OK, questo lo posso capire benissimo, è inevitabile.
Non comprendo invece come si possa puntare direttamente l'irrigatore (quello a getto fisso e non quello "rotante" per intenderci) verso la strada, senza fare un piccolo controllo prima di abbandonare il campo

scusate, non vorrei andare troppo sul filosofico, ma secondo me, nella guida stradale "allegra", è fondamentale un concetto, che si è sfiorato più volte in questa discussione, ma che non ho mai visto citato esplicitamente: il concetto di "margine".

siamo tutti d'accordo che in strada possono succedere tante cose che sfuggono al nostro diretto controllo, o alla nostra percezione (curve bastarde che chiudono strano, buche, brecciolino, gatti, vecchi e chi più ne ha...).

quando ci si trova in una di queste situazioni, può capitare di saltarci fuori, o di stendersi; nel primo caso, si parla alternativamente di "manico" o di "bucodiculo", nel secondo invariabilmente di "sfiga".

in realtà, è per lo più questione di margine.

il margine è quel "bordo antisfiga" che serve ad "assorbire" gli imprevisti, e che dovrebbe sempre esistere tra l'andatura di ognuno e il rispettivo limite.

se in uscita da un curvone vi trovate (come mi è successo giovedì) un sacco da 50kg di mangime caduto dal camion (e naturalmente esploso), i casi sono 2:

1- avete margine, e allora anche un principiante come me è in grado, con un po' di mente fredda, di allargare un pelo, raddrizzare la moto e passare oltre senza sfiorare i freni.

2- siete al limite, cioè in una situazione che non contempla opzioni al di fuori delle condizioni ottimali, e allora vincete un bel volo nel fosso, anche se fate hayden di cognome.

ocio che il mio non è l'invito del parroco ad andare tutti pianino (qua dentro? e quando mai???), margine significa solamente che se sai andare 10, in strada vai 8, se sai andare 6, vai 4.

per esplorarlo a fondo, il proprio limite, e magari (col tempo e l'esercizio) per ritoccarlo, c'è la pista, dove le "condizioni al contorno" sono (dovrebbero essere) ottimali, e dove ogni eventuale "ostacolo" non è mai imprevisto, dato che si gira in tondo.

Non la penso tanto diverso da te, non sto dicendo che bisogna per forza andare sempre pianissimo, dico solo che quando "non è pratico" adeguare l'andatura diventando "fuorilegge" (per usare le tua stesse parole) lo si fa' a proprio rischio e pericolo e che non è giusto prendersela con gli altri quando avviene il fattaccio.

Cadere a 20 all'ora capita ... ma in quel caso si cade per inesperienza propria...

è una categoria di sportivi che mi piace veramente poco.... alla pari dei calciatori!

Motivo dei calciatori?Guarda che noi non giochiamo in mezzo alla strada,abbiamo appositi campi...

però li fate annaffiare...e l'acqua va in mezzo alla strada...

Però peccato che ormai dalle mie parti siano tutti in sintetico!!!

ma sei noioso!!!

Anche se con il tempo ho imparato a riconoscere da lontano alcuni pericoli o a valutare meglio l'imprevisto, mi è capitato anche di cadere rallentando in dritta da 20 all'ora (reali) a zero all'ora in un cantiere stradale su un asfalto appena gettato in cui avevano evidentemente esagerato la dose di catrame. Insomma, questa cosa secondo me era imponderabile.

Sono casi limite, ma purtroppo sono proprio i casi limite che fanno la statistica.

sti contadini.....

Motivo dei calciatori?Guarda che noi non giochiamo in mezzo alla strada,abbiamo appositi campi...

Non sono casi limite come li definisci tu... sono casi normalissimi!

(ma poi, queste pannocchie, a che servono ? a fare il pop corn ? se fosse per me il povero contadino sarebbe già stato costretto a cambiare mestiere ! )

...

Infatti se la velocità deve essere adeguata alle condizioni le devo conoscere prima, e tutte, e devo adeguare la velocità al rischio più alto, e meno probabile.

Se c'è una pozza d'acqua devo ridurre la velocità mettiamo di 20 chilometri, ma se ci fosse una chiazza d'olio la devo ridurre di 40, e se ci fosse una manciata di chiodi la devo ridurre di 50, e se ci fosse un cane che attraversa la strada mi devo fermare !

Come è evidente, la regola di adeguare alle condizioni non può avere applicazione effettiva, se non a due condizioni: 1) riducendola da regola a semplice "raccomandazione"; 2) limitandola a ciò che è "ponderabile", prevedibile.

Tra l'altro anche questa prevedibilità è discutibile: io che non abito in campagna nemmeno immagino il contadino che annaffia le pannocchie, Kahlor che abita in campagna, invece, magari lo prevede benissimo !


Allora si ritorna al punto che dicevo nel precdente intervento: rispettare le regole e sanzionare chi le viola. Se il contadino annaffia la strada sbaglia.

Io quoto anche chi ha detto che deve essere multato non solo se crea un danno, ma anche se pone le basi per farlo, se crea un pericolo !

io dico solo che il giusto sta nel BUONSENSO della gente.....ma ormai e' cosa rara!!!!

Di buon senso infatti manchi anche tu, secondo me, pretendendo ciò che spesso non è possibile.
Secondo me siamo sempre troppo pronti a pretendere e pochissimo a comprendere.

che ne dici se io vengo nella strada che fai di solito....perdo il carico del furgoncino,o camion del letame e tu arrivi con la tua motoretta???

mi vieni a chiedere scusa perche' ERI TU IN MOTO???

il codice della strada e' chiaro a proposito di queste situazioni!!!

gia' stare in equilibrio su 2 ruote e' diverso che starsene in giro in macchina su 4!!!

nel caso del topic,se nell'acqua del contadino c'era anche liquame animale??io dico che scivoli anche se sei nei limiti dei 70 kmh!!!!oltre alla puzza che ti becchi addosso!!!!

che ne dici se io vengo nella strada che fai di solito....perdo il carico del furgoncino,o camion del letame e tu arrivi con la tua motoretta???

PS:non e' riferito ai contadini il mio discorso ma in generale!non sentirti colpito.....

Vorrei far presente che non c'è assolutamente animosità nel mio scrivere, si sta discutendo civilmente per quanto mi riguarda...

Mi permetto di intromettermi anche io nella discussione, forse sono il piu indicato.. (sono un coltivatore diretto ). Chi più e chi meno avete tutti ragione, anche quelli che pretendono il risarcimento del pelo del culo "rovinato". Quello che scrivo è il comportamento che tengo quando dopo avere usato il trattore in campo aperto mi immetto su una strada asfaltata percorribile da tutti. Lavo le ruote del trattore e anche qualunque attrezzo a rimorchio, (se si fa male qualcuno per causa mia non avrei la coscenza a posto, anche se lui non ha rispettato il codice della strada per 0,3kmh in più).Per quanto riguarda l'irrigazione dei campi ho la fortuna di avere una siepe abbastanza alta, un marcipiede e una porzione di strada per i parcheggi, quindi anche se ci fosse una folata e dico FOLATA di vento sono abbastanza coperto.
Però... c'è sempre un però nella vita
C'è una legge che vieta il coltivatore di seminare vicino alle strade asfaltate non private, deve tenere diversi metri di distanza e comunque non può lasciare incostuditi gli impianti di irrigazione a getto (sempre in prossimità di strade non private), deve sempre essere pronto a interrompere l'irrigazione se c'è qualche imprevisto, vedi folata di vento. Se c'è il vento continuo non si irriga per ovvi motivi
Purtroppo i coltivatori non sono tutti coscenziosi e quando passate in una zona dove vedete campi coltivati specie in estate sappiate che ci può essere un imprevisto ( vedi getto dell'irrigatore impazzito come un pisellino di un bambino che ha tenuto per troppo tempo la pipì )
P.S
comunque se ogni tanto guardate avanti di voi per qualche decina di metri potrete scorgere il getto dell'acqua che si inalza nel cielo di parecchi metri