La strada dissestata
Forse, il pericolo più frequente che quasi tutti i motociclisti devono affrontare ogni giorno: la strada in stato di decadenza. Anche nelle più grandi città, infatti spesso capita che il dueruotista debba affrontare strade con buche profonde come la fossa delle Marianne e dossi che sono di dimensioni equiparabili alle Ande; il tutto spesso è farcito con un fondo stradale fatto di diversi strati di asfalto incollati uno a fianco dell’altro,
creati apposta per non permetterci di piegare la moto e farci schiantare su un
muro.
La ghiaia
Apparentemente innocua, si trasforma in una trappola micidiale per molti, troppi motociclisti. Visto da solo, un granello di ghiaia non ci spaventa. Quando si lega ai suoi fratelli però, in quantità industriali, gli effetti sono catastrofici. Frenare o piegare su questi “granelli” ha conseguenze spesso disastrose, e portano il motociclista ad assaggiare l’asfalto con ogni parte del corpo. Studi recenti, dimostrano che il ghiaino è un’entità a sè stante, in grado di pensare e di muoversi autonomamente,
e di posizionarsi esattamente dietro l’unica curva cieca che dovevate percorrere
per arrivare alla vostra meta.
Quelle maledette ferrovie
Qui i problemi sono due.
O ci si trova davanti ad un passaggio a livello, con dislivelli abissali (che portano il noto effetto “schiaccianoci” per coloro che superano il passaggio con troppa “enfasi”) oppure (e forse è peggio) ci ritroviamo impigliati sui binari del tram, che bloccano la nostra allegra ruotina, impedendoci di girare in qualsivoglia direzione. Si pensa sempre più frequentemente che siano stati progettatti
per far imprecare il motociclista.
I sampietrini
Molto coreografici, ricordano i fasti gloriosi della nostra bella nazione. Passarci sopra con la moto, però, non è il massimo: l’effetto è quello di balbettare con il vostro passeggero visti i continui sussulti, e di schiacciare ripetutamente il nostro “pacco”. Se il sampietrino è bagnato, poi, si sfiora la tragedia. Bisogna montare uno scafo al posto della ruota davanti,
per evitare di volare per terra.
L’acqua
Una parola, che da sola basta per far paura a tutti i motociclisti. Non stò parlando della pioggia (chi va in moto, sa che il rischio di beccarsi un acquazzone improvviso non è cosi remoto), quanto delle conseguenze che la pioggia ha sulle nostre strade: le strisce pedonali diventano ammazza-motociclisti, per non caderci sopra occorre avere l’equilibrio di un trapezista guatemalteco. Allo stesso modo, le rotonde diventano decisamente pericolose in caso di pioggia: Non badate a chi dice che ha fatto un 360 ° e poi è riuscito a riprendere il controllo del proprio mezzo: in questi casi,
si cade.
L’acqua (di nuovo)
Dulcis in fundo, raccontiamo di seguito una delle situazioni più odiose che possa capitare al motociclista. Nelle stradine provinciali,
con asfalto perfetto e in una giornata di solo perfetto, c'è la gente che si diverte a lavare i propri mezzi sul bordo strada, o, peggio ancora e decisamente più frequente, coloro che fanno della strada il loro canale di scolo per le acque utilizzate per “chissà che cosa”. Il rischio di accoppare un motociclista, in questi casi,
è estremamente alto... quindi occhio!
Quindi, ora che conoscete queste insidie... non avete scuse! Fate attenzione!!!
Lamps