Notturno ha scritto:
Il problema, penso, è che gli esami della patente (sia per auto che per moto) sono una farsa... Non tanto a causa delle autoscuole, secondo me, che fanno ciò per cui sono preposte (farti superare l'esame), ma per l'esame in sè che non richiede in realtà nessuna vera abilità di guida. La guida è un atto INNATURALE per cui i nostri sensi sono potenzialmente inadeguati (le nostre reazioni, i riflessi, anche semplicemente la velocità degli impulsi sui nervi e della contrazione dei muscoli si sono evoluti quando ancora andavamo a piedi)... E allora ci serve tutta una serie di regole che fondamentalmente suppliscano a questa nostra inabiltà, regole che, a causa della loro natura (devono essere comuni e valere quindi sia per l'ottantenne rincoglionito che per il diciottenne testosteronico) sono per forza di cose imperfette.
Fondamentalmente
1 - non siamo ghepardi... non essendo i nostri sensi fatti per andare a velocità superiori a quelle che potremmo raggiungere a piedi necessitiamo per forza di cose di tutta una serie di regole che ci permettano di raggiungere in relativa sicurezza velocità non consone alla nostra coordinazione tra percezione e velocità di reazione. (Credo che anche i ghepardi cioccherebbero che è un piacere se fossero messi su mezzi che vanno a 600 km/h.)
2 - l'imperfezione delle regole che devono essere adatte a tutti (anche all'uomo col cappello, alla sciura in suv con spesa e figli che si trucca allo specchietto e alle suore motorizzate) porta al fatto che in realtà una certa quantità di violazioni non comporti una quantità di rischio eccessiva e che il fatto di violare le regole diventi in qualche modo allettante (se non in alcuni casi inevitabile)... in queste condizioni basta un c******e e il gioco è fatto... se su un rettilineo con limite a 80 km/h vado a 100 per qualche tratto non corro enormi rischi, ma se spingo a 180, anche sul dritto, espongo me stesso e gli altri a pericoli causati non solo dalla MIA carenza di riflessi adatti, ma anche al'inadeguatezza delle loro reazioni.
Non sono d'accordo con la tua teoria, perchè secondo me essendo l'uomo dotato di un'intelligenza al di sopra della media animale utilizzandola sviluppa tecnologia che gli permette di raggiungere velocità superiori a quella naturale e a fare cose per cui il corpo, senza un adeguato supporto non potrebbe realizzare.
Se quello che dici fosse vero allora non esisterebbero gli aerei (l'uomo non avendo le ali non può volare naturalmente), la bicicletta e nessuna forma di veicolo da trasporto