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Abbiamo perso un amico crossista
1478767
1478767 Inviato: 14 Apr 2007 17:28
 



state attenti ragazzi qui allora o qualcuno emula o c'è qualche malato di mente in giro che intende far strage
 
1479650
1479650 Inviato: 14 Apr 2007 21:02
 

quando ho sentito cos'era successo sono rimasto sgomento, addio centauro, condoglianze,certe cose non dovrebbero succedere.
 
1489130
1489130 Inviato: 16 Apr 2007 21:28
 

accagiacca ha scritto:
prima dell'esito delle indagini non voglio e non posso credere che qualcuno abbia messo intenzionalmente quel filo spinato con lo scopo di uccidere.

Per il momento un pensiero alla moglie e ai figli che non lo vedranno più tornare.

Mi ha rattristato la serata icon_cry.gif

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ma l'assurdo è proprio questo: come si fa a mettere un filo spinato a quell'altezza, probabilmente proprio per colpire un crossista (chi altri se no?) e non capire, non arrivare neppure a capire che in realtà si sta preparando una trappola mortale?!?!? sono stufa di sentire di gente che fa ca**ate con conseguenze letali e poi si giustifica: non ci avevo pensato, mai più credevo... e nei tg si supportano spesso queste argomentazioni idiote, come quando negli incidenti stradali parlano di nebbia o pioggia assassina: io sarò intollerante, ma credo che siano gli idioti a uccidere gli altri e a volte se stessi con i loro comportamenti, non la pioggia, la nebbia, ecc. Scusate lo sfogo, ma mi spiace tantissimo per lui e per la sua famiglia, che l'ha perso in un modo così tragico e assurdo.
Mando loro un grande abbraccio
 
1636792
1636792 Inviato: 11 Mag 2007 7:21
 

Per non dimenticare..

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La notizia: dal TG di Canale5

È stato sgozzato da un filo spinato teso tra due paletti di ferro, che delimitava i terreni di due proprietà. una morte atroce per marco badiali, un ingegnere modenese di 48 anni appassionato di motocross. ieri, dopo aver corso per le strade sterrate del comune di pavullo, sulla montagna modenese, assieme ad alcuni amici, l'ingegnere ha deciso di affrontare un tratturo che avrebbe permesso di scavallare una collina. un percorso poco frequentato ma conosciuto da tempo. davanti a un dosso marco badiali ha accelerato per oltrepassarlo di slancio, ma s'è trovato di fronte un filo spinato tirato ad altezza d'uomo. l'ingegnere modenese, sbalzato di sella, è caduto a terra parecchi metri più avanti, senza vita. inutile il soccorso degli amici che hanno tentato di tamponargli la ferita, invano: l'uomo è morto dissanguato. marco badiali era legato al club brancolupi di modena, che da anni organizza escursioni motociclistiche, per luoghi impervi e suggestivi per unire l'avventura a un turismo particolare. secondo una prima ricostruzione il filo spinato sarebbe stato steso da poco tempo. ora si indaga se la responsabilità possa cadere su un proprietario della zona.


Modena, crossista sgozzato
dal filo spinato teso su un sentiero

FRANCO GIUBILEI
MODENA
Per l’orrenda morte di Marco Badiali c’è un indagato. La procura di Modena ha individuato un presunto colpevole per la fine del motociclista modenese, sgozzato da un filo spinato durante un’escursione vicino a Pavullo, nell’Appennino modenese. L’accusa formulata dalla magistratura è quella di omicidio colposo.

Marco Badiali, ingegnere di 48 anni, sposato con due figli di 6 e 9 anni, aveva grande passione per l’enduro, il fuoristrada in moto. È incappato nel filo spinato, piazzato a un metro e mezzo dal suolo, altezza d’uomo in sella, mentre percorreva un sentiero che gli avrebbe permesso di superare una collina senza servirsi della strada asfaltata. Un percorso conosciuto non solo dalla gente del posto, che l’utilizza per muoversi a piedi, ma anche da chi ci viene a cavallo e dai motociclisti.

La persona accusata della sua morte non sarebbe il proprietario del terreno ma qualcuno che abita o lavora nella zona e che avrebbe sistemato il filo. Il custode del campo, interpellato dai giornalisti, ha ammesso di essere a conoscenza degli sviluppi delle indagini ma non ha risposto alla domanda se il filo spinato l’avesse installato lui.

La tragedia
L’altra mattina Badiali era assieme ad alcuni amici per festeggiare l’acquisto della moto nuova. La meta era una trattoria dove avrebbe offerto il pranzo a tutti. Invece, il dramma.

«Quel filo era molto pericoloso - racconta l’avvocato Umberto Rossi che seguiva Badiali - messo a quell’altezza poteva fare male a chiunque percorresse il sentiero». Dino Cavaliere, compagno di tante escursioni, descrive la dinamica dell’accaduto: «Marco ha fatto da apripista sulla carraia, a un certo punto l’ho visto rotolare a terra con la moto. Tutti siamo accorsi per dargli aiuto ma la ferita era troppo profonda. Ha perso molto sangue e poco dopo è morto».

Inutile l’intervento dei compagni, così come l’arrivo dell’eliambulanza. Poco dopo sono giunti i carabinieri che hanno eseguito i primi rilievi, e aperto l’indagine. Perchè di episodi simili, nella guerra tra contadini e fuoristradisti, è piena la cronaca. Ma qui c’era un morto.

Guerra non dichiarata[/color]
Resta da chiarire se quel sentiero fosse aperto al transito delle moto. «Chiunque non gradisca il passaggio dei motociclisti sui percorsi sterrati può segnalarlo con catene, fettucce, cartelli - spiega Rossi - in passato non abbiamo mai avuto problemi con i proprietari dei terreni ».

Le indagini, che dovranno appurare se siano coinvolte altre persone oltre a quella indagata, hanno stabilito che il filo spinato, teso a un metro e mezzo da terra in un punto quasi invisibile, è stato messo fra venerdì e sabato. Il giorno prima lo stesso sentiero era stato percorso da un escursionista che non aveva notato nulla. Inoltre il filo, che non era segnalato in alcun modo, non aveva tracce di ruggine, segno che era nuovo e appena sistemato. Il tratturo di Gaiato si trova al confine fra due proprietà. È uno sterrato battuto spesso dai centauri, Badiali l’aveva percorso molte volte.

Il dolore degli amici
L’urto è stato talmente violento che la recinzione si è spezzata. «È stato messo lì per uccidere», è il coro degli amici di Badiali. Il sito del motoclub Brancolupi si è rapidamente riempito di ricordi di Badiali, chiamato Lupo Rik. «Ci hanno portato via un amico sempre disponibile e gentile - è scritto - gli piaceva identificarsi nel lupo, animale libero che vive nei boschi». Per questo «il branco» ha deciso di salutarlo, pubblicando le sue poesie.

Gli amici ricordano che proprio Badiali cercava di mantenere buoni rapporti coi proprietari dei fondi che consentivano il passaggio dei motociclisti. Da qualche anno nel periodo natalizio l’ingegnere e altri componenti del gruppo, vestiti da Babbo Natale, si recavano di famiglia in famiglia per consegnare doni, in segno di ringraziamento per la disponibilità che ricevevano.

Forum di LUPO ALATO nick di Marco Badiali

Intervento del presidente del motoclub Brancolupi Brancolupi.com
Link del forum Link a pagina di Forumfree.net

ciao ragazzi

sono Marcello Garagnani neo presidente del motoclub brancolupi. Lupo Alato si era scelto la carica di segretario, cioè di chi lavora

Alessandra mi ha incaricato di salutare e rigraziare tutti gli amici e ci siete anche tutti voi

abbiamo bisogno di un po' di tempo, una parte del forte dolore passerà, vi terremo informati sulle iniziative

voglio comunque partecipare alla discussione

mi sembra la cosa migliore abbandonare il prima possibile la rabbia, ci sono alcuni delinquenti, ma salvo questi, tutti quelli che sono esasperati per i nostri passaggi non arriverebbero a farci del male

ottima l'idea di organizzare un meeting sull'argomento, magari in occasione di una cavalcata organizzata su un percorso non troppo lungo che dia la possibilità di avere una grossa partecipazione. Ovviamente occorre formare un comitato organizzativo. Io ci sono

Alcune considerazioni:
anche se arrivassimo ad avere delle leggi che ci consentono di fare enduro nella legalità, il conflitto con i proprietari non cambierebbe di una virgola.
E' già tutto scritto, basta prendere il regolamento di comportamento di +40, armarci di gentilezza e pazienza e mantere i migliori rapporti possibili con proprietari e forze dell'ordine.
Lancio alcune idee:
-istituire un marchio di ricoscimento (es. il lupo in memoria di Rik) da presentare alle autorità e ai proprietari dei terreni su cui passiamo, tramandare queste regole alle nuove generazioni
- mappare con il gps (dove possibile) i principali giri dove ci sono problemi. Incaricare un giovane avvocato per individuare presso il catasto se quel pezzo attraversato è privato, se ci sono diritti di passaggio, se è publico. Questo ci permetterebbe di eseere molto cauti e attenti quando invadiamo la proprità privata, preparati e pronti a contestare quando c'è un diritto di passaggio
- collaborare con altre associazioni per denunciare sbarramenti pericolosi. Sull'appennino modenese il filo spinato è vietato per legge. Nel 2000 c'è stato un censimento e ordine di bonificare i territorio
- andare in giro con le moto più in regola possibile. Un carabiniere di vignola mi ha fermato due volte e preteso che sia montata targa e frecce. Provate a pensare al mio k125 e aprilia senza codino racing. A casa a piedi, ma senza multa. Ovvio non ci sarà una terza volta. Sono stato incazzato mesi, ma poi mi sono rassegnato e ho montato porta targa e frecce. Ho fatto un sistema a smontaggio rapido della targa che tolgo quando inizia il fuori strada. A distanza di un'anno non sono più arrabbiato e quel po' di peso che ho in più sulla moto non fa alcuna differenza. Sono stato rifermato, e vi confesso di essermi fermato volentieri ricevendo i complimenti di un' altro carabinere.

dimenticavo Lupo Alato ha inventato il Lupo Natale, ogni anno prima di natale ci si mette un costume di babbo natale e con zaino in spalla ci si ferma presso le case dei propritari dei terreni che attreversiamo.Noi i panettoni e loro aprono una bottioglia di vino


Ciao Lupo Alato
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1636865
1636865 Inviato: 11 Mag 2007 7:43
 

Non dimentichiamo.
Ci pensavo questa mattina di visitare il topic, leggo con piacere che il Branco Lupi è sempre attivo, ricorda e aiuta a ricordare con speranza e non solo rabbia.
Per Marco Lamps!
 
1636981
1636981 Inviato: 11 Mag 2007 8:09
 

Mi aggiungo al dolore della famiglia e degli amici del Brancolupi e del Tinga.... icon_cry.gif
Prima di aver letto questo topic non ero a conoscenza della guerra tra proprietari e crossisti, ma questo caso rasenta l'assurdo.
Non c'è limite alla stupidità umana...
Addio ingegnere motociclista! 0510_saluto.gif

Un altro ingegnere motociclista
 
8511680
8511680 Inviato: 18 Set 2009 12:27
 

oltre le parole di già in se per se sinonimo di rabbia e dolore allo stesso tempo,mi associo con dolore e commozione alla famiglia ed amici,un'altra vita che se ne và,a causa della bestialità degli uomini.
 
8513495
8513495 Inviato: 18 Set 2009 16:46
 

Solo delle carogne schifose possono mettere simili trappole lungo i sentieri.
Assassini maledetti!
Anche il mio ragazzo fa enduro e, ogni volta che esce, penso sempre a questa orrenda moda che dilaga tra i proprietari dei terreni.
Non vorrei essere troppo pesante, ma chi compie queste oscenità non merita che il linciaggio.
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Ciao Marco doppio_lamp_naked.gif
 
8519397
8519397 Inviato: 19 Set 2009 20:10
 

Addio doppio_lamp.gif RIP 0509_up.gif doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif
 
8520205
8520205 Inviato: 20 Set 2009 2:59
 

non ci posso credere, ho letto quello che è successo e sono rimasto allibito, morire in questo modo per un assurdo filo spinato.......
Sodo davvero rimasto senza parole......
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Condoglianze sincere a tutti i familiari e i conoscenti.

ogni volta che un amante delle due ruote se ne va mi sento davvero dispiaciuto come se fosse toccato a qualcuno che conosco.....
 
8521613
8521613 Inviato: 20 Set 2009 13:03
 

Le mie più sentite condoglianze alla famiglia..........coraggio ragzzi!!!!!!!!!!

Lamps Smanettone89


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8522486
8522486 Inviato: 20 Set 2009 15:59
 

sempre più convinto che sono meglio gli animali dell'uomo! se non si vuole far circolare la gente sul proprio terreno esistono cartelli,cancelli,sbarre,catene raso terra,reti.questa azione è stata fatta solo ed esclusivamente per ferire e uccidere.
spero che prendano seri provvedimenti nei riguardi dell'assasino.

Condoglianze alla famiglia! doppio_lamp_naked.gif
 
8608259
8608259 Inviato: 3 Ott 2009 14:41
 
 
8612091
8612091 Inviato: 4 Ott 2009 14:06
 

Quando avevo 18 anni ero in una stradina in franciacorta con l'enduro, ero sulle pedane testa bassa e di colpo sento uno strappo tremendo sul casco. Torno indietro e trovo un filo di ferro tirato tra due alberi....giuro tremavo. Togliendomi il casco ho capito che l'avevo preso in un angolo della becca. Sono rimasto li mezzora a pensare che se fossi stato con la testa "dritta" e non piegata verso il basso avrei potuto prenderlo negli occhi o sul collo. Adesso sono passati 12 anni ma quando ci ripenso ho ancora i brividi.
Un abbraccio alla famiglia......di cuore.
 
8613873
8613873 Inviato: 4 Ott 2009 19:23
 

e successo anche ad un mio amico in trial..cavo d'acciaio ad altezza uomo..giusto sul suo collo appena sotto al casco..per fortuna stava andando pianissimo per raggiungere il suo posto d'allenamento..ha fatto un gran taglio sul collo ma per fortuna non profondo..ed e riuscito ad andare al pronto soccorso da solo..mi dispiace per il nostro amico piu sfortunato..condoglianze ai famigliari.. doppio_lamp.gif
 
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