Moto
Abbigliamento tecnico a basso costo
Scritto da igor - Pubblicato 20/11/2006 16:23
Come molti di voi, ho visitato l'Eicma a novembre; non era la mia prima fiera e non sarà l'ultima ma, ho notato che si sono moltiplicati esponenzialmente, i produttori di capi di vestiario "tecnico" per i motociclisti.

Fra le mille marche vecchie e nuove, ho trovato anche molti, moltissimi stand di produttori asiatici e attirato dal prezzo, mi sono fermato a dare un'occhiata.

Ad un primo sguardo, i capi proposti sono belli, i tagli e i colori sono attuali ma, dopo aver provato una giacca in pelle mi è sorto qualche ragionevole dubbio;

  • la pelle è molto, forse troppo morbida, al tatto sembra un giubbotto da passeggio, non mi ha dato l'impressione di poter reggere ad un eventuale scivolata senza strapparsi; lo spessore della pelle stessa mi ha lasciato perplesso, pochi millimetri di materiale per una tuta integrale da pista, un capo che dovrebbe sopportare scivolate anche a velocità ragguardevoli.
     
  • le protezioni; in gomma, neoprene, spugna, alcune delle quali di dimensioni ridotte rispetto agli standard che siamo abituati ad usare e, sopratutto, di uno spessore e, chiaramente, di una consistenza ridicoli.
    In alcuni modelli, le " protezioni " sono cucite direttamente nella tuta, in altri, la tasca che le contiene è sagomata o addirittura così stretta da impedire la sostituzione della protezione con un modello più resistente.
     
  • le finiture interne, chiaramente meno in vista delle esterne, sono più " alla buona ".


Non sono un maniaco della sicurezza, quando è stato il momento, ho comprato il mio giubbotto attirato più dal prezzo che dall'eventuale protezione che mi offre ma ho trovato scandaloso quello che ho visto nei vari stand.

Molti di noi, potrebbero essere attirati dal basso costo dell'abbigliamento in questione; in Italia non si trovano tute integrali a 150 euro nemmeno
ai mercatini rionali ma, dopo aver toccato con mano il prodotto, ci si deve rendere conto che indossare una cosa del genere, equivale a guidare in pantaloncini e maglietta.

Igor
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Commento di: 7chakra il 23-11-2006 10:33
abbiamo avuto modo di parlarne direttamente all'eicma tra un padiglione e l'altro (sono la tu amusa ispiratrice, quindi?).. tutto questo è molto, molto triste...

speriamo che la gente usi l'intelligenza e nn metta la propria vita dentro a questo pseudo-abbigliamento..
Commento di: albatro il 25-11-2006 09:30
verissimo Igor, quello che dici. Il problema semmai, sono i prezzi praticati dal "vero" abbigliamento tecnico, che non si giustificano in nessun modo in funzione dei materiali. Ma lo stesso è determinato "SEMPRE" da costi di distribuzione, costi di assortimento, costi di pubblicità e sponsorizzazioni, e altro che nulla ha a che vedere con il prodotto stesso. Sarebbe sensato se le varie aziende produttrici, mettessero in catalogo per esempio una tuta ad un colore solo, semplice e senza tante lalorazioni che non servono alla sicurezza, e la vendessero ad un prezzo che fosse legato solo ai materiali. Io personalmente incontro moticiclisti stranieri con le loro tute nere, assolutamente adeguate alla loro funzione, senza tutti gli ammenicoli colorati e saponette varie che noi vogliamo, e che fanno, per alcuni: pilota, per altri come me: circo equestre.
Perciò, è inutile tuonare contro i cinesi che ci vendono certe cose, bisognerebbe avercela contro le nostre aziende, italiane ed europee che non creano prodotti, ma piuttosto bisogni da soddisfare.
Ciao e un lampeggio a tutti
Commento di: frontierman il 27-11-2006 08:06
Caro Amico,
Non ero all'Eicma e non ho potuto verificare di persona quanto mi dici: lo prendo per buono, senza alcun problema.
Quello che invece dovresti saper e' che, sicuramente, gran parte della roba di marca viene comunque prodotta nei paesi del terzo mondo a prezzi stracciati.
Alcuni esempi.
La moglie di un mio carissimo amico di Karachi e' la proprietaria della ditta che effettua i controlli di qualita' per le piu' grandi firme di abbigliamento tipo Ralph Laurent, Timberland, JC Penny e Lacoste. Sai quanto costa una delle famose magliette con il "rospo", confezionata, imballata, conteneirizzata ed imbarcata?
7 Dollari USA!!!!
Ho regalato a mia moglie un paio di stivali di una famosa catene di retailer europea Prezzo Imposto sulla scatola Euro 195.....prezzo pagato Euro 12 (dal fabbricante).
Sempre a Karachi, allo showroom del Pakistan Export Promotion Bureau ho visto una tuta integrale che in Europa viene venduta a prezzi "stellari".........cerca bene di capirmi....
Il prezzo di vendita veniva indicato intorno ai 75 Dollari.
Quanto guadagnano questi signori sulle nostre passioni e mode?!
Per finire un consiglio, quando comprate qualcosa, specie se costoso, comprate Made in Italy, avrete un oggetto sicuramente superiore alla produzione asiatica, avrete aiutato l'industria italiana del settore (che sta morendo) ed infine il vostro capo non sara' macchiato dalle lacrime degli schiavi che lavorano nelle industrie asiatiche (specie quelle cinesi).
Riflettete gente..riflettete.
Saluti dall'Asia
Commento di: Sansone il 27-11-2006 19:58
Sono daccordo con te Frontierman... Solo un piccolo appunto sul Made in Italy... Purtroppo molte aziende italiane che sfruttano la manovalanza a basso costo/schiavi, riportano il prodotto per finirlo qui... Questo basta a poter attaccare la targhetta "Made in Italy"... Oltre al danno la beffa.
Commento di: Rusty62 il 20-08-2011 19:38
Salve a tutti mi sono registrato e girello qua e là per i vari forum
mi ricollego a quanto scritto da Sansone che quoto in pieno dovrebbero vietare per legge che aggiungendo due punti o qualche rifinitura si possa etichettare come " Made in Italy"
ma si sa i nostri governanti sono tutti presi a legiferare pro domo sua !