Crovax ha scritto:
ma le politiche aziendali non devono essere corrette sopratutto se sei un grande network come yamaha. se riesci a ottenere alla fine una concreta vendita di prodotto senza praticamente nessun costo di progettazione per altri due anni guarda che son soldi.... e forse ora non voglio fare i conti in tasca a yamaha , ma credo che la politica della minestra riscaldata in fin dei conti serva anche a colmare il gap di risorse usate per produrre un gioiello come la nuova r6
i costi di progettazione, sperimentazione, ricerca ecc.ecc. (non so' di preciso) ma penso che siano qualcosa di pesantissimo da sostenere sempre per qualsiasi azienda che punti al top di mercato
giusto per farvi un piccolo esempio, nella mia azienda (facciamo spedizioni) tipo ups per capirci e due anni fa' abbiamo implementato un sistema di tracking molto avanzato e preciso, e dopo due anni stiamo ancora tribolando per far funzionare questa cosa alla perfezione e per coprire i costi
capisco in pieno e concordo! un'azienda come yamaha studia nei minimi particolari ogni strategia e la politica di mercato persegue obiettivi economici...
se prendiamo l'esempio ducati..... i nuovi modelli si possono definire tali! la differenza è palpabile rispetto ai precedenti, ricerca e sviluppo costa anche a loro, ma il modello rimane piu anni sul mercato e l'usato tiene.
certo che la situazione di bilancio ducati non è sempre stata fiorente e sta tornando all'utile dopo un grave periodo di perdite. inoltre le ducati hanno un prezzo di mercato che si colloca sopra tutte le giapponesi.
se un mercato relativamente di nicchia come puo esser ducati riesce ad affermarsi e produrre utile (questo dal lancio della 1098, hypermotard e desmosedici rr) , una produzione di scala come le concorrenti giapponesi riuscirebbe comunque ad espandersi e coprire tutti i costi del nuovo prodotto senza queste operazioni...