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Inviato: 11 Lug 2007 11:54
Oggetto: [Report] Ischia e costiera amalfitana
Come promesso nel precedente report concernente al viaggio tra i paesi delle
Dolomiti lucane vi riporto il risultato del nuovo viaggio fatto qualche giorno fa che da Roma mi ha portato all'isola di Ischia per poi percorrere tutta la costiera amalfitana giungendo alle porte di Salerno prima di riprendere la via di casa.
E sempre come promesso la volta scorsa, il viaggio l'ho fatto "accompagnato" dalla mia zavorrina. Tenendo conto che il mezzo è sempre l' R6, diciamo che si tratta di un viaggio fatto non con lo scopo del "divertimento puro" nella guida sportiva. Questa volta mi è toccato far leva su altri punti ugualmente appaganti in un viaggio: il godersi maggiormente il panorama, fare qualche sosta in più per le "necessarie" pause di viaggio e magari per godere appieno di un buon caffè ristoratore.
L'itinerario mi ha visto partire dalla capitale in direzione del mare. La prerogativa era di permettere alla mia zavorrina di vedere le bellezze del panorama costiero.
Fatta la "scaramantica" fotina iniziale
partiamo per la costa del Circeo. Dopo aver passato Anzio, Nettuno, la foce verde sulla marina di Latina, si arriva all'immancabile sosta a S.Felice al Circeo e al faro di punta rossa.
Un piccolo sguardo al panorama. Il colpo d'occhio offerto dalla costa che avvolge il porto di S. Felice non puo' non destare emozioni e merita di essere immortalato.
Vorrei poterci sostare a lungo in questi luoghi per lasciarmi cullare dalle leggende di questi posti e magari farmi ammaliare dalla "maga Circe" che pare continui ad aggirarsi ancora nei dintorni.
La clessidra putroppo scorre inesorabile e soprattutto non fa soste.
Il tempo necessario per percorrere tutta la costa fino ad arrivare all'imbarco di Pozzuoli è notevole nonostante le poche soste e l'andatura "allegra".
In ogni caso perfettamente in orario si arriva a Pozzuoli e si è pronti per la traversata.
Il viaggio sul traghetto è breve. Un'ora netta di navigazione. Il panorama resta gradevole perché c'è sempre un lembo di terra da vedere e il mare non ti avvolge mai "completamente".
Accade facilmente di imbattersi in imbarcazioni "scortate" da una flotta di gabbiani che impazienti aspettano di arraffare gratis il "pranzo-regalo"
Finalmente arriviamo sulla terra ferma. Occorre fare ancora 16-17km per arrivare all'appartamentino prenotato che si trova dall'altra parte dell'isola. Forse qualcuno non sa che Ischia non è un'isola proprio piccolina. Ha sei comuni indipendenti e varie frazioncine sparse. Chi volesse approfondire l'argomento puo' visitare il sito web relativo al comune di Ischia.
Arrivare all'appartamento non è stato semplicissimo ma osservare la veduta panoramica a disposizione ripaga la fatica del percorso fatto.
Prima tappa nel pomeriggio è visitare la località di S. Angelo che si trova nella parte sud dell'isola. E' uno dei posti più belli da visitare perché è un antico borgo di pescatori percorribile a piedi. Circondato da una vegetazione ricca di frutteti, viti e piante di ogni tipo.
Prima di raggiungere il porticciolo e una meritata sosta con aperitivo ci "immortaliamo"... eheh..come dire...anche l'occhio vuole la sua parte...
Dopo l'appagante sosta ristoratrice, che fra le altre cose ci ha permesso di ammirare le numerose delizie dolciarie del posto, rientriamo a casa per la cena. Ovviamente non prima di voltarci indietro per ammirare lo spettacolo che riserva l'alveare di barche che nel frattempo si è formato a ridosso della località. L'angolo di visuale questa volta è ripreso dal versante dei "Maronti".
Il mattino dopo si annunciava frenetico. Me ne sono accorto dal fatto che la mia zavorrina era già in sella scalpitando mentre affermava :dai monta su che ti porto a cucinare uova e patate nelle fumarole di Sorgeto..."
Il sinistro significato di quest' affermazione lo avrei capito solo più tardi.
E così fatta colazione ci avviamo alla volta di Sorgeto, non distante da S.Angelo. Parcheggiato il mezzo lo spettacolo da ammirare è questo:
Dal basso invece la veduta è questa:
Mi direte voi, allora che c'entrava la storia delle uova e le patate da cucinare?
La risposta è questa:
In pratica Sorgeto offre dei punti in cui l'acqua esce a temperatura elevatissima (80-90 gradi). La gente fa tranquillamente il bagno sulle terrazzine naturali circondate dagli scogli. L'acqua in questi punti va dai 30 cm al metro e quindi è l'ideale per chi vuole stare "spaparanzato" al sole in acqua bassa e tiepida. Attenzione pero' che la temperatura è regolata dall'incontro tra l'acqua bollente che esce dalla roccia e quella del mare aperto che entra tra le insenature degli scogli. Uomo avvisato......
Intanto le uova prima e le patate poi hanno trovato la giusta accoglienza nella nostra panzetta...eheh....
Le tarde ore pomeridiane decidiamo di passarle presso la spiaggia della Chiaia. Questo lembo di terra è lungo e sabbioso. Parte dal braccio destro del porto del Comune di Forio. Una spiaggia ideale per bambini e adolescenti giacché è di facile accesso dal paese. Tra le altre cose mi sono imbattuto in due, tre canucci molto simpatici con cui ho subito stabilito un feeling notevole...belli i canucci...
Il giorno dopo è stato il turno della spiaggia dei Maronti. Anche questa spiaggia è tra le località più rinomate dell'Isola.
Nel tardo pomeriggio decidiamo di compiere una visita d'obbligo e di piacere. Il famoso castello d' Aragona.
Questo castello oltre ad essere bello e pieno di cosette da vedere (chi fosse interessato puo' trovare sul web facilmente tutte le info che vuole) offre, manco a dirlo, la possibilità di scattare foto (soprattutto panoramiche) di notevole impatto.
Ischia, come la maggior parte dei posti in Italia, offre la possibilità di mangiare tante squisitezze. Naturalmente trattandosi di un isola, la cucina
del pesce è cosa scontata e lecito è aspettarsi il meglio. Forse pero' non tutti sanno che la specialità dell'isola è il coniglio. Il cosiddetto "Coniglio all'ischitana".
Ovviamente non potevamo lasciare quel posto senza aver "provato" la specialità e volevamo, nello stesso tempo, anche gustarla in un posto speciale, insolito. In questi casi niente di meglio che chiedere in giro. Dopo un breve sondaggio decidiamo di recarci in un posto lontano dalla mondanità e dalla confusione (la sera prima in centro i ristoranti erano full e siamo rimasti a bocca asciutta..)
Scegliamo quindi un ristorante posto nella parte più alta dell'isola. Percorrendo una strada solitamente poco frequentata. In genere quando si parla di Ischia e si pensa ad uscire, il riferimento per tutti è, partendo dal porto (freccia verde) e proseguendo in direzione antioraria, la parte nord, la parte ovest e la parte sud.
La parte centrale dell'isola non è considerata perché è occupata dal monte Epomeo (800mt).
Noi abbiamo preferito per percorrere la strada che dal porto (dov'è situato il castello) va in direzione sud-est in direzione Barano e Serre Fontana fino a raggiungere il punto segnato dalla cartina.
Vista l'ora e lo spettacolo di colori che la natura offriva, non ho potuto fare a meno di immortalare i momenti del tramonto e del riflesso della luna all'uscita dal locale. Ah, ovviamente il coniglio era di lusso. E molto gradita è stata anche la sorpresa di un antipasto che tra le altre cose presentava un "coccio" di argilla riempito con quello che è comunemente chiamato nel sud Italia come "O muss.." (il muso di maiale). Insolito da trovare nei ristoranti. Forse immaginabile pero' in ristoranti rustici come "dal Bracconiere".
La mattina seguente voleva dire cominciare a prendere la via del ritorno. A malincuore rimettiamo su gli esigui (ma comunque ingombranti e scomodi) bagagli in formato (moto), salutiamo le persone che con cordialità e disponibilità ci hanno permesso un gradevole soggiorno, e raggiungiamo il porto per essere traghettati nuovamente sulla terraferma.
Durante la navigazione i soliti incontri del caso. Procida veduta dal traghetto è così:
Questa volta il rientro è Napoli Beverello così da poter raggiungere velocemente (traffico a parte) la costiera amalfitana.
Si arriva nei pressi della costiera amalfitana (Castellammare di Stabia) in perfetta ora di pranzo e quindi???? Vabbè lasciamo 70 eurini per mangiare il pesce ma vi assicuro che ne valeva assolutamente la pena. Abbiamo mangiato tante prelibatezze sapientemente cucinate da mani esperte.
E non è finita qua perché seguendo il gradito consiglio di qualcuno di voi (postato nel report relativo al viaggio tra le Dolomiti lucane) ho fatto una piacevolissima sosta-merenda al piccolo ma bel comune di "Minori" (attaccato a Maiori) a quella famosa pasticceria in cui saggiare la specialità di "Ricotta e pera". Io per la verità sono entrato con l'intento di pronunciare "Per favore mi fa una porzione di torta ricotta e pera?" ma vi assicuro che le parole mi si sono smorzate in bocca via dicendo perché io parlavo, ma gli occhi guardavano il bancone in cui di torte ne erano esposte una ventina (tutte incredibilmente attraenti e variegate).
Alla fine ahimè, questa foto testimonia che di pezzi di torte ne abbiamo assaggiate tre e 2 sono state le scelte di creme di limoncello da associare...
La costiera amalfitana è ricca di numerosissimi paesi, tra cui, naturalmente Amalfi. Qualcuno di voi l'ha vista? Se non l'avete vista allora vi consiglio di non perdere tempo. Che soprattutto di questi tempi ve la consiglio veramente.
Avrete, tra le altre cose anche la possibilità di visitare il Fiordo di Furore che, oltre che bello è anche il punto in cui si effettuano i tuffi più alti del mondo (28mt). Tempo fa ho assistito al campionato internazionale "Tuffi dalle grandi altezze" proprio a Furore e vi assicuro che non dimenticherò mai più questa esperienza in vita mia. Spero che questa foto di "repertorio" serva da stimolo e renda una certa idea di che parliamo.
Terminata la costiera era vicino anche il termine delle forze. Quattro giorni in cui non ci siamo per nulla risparmiati e gli 800 km compiuti (su una R6) non sono sufficienti a descrivere tutti gli sforzi compiuti (salite e discese al mare etc etc). Ma dovevamo conservare ancora un briciolo di energia per il rientro a Roma. In fondo c'erano ancora 250 km veloci da compiere. E l'autostrada sa anche stancare oltre che annoiare.
Un'ultima foto al tramonto, catturata all'altezza di S.Giorgio a Cremano (na) prima del casello di Napoli e poi via direzione Roma.
Il rientro ha riservato qualche piccola difficoltà dovuta alla stanchezza della zavorrina che era al suo primo viaggio. Quindi qualche sosta in più per sgranchirsi e adeguare un po' l'abbigliamento al "fresco"
che la notte riserva.
In ogni caso nulla di problematico. Anzi colgo l'occasione per ringraziare Lucia della paziente compagnia in questo viaggio e per complimentarmi per il superamento della dura prova vista anche l'inesperienza verso i lunghi viaggi in moto. A tutti voi un saluto e un in bocca al lupo per i viaggi
di questa estate e mi raccomando divertitevi ma sempre con prudenza e rispetto per tutti. Non solo vostro.
Lamps
Ultima modifica di strike il 12 Lug 2007 10:02, modificato 1 volta in totale