Lance ha scritto:
Ma sei sicuro di aver presentato il ricorso in Italia?
Al di là dei dettagli procedurali (che comunque sono diversi da come li hai esposti), soprattutto, non c'è nessuna "sentenza preliminare" . Il giorno dell'udienza si discute la questione, davanti al GdP, e lui decide (o rimanda ad una successiva udienza, se necessario). Né l'attore (chi ha iniziato il procedimento davanti al GdP), né il convenuto (l'altra parte) possono scegliere se accettare la sentenza oppure no.
Dopo la sentenza, eventualmente, si può proporre appello in Tribunale (o, se la sentenza è emessa "per equità", solo in Cassazione... ma per il CdS le sentenze non possono essere per equità) e in quel caso è obbligatorio farsi rappresentare da un avvocato.
Per il resto... anche se non è obbligatorio (in realtà, dipende dai casi), ci si può far rappresentare da un avvocato anche di fronte al GdP... la pubblica amministrazione convenuta non è obbligata a presentare memorie e costituirsi in giudizio, ma ovviamente può farlo e in genere lo fa... il GdP può benissimo occuparsi, e si occupa, nei limiti delle proprie competenze, di cause fra privati, esattamente come di cause fra privati e pubbliche amministrazioni.
Per la procedura mi sembra sia andata esattamente come descritto il Gdp mi chiamò e mi diede lettura della sentenza se volevo accettarla dovevo firmare altrimenti non firmavo e facevo ricorso mi scuso per l'eventuale errato uso del liguaggio tecnico come sentenza preliminare intendevo il giudizio del Gdp scusate ma non conosco i termini legali sono andato a memoria è successo 2 anni fa.
Per quanto riguarda l'uso dell'avvocato non ho detto che non si usa ma che solitamente viene richiesto in un secondo momento se necessario.