father_torque ha scritto:
Come si vede nel seguente link, di 1621-1 esiste anche quella del 98 che e' l'equivalente internazionale di quella del 97
comunque non importa e' facile sbagliare con tutti questi numeri....
Link a pagina di Standardsdirect.org
Chiedero' i dati delle protezioni allora, anche se sono poco interessato. Non sono marca Tschul ma fairpal int che non ho idea di cosa sia..
Non c'e' scritto in che paese sono state fatte, come dice GINOX, purtroppo non e' obbligatorio scriverlo.
Ma come ho detto uno ci puo' mettere anche le forcefield se proprio vuole che secondo me sono le migliori in assoluto (o quasi?).
Non so se sulle tschul, o su altre tute di marche piu'famose in vendita nei normali negozi (non destinate a valentino rossi), vengono fatti anche test sull'abrasione e sulle cuciture.
Il fatto che alcune vengano vendute con pezzi di alluminio o titanio alla moda mi fa dubitare che vengano testate piu' di tanto.... ..
Poi magari uno spende e spande, cercando cose che aumentino la sicurezza, e vede articoli come questo sui caschi, dove sembra siano piu' sicuri i caschi meno costosi....
I caschi costosi sono più sicuri?? [articolo inSella]
La tuta tschul non so dove sia stata fatta, visto che non trovo un'etichetta con il paese di fabbricazione. Ma se puo' consolarvi ho qui delle ginocchiere della dainese che hanno riportato sopra "Made in Tunisia", quindi.... anche se la tschul fosse fatta in turchia, o fatta in germania da un turco, non mi scandalizzerei piu' di tanto.
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Non era per notare la tua imprecisione. Ma scrivere sulle protezioni che sono xxx/97 penso sia errata interpretazione della norma. Siccome la norma internazionale è la 97, e riguardo la marcatura c'è scritto di citarla, os i cita senza data o con il 97. Ma sono dettagli.
Io penso che la tschul sia cineseria. Non credo nemmeno che il turco faccia test di abrasione, test fatti da altri marchi; anche se a volte non sono finalizzati all'omologazione del capo d'abbigliamento (omologazione en13595 se non sbaglio). Io poi non difendo dainese, che comunque -come altri marchi- mi da più fiducia che un turco che s'improvvisa produttore. Io difendo il made in italy, il made in ue, il made with really quality. Anche perchè, prendendo da marchi sconosciuti, prenderei pelle più spessa. So bene che prodotti più costosi non sono più sicuri, basta vedere i paraschiena (es.: axo batty vs dainese wave, liv 2 vs liv 1, 6 kn vs 16kn, 98 vs c.ca 125).
ellebubi ha scritto:
Questa discussione è proprio interessante, allora vorrei dare un piccolo contributo alla questione della scelta del casco. Siccome sono prima di tutto un curioso e poi ho tendenze ossessive
(cioè quando mi interesso di qualcosa vorrei sapere tutto, ma proprio tutto...) ho fatto qualche ricerca su siti internazionali.
A proposito della superiorità dei caschi in fibra su quelli in materiali plastici, per chi legge l'inglese consiglio questi due articoli:
Link a pagina di Webbikeworld.com
Link a pagina di Motorcyclistonline.com
Soprattutto il secondo, molto dettagliato, mette in risalto come a livello di sicurezza sia da sfatare il mito che i caschi in fibra composita siano in assoluto migliori di quelli in materiale plastico, bisogna invece vedere caso per caso. Le omologazioni influiscono molto, e la nostra ECE 22-05 europea pare proprio messa bene, detto da una ricerca americana. Tra l'altro la comunità europea ha fatto fare qualche anno fa una serissima indagine (COST 327), una delle più aggiornate, su cui si basa tra l'altro l'articolo, che dovrebbe essere alla base della prossima norma di omologazione.
Quindi, un casco di fibra costoso non lo si sceglie essenzialmente per la sicurezza, che è patrimonio anche dei migliori caschi in materiale plastico (di solito meno costosi) ma per altre cose, tipo comfort, peso, qualità di meccanismi e rifiniture, etc.
Interessante anche, nel primo articolo, un tentativo di categorizzazione dei caschi in base a dei modelli ideali di forma della testa. Sul mercato americano ARAI, ad esempio, ha 2 differenti linee con imbottiture di forma differente per venire incontro alle varie forme.
Dalle recensioni escono molto bene i costosi Shoei e Schuberth, ma anche gli italianissimi Nolan, AGV e GIVI ne escono a testa alta.
Però, ancora, dipende tutto dalla tua testa! Il casco bisogna provarlo, se si può per un pò di tempo e bisogna possibilmente trovarcisi subito bene, senza percepire particolari fastidi.
Un'altra prova comparata (2006) della autorevole rivista inglese Ride (www.ride.co.uk), purtroppo non più disponibile per il download da quando hanno ristrutturato il sito, più o meno mostra lo stesso risultato, cioè che IN ASSOLUTO non è detto che fibra sia meglio di materia plastica.
Altro materiale interessante si trova anche sul sito della documentatissima (d'altronde sono tedeschi...
) rivista Motorrad:
Link a pagina di Motorradonline.de
La sintesi è...occhio ai pregiudizi!
Spero di avervi dato una mano e non aver confuso troppo le idee
PS - ho visto che sui caschi c'è anche questo altro thread, che ri-segnalo:
Caschi: costo e sicurezza offerta
Concordo con la sicurezza dei caschi in materiali classici.
Tra l'altro il carbonio, new entry tra i materiali, risulta poco sicuro, specialmente in condizioni alterate. Si veda test motocykl. Per esempio il bmw carbon, non ricordo il nome correttamente, risulta tra i meno sicuri e tra i più costosi. La ece la migliore? Non saprei, simula una velocità di 27, ma, d'altro canto, non si è provata una minore mortalità negli incidenti con caschi snell rispetto ai dot o ece.
Buona serata, che discussione interessante!