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Report supermoto camp 105 a latina 16-18 marzo 2007
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1340688 Inviato: 19 Mar 2007 23:45
Oggetto: Report supermoto camp 105 a latina 16-18 marzo 2007
 

Istruttori e staff

Nadia,responsabile italiano della ktm adventour tours..insomma o’boss
Le “roi”Gilles,poche parole per descriverlo..padre del supermotard e 2 volte campione europeo..vero mostro..pauroso
Andrea,pilota ufficiale motard husaberg della mia età che corre per il campionato europeo(mondiale?!?) di quest’anno,incredibile corridore e un manico da paura
Antonio,corridore di enduro,giornalista per fuoristrada e onnipresente fotografo che ci ha seguito di pari passo per aiutarci ed immortalarci nei nostri giri
Gabriele,corridore di cross, mio instancabile accompagnatore dall’albergo alla pista e ritorno,meccanico superesperto e colui che mi ha messo seriamente a faticare sia la mattina per portare e sia per riporre le moto in garage di sera,oltre a tante altre cose


Partecipanti

Io ovviamente
Eddie dalla svezia,grande e simpatico,endurista nato,tester di moto per un giornale svedese,l’unico pazzo che corra con i motard(con gomme da strada) sul ghiaccio..sisi avete capito bene!!!il primo ad accorrere alla mia caduta sul terreno e a chiedermi come stavo
Thomas da Francoforte in germania con famiglia annessa(accampato nel circuito con tenda e rimorchio per moto sua e pitbike per il figlioletto di 9 anni),vero crucco alto e mastodontico,devoto alle moto piu che alla stessa vita,del resto lo dimostra la sua kappona 2007 da cross motardizzata e tuningzzata all‘inverosimile e l’abbigliamento suo e della famiglia incentrato alle kappone ovviamente..il primo a tranquillizzarmi dopo che ero sceso visibilmente traumatizzato per la prima volta dal bombardone
Gerardo e moglie,napoletani doc,simpatici e gioviali con i quali abbiamo condiviso racconti e..cadute
Fabrizio,Francesco,Vincenzo,Luca con il 950 supermotard,e l’unico uomo al mondo che penso abbia una ktm 450 motard full optional e ad averci speso 30000 euro…(ahhhhhhh)


E come potevano mai mancare loro..le protagoniste..le nostre kappone 450 smr con tanto di nome di ciascun allievo sopra!!!450 di cilindrata..4 marce 108 chili di peso(meno del mio 125 e 80 di meno rispetto alla er6 my2007 ),per un totale di 50 cavalli alla ruota,talmente spinte da vibrare come non mai e farti anchilosare le braccia e mani dopo soli 5 giri,non omologate per la strada,senza targa,specchietti,frecce,quadrante per i dati,cavalletto,ne altra diavoleria elettronica(quindi neanche accensione elettronica),in barba ad ogni legge antinquinamento,con suono da paura grosso e cupo al punto giusto,senza alcun riparo dall’aria,dalla sella durissima e striminzita,dalla postura della schiena un po scomoda ma alta e fiera con i gomiti larghi e rivolti verso l’alto,dal manubrio largo e dritto,..insomma bestiale ed amorevole allo stesso tempo e sigh..mio sogno proibito…


La pista è stata prenotata per noi 12 allievi e istruttori per il 16 e il 17 marzo…il 18 marzo invece è stata aperta a moto carenate,minimoto,scooter e a motard come noi ovviamente…

Bene ora iniziamo…

Venerdi 16

Arrivo alla pista assieme allo staff alle 8.30..e subito offro il mio aiuto per portare le varie moto dal garage al punto di incontro…prime regolazioni…arrivo degli altri partecipanti,presentazione e briefing del corso.
Prime spiegazioni e lezioni di tecnica e postura sulla moto..primi accorgimenti e consigli..
Ecco che quando accendo per la prima volta la moto (a pedivella ovviamente) mi si stampa un sorriso beffardo a 32 denti sul viso per il rombo del motore e per il rumore dello scarico.. cosi con questa faccia mi accingo finalmente ad effettuare i primi giri per riscaldare le slick da pista sul tracciato asfaltato.Ora provate ad immaginare me ad ogni curva scalare di marcia dando un colpo di acceleratore e sentire il roarrr del motore e gli scoppi rilasciati tramite lo scarico..una vera goduria testimoniata dall’annesso sorriso cattivissimo...
…ritorniamo ai box ed io inizio a sentirmi un po’ strano,a causa dell’enorme potenza del motore che mi lascia del tutto esterrefatto tanto da non farmi proferire parola per un buon quarto d’ora(arrivo da un 125 4 tempi e da 100 km di er6).Cosi ci pensa il bravo thomas a tranquillizzarmi in un miscuglio di tedesco e inglese.
Poi inizia il panico più totale.. quando mi dicono che faremo un giro cronometrato dopo un pò di riscaldamento per segnare il tempo e metterlo in relazione al tempo che verrà fatto a fine corso. Decido di farlo per ultimo anche per vedere un pò le traiettorie dei piloti più esperti e,intanto provo a moto spenta il cambio rigido che non pochi problemi mi ha dato nei primi giri..
Fatto il giro cronometrato aspettiamo “le roi”gilles che si prepara ad entrare in pista..
Con lui iniziamo ad effettuare prove di frenata e passaggi attorno ai birilli divisi in due gruppi e sotto l’ausilio del simpatico andrea.
Eccomi alla prima cosa”divertente”quando arriva il mio turno,gilles mi dice metà in francese e metà in italiano”in corrispondenza del birillo,scala,frena col post,abboccati,metti il piede a terra e rigirati su te stesso ”e io “si forse fra un anno”…va meglio di quanto mi aspettassi finche in una prova mi dimentico di mettere la seconda marcia,e salendo di giri e mi si alza la moto di parecchio da terra,senza neanche sfrizionare…. all’inizio non mi sono reso conto della cosa e cosi ho continuato a dare gas e a rimanere a mezz’aria con l’anteriore,poi accortomi che era arrivato il punto di frenare chiudo e finisco l’esercizio..
Seconda prova:frenata…ecco ora dobbiamo arrivare in corrispondenza di un magico birillo e cercare gradualmente di frenare rimanendo alzati sulla sola ruota davanti”senza esagerare”..esercizio molto simpatico che sarà ripetuto da me con una certa frequenza e soprattutto con una certa soddisfazione dal momento che comunque sono stato sempre incoraggiato a provare e “approved”da gilles….
Si va avanti e…derapage finalmente ..dopo aver ascoltato le spiegazioni di gilles e andrea assistiamo alle loro spettacolari dimostrazioni..ecco che le ruote iniziano a fischiare,le loro moto percorrere delle traiettorie oblique scivolando sull’asfalto..e un’enorme emozione percorrere le nostre menti di allievi che tanto hanno da imparare,da provare e da rischiare..
Io in questa prova mi cimento come posso.Dopo un lunghissimo rettilineo in cui arrivi in quarta ad un velocità folle(secondo me vicina ai 140-150km/h)si è obbligati a scalare doppiamente di marcia…io però,vuoi per scarsa esperienza vuoi per timore non sono riuscito ad eseguirla se non in modo improprio cioè tirando la frizione o completamente o in maniera ridotta fino a sentire saltellare la moto..nonostante questa mia inesperienza ciò mi ha regalato comunque grandi fischiate di gomme e interminabili momenti in cui,avendo il manubrio girato in senso opposto alla curva,sembravo sgusciare sull’asfalto..
Dopo aver effettuato qualche giro focalizzandomi esclusivamente sulle derapate,arriva finalmente l’ora di prendersi una pausa,e cosi ci rechiamo a mangiare al ristorante della pista.. in questa ora e mezza di spacco ci strafoghiamo di una discreto primo piatto inframezzando alle nostre forchette mille dubbi,impressioni,preoccupazioni,circa queste prime quattro ore..
Verso le 14.30 riprendiamo le nostre esercitazioni con i consueti giri di riscaldamento gomme,finchè non ci dicono di recarci presso la parte in terra della pista.da questo momento si affaccia nella mia mente una grande incognita:cosi per un attimo non posso far altro che ricordare le innumerevoli volte che con la bici ho affrontato terreni accidentati(fango,acqua neve)finchè ad un certo punto le parole che mi scorrono in mente sono”ma le ruote lisce da asfalto non reggono una cippa sul terreno,come farò?questa è la buona volta che cado”timori non del tutto infondati..
Dopo le spiegazioni datemi dagli istruttori e dagli altri allievi che evidentemente avevano qualche esperienza di enduro,mi accingo ad affrontare la terra fino a che non si materializza nella mia mente quello che probabilmente è il sogno più recondito di ogni pilota offroad:il salto di un dosso.
Bene,solo dopo un 5-6 giri inizio a prendere confidenza con quel tipo di terreno,tanto da decidere di provare ad effettuare dei salti…ed ecco che si realizza quel sogno cosi nascosto..attimi in cui alzatomi sulla sella,aggrappato con le gambe al corpo della moto e con le braccia al manubrio,nulla sembra essere più lo stesso,e una strana sensazione di tranquillità sembra invadere il mio corpo, interrotta soltanto dal rumore dell’aria che entrava,fischiando,dal casco e da un tenue bagliore di luce di un sole ormai calante. Attimi di rara bellezza,per poi atterrare sulla ruota posteriore o sull’anteriore a seconda del tipo di slancio datosi sul dosso.(Inutile dire che,complice la stanchezza e la calata concentrazione, gli ultimi salti sono stati memorabili per il mio non voluto intento di fare dimostrazioni di stile libero con le gambe all’aria)..
Con una adrenalina in corpo a limiti della follia,dopo questo primo salto mi accingo a fare la parabolica,il secondo salto,e una maledetta serpentina in cui l’aderenza sembra essere meno che mai..ed e proprio in uno di questi giri sulla terra che faccio la conoscenza della mia prima caduta dalla moto..accingendomi ad effettuare la parabolica mi accorgo di una moto gialla e blu(andrea per chi non conoscesse i colori delle husaberg) che ad un’incredibile velocità si avvicina a me per poi superarmi,questo mi fa rallentare in parabolica fino a farmi commettere l’erroraccio di pinzare con l’anteriore in piena curva che porterà lo sterzo a chiudersi e..BANG mi ritrovo per terra..intanto mentre arriva il vecchio eddie che sforzandosi di parlare in italiano mi chiede se va tutto bene,vedo andrea fare il secondo salto in una maniera bestiale fino a compiere in volo una rotazione della moto e ritornare da me per sincerarsi delle mie condizioni,dare una controllatina alla moto e assicurarsi di non aver provocato lui la mia caduta con la sua ruota posteriore..
Devo ringraziare le protezioni del pantalone che hanno fatto si che il punto di maggior contatto sulla terra,ovvero il ginocchio,sia ancora tutto intero e non abbia nemmeno un livido,nonché il paramani sinistro che storzellatosi e rigiratosi completamente all’insù ha evitato che la mia mano sinistra andasse a farsi benedire.
Un po’ scosso dopo questa esperienza decido di ritornare al paddock dove ripongo la moto e mi metto a parlare con gli altri aspettando poi lo staff per riporre le moto in garage..


Sabato 17 marzo

Tutta la giornata è incentrata sullo studio delle traiettorie, delle curve veloci,delle posizioni da assumere in ogni singola parte del tracciato:insomma informazioni per migliorare il nostro tempo in pista: tra una spiegazione ed un'altra ci scappano anche dei simpatici siparietti fra gilles andrea e noi allievi. Verso le tre di pomeriggio ognuno di noi si accorge della propria forma eccellente e dell’elevato grado di concentrazione che ci permette di eseguire dei giri molto buoni.
Dopo un’estenuante sessione di giri veloci ci giunge voce che è arrivato il momento di procedere nuovamente ai giri cronometrati. Cosi ritorniamo al paddock per riposarci,fare una piccola pausa e aspettare che andrea concluda i suoi giri di allenamento per l’europeo:inutile commentare i suoi risultati stratosferici,eseguiti con una tale perfezione da lasciare allibiti tutti noi.. Pausa che però si rivelerà tragica per quasi tutti noi allievi..
Dopo questo lasso di tempo che sarà durato più o meno una ventina di minuti,infatti,cominciamo a ritornare in pista ma non per effettuare direttamente il giro a tempo bensì per riscaldare nuovamente le gomme,così a due a due entriamo in pista:ed è ora che se ne vedranno di tutti i colori.
L’unico che si salverà sarà eddie il quale riuscirà a compiere entrambi i giri in maniera pulita e senza sbavature di nessun tipo… perfino l’esperto thomas alla prima curva fa un dritto da paura che lo porta sull’erba senza ulteriori complicazioni….
per il resto…
Caddero nell’ordine…. Tutti,compreso me. Io come al solito deciso ad entrare in pista per ultimo per riguardare e studiare meglio le traiettorie degli altri piloti anche se così faccio raffreddare le gomme ancora più a lungo,oltre che a riposare anche le mani,logorate da un’ora di continue vibrazioni..
Ma e così che si compie il mio destino..
Dopo aver effettuato il giro di riscaldamento inizio a girare forte e al primo rettilineo decido di accelerare un po’ più del dovuto,arrivando fino in terza.Prima di entrare in curva però mi accorgo di essere troppo veloce,cosi freno decisamente con il posteriore fino a che la moto non inizia a sbandare ripetutamente a destra e a sinistra con il posteriore..con un po’ di difficoltà riesco a controllarla fino a che non arrivo sull’erba e con l’anteriore ancora pinzato perdo definitivamente il controllo arrovellandomi sull’erba. Nell’impatto la mano sinistra mi frena la caduta inclinandosi però pericolosamente all’indietro e portandomi nel giro di poche ore a perderne completamente l’uso..
Da fissato quale sono(e qui vale quello che mi sono anche sentito dire dagli altri partecipanti:se sei incerto tieni aperto) non mi sono arreso e dopo un altro giro di riscaldamento ho fatto il giro a tempo registrando un miglioramento di circa 6 secondi sul tempo del giorno precedente,anche se poi ho compromesso seriamente la mia mano sinistra
La giornata sulla pista si conclude con la consegna dei diplomi e con il regalo della maglietta k dell’adventour tour e con le foto di rito con lo staff e i campioni.
Per me la serata invece si conclude con l’invito da parte dello staff ad un pub di latina centro,dove ci facciamo due risate in compagnia con i ragazzi..e dove riescono anche a offrirmi la cena(eheh)







Domenica 18 marzo

Oggi e il giorno in cui la pista è aperta a tutti e noi dovremmo confrontarci con gli altri,ma molti di noi come io stesso rinunciano,per le botte prese il giorno prima,o anche per non voler esser di intralcio ai piloti piu allenati o per non subire la forte pressione di questi stessi.In un rombo di motori assordante e in un pista brulicante come un formicaio,noto con piacere una cosa mai vista prima,una ragazzina che avrà avuto sui 16-17 anni salire su un HM 125(40cavalli eh!!!)tutto tuningzzato e scendere in pista accanto ai bombardoni più cattivi e potenti:che dire,andava forte ma comunque poco in confronto ai manici e ai pazzi che solcavano la pista.
La mia permanenza in pista si conclude verso mezzogiorno,quando decido che è ora di tornare a casa senza però prima dimenticarmi di dare una mano allo staff e salutare tutti i partecipanti..
Voglio ringraziare tutti quanti i membri dello staff,per la grande gentilezza e disponibilità di cui hanno dato prova ogni giorno ora per ora,tutti gli altri allievi,le moto(hihi) e ovviamente chi mi ha permesso di fare questo corso nonostante l’enorme riluttanza..

Perdonatemi ma la fretta e l’emozione mi hanno impedito di scrivere a dovere,non che io sia bravo chiariamoci. Spero che almeno voi motociclisti abbiate capito almeno un pò cosa io abbia provato in questi fantastici giorni….aspetto che mi siano inviate delle foto e dei video cosi che possa postare anche quelli..e farvi fare due risate…
 
1341475
1341475 Inviato: 20 Mar 2007 9:46
 

con un innegabile pizzico d'invidia...

COMPLIMENTI!!!! 0509_doppio_ok.gif

ottimo report, scritto davvero bene!!!

Lamps!!!
 
1345183
1345183 Inviato: 20 Mar 2007 19:59
 

icon_biggrin.gif bel report! icon_wink.gif
pero' poi devi postare le foto!!!!!!!!!!!!!! icon_wink.gif
 
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