frozenfrog ha scritto:
Sono ben trent'anni (da quando ho la moto) che frequento (ed amo) la zona dello Stelvio ed ho partecipato ad alcune vecchie edizioni del raduno, ma da qualche anno lo evito (solo il raduno) come la peste. Così senza entrare troppo nel merito delle tante considerazioni riportate sin qui (che mi sento anche di condividere), il mio unico commento vorrebbe essere:
MENO MALE! ERA ORA CHE FINISSE!
E qui potrei anche chiudere, ma esprimerò meglio il mio sentire.
Chiedo scusa innanzitutto della rudezza e della perentorietà della mia esternazione, ma era necessaria. Come si legge su certi cartelli in alcuni negozi: "per colpa di qualcuno non si fa più credito a nessuno"... Ecco, appunto...
Purtroppo si è fatto scempio di un raduno che avrebbe dovuto essere un esempio, ma che al contrario è stato condotto nella direzione diametralmente opposta diventando un cattivo esempio; intendiamoci, non per colpa degli organizzatori (non solo, anche se qualche amministrazione può aver tratto profitto da questo), ma di certo per colpa (volontaria e dolosa) della maleducazione che alberga (neanche tanto sopìta) in molti "motociclisti" (da strapazzo, aggiungerei io), che non attendono altro che venga loro concessa qualche occasione per dare il meglio di se' e dar prova della propria "bravura" (sic...). Niente di nuovo sotto il sole quindi (e sotto le stelle, attonite spettatrici, mi vien da aggiungere).
Così perchè stupirsi dell'ineluttabilità degli eventi quando anche noi stessi (me compreso) siamo colpevoli; colpevoli di non aver bandito immediatamente certi comportamenti e di non averne "messo alla porta" gli scellerati autori.
E' stato (ed è) fin troppo facile storcere il naso e poi voltarsi dall'altra parte, e magari pensare che tutto questo potesse (e possa) finire naturalmente, ma assai poco è possibile contro tanta arrogante maleducazione. Da questo punto di vista gli unici in grado di porvi un freno erano gli organizzatori e così è stato ed a loro va il plauso per il coraggio di una scelta difficile e dolorosa (anche se sappiamo fin troppo bene che certi personaggi andranno a far danno altrove).
Questi comportamenti che a me personalmente urtano profondamente, si ritrovano puntualmente anche in altre manifestazioni (emblematico è l'Elefantentreffen, a cui ho avuto modo finalmente di partecipare quest'anno) e ne inficiano la "bontà". In estrema sintesi trovo logico che si sia scelto di andare in una direzione con la speranza di poter tornare in un futuro ad una situazione di "normalità", anche se, proprio in virtù dell'amore viscerale che provo per quei luoghi, mi auguro che questo raduno non si faccia più (almeno fino a quando ci saranno in giro certi personaggi che di certo non hanno fatto del rispetto - in generale - la loro priorità).
Mi viene anche spontanea una riflessione, da amante della natura (e della montagna in particolar modo): spesso mi sono domandato e continuo a domandarmi come sia il "the day after", ovvero come si presentino i luoghi deputati ai grandi raduni (e non solo), anche se la risposta può essere (ahimè) scontata. E chi pulisce tutto e riporta equilibrio in quei luoghi? Sicuramente gli organizzatori, ma mi sono augurato sempre che il loro lavoro non fosse (e non sia) troppo duro da quel punto di vista, se non altro perchè a me è stato insegnato a non lasciar traccia del mio passaggio, nel rispetto dei posti che visito (che ho visitato e che visiterò), e mi piacerebbe (utopisticamente) che tutti gli altri si comportassero analogamente.
Lo Stelvio ha una caratteristica tutta sua, molto particolare, essendo il centro dell'omonico parco nazionale, che lo rende unico ed appettibile ma che altrettanto lo rende necessariamente degno del rispetto che si deve a certi luoghi più che ad altri. Avete mai provato a salire su alle primissime luci dell'alba ed essere accolti, nella parte più alta, dalle marmotte che prima vi osservano con curiosità e che poi, al troppo avvicinarsi, per l'innata diffidenza corrono a rintanarsi? Questo mi fa affermare che tutto richiedeva una ridimensionata perchè noi siamo soltanto ospiti (praticamente sempre autoinvitati) in casa di chi lì dimora da tempo immemore e merita il rispetto che si deve ad un padrone di casa. Vi piacerebbe se qualcuno arrivasse in casa vostra, si mettesse a saltare sul vostro divano preferito schiamazzando a più non posso, magari si prendesse la libertà di fare i propri bisogni in un angolo della vostra cucina e poi così come è arrivato se ne andasse? Bene, la risposta ve la potete dare da soli, e tutto questo riconduce alla mia affermazione di cui sopra.
Lascio a voi le dovute conclusioni, buona strada a tutti.
Ecco ciò che ho cercato di dire qualche post sopra e l'esimio frozenfrog ha centrato in pieno il significato di tale intervento,ciao!!!