Non spaventatevi del titolo, più avanti ne capirete il senso goliardico.
Dunque, la nostra giornata comincia alle ore 10:40 di una bella mattinata datata 11.07.2009: appuntamento a casa di Mattia per il carico delle moto.
Questa nostra esperienza di pista è la seconda, dopo la prima pistata per neofiti del 21,06,2009...insomma, diciamocelo pure, è la prima “esperienza seria”.
Già dal mattino cerchiamo di esternare le nostre tensioni....cavolo, questa volta non si scherza, questa volta si entra in circuito con gente che veramente ci sa andare e chissà come reagiremo.........i primi commenti quindi sono i seguenti:
Marino: “sono agitatissimo, ho dormito veramente pochissimo....ci mancava poco che facessi compagnia al cane”
Mattia: “Beh, mah.....tutto sommato sono tranquillo”
Erika: “Era meglio se prendevo un Imodium, dalle 8:00 alle 10:00 sono andata di corpo ben 4 volte!!!!!”
Ridendo e scherzando eseguiamo un'operazione altamente “necessaria” per questa pistata seria: la rimozione degli specchietti. Mentre Mattia con due mosse ha sganciato i suoi, io e Merino bestemmiamo con viti e connettori degli specchietti del GSX-r....... se becco quel …....(biiiippp) d'un giapponese che li ha progettati, giuro che lo spenno al volo!!!!
Una volta rimossi gli specchietti, realizziamo che le nostre bimbe sono davvero belle:
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Carichiamo e fissiamo quindi le moto nel furgone: questa volta siamo dei veri professionisti, anche nell'organizzazione........nulla da ammettere con la prima volta, in cui abbiamo dato la parvenza di 3 beduini
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Ore 12:00 partenza........ subito nel furgone si crea un'atmosfera molto ilare e gioiosa, finchè......ohhhhhhh...urca....che cavolo è 'sta roba? Marino sfila dal porta oggetti del furgone un oggetto non ben definito:
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...la forma è molto familiare....????????....possibile????? ….
Ma sì, si tratta del famoso kit “per auto soddisfazione sessuale” della 3M, dedicato ai “camionisti soli”....ed ecco Marino che ci da un chiaro esempio del suo utilizzo:
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Dopo qualche sana risata si arriva al casello di Ospedaletto, usciamo e ne approfittiamo subito per riempire la tanica della benzina: esco e mi approssimo al benzinaio, dimenticando per un attimo di avere un abbigliamento un po' da spiaggia:
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….fortunatamente avevo accanto le mie “guardie del corpo”, perché, considerata l'arrapaggine del benzinaio, credo che avrei rischiato grosso se mi fossi trovata da sola.
Per sciogliere un po' il mio imbarazzo, ecco che il buon Marino se ne esce con una battuta a dir poco fantastica: “Ragazzi, ho in mente un'idea: perché la prossima volta non veniamo a Franciacorta col furgone nero sponsorizzato dalle onoranze funebri? Che figata....., avrei già in mente lo slogan da scrivere sul cassone: ONORANZE FUNEBRI VICENTINE, UNA CORSA VERSO L'ALDILA'”........ a quel punto un po' tutti abbiamo avuto delle serie difficoltà nel contrastare una grave incontinenza provocate dalle grasse risate.
Ore 13:40 si arriva in autodromo...... cavolo, qui le cose sono veramente serie stavolta: tutti i presenti sono dotati di moto stargate ed a solo uso pista, ci sono poi un'infinità di piccoli team....insomma, noi un po' ci vergognamo, ma alla fine facciamo “spallucce” ed andiamo avanti per la nostra strada, tanto che, essendo sempre in perenne ritardo, molto rapidamente andiamo a ritirare i buoni di entrata . Successivamente scarichiamo le moto, ci vestiamo ed ecco che alle 14:10 siamo in coda per entrare......la tensione va alle stelle....la pelle d'oca pure......tre, due, uno.....zerooooooooo....cancelli aperti e viaaaaaaa.......
Mentre Mattia prende subito un ottimo passo, io e Marino siamo in seria difficoltà: siamo legatissimi, imbranati, pesanti......oddio cosa è successo? Mah, solo questione di età....alla fine siamo noi due i vecchietti.....ma dopo il secondo giro le cose cambiano ed ecco che, riacquistata la fiducia e svanita un po' di tensione, anche io e Marino cominciamo a galoppare.
Effettivamente l'esperienza è ben differente: credevamo di aver un bel ritmo; ma alla fine ci siamo resi conto di essere delle tartarughe, visti i bolidi che ci sorpassavano da tutte le parti....... capperi come va certa gente, è un vero piacere vederli sorpassare e buttarsi in piega.
Inebriata da “tanta professionalità” e stra convinta di dover raggiungere il “mio scopo giornaliero”, m'impegno a più non posso: cerco di staccare all'ultimo, cerco di fare delle buone traiettorie e soprattutto di buttarmi il più possibile in piega, quando, ad un certo punto...........”grattttttt”.................gratttt???”.................... come “gratt???”..... vuoi dire che quel “grattt” era proprio........ SIIIIIIIIIIII.....VAIIIIIIII........GRANDIOSOOOOO..... SAPONETTA SVERGINATA!!!!!!!!! Dio mio che emozione, da sotto il casco ho cacciato un mega urlo di felicità....... Bene, capito come funziona, mi sono dilettata a ripetere il gesto....ed alla fine ecco il timido risultato:
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….nulla al confronto con i miei colleghi, ma alla fine ci sono riuscita anche io e questo mi basta.
Cappero.... bandiera a scacchi....turno finito....... noooo....proprio ora che mi stavo divertendo.
Usciamo ed arrivati al nostro furgone ci scambiamo le dovute impressioni: bello, bellissimo.......siamo felici dei nostri risultati, ci siamo sentiti più sciolti, più “bravi”.....insomma, al settimo cielo; anche se moooolto stanchi. Cavolo, ma come fanno quelli del moto GP a correre così a lungo?
Beh, tra una cosa e l'altra ne approfittiamo per farci alcune foto di rito:
Mattia e la sua “Fiona” (mmmmmhhhh, come ti voglio bene bella mia)
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Marino (il cavaliere nero) e la sua Regina
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Io e la mia Gina
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La “Squadra corse onoranze funebri vicentine” al completo...godetevi le facce da becchini dei piloti
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Bene ragazzi, vestiamoci ed affrontiamo il secondo turno.
Ore 15:10 ci approssimiamo ai cancelli, ma ci viene detto che il turno è slittato di 20 minuti. OK, forse meglio così......siamo parecchio stanchi, ed un po' di sosta in più non ci fa male. Alla fine si rientra, ma in questo secondo turno c'è gente che veramente corre. Onestamente ho un po' di soggezione, quindi cerco di curare al meglio le traiettorie, di correre il più veloce possibile e non preoccuparmi di grattare la saponetta.
Anche questo secondo turno termina e, pian piano usciamo........ stavolta siamo veramente stanchi, sia fisicamente che psicologicamente....sentiamo i primi dolori muscolari. E' giunta l'ora di mettere giù le moto e di bere una bella bibita fresca in tutto relax.
Siamo soddisfatti, felici, al settimo cielo....pian pianino iniziamo ad imparare tante cose ad a spostare in là i nostri limiti....discutiamo con qualcuno che ne sa più di noi ed “immagazziniamo” i preziosi consigli, nella speranza di poterli mettere in pratica la volta successiva.
Già....la volta successiva......speriamo arrivi presto...... magari cambiando pista.... magari Adria?
Bah, vedremo.... in questo momento ci godiamo ancora le forti scariche di adrenalina che ci hanno funestato questo sabato.