Vedo di risponderti per entrambi i quesiti.
Brexxa ha scritto:
io settimana prossima porto il giubbotto e lo proverò con quello... però il mio giubbotto (dainese racing) e relativamente corto... potrebbe uscire nella parte sotto il paraschiena? sarebbe normale? io ho in programma di comprare anche i pantaloni per avere una tuta divisibile... però se non dovessi indossarli sempre il paraschiena che sbuca dal giubbotto sarebbe normale?
ho anche visto un prolungamento della dainese che si collega alla zip per attaccare i pantaloni... di fatto allunga il giubbotto di un 10/15 cm... forse è il caso di procurarmela?
Il problema dei giubbotti corti è abbastanza comune per quei dispositivi che sono pensati per proteggere anche il coccige; inevitabilmente una (buona) parte del protettore spunterà fuori.
Non è che ci siano molte alternative, o te ne freghi e lasci che resti visibile (sconsigliabile dal punto di vista estetico ma ancor più da quello funzionale, come ti spiego tra poco) oppure fai come faccio io e indossi il paraschiena prima di allacciarti i pantaloni e fai in modo che la parte bassa sia infilata dentro.
Comprendo che questo può far pensare ad un "disagio" in più ma è la soluzione più corretta. Infatti il protettore deve (e sottolineo deve) essere il più possibile aderente, a contatto con la schiena (non dico a pelle ma quasi), e quindi meno strati vi sono interposti meglio è. Ciò per evitare che si muova eccessivamente a causa dei vari strati di tessuto che finiscono per scorrere gli uni sugli altri senza contare che non ci devono essere oggetti/corpi estranei tra paraschiena e schiena; immagina quindi anche quanto possa essere controproducente avere in mezzo la cintura dei pantaloni.
Tale ragionamento è ancor più valido proprio in funzione di quell'abbigliamento "spezzato" (tute divisibili e completi abbinabili) nel quale esiste il sistema di unione (la classica zip) col quale potrebbe interferire: dove altro potresti metterlo?
Brexxa ha scritto:
frozenfrog grazie della delucidazione
mai pensato che fosse una critica
adesso la prossima settimana dovrebbero finalmente arrivare in negozio entrambi i modelli con tutte le misure... quindi proverò il provabile e farò le mie considerazioni
prima di tutto mi affretterò a provarne uno sotto al giubbotto... se dovesse (come spero) andarmi comodo allora proverò le varie taglie
resto dell'idea che come taglia il feel rimanga cortino... approssimativamente la mia schiena e di 65 cm... sono alto 194... ma dopo la tua spiegazione non mi farei problemi ad acquistare il see più lungo
visto che mi pare di capire che te ne intendi ti disturbo solo con un altra domanda se posso
ho scaricato il catalogo in pdf della tryonic... e sia a vista che facendo un raffronto numerico il see è più stretto del feel di 3/4 cm nella zona alta delle scapole... l'efficacia dei paraschiena nella zona delle scapole è ausiliaria ( si può quindi di fatto ignorare? ) o è da tenere comunque in conto? lo so che 3/4 cm sono "pochi" ma non ho le spalle propriamente piccole... anzi... e un po' più di protezione sarebbe comunque gradita...
per quanto riguarda la protezione da impatto so che il paraschiena offre solo quella... ma allo stato attuale rappresenta comunque il top della tecnologia... magari in futuro avremo delle corazze individuali stile fantascienza ma fino ad allora bisogna arrangiarsi con quello che c'e no?
Dunque... se seguissimo pedissequamente l'equazione 'maggior superficie = maggior protezione' la differenza potrebbe sembrare significativa; per quel che riguarda il mio metro di giudizio invece non è così critica, parliamo pur sempre di 26 cm (che non sono pochi) che coprono ampiamente, in senso laterale, la colonna vertebrale.
Se pensi che la larghezza media delle vertebre dorsali ad esempio varia tra i 4 e i 5 cm e che i loro processi trasversi (le "spine" laterali della vertebra) ne raddoppiano la larghezza "fuori tutto", si potrebbe anche arrivare ad ipotizzare, in linea del tutto teorica, che dimensioni inferiori possano essere sufficienti per un paraschiena, sarebbe sufficiente che coprisse la spina dorsale.
In realtà ciò non è possibile; è palese che nessuno si sognerebbe di limitare eccessivamente le dimensioni laterali dei protettori per un semplice motivo: perchè nella gestione degli eventi accidentali/incidentali bisogna fare i conti anche con la assolutamente non remota possibilità/probabilità di impatti molto laterali/trasversali per i quali un protettore molto stretto non servirebbe non potendo trovarsi sulla direttrice dell'impatto e non potendo quindi interporsi tra le vertebre e la "sorgente" stessa dell'impatto. Dunque maggiore è la larghezza del protettore, maggiore è l'angolo utile di "intervento".
Tra l'altro una maggior larghezza permette oltretutto una migliore stabilità del dispositivo (per questo molti protettori sono piuttosto "monolitici").
Riponiamo un minimo di fiducia nei progettisti, immagino che abbiano tenuto in conto anche questo fattore e che quindi abbiano ritenuto sufficiente tale larghezza.