18marzo1954 ha scritto:
La libertà di cui parla frozenfrog è la stessa che ho ritrovato con la moto.
La libertà è un fatto privato della cui gestione non devi rendere conto a nessuno.
La libertà, per me, và allargata e difesa: allargata perchè non è mai abbastanza, difesa perchè, come diceva in un'intevista l'attore Gerarde Depardieu, "gli uomini liberi danno fastidio perchè ti fanno sentire meno
libero".
Mi trovi pienamente d'accordo.
Citazione:
La motocicletta mi ha fatto non scoprire (perchè La conoscevo già da un pezzo), ma ampliare questa condizione della vita.
Ora, è chiaro che da sola te la gestisci a piacere, mentre in gruppo la devi mediare.....
Qui cominciamo a divergere nelle opinioni... forse dovevi scrivere "dovresti mediare", perchè in fondo chi la obbliga ad andare in gruppo?
Citazione:
Il lupo solitario (sempre per riprendere i concetti dell'amico di cui sopra) vive da solo o con una compagna [numero dispari e mai più di due], tuttavia partecipa, assieme al branco dei pari, alla caccia delle alci perchè il branco ha bisogno del suo lavoro e lui ha bisogno di mangiare: si chiama reciprocità.
Mai come in un gruppo di motociclisti ho sentito la condizione di branco. E' chiaro che rinunci per alcune ore, o alcuni giorni a una parte delle libertà - bei panorami persi per non far perdere tempo al gruppo, dormi e mangi in posti dove non vorresti per non fare troppo l'isolato - tuttavia il "branco" ti protegge dalle insidie del traffico e della strada - soprattutto se sei poco esperto/a, molto lontano da casa e non conosci bene i percorsi e le strade che stai percorrendo - perchè esiste l'abitudine fantastica ed unica, a mio avviso, (in un mondo in cui tutti stanno sempre più facendosi gli affari propri e non ti aiutano se non per trarne un vattaggio sempre a tue spese....) di segnalare i pericoli, di essere, nella massa, più grande, quindi più visibile ecc........
Non per entrare nel merito di questioni etologiche, ma forse non mi sono espresso chiaramente quando mi sono definito un "lupo solitario". Il riferimento alla frase di mio nonno è lampante, "...in numero dispari e mai più di due" altro non significa che devi essere solo (il due non è un numero dispari) ed è proprio la negazione dell'essere (o voler stare) nel branco, come tu lo definisci. Ciò che io non accetto è proprio il branco, inteso come uniformità nel modo di vivere (e interagire). Il lupo solitario non sente la necessità di stare nel branco (ne può condividere in alcuni momenti il percorso) perchè del branco non ha bisogno, non interferisce con la vita del branco perchè ha imparato a vivere e a cacciare da solo.
Mi ribatterai che può essere interpretata come una forma di egoismo, e posso darti ragione. Ma sai dove sta il vantaggio? Così puoi scegliere se condividere, e non essere obbligato a farlo perchè fai parte di un gruppo.
Il sentirsi più sicuri all'interno di un gruppo è sicuramente un vantaggio, ma credimi se ti dico che all'interno del gruppo usufruisci dell'aiuto di pochi (chi ti segnala i pericoli e ti indica la strada e ti aiuta ad evitarne le insidie è colui che conosce la strada e sa riconoscerne pericoli e insidie, non la massa). E' un po' come un branco di sardine che si muove tutto nella stessa direzione ma non sa esattamente dove sta andando e perchè.
E' per questo che ho detto in estrema sintesi che ancora non mi esalta andare in gruppi numerosi. La dimostrazione l'ho avuta domenica scorsa quando ho partecipato ad un giro al Terminillo: quando siamo partiti, e non solo, la maggior parte dei componenti del gruppo andava "a rimorchio" seguendo unicamente quello che aveva davanti, col risultato che qualcuno ha perso la strada... ma poco male. Ciò che è stato peggio è che nel tratto di ritorno uno di noi ha avuto un guasto alla moto (che io ho prontamente segnalato) e sai cosa è successo? Esclusi quelli che erano avanti e non si erano resi conto di niente, la maggior parte dei partecipanti ha tirato dritto e ben pochi si sono fermati (tra i quali il sottoscritto). E sai cosa è peggio? Nessuno si è sognato, tranne me, di dare supporto, fare compagnia al malcapitato e scortarlo verso casahttp://www.motoclub-tingavert.it/t303100s120s.html#5441780. Ora questo da' da pensare (che sia venuta allo scoperto l'individualità egoistica dei singoli membri del gruppo?...)
Citazione:
...ho come uniche preoccupazioni, quando vado in giro con la moto:
riportare la pellaccia a casa,
e soprattutto non romperLa (la moto).
Concordo pienamente! Anzi. sono talmente matto che quando rientro nel mio box, la sera, bacio la mia moto e le dico: "siamo stati bravi, siamo tornati a casa anche oggi"!