304621
Inviato: 18 Apr 2006 15:03
Oggetto: Report motogiro 17/4/06 - Monte Cesen (Treviso)
Sono diventato pigro!! e le alzate al mattino mi scombinano i bioritmi
Al che ho rinunciato ad unirmi al bel gruppone di MK, e il giorno di pasquetta ho atteso le 14.30 per muovermi.
Come è mio uso, decido dove andare appena metto la punta della moto fuori Mestre.
E così ieri ho deciso di andare a cercare la neve!
La temperatura era splendida, circa 20 gradi! una meraviglia!!
Mi sono allora diretto verso Treviso, incrociando e venendo superato da una miriade di moto colorate
Da Treviso, ho preso la strada che porta verso Feltre, e ho raggiunto Montebelluna.
Da Montebelluna ho quindi seguito le indicazioni Crocetta del Montello - Valdobbiadene.
Si arriva nella piazza principale di Valdobbiadene, un posto molto frequentato dai motociclisti per fare una bevuta prima o tornando giù dalla salita che porta a Pianezze.
La salita inizia subito dopo avere attraversato la piazza.
La strada non è molto larga, ma con tantissime curve di vari gradi di difficoltà, nonchè qualche bel tornante.
Il problema è che essendo appena finita la stagione invernale, l'asfalto è in molti punti sbriciolato e bisogna quindi aspettarsi qualche piccola derapata accelerando in uscita di curva.
Man mano che si sale la temperatura dell'aria resta su ottimi livelli, fino ad arrivare in località Pianezze, dove c'è un gran piazzale con alcuni bar anche essi molto frequentati dai motociclisti.
Io non mi fermo, e proseguo verso il Monte Cesen.
La strada inizia a farsi molto umida, e l'asfalto è sempre più insidioso, si sente la ruota anteriore che ogni tanto perde direzionalità.
C'è ancora un bel sole, l'aria caldina.....ma....fatta una curva, il clima cambia all'improvviso.
Io e la moto siamo avvolti da una morbidissima nuvola,e il bordo strada inizia a mostrare la neve.
Man mano che saliamo, l'aria si fa sempre più fresca fino ad arrivare a circa 2 gradi, mentre la neve invade sempre di più la strada.
Io avrei voluto arrivare in cima (1.560m.) ma quando ormai mancavano poche curve la strada si è fatta impraticabile, tra neve e fanghiglia scivolosissime.
Al che ho dovuto fermarmi, e girare la moto verso valle, non senza difficoltà data la scivolosità e la pendenza della strada.
Una volta girata la moto, ho iniziato a ridiscendere, accorgendomi di come andando piano sull'asfalto sgretolato si senta tutto il peso della moto; un pò di equilibrismi, suvvia! e qualche tuffo al cuore, ma sono riuscito a arrivare di nuovo al piazzale di Pianezze.
Da lì, inizia la discesa, con un bellissimo panorama in basso, dove si vede il fiume Piave e le casette piccine piccine dei paesi di valle.
Anche qui ogni tanto il respiro che si blocca quando la ruota posteriore in curva e in accelerazione trova tracce di ghiaino residuo, ma in fondo a me e alla mia biemmewù piace un sacco fare qualche leggera scodata controllata.
Ora il freddo si trasforma in aria tiepida, rispunta il sole e all'improvviso ci si rende conto come in pochi metri si possa godere di due stagioni assieme, il pieno inverno e la primavera! magia delle moto!!!!!!!!!
A valle inizio a rivedere gli amici in moto con cui ci si saluta reciprocamente, ma che ancora non si avventurano fino lassù.
Verso le 18 sono di nuovo a casa, chilometri fatti circa 170, una lavata alla moto che è piena di fango e sale, e via, ora di cena!
Chico
Immersi nella nebbia e quanta neve!
E quindi uscimmo a riveder le stelle.......
(anzi..il Piave)