Ciao.
Come avrai potuto leggere dal mio precedente intervento... non sono un oltranzista anche se mi piacciono molto le moto italiane (non solo Ducati).
Se porti pazienza... più tardi ti spiego perchè una Ducati valg più di quel che sembra sebbene, questo deve essere ammesso, abbia un peggior rapporto qualità/prezzo rispetto alle moto giapponesi.
Ricorda che non tutto può essere misurato in numeri e la gioia di guidare spesso non si misura in cavalli. L'Hornet (che ne dicano qui) è una moto molto onesta.
Nutro qualche dubbio sul nuovo 1000cc. Ho avuto modo di provare la vecchia Hornet 900 ed è una moto che non vale assolutamente nulla. Non darei nemmeno 5000Euro per quel mezzo nuovo. Purtroppo quella in uscita non avrà una ciclistica molto differente dal modello vecchio.
Non disprezzo mai nessuna moto ed ho fatto pochissime eccezioni. A me piacciono praticamente tutte e trovo una motivazione d'essere (che non sono necessariamente i cavalli, la comodità o la sportività) in ogni mezzo a due ruote.
Guiderei di tutto. In vita mia ne ho bocciate tre in particolare.
La Moto Guzzi Nevada 750 perchè costa tanto ed ha un propulsore indegno per qualsiasi utilizzo e la ritengo (non me ne abbiano i proprietari) una mezza infamia per la produzione italiana.
L'Hornet 900 perchè raffigura il vecchio stereotipo di moto giapponese piena di cavalli, ma senza tutto il resto. E' grossa, brutta, pesante, consuma come un camion di sassi in salita sul Pordoi, non frena, non curva, non ha telaio, ha una strumentazione antica e possiede sospensioni pessime. Priva di senso come moto... ed io ne ho guidate più di 50 di vario tipo !!!!
Aprilia Shiver 750 perchè era la moto della riscossa ed invece è uno stupendo arrosto in cui hanno dimenticato il sale, l'olio ed il rosmarino. Discreta, bella e funziona bene. Prezzo quasi onesto, ma non è italiana. Non ha nulla della bella guida delle nostre moto. Motore insipido che più insipido non è possibile, freni cinesi e poco carattere. Insipida... forse ottima moto... ma a me non ha detto nulla di nulla dopo tutta l'attesa che hanno creato prima.