Tutto ha inizio Giovedi' 29 gennaio a Genova.
Finito il lavoro ho preparato la moto, doccia veloce e via destinazione Novate Milanese.
La piacevolezza di Salish ha fatto volar via il tempo e solo a mezzanotte mi sono messo a letto.
Alle 3 sveglia, dovevo essere a Verona alle 5.30 per incontrarmi con gli altri temerari.
Il freddo era pungente ma l'attrezzatura rispondeva bene alla bisogna.
Alle 06.30 si arriva a Trento dove si ricompatta il gruppo, in tutto una decina di moto.
Caffe', pisciatina e via che si va.
L'andatura la fa Motosega con la sua BMW r450, si andava con prudenza, il ghiaccio e' sempre in agguato.
Tutto liscio, i chilometri scivolano via, sbagliamo svariate volte strada e ci perdiamo anche parte del gruppo, tanto che alla fine ci ritroviamo in tre…
La stanchezza si comincia a far sentire, il freddo arriva sino alle ossa, ma si deve andare avanti.
A 2 km dalla meta, passo a guidare il trio, la mia moto e' provvista della presa accendisigari dove attaccare il navigatore di Motosega.
La curva e' facile... morbida... ma il posteriore della moto scivola verso sinistra, si raddrizza ma ormai e' tardi: mi rendo conto che sto andando fuori strada.
Una voce nella testa mi ripete: "molla la moto!!"... e cosi' ho fatto.
La moto si e' piantata nel fango ed io qualche metro piu' avanti.
Ho realizzato subito che non mi ero fatto nulla tirando su' la testa, non avevo dolori ...pero' ho visto di fianco a me un pezzo di carena ed una delle due valigie...............e ho cominciato a preoccuparmi. Non avevo il coraggio di guardarla!
E' ridotta davvero male...oltre alla carena, musetto, faro; e' partita anche la pedana dx ed anche la leva del freno.
Recuperate e rialzata la moto, comunque si va avanti. Uno dei ragazzi (si capisce vero che non ricordo i nick??) mi alleggerisce della borsa serbatoio e via verso la “buca”.
C'e' molta confusione, moto e persone dappertutto e cosi' mi perdo l'ultimo contatto che vedo sparire nella discesa della buca.
Rimango in attesa all'esterno per tre ore, nella speranza che qualcuno si accorgesse della mia assenza: non posso entrare ne' contattare nessuno, giacche' soldi e cellulare sono nella borsa serbatoio.
Comunque l'attesa scorre veloce, ho visto personaggi pittoreschi e moto d'ogni tipo ed anche un sacco di scivolate senza grossi danni. Ero estasiato… dal panorama e dal contesto.
Insomma alla fine riesco a raggiungere il campo.
Comincio ad attrezzarmi, ma purtroppo non c'e' piu' fieno e quindi addio isolamento della tenda dal terreno, fa parte del gioco e accetto tutto con ottimismo.
Penso che non è poi così tanto freddo… Sara' perche' mi sono spalato tre metri cubi di neve?... scopriro' poco dopo che e' proprio cosi'.
Montata la tenda decido di fare un giro per il campo, e' in quel momento che capisco che e' un tipo di raduno al quale non partecipero’ più.
Il 90% dei presenti era pressocche' ubriaco.... gente che orinava ovunque o che vomitava..
Insomma… senza entrare in particolari… non mi e' piaciuto!
Intorno alle 23 decido di andare in branda, la stanchezza si fa sentire.
Alle 3 mi sono svegliato praticamente surgelato e con una fame da lupo, col mio fornellino mi sono scaldato una fagiolata in scatola che ho divorato.
La notte e' passata praticamente in bianco per il freddo polare.
Viste poi le previsioni e le condizioni della moto ho deciso di rientrare subito Sabato.
Fortuna vuole che trovo un trio di Torino a cui mi accodo, sanno il fatto loro infatti non sbagliano un incrocio.
Malgrado l'andatura lenta (100/110 k/h), faccio una fatica boia a stargli dietro (mi manca la pedana dx) ma non voglio rallentarli e stringo i denti.
Facciamo sosta per un boccone veloce dalle parti di Innsbruck....e via veloci......insomma “veloci” si fa per dire.
Arrivati al Brennero saluto i compagni di viaggio e li lascio liberi, io me la prendero' piu' comoda.
Alla prima Stazione di Servizio italiana trovo ad aspettarmi Salish e Silqua, che preoccupati hanno voluto sincerarsi sullo stato mio e della moto.
Due persone impagabili!! Silqua si e' addirittura offerto di prendere il mio posto per riportare la moto a casa..... era il mio Elefante e lo avrei portato a termine a qualsiasi costo.
Scende il buio e ale' il faro non fa luce o meglio fa poca luce, solo sul lato sx.
Alla fine e dopo dodici ore di viaggio, arrivo a Novate stanco....moto irriconoscibile....ma mi sento un vincitore ...
Ce l'ho fatta.