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Eh si, tocca fare la D21.. ma vaf! Route des Grandes Alpes!
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8139811 Inviato: 20 Lug 2009 14:17
Oggetto: Eh si, tocca fare la D21.. ma vaf! Route des Grandes Alpes!
 

Premessa, capirete cos'è la D21 tra qualche giorno quando qst report sara' finito...per ora cominciate a leggere!

Un giorno mi arriva un'email da parte di quel vecchio lupo di Altimor... comincio a leggere, 2600mt, 2700mt, 2800mt e così via... insomma sembrava una minaccia... ti faro' fuori con qst itinerario... morirai sulle vette alpine!!!
Io invece, con l'incoscienza che mi contraddistingue gli rispondo subito dicendo ke non vedevo l'ora...
2 cenette squisite a casa sua (mi sto ancora leccando i baffi!!) per organizzarci e prenotare gli alberghetti con mezza stella, 4 chiacchiere per ribadire il nostro livello di pazzia e via...

Partenza ore 6.45 da Bastia, incontriamo quell'altro matto di Andry72 poco piu' avanti che nel frattempo aveva deciso di farci compagnia nel viaggio di andata fino a Genova, dove doveva restare per il Tinga Liguria.
Ovviamente siccome i km erano pochi e le strade poco tortuose icon_asd.gif decidiamo di scaldare un po' le gomme passando per la statale Volterrana, che ci porta giu' alla calura della pianura toscana.
Di qui proseguiamo per Genova e poi, dopo aver superato boccheggiando la pianura padana, alle ore 17.00 arriviamo ad Aosta, accolti dalla magnifica vegetazione delle valli valdostane.
Qui appena femi, leggiamo il cartello "Gran San Bernardo", e siccome 650km non facevano cifra tonda, cominciamo a scalare i 2500mt del sopracitato passo, giungendo al confine svizzero dove la vetta termina con uno spettacolare laghetto, passando per curve e tornanti attorniati da alti speroni di roccia.
Come inizio niente male direi…
“Massimo dove è l’Albergo??”
“Ad Arpuilles” “vedi qui giri e DOVREBBE ESSERE QUI DIETRO”
Peccato che Aosta sia attorniata da montagne, in pratica abbiamo scalato un altro passo per giungere alla fantomatica localita’ (stupendo paesello alpino, 5 case!) dove abbiamo riposato alla grande attorniati da montagne, respirando l’aria frizzante tipica delle estati alpine.
L’indomani mattina di buonora (nb: il caro alty ha la sveglia biologica alle 5… è vivo per miracolo, gli istinti omicidi si sono fermati pensando al fatto che senza di lui sarei rimasto per sempre nelle alpi a gironsolare in attesa di trovare la strada) partiamo alla volta del passo del piccolo s.Bernardo.
Purtroppo comincia a piovere, io mantengo estrema calma (forse perché incosciente della durezza del tour), il viso maturo di Altimor invece si corruccia in maniera evidente, lasciando trasparire tutta la sua preoccupazione.
Indossate le tute antipioggia nella splendida piazza de La Touille, cominciamo sotto una pioggia poco insistente a scalare con estrema attenzione il primo passo. Arriviamo incolumi ai 2200 mt del piccolo san Bernardo che ci stupisce per la vegetazione molto rigogliosa del primo pezzo di strada e la strada abbastanza agevole che porta su in cima. Scattate le foto di rito, con in testa i nuvoloni minacciosi, scendiamo verso la magnifica val d’Isere, dove capisco che la bellezza della Francia Alpina non è immaginabile da un cervello umano, i paesaggi sono irrealmente belli, i paesi sembrano dipinti da un pittore impressionista, curatissimi e incastonati tra montagne, fiumi, cascate e laghi.
Il tempo nel frattempo era leggermente migliorato, regalandoci qualche sprazzo di sereno tra i numerosi nuvoloni che ci circondavano.
Scaliamo quindi il col de l’Iseran (2770mt) che impressiona per maestosita’ e per il fatto che è circondato da montagne innevate, ma ci lascia comunque con un senso di incompletezza, di inconsistenza, forse perché si viene dalla stupenda valle omonima che ormai ha riempito i nostri occhi di paesaggi stupendi, e quindi la nostra psiche tende a non volerne abbandonare il magnifico ricordo.
Di qui scendiamo per una strada davvero bellissima che ci porta a Modane e di qui ai colle du telegraphe (che non è un passo) e continuando a salire si arriva al maestosissimo col du Galibier dove c’era un freddo cane e dal quale si potevano ammirare 2 magnifiche vallate. Ah dimenticavo, per salire sul Galibier si rischia piu’ volte la pellaccia e chi soffre di vertigini avra’ grosse difficoltà poiche’ si fanno diversi km con una stradina con uno strapiombo accanto di circa 1000mt senza parapetto…
Scendendo ci troviamo a pranzare sul Lautaret (altro “non passo”) dove ci troviamo di fianco ad una moto degli anni 30, perfettamente ristrutturata con un tipo alquanto alternativo ke ci viaggiava su. Non conoscendo il francese mi accodo ad altimor che ordina qualcosa (e neanke lui se la cava molto bene), e fortunatamente non ci avvelenano, anzi il pranzo è piacevole.
Quindi affrettandosi poiche’ cominciava a piovere, risaltiamo in sella ansiosi di raggiungere quello che sapevamo essere uno delle mete piu’ spettacolari del tour: il cole de Isoard
Saliamo danzando come aquile (bagnate) poiché la strada è fantastica, piena di curve piacevoli da raccordare, con un occhio alla strada e l’altro alla magnifica vegetazione.
Giunti in cima foto di rito, e via verso la zona delle rocce dell’isoard: qui ci rifermiamo attorniati da questi spuntoni alti un centinaio di metri impressionantemente belli.
Soddisfatti delle fotine artistiche ci avviamo inconsapevoli del nostro destino al termine della giornata, con il passo dell’Agnello.
Passando per paesini fatati, dove ho incontrato affacciato al balcone anche il famoso nonno di Heidi!!!, con case di legno (tutte in legno), ci inoltriamo in qst strada infinita fatto di mille curve pericolosissime senza parapetto, larga poco piu’ di un’auto. Qui in cima c’è il confine con l’Italie e si respira aria di mistero, sembra una strada “maledetta” una di quelle strade che incute timore, inquietudine. E non a caso è deserta.
Decidiamo allora di scendere ma siamo fermati dalla vista di alcune marmotte che riusciamo ad immortalare. Una aveva ancora un brandello con scritto dainese in bocca…. Qualcuno aveva sbagliato un tornante!!!
La stanchezza comincia a farsi sentire e la provincia di cuneo non è delle piu’ belle e fresche scendendo dall’Agnello. Allora chiedo a Massimo, “ma l’albergo dov’è?”
E lui, “eh bagni di Vinadio”, una sessantina di km”.
Di strada tutte curve, un posto poi soprannominato da me “inculandia” per l’evidente lontananza dal mondo civile, attorniato da montagne, con un fortissimo rumore di acque fluente, freddo umido e con gente poco cortese (su albergatrice e cameriera avrei testato i magnifici strumenti di tortura dell'inquisizione…), ma decisamente bello come posto per soggiornare.
Finalmente guadagniamo la cena e la doccia, anche se rimanevano ben poche forze all’attivo ed orgoglioso notavo che Massimo era quasi piu’ stanco di me (hihihihi) nonostante la comodita’ della muccona.
C’è da dire ke il vecchio saggio ha dalla sua una ventina d’anni in piu’ a me, e questo non mi ha reso piu’ tanto orgoglioso!!!
Con questa perla siamo giunti a meta’ report, il resto e le foto alla prossima puntata!

Ultima modifica di coco1980 il 20 Lug 2009 23:18, modificato 2 volte in totale
 
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8139958 Inviato: 20 Lug 2009 14:34
 

Bellissimo mezzo report... ma l'altra metà?
 
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8141578 Inviato: 20 Lug 2009 17:56
 
 
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8142777 Inviato: 20 Lug 2009 20:37
 

Il giorno dopo si riparte alla volta della Francia, come sempre di buonora, e dobbiamo fermarci un secondo a fare l’ingrassaggio della mia catena che insieme alla moto aveva raccolto 3kg di polvere e stava dando segni inquietanti di rumorosita’.
Effettuato il pit stop ai piedi del colle della lombarda, lo aggrediamo con le rinnovate forze del mattino, ma lui con i suoi tornanti ad u strettissima, gli strapiombi senza parapetto sembra dirci “so ragazzi!” e noi calmiamo i bollenti spiriti e adeguiamo l’andatura al paesaggio.
Il colle della lombarda è forse il piu’ bello visto sino ad ora, mix di piu’ tipi di paesaggi, passando dal rigoglioso alla roccia brulla in cima, costeggiando questi strapiombi che ad essere sincero incutevano un po’ di timore visto ke la strada era larga non piu’ di un’auto e il manto d’asfalto non sempre era pulito.
Qui su incontriamo dei (pazzi) ciclisti che scopriamo voler fare il nostro itinerario (secondo me sulla bonette moriranno assiderati)
Ed infatti cominciando a scalare il col de la Bonette ci accorgiamo che qui fa’ veramente freddo e capiamo che questa montagna è davvero incazzata, non ama farsi visitare e tenta in tutti i modi (freddo, detriti sulla strada, i soliti strapiombini di 1000mt, le curve cieche che chiudono all’improvviso) di fermare i turisti a meta’ strada. Ed infatti il termometro della muccona segnava un solo piccolo grado lissu’ in cima, dove c’erano un gruppo di teteschi doitch puri sessantenni un po’ rattrappiti ke sembravano a loro agio mentre noi tremavamo infreddoliti (soprattutto io, ke da buon napoletano sono abituato a temperature piu’ miti)
Ed incredibile ma vero, come a schernirci, arriva un ciclista in pantaloncini corti, in cima alla bonette… io penso ke s’era drogato, ed anche con qualcosa di buono.
Con in mente i filmatini di youtube delle Gorges de Daluis e le parole di Altimor che mi descrivevano il col de Cayolle come un “parco giochi” prendo coraggio e affronto la discesa bagnata, piena di pietre e davvero lunga del che ci portera’ ad uno dei tanti stupendi paesini francesi di cui non ricordo il nome.
Qui ci fermiamo un attimo per un caffe’, (al solito veramente orrendo) e ripartiamo alla volta del sopracitato parco giochi, il colle de Cayolle.
E salendo capisco il perché della descrizione di Massimo, ponti, ponticelli, fiumi, cascate, laghetti.
Giunti in cima si riscende con un occhio all’orologio per la fame che cresce… fortuna ke il vecchio lupo conosce un magnifico ristorante con veduta sulle gole del Var, dove ci rifocilliamo con magnifica cucina francese ed incontriamo il sosia del Doc di ritorno al futuro, persona anche un po’ instabile mentalmente dato che continuava a parlarci in francese nonostante gli ripetevamo che non capivamo una mazza di quel ke diceva.
Poco dopo il nostro sguardo viene catturato da pareti di roccia scurissima, tra il grigio e il nero, mi perdonerete ma nonostante Altimor me l’abbia detto 10 volte non ricordo ke cavolo di minerale le rende così scure e impedisce alla vegetazione di crescere.
Ed ecco che forse arriviamo al posto piu’ magico che abbia mai visto in vita mia, le Gorges de Daluis: fantastica strada che costeggia il var che potete ammirare in qst foto di altri motociclisti, inutile dire altro guardate e capirete, comunque c’era un cartello “attention 27 tunnel!!!”
Link a pagina di Motospart.net
Da qui riscendiamo alla volta della valle del Var, un’altra dimostrazione della potenza della natura.
Prendiamo una magnifica statale tutta curve che ci porta alla valle del Vesuble, partenza della scalata al col de Turini, altra strada magnifica, ma la cima non ci ha entusiasmato.
Qui su pero’ c’è stato l’episodio ke ha segnato il viaggio.
Troviamo una strada chiusa, guardiamo la cartina, ci consultiamo con un altro motociclista ed elaboriamo una strada alternativa.
La prendiamo, poi ad un bivio ci rifermiamo, breve consultazione tra di noi, e diciamo eh si tocca fare la E51.
Voltiamo l’angolo e ci troviamo davanti un tornante che affaccia su uno strapiombo penso di 2ml metri, si vedeva il mare della costa azzurra in lontananza e una serie di tornanti praticamente in verticale uno sull’altro, con l’interno di circa 30cm. Cio’ provoca ilarita’ in noi che con un sospiro ci rimettiamo in moto, ancora ridacchianti, e diciamo piano piano qst strada si fara’…
La muccona di alty sembrava voler andare a pascolare ad ogni tornante!! E’ stato l’unico momento in cui non avrei barattato la comodita’ dell’rt con l’agilita’ della mia sv.
Dopo un miliardo di curve, una strada piccolissima tra i boschi e tanta ma tanta fatica giungiamo a Sospel accompagnati da 2 ducatisti (padre e figlio) che ci avevano agganciato nel frattempo ed avevano condiviso con noi la disperazione nell’affrontare la mitica E21.
Finalmente dopo altri 20km di curve guadagniamo l’autostrada ke ci portera’ ad Arma di Taggia, dove avevamo prenotato l’albergo e dove passiamo anche una splendida serata in riva al mare a parlottare come 2 vecchi amici. 10 vette alpine ed il mare…. E che vuoi di piu’ dalla vita.
Fine seconda parte… la terza (tinga liguria e ritorno a casa) forse arrivera’ ma non so’ quando!

Ultima modifica di coco1980 il 20 Lug 2009 23:07, modificato 3 volte in totale
 
8143225
8143225 Inviato: 20 Lug 2009 21:35
 

Confermo!!!

Costantino (coco1980) è un GRANDE!!! 0510_abbraccio.gif 0510_abbraccio.gif

0509_doppio_ok.gif 0509_doppio_ok.gif 0509_doppio_ok.gif 0509_doppio_ok.gif 0509_doppio_ok.gif 0509_doppio_ok.gif 0509_doppio_ok.gif 0509_doppio_ok.gif 0509_doppio_ok.gif

Grande compagno di viaggio!
Grande nell'età nonostante ci siano più di 21 anni di meno di quella veneranda che mi appartiene!
Grande come motociclista! (pochi sono capaci di stargli dietro se ci da dentro!!!)
Grande nella forza mentale! (non ha avuto mai un cedimento nonostante lo stress al quale lo ho sottoposto)
Grande nell'aver sopportato un "lupo solitario" come me che si sveglia alle 5 del mattino e prima delle 1 non chiude occhio!
Grande nel fare il report e descrivere 4 giorni che sono stati intensi e irripetibili!!

spero di postare quanto prima le foto che sono venute splendide!!
 
8143902
8143902 Inviato: 20 Lug 2009 23:02
 

AltimOr ha scritto:
Confermo!!!

Costantino (coco1980) è un GRANDE!!! 0510_abbraccio.gif 0510_abbraccio.gif

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Grande compagno di viaggio!
Grande nell'età nonostante ci siano più di 21 anni di meno di quella veneranda che mi appartiene!
Grande come motociclista! (pochi sono capaci di stargli dietro se ci da dentro!!!)
Grande nella forza mentale! (non ha avuto mai un cedimento nonostante lo stress al quale lo ho sottoposto)
Grande nell'aver sopportato un "lupo solitario" come me che si sveglia alle 5 del mattino e prima delle 1 non chiude occhio!
Grande nel fare il report e descrivere 4 giorni che sono stati intensi e irripetibili!!

spero di postare quanto prima le foto che sono venute splendide!!


Troppi complimenti icon_redface.gif , comunque approfitto per ringraziare pubblicamente Massimo per aver ideato qst stupendo viaggio, e per aver fatto da tom tom come al solito, e al contrario di quel che dice non fa' sentire assolutamente la differenza di eta', anzi mi sn trovato come con un amico coetaneo, condividendo qst magnifica esperienza. Mi fermo qui poichè penso ke ogni parola sia superflua e quello che avevamo da dirci ce lo siamo gia' dimostrato in qst giorni coi fatti.
Spero di bissare presto, magari con qualche altro tingavertiano che si aggrega.
 
8145314
8145314 Inviato: 21 Lug 2009 8:55
 

Ragazzi siete semplicemente grandi, bel report e posti da brividi (in tutti i sensi) icon_asd.gif
 
8147153
8147153 Inviato: 21 Lug 2009 12:16
 

in attesa dell'ultima parte del report per ora dico solo 0510_inchino.gif 0510_inchino.gif 0510_inchino.gif 0510_inchino.gif ....e con molta invidia!!! icon_evil.gif

complimenti a entrambi!!! eusa_clap.gif eusa_clap.gif
 
8157774
8157774 Inviato: 22 Lug 2009 15:39
 
 
8159704
8159704 Inviato: 22 Lug 2009 19:48
 
 
8173567
8173567 Inviato: 24 Lug 2009 12:33
 

I miei complimenti signori...un giro veramente stupendo....mi avete fatto venire una voglia passesca...

E' troppo chiedere l'itinerario di questo viaggio e gli eventuali posti dove si siete fermati a dormire?
 
8175039
8175039 Inviato: 24 Lug 2009 15:07
 

pagio84 ha scritto:
I miei complimenti signori...un giro veramente stupendo....mi avete fatto venire una voglia passesca...

E' troppo chiedere l'itinerario di questo viaggio e gli eventuali posti dove si siete fermati a dormire?


vedi mp
 
8183513
8183513 Inviato: 26 Lug 2009 9:50
 

complimenti per il giro, veramente fantastico e per le stupende foto. 0510_inchino.gif

mi è piaciuto molto anche il report e rimango in attesa della terza parte icon_wink.gif



AltimOr ha scritto:


vedi mp


sarei interessato anche io all'itinerario eusa_whistle.gif
 
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