Collegato strettamente col progetto “guardrail assassini”, noi del progetto Ting’Alive abbiamo deciso di fare un articolo che riassume la vera pericolosità dei nostri guardrail, le possibili soluzioni e infine indicare la situazione presente in alcuni Paesi europei e mondiali.
Tutti noi, dal bimbo di 4 anni al signore anziano di 90 anni, associamo alla parola “guardrail” il sinonimo di “barre di protezione”: molte volte non è così. Talvolta sono infatti gli stessi guardrail (non “protetti”) a diventare una pericolosa arma affilata per noi motociclisti. Essi dovrebbero proteggerci, troppo spesso non lo fanno adeguatamente.
L’omologazione europea delle barre di protezione è indicata con la sigla UNI EN 1317, ma quel che lascia sorpreso un famoso club di Moto come il nostro, sono che i test di resistenza/efficacia (ovvero i cosiddetti collaudi), sono fatti con tutti i tipi di mezzi, tranne che con le moto. Ciò va tutto a nostro svantaggio. L’autovettura, l’autocarro, l’autobus e l’autoarticolato sì, e le moto no? E’ una storia non in linea con la filosofia della sicurezza della strada e l’UE dovrebbe prendere dei provvedimenti per tutelare anche la sicurezza di noi motociclisti.
Ora le cose sembra che cambieranno, perché verrà aggiunto un 8° capitolo alla norma di omologazione, che prevederà uno standard europeo mirato a ridurre le conseguenze d'impatto per i motociclisti, tenendo in considerazione le differenti norme nazionali e le tecnologie attualmente a disposizione. Il tutto dovrebbe essere compiuto tra esattamente due anni: Ottobre 2010. Si tratterà probabilmente di norme per le nuove omologazioni, ciò non vuol dire che fra due anni ci sostituiranno tutti i guard-rail, ma forse si inizierà a fare qualcosa. Tutto ciò dà tuttavia l’aria di una promessa fatta giusto per accontentare, ma che non verrà mantenuta.
Ogni giorno, però, molta gente, per via dei guardrail non a norma (omologazione non prevista per le Moto) rischia la morte!
L'attenzione va concentrata anche sui new-jersey.
Questo tipo di barriere, piano, piano, stanno prendendo il posto dei Guard-Rail, soprattutto sulle autostrade o nelle grandi tangenziali. Eliminano l'effetto "ghigliottina", sostituito solo dall'effetto "decollo". Questo tipo di barriere, infatti, non ferma in sicurezza le moto (e anche gli altri mezzi). Quando essi impattano contro i new-jersey si prospettano lunghe scivolate, o addirittura come in qualche caso la moto "decolla" facilitata dalla forma di questa barriera, andando a cadere nell'altra corsia. Insomma anche questi new-jersey sono molto pericolosi!
Ecco una foto in modo che capiate meglio:
Il Paese dovrebbe capire la gravità della situazione e quindi intervenire. Lodevole è finora il lavoro fatto, per loro iniziativa, da alcuni comuni dell’Italia (soprattutto settentrionale). Essi sono ancora molto pochi, ma le idee sono buone e dovrebbe essere un’interessante base di partenza per iniziative future.
Dalle notizie che siamo riusciti a recuperare è ottimo il lavoro della provincia di Bolzano, che è stata la prima ad installare qualche anno fa, in alcuni tratti, i primi guardrail di tipologia “schermo in lamiera”. Hanno poi seguito, anche se in forma minore, altre province italiane.
La nostra stima e ammirazione dovrebbe andare anche per la FEMA (federazione europea delle associazioni di motociclisti). Questo gruppo organizza spesso molte iniziative, e anche lei, come noi, combatte per i guardrail non a norma.
Negli altri principali paesi europei la situazione è quasi sempre migliore della nostra, e in molte nazioni l’attenzione per le omologazioni dei guardrail è molto più rigorosa che da noi, visto che in Italia le protezioni delle cosiddette “barre di protezione” sono considerate addirittura inomologabili.
La situazione in Europa.
I tedeschi finora sono quelli dalle strade più sicure. Sulle loro strade sono diffusi gli attenuatori d’urto: economici, ma molto funzionali e protettivi.
In Francia, in molti tratti, sono diffusi i pannelli metallici (rivestimenti presenti sotto il guardrail).
In altri paesi europei sono stati invece dei club di moto a prendere in mano la situazione e convincere il governo a prendere provvedimenti. Classico è l’esempio olandese. Dopo che in questo stato i motociclisti del MAG (Morrijeder Actie Group) hanno creato delle proteste, ci sono stati dei cambiamenti. Ora, in Olanda, sono presenti diversi tratti di barriera “pro-motociclisti”. Modello forse da seguire.
Ed è appunto sui guardrail “pro-motociclisti” che bisogna insistere. Dovrebbero essere installati anche nel nostro Paese. Soltanto che l'Italia,o meglio,chi ci governa, sta facendo “orecchio da mercante”. Questo vuol dire che se non si terranno nelle scadenze programmate dovranno pagare una multa salatissima (per noi quindi nuove tasse) e visto che non ci danno fiducia temiamo anche per le nostre tasche.
L’importante è che tutti noi aderiamo, nel nostro limite, al progetto dei “guardrail assassini”. E’ troppo importante per la nostra sicurezza ed è sicuramente un’iniziativa da prendere in considerazione. Se tutti noi ci mettiamo insieme possiamo creare e cambiare qualcosa, ma per farlo dobbiamo essere convinti della nostra sicurezza.
Concluderei mettendo in evidenza come dovrebbe essere un guardrail protetto, sicuro e omologato per noi motociclisti:
E come essi sono la maggior parte di oggi:
La vedete la differenza amici centauri?
Per maggiori informazioni esiste questo topic.
Rifletteteci su!
[il presente articolo fa parte del progetto
Ting'Alive]