Questa è Pettenasco, ingiustamente poco conosciuta ai più, ma per molti aspetti più affascinante di molte altre città lacustri mostrate dalla cultura cinematografica. Ci capitai quasi per caso ad Ottobre dello scorso anno, in cerca di un Bed&Breakfast dove passare il weekend con la mia dolce metà.

Destino... Abbiamo trovato quello che per noi è diventata tappa periodica irrinunciabile, sia per il fascino del posto, inconfutabile, sia per l'evidente convenienza del Bed&Breakfast a gestione famigliare che ogni volta ci ospita.
Attirati da un'iniziativa offerta in occasione della Pasquetta, non abbiamo potuto rinunciare a tornare in quel posto, così poetico e al tempo stesso divertente per chiunque adori le due ruote.
E il tanto atteso momento è arrivato...
Ore 8,00, partenza da Torino... un sole caldo ci avrebbe accompagnato per tutti i tre giorni. Niente autostrada all'andata, tutte statali e curve, a costo di arrivare dopo quattro ore. Così, con un clima a dir poco favorevole, attraversiamo Chivasso, Cigliano, Biella, e Cossato. Devo ammettere che non tutte le indicazioni stradali del luogo vantano una "precisione svizzera", come ad esempio la svolta a sinistra per Borgo d'Ale, indicata solo da senso di marcia opposto... ma si sa... fa parte del gioco... allunghi, giri, torni indietro e l'imprevisto si risolve: che siamo motociclisti a fare? Finalmente, in prossimità di Carisio, imbocchiamo la "Panoramica di Zegna": solo curve, asfalto decisamente favorevole. Dopo pochi chilometri entro in riserva, quindi sono costretto a mollare un po' il "polso"; in salita, sotto il sole, quella scritta "Fuel" che lampeggia ti fa sentire tutto ancora più caldo, e pensi già a come risolverla...
Arrivo fino in cima, incantato dalle colline sottostanti, e riscendo a ritmo moderato verso Pray, dove trovo, come un lago nel deserto, un distributore di benzina. Salvo. Ero convinto che il bolide si fermasse da un momento all'altro, dopo tanti chilometri di riserva, per di più in salita... ma probabilmente la mano del mio nonno Mario, motociclista in gioventù, vigilava sul mio tragitto. Attraversiamo Serravalle, Prato Sesia e Borgomanero, per arrivare finalmente a Gozzano, la cui strada porta dritta alle sponde del Lago D'Orta. Vedere l'acqua all'orizzonte fa sempre un po' effetto, specialmente quando in quell'acqua si riflettono dei bei ricordi... Fa sempre più caldo. Mannaggia alla mia decisione di mettere due maglie. Quella strada è davvero fantastica: lo dimostra l'enorme numero di motociclisti incontrati lungo il tragitto. Ancora qualche chilometro, il passaggio ad Orta San Giulio e dritti all'arrivo: Pettenasco. Ricordavo le stradine a memoria dalla prima volta che venni. Spettacolo.
Arrivando dalla statale che costeggia il lago, è sufficiente, tenendo il lago sulla sinistra, imboccare la stradina a destra che arriva di fronte alla chiesa: ancora qualche sali e scendi, con molta cautela per buche e tombini... il passaggio di fronte alla stazione del Paese, e si arriva a Pratolungo, dove ci aspetta una favolosa villa adibita a Bed&Breakfast

...in cui ho perfino il box privato per mettere la moto...

Il caldo inizia a rendersi insopportabile... non è certo con abbigliamento nero da moto che posso pensare di abbassare la temperatura! Via tutto... e... inutile dirlo... a che servono gli "appendi-abiti" se non appendi il vestiario che più è consono alla tua vita...

Nel pomeriggio, un'immancabile rinfrescata a piedi sulle sponde del lago... sempre favoloso. La temperatura in questo periodo è più che mite, intorno ai 25°.
La sera, dopo ben 5 ore che non salivo sulla moto, già ne sentivo la mancanza: io e la mia zavorrina saliamo in sella e ci dirigiamo verso un favoloso ristorantino: cenetta romantica con vetrata sul lago. Grazie ad una convenzione con il Bed And Breakfast abbiamo la cena gratis... e che cena signori... poi con quella veduta sul lago...
Secondo giorno. Il risveglio del motociclista necessita categoricamente di questa colazione... parte di cui servirà anche per il pranzo...

Affacciandomi alla finestra, rivedo quel favoloso paesaggio. Cose che non puoi dimenticarti. Pensate che cosa può voler dire affacciarsi al mattino dalla finestra e vedere sempre questo:

Non possiamo dunque rinunciare ad un pranzetto al sacco in questo favoloso giardinetto. Al fresco, tra le piante, la pace, i battelli. Stupendo:

Non mancano senz'altro elementi artistici favolosi, come la chiesa di Pettenasco.

Nel pomeriggio gita ad Omegna. Questa cittadina è favolosa, giovane, piena di vita, e per molti tratti ricorda una città di mare, almeno nella parte bagnata dal lago. La si raggiunge molto facilmente da Pettenasco: è sufficiente seguire la statale che costeggia il lago... e dire divertente è dire poco! Tutte curve abbastanza larghe... non mi soffermo nuovamente su quanto fosse favoloso il paesaggio. Dopo la tappa ad Omegna, riprendiamo la statale 229 lungo lago, oltrepassiamo Pettenasco e giungiamo in un altro posto incantevole: Orta San Giulio, che prende il nome dall'isola che ha di fronte.
E' una giornata estiva... quale occasione migliore per immortalare un panorama così bello...

La favolosa mini-vacanza è terminata. E come tutte le cose belle, è volata. Ma ne è valsa senz'altro la pena.
Al ritorno non facciamo nuovamente la panoramica di Zegna, ma prendiamo la statale fino a Borgomanero e di lì imbocchiamo la Torino-Milano (ahimè, lavori in corso da 10 anni!!!).
Al prossimo viaggio, mio fedele Kawa e mia fedele Marcella!
...e orgogliosamente continuerò a viaggiare con il parafango anteriore marchiato così:

Ciaoooooooooooooooooooooooooooooooo!!!
