Il casco viene prodotto dalla ditta Reevu ed è
costituito da una serie di prismi in policarbonato che proiettano sulla
visiera l'immagine letta posteriormente. L'utilizzo del policarbonato
evita i problemi di sicurezza che si avrebbero con il vetro, oltre ad
essere più leggero.
L'invenzione in realtà risale almeno alla metà
del 2003 ma all'epoca la versione disponibile era solo per ciclisti
mentre ora è disponibile anche la versione per i caschi da
moto.
Questo è uno schema di massima del percorso ottico generato
dal sistema di specchi, sistema che è stato brevettato
dall'azienda produttrice:
Come si può vedere anche dall'immagine sotto, sul posteriore
del casco è presente un'apertura trasparente che costituisce
la finestra di visualizzazione (le colorazioni disponibili sono due:
bianco e nero):
L'immagine viene poi opportunamente rimpicciolita e proiettata sulla
visiera e vedremo questo (immagine frontale e sopra l'immagine in
visiera):
Costo
Il casco completo del sistema di visione posteriore costa circa 450
euro.
Considerazioni
Il sistema è senz'altro veramente innovativo, inoltre il
costo non è esagerato anche se bisognerebbe valutarlo nel
contesto della qualità complessiva del casco,
cioè valutare se le altre caratteristiche sono
più vicine a quelle di un casco da 300 euro o a uno da 600.
Ovviamente nel caso in cui si viaggiasse spesso con il passeggero,
l'utilità di questo casco sarebbe limitata, anche se a volte
il passeggero sposta la propria testa lateralmente per vedere anch'egli
la strada (ma non sempre e non per tutto il tragitto).
Ci sono alcuni aspetti che sarebbe utile verificare tramite feedback
diretto:
-
La stabilità dell'immagine visualizzata, dato che durante il movimento della moto la testa è soggetta a continue oscillazioni, specialmente alle alte velocità a causa dell'aria, caso nel quale si potrebbe preferire guardare attraverso gli specchietti standard piuttosto che dalla visiera.
-
L'eventuale fastidio generato dall'avere quest'immagine sempre in primo piano
-
L'effettivo disturbo generato in notturna dai fari delle macchine, benché la ditta produttrice affermi che il sistema riflettente diminuisce l'intensità della luce riflessa.
Sicuramente questo sistema permette un raggio di visualizzazione molto
superiore a quello offerto dagli specchietti della moto dato che in
questo caso abbiamo anche la possibilità di ruotare
leggermente la testa per ampliare il campo visivo.
Chi lo proverà sul campo ci dirà come va :)