Report: Tornanti del Mediterraneo - Sardegna, 29-31/05/09

Cari amici del forum,

Ci sono momenti della vita che vivi con una intensità tale che per sempre ne porterai il ricordo, e quanto sto per raccontare è qualcosa del genere.

Tutto ebbe inizio da una conversazione ad un tavolo di un bar, lo scorso anno, in Sardegna.

Qualcuno mi disse “I have a dream”, parlandomi dell’idea di un evento tipo ritrovo/escursione in moto per le bellissime strade interne di questa meravigliosa terra, che personalmente avevo già il piacere e la fortuna di conoscere, e altro non potei che dire “bella idea!”….e ciò che è nato, è quello che andrò a raccontare.

Tre ragazzi sardi, Marco, Maurizio e Michele (www.sardegnainmoto.com), hanno regalato a tutti noi che siamo stati là giorni bellissimi, in luoghi dove il tempo si dilata, dove tutto diventa a misura d’uomo, dove riesci ad ascoltarti dentro.

28 MAGGIO 2009
Dopo mesi di attesa, di sogni nel cassetto, arriva il giorno della partenza.
La storia è la mia e quella di 4 amici: Emanuele, Alessandro, Giorgia e Iuri, che hanno condiviso questa esperienza, iniziando con il ritrovarsi (io, Ale, Gio e Iuri) una sera alle 18,45 per andare a Livorno a prendere la nave. L’indomito Emanuele, partito da Verona, lo abbiamo raccolto per strada vicino a Pontedera (città natale della Piaggio) e condotto a Livorno.
Già lo stare nel piazzale del porto prima della partenza ti da una sensazione meravigliosa: ti senti come se all’improvviso, dopo una tirata al limite, arrivi al traguardo e chiudi il gas…bellissimo…peccato che ce lo fanno durare poco: ci imbarcano subito, con moltissime altre moto. Bellissimo.
Saliamo in nave e prendiamo possesso della cabina io, Manu e Ale: posizione della stessa favolosa (tutta a prua), ma attesa del cabinista di turno che ci apra la porta da non augurare a nessuno….ma tutto passa, si pensa già al giorno dopo.
Subito fuori sul ponte, all’aria…il motociclista odia il chiuso (si sopportano solo il casco e la tuta…!), e guardare da un lato il mare al largo, immaginando la Sardegna oltre l’orizzonte, e la città di Livorno che stai per lasciare dall’altra, ancora ti fa sognare….Ma la fame richiama alla realtà: si va a cenare!
Dopo una cenetta frugale a prezzi modici (mortacci! direbbero a Roma…), ricerca delle due motocicliste che erano sulla nostra stessa nave, anche loro partecipanti all’evento: avendo ricevuto l’incarico ufficiale di “capogruppo” dei partecipanti da Golfo Aranci, dovevo condurre tutti al primo appuntamento a Porto San Paolo.
Eccezionale la telefonata che ricevo: “pronto, sono Maria Teresa e chiamo col telefono della Ines” (della serie: siamo tutte qui!), e io: “dove siete?”, lei: “al self service”, io: “anche noi. Alza un braccio!” e…tac! Un braccio si alza dal tavolo quasi accanto al nostro! Incredibile!
Caffè tutti insieme di socializzazione e conoscenza, poi tutti a dormire e appuntamento a domattina fuori dalla nave sulla banchina.
Dormire in cabina insieme può essere motivo di episodi vi varia natura…mi limiterò a citare delle simpatiche conversazioni nel sonno di Ale, che pronunciava parole in aramaico antico, sulle quali io e Manu ci consultavamo in real time, non comprendendo il significato…

29 MAGGIO 2009
Le coste della sardegna…finalmente. Ci alziamo, apriamo la porta della cabina e….un muro di gente! Chiudiamo subito e ritrattiamo circa l’uscire, attendendo che la folla scemi un po’.
Scendiamo a prendere le moto, sbarchiamo a terra e l’aria di sardegna si fa sentire subito….ti cambia rumore anche la moto!
Riunito il gruppo, si parte per Porto San Paolo. Ci troviamo con Marco e altri, in tutto facciamo una quasi quindicina di moto, che iniziano a dirigersi verso Fonni, attraverso un itinerario fatto da mare e poi interni, su strade poco trafficate e dal fondo in molti casi eccezionale, con un grip assurdo, tutte curve e controcurve da pieghe continue.
Arrivo a Fonni per il pranzo, che non inizia per aspettare i ritardatari da Porto Torres…non tutte le navi sono state puntuali.
La location dell’agriturismo Donnortei è fantastica: da lassù si vede fino a Macomer da un lato e fino al mare di Oristano da poco più a sud, e ce ne rendiamo ancor e di più conto quando si para davanti a noi,la sera, un tramonto da favola….ma parliamo un po’ del pranzo: favoloso, nel pieno rispetto della tradizione sarda e barbaricina, con i piatti che velocemente si svuotavano…che branco di lupi affamati!
Ma la fame è quella di strade, di moto…e allora via, per un primo giro di assaggio nei dintorni, quale “riscaldamento” per il giorno clou fissato per l’indomani.
Visita ad una location suggestiva, un vecchio mulino ad acqua nell’interno, tanto che non sembrava nemmeno di essere in sardegna, almeno per quello che l’immaginario collettivo attribuisce a questa terra. Nel mezzo al verde e a sorgenti di acqua fresca, apprezzi ancora di più ciò che questa terra ti offre, soprattutto se a guidarti alla scoperta di questi luoghi sono dei veri conoscitori, come appunto i ragazzi dell’organizzazione.
Rientro a Donnortei, e per strada qualcuno si diverte un po’ ad aprire un po’ più del lecito, innescando una specie di bagarre fra le prime posizioni…un po’ di brio va bene, è il sale di andare in moto, ma qui siamo per divertirci, guidando veloce, non siamo in pista: alla sera infatti gli organizzatori non mancano di “rampognare” gli indisciplinati, che comunque accettano e comprendono.
Cena fantastica, con tanto di maialino da Oscar, preceduta da quel tramonto di cui sopra.
Tutti a dormire a sognare il giorno dopo…Ah, altra conversazione notturna di Ale, stavolta a tema motociclistico: avendo un certo apprezzamento per la Ducati Multistrada (che l’amico Mauro di quel di Reggio Emilia conduce in maniera eccellente fra le curve sarde, con tanto di moglie come zavorrina), nel sonno pronuncia qualcosa come: “blbbbtcplkamrnaibrz….Multistrada……gtqpkjzrydgm!” Sembrava Mr, Bean, quello dei cartoni animati……

30 MAGGIO 2009
Il gran giorno: sveglia e colazione, con dolci fatti in casa meravigliosi, e si parte. Itinerario che alla fine scopriamo essere di quasi 300 (!) km, fra strade incredibili, traffico pressoché assente, asfalto terribilmente abrasivo per le gomme (vero, Riccardo..? La posteriore della FZ1…kaput!) ma con un grip eccezionale. Qui davvero capisci cosa vuol dire guidare, sotto il casco ti viene il sorriso ad ogni curva. Affrontiamo la strada da Gonone al passo di Genna Silana, il cui tratto finale prima della vetta sembra una pista….che emozione! La mia 999 era al debutto su quelle strade (la mia vecchia VTR era una veterana lì…), e ad ogni curva sembrava mi dicesse: “e apri ‘sto gas!”, da quanto la strada era bella e scorrevole….se ne accorgeva la moto prima di me!
A pranzo onestamente non ricordo dove fossimo…ricordo solo che era un posto nel verde, bello, fresco, proprio quello che serve per ricaricarti dopo quasi quattro ore di moto.
Anche qui il pranzo è qualcosa da ricordare, ma una menzione speciale va ai culurgiones (una specie di ravioli, ma più grandi e consistenti) che ci hanno servito, che erano superlativi.
Si mangia, si beve, si cazzeggia: partono barzellette e minishow personali ora dell’uno, ora dell’altro, che non mancano di rallegrare la compagnia, ma con un certo dispiacere, bisogna ripartire.
Ho detto dispiacere perché, almeno personalmente, avevo mangiato così bene e tanto, che avevo perso la facoltà e la capacità di guida della moto…! Mi sembrava di non esserci mai salito prima…esperienza assurda che però, una volta rientrati a Donnortei, scopro essere stata comune ad altri…meno male!
Doccia e…”aperitivo sardo”, come un amico ha definito: è iniziata una simpatica fornitura continua di bottiglie di birra (rigorosamente Ichnusa) sul nostro tavolo, mentre si commentava la giornata meravigliosa appena passata.
Ancora un altro tramonto da incorniciare e poi tutti a cena, ad un buffet ottimamente organizzato, ed accompagnato dalla musica di un gruppo che eseguiva repertorio cubano…..sembrava di essere nel film Buena Vista Social Club….Favoloso!
L’organizzazione aveva pensato ad una bella serata, ma la felice stanchezza di tutti noi era superiore a tutto. Si va a dormire.

31 MAGGIO 2009
Il tempo inizia a volerci male: nella notte era piovuto, e al mattino era molto nuvoloso. Allora decidiamo per una escursione nel parco, accompagnati dal titolare del tutto, Daniele, persona eccezionale sotto tutti i punti di vista…(www.agriturismodonnortei.com). Abbiamo visto da vicino i cervi sardi, bellissimi, venivano da noi e gli abbiamo dato da mangiare…esperienza eccezionale. E poi abbiamo assistito ad una cosa bellissima:.…un piccolo cervo era appena nato ed era lì, indifeso, piccolo. Quando osservi una cosa del genere, in uno scenario come quello e in quei luoghi, davvero dentro di te senti la grandezza della vita.
Rientriamo e andiamo a pranzo, per il saluto finale. Altra location a Gavoi, nelle vicinanze, pranzo tipico e dalla qualità superiore (tanto per non perdere l’allenamento..), e poi rientro a Donnortei per ritirare i bagagli e i saluti.
Qui finisce il racconto di queste meravigliose giornate, e mi sento di dire grazie a:
Marco, Michele e Maurizio, eccezionali organizzatori di un evento curatissimo fin nei piccoli dettagli;
Daniele e la sua famiglia, padroni di casa a Donnortei, la cui ospitalità è stata eccezionale;
Alessandro, Emanuele, Giorgia e Iuri, miei compagni di viaggio da vicino;
Tutti gli altri che c’erano, e dico solo qualche nome così: Sara da Olbia; Carlo, Andrea e Luca da Napoli; Valerio da Porto san Paolo; Mauro e la moglie (aiuto, non ricordo il nome….!) da Reggio Emilia; Riccardo e Raffafella da Genova; Franco, Marco, Ines da Padova; Maria Teresa da La Spezia, e poi tutti gli altri da ognidove.

Appuntamento al 2010…se non ne mettono in cantiere una prima di allora!

Grazie a tutti per avermi sopportato in questo racconto ma, credetemi, fare questa esperienza ne vale davvero la pena: non esiste solo il mal d’Africa, esiste anche il mal di Sardegna…..

Beppe

I compagni di viaggio

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