dopo circa 78 anni. Vi allego il "rudere" appena ritrovato e il gioiello finito. Per notizia a vibo ho un piccolo museo di moto molto pregiate, sono lieto metterle alla vostra visione se venite a Vibo Valentia, su youtube troverete miei altre esemplari forse di minore fattura ma comunque importanti. Scusate se vi ho annoiati, vi lascio una buona serata.
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10977630
10977630 Inviato: 21 Nov 2010 21:09
 

crederai mica di cavartela con quella misera immagine che neppure si può allargare? dai forza, mettine una in risoluzione maggiore, che così possiamo ammirare il tutto senza usare la lente!
comunque, una storia fantastica 0510_inchino.gif 0510_inchino.gif 0510_inchino.gif
complimenti davvero!!!

tu parli di tante persone del nord:
Diatto
La Detto
Blatto
se non sbaglio tutte queste persone erano ottimi costruttori di motociclette nel torinese degli anni '20.
come han fatto a finire al sud? si son spostati dopo aver chiuso la loro offiina?
 
10977716
10977716 Inviato: 21 Nov 2010 21:20
 

questa è una LaDetto e Blatto del '29, stranamente ancora un sottocanna

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da cosa ne so, successivamente, sia LaDetto che Blatto fondarono aziende proprie con nomi differenti, non più a torino... diatto invece produceva automobili, oltre a come dici tu, materiale da ferrovia...
certo che quelli erano anni di grande fermento, non più come adesso!!

dicci qualcosa di quel faro a carburo, come mai sulla tua moto hai montato un faro a carburo? (almeno, dalla foto che hai messo pare un faro a carburo vero? però in un'altra foto mi pare di vedere una piccola dinamo applicata alla ruota tipo marelli) .. mi sbaglio?
 
10977973
10977973 Inviato: 21 Nov 2010 22:08
 

Ciao Errico, allora in quel periodo i fratelli La Detto di Torino erano noti costruttori di motociclette fornivano anche dei motori ad altre ditte. Il più grande rimase a Torino continuando la produzione, mentre Giovanni come raccontavo prima venne in Calabria con la famiglia nell'azienda di Bruzzese, in qualità di capo tecnico. Il fratello rimasto a torino fu affiancato da Angelo Blatto formando una nuova società Ladetto- Blatto. Quando dopo 4 anni dovette rientrare Giovanni dalla Calabria cominciò di nuovo per conto proprio a produrre di nuovo una 175 ladetto, evoluzione dell'esperienza sua e quella dell'ing. Bruzzese. Una bella moto, l'ho vista su internet. Quanto al faro ad acitilene montato sulla mia moto ti posso dire che all'origine aveva solo gli attacchi, priva del faro a carburo, non sò allora che tipo di faro avesse, so solo che aveva un attacco alla forcella parte inferiore del tipo porta dinamo e due attacchi per il faro alla forcella superiore, per cui ho pensato che all'epoca ogni proprietario di moto priva d'impianto d'illuminazione si regolava di conseguenza. per cui io per l'illuminazione posteriore ho applicato una grossa dinamo da 12 per alimentare il fanalino, mentre per avanti ho applicato quel faro a carburo.
 
10978836
10978836 Inviato: 22 Nov 2010 8:19
 

te l'ho chiesto perchè i fari a carburo compaiono sui cataloghi fino al '26-'27 circa, sugli ultimi cataloghi compaioo già accompagnati dai primi fari alettrici.
mi pareva un po strano che una moto come la tua montasse ancora un faro ad acetilene.
di solito le moto che montavano una dinamo alla ruota (in stile bicicletta) non avevano più fari a carburo, ma anche sull'anteriore montvano piccoli fari elettrici.
devo avere delle foto di una frera con un impianto del genere, se le trovo te le metto
 
10978853
10978853 Inviato: 22 Nov 2010 8:30
 

Link a pagina di Ausoniaschio.it
qui c'è una bella ladetto 175 con alcuni particolari incongrui ma comunque bella..

Link a pagina di Ausoniaschio.it
qui invece vedi una frera con l'impianto a dinamo, all'anteriore monta quel faro piccolo, che assomiglia un po ai fari da sidecar inglesi.
non so che faro sia, forse un marelli, ho visto che spesso erano venduti abbinati alla dinamo, se mai, se ti interessa, puoi provare a mandare una mail al venditore per vedere se ti dice maggiori informazioni sul faro.
 
10979427
10979427 Inviato: 22 Nov 2010 12:01
Oggetto: complimenti......
 

complimenti Domenico.....sei la prova tangibile,che il mondo delle moto d'epoca è fatto di emozioni,ricordi e passione......
 
10979854
10979854 Inviato: 22 Nov 2010 13:50
 

Ciao Errico, quado lo scambio di informazioni su questi indispensabili forum è fonte di conoscenze.... Forse hai ragione tu a proposito del faro alimentato con la dinamo alla ruota. Sicuramente il sistema sulla mia moto era quello, infatti sono alla ricerca di un faretto simile a a quello montato sulla frera o in alternativa monterei un faretto a carburo diverso di quello che c'è adesso. Riguardo la moto Ladetto, mi riferivo proprio a quella, E' proprio Giovanni Ladetto a costruire quella moto.http://www.motoclub-tingavert.it/modules/Forums/images/smiles/0510_saluto.gif
 
10980983
10980983 Inviato: 22 Nov 2010 17:30
 

non ho grosse esperienze di quegli impianti, ho alcune pubblicità ma di roba in giro se ne vede poca.
tempo fa su ebay è andata invenduta una dinamo marelli da 20W da applicare a rullo alla ruota, la vendevano a 20€, peccato che non l'ho presa.
io non ci mettere un faro a carburo perchè è una cosa proprio differente, ci metterei piuttosto un piccolo faro elettrico.
a mio avviso il faro della frera potrebbe essere un marelli o una di piccola produzione dei vari costruttori italiani, vatti a sapere (?)
quello che è certo è che in quegli anni la marelli vendeva e produceva solo su licenza inglese (lucas o miller), a me quel faro della frera mi pare molto molto simile ai fari che si vedono sui cataloghi lucas da applicare sul sidecar oppure come seconda luce all'anteriore.
se guardi sul mercato inglese a volte se ne trovano, intanto guardo cosa trovo sui cataloghi e ti metto una foto.
 
10981763
10981763 Inviato: 22 Nov 2010 19:37
 

Ero quasi convinto di cambiare quel faro, oggi sono sceso nel garage ne ho trovato uno più o meno che ci poteva stare e l'ho cambiato, noto che non è propro male, in attesa di un altro migliore lascio questo. T'invio una foto.







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immagini visibili ai soli utenti registrati

 
10982133
10982133 Inviato: 22 Nov 2010 20:25
 

molto bello!
che faro è?

vedo che hai un parco moto di tutto rispetto icon_eek.gif
 
10986017
10986017 Inviato: 23 Nov 2010 15:35
 

Complessivamente una cinquantina, è un faro del guzzino
 
10988103
10988103 Inviato: 23 Nov 2010 20:53
 

Amici, siamo tutti interessati alle moto di Domenico, veramente bei pezzi.

Però se qui restiamo in argomento, potremmo avere un Topic tutto dedicato alla O.M.C........nel frattempo, se Domenico è così cortese, potrebbe inserire le foto delle Sue moto magari qui :

Foto e presentazioni delle nostre moto d'epoca

...che dite ?....Domenico, va bene ??

doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif
 
10990864
10990864 Inviato: 24 Nov 2010 14:12
 

Ok, vi metterò un pò alla volta le moto alla vostra visione ( dalla serata)
 
13832266
13832266 Inviato: 9 Ott 2012 18:27
 

domenico2 ha scritto:
E' una storia coinvolgente, era l'unica azienda motociclistica del meridione di quell'epoca 1930 a Gerace Marina ( attuale Locri) Ho dovuto contraddire mio malgrado, il Direttore di motociclismo d'epoca, il quale qualche anno fa in un articolo della citata rivista, sosteneva che la fabbrica di motociclette più a sud d'Italia era la i.m.n. Di Napoli (Industria meccanica Napoletana dove usciva il famoso paperino) Torniamo alla OMC (officine meccaniche Calabresi) Progettista e proprietario Ing. Vincenzo Bruzzese anch'egli Calabrese. Nel massimo della espansione dell'azienda aveva 250 dipendenti tra tecnici e maestranze, ( ironia della sorte l'immigrazione avveniva al contrario dal nord al sud) Oltre alle motociclette 175 sport 1^ serie a magnete priva d'impianto d'illuminazione, 2^ serie sport lusso a spinterogeno, produceva una serie di prodotti lavorati e semilavorati per altre aziende, quali: ghisa, alluminio Ottone e derivati, acciai speciali, utensili da precisione per officine motori a benzine e disel, forniva altresì materiale per le ferrovie e per gli arsenali della marina militare di Napoli e quella di Taranto ecc. Aveva proprie fonderie per cui tutto prodotto in loco!!! Nel 1932, 12 di queste moto aprivano il corteo su 300 motociclette in Via dell'Imperio a Roma (attuale Via Dei Fori Imperiali in occasione della Decennale) con in testa il costruttore Vincenzo Bruzzese, il quale sulla sua 1^ moto c'era un vessillo con la scritta " I centauri Calabresi di Gerace Marina" premiato alla fine del corteo da Benito Mussolini con un suo poster con la scritta A Vincenzo bruzzese pioniere del Mezzoggiorno d'Italia e della Calabria. Le moto erano di ottima qualità le soluzioni tecniche: Cambio in blocco, ingranaggeria smotabile dai laterali, albero a camme scomponibile inquanto a mille righe dai laterali, intercapedine per il passaggio dell'olio all'interno del cartere ( senza tubicini esterni) ecc. Purtroppo per l'ignoranza del popolo e per l'egoismo e invidia dei latifondisti ( proprietari terrieri legati e protetti dal partito fascista ordirono contro Bruzzese una serie di "congiuri" che lo constrinsero a Fallire, facendolo persino arrestare, Solo dopo 4 anni di carcere ingiusto fu assolto ma ormai dalla fabbrica non era rimasto niente in quanto il curatore fallimentare aveva svenduto tutto. Ci sarebbe da parlare settimane!!! non vorrei essere stato noioso ma sono anch'io calabrese. Ho trovato dopo 10 anni di ricerche un rudere di omc 1^ serie è ho fatto un gioiello dopo tanto lavoro ed impegno, l'unica sopravissuta!!!!! Un saluto Domenico 2


Salve signor Domenico, avrei bisogno di contattarla, come faccio?
 
13832305
13832305 Inviato: 9 Ott 2012 18:40
 

Mi sembra difficile che possa risponderti..................
non si collega dall'anno scorso............................................ eusa_think.gif
 
Mostra prima i messaggi di:





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