PREMESSA
La stagione invernale è alle porte: per chi non vuole rinunciare alla propria motocicletta neppure nei mesi freddi i consigli pratici e di sicurezza sono molteplici; con questo articolo vorrei soffermarmi su un aspetto spesso poco valutato da noi motociclisti che, però, se non affrontato con la dovuta coscienza può essere motivo di grave pericolo: parlo dell’accecamento da controsole.
DESCRIZIONE DEL FENOMENO
Come tutti sappiamo in inverno il sole rimane più basso sull’orizzonte rispetto alle altre stagioni creando quel fenomeno fastidioso di parziale accecamento dovuto ai raggi solari molto inclinati o quasi radenti rispetto al suolo.
Tutti sappiamo, per esperienza diretta, che viaggiare verso il sole, in una bella e limpida giornata d’inverno, è assai più fastidioso che non nelle altre stagioni dell'anno; oltre che fastidioso direi anche… potenzialmente molto pericoloso!
Nelle belle giornate autunnali ed invernali il contrasto dei colori è, infatti, molto forte: se l’aria è tersa i colori scuri della terra creano una forte differenza con il colore chiarissimo del cielo affaticando notevolmente i nostri occhi per il continuo adattamento della pupilla.
Attenzione! Soprattutto noi motociclisti non dobbiamo assolutamente sottovalutare questo affaticamento!
Se poi viaggiamo incontro al sole costringiamo la nostra pupilla a restringersi e quando spostiamo la vista, ad esempio nel retrovisore, per un attimo (determinato dalla velocità d'apertura della pupilla) dietro diventa tutto buio: sperimentiamo, cioè, la medesima spiacevole sensazione d’accecamento tipica dell’entrata in galleria!
Attenzione anche a non farsi abbagliare dalla rifrazione dei raggi solari che colpiscono gli specchi retrovisori quando viaggiamo con il sole alle spalle: l'effetto di accecamento è altrettanto forte e molto pericoloso!
Prestiamo, pertanto, particolare attenzione a quando dobbiamo cambiare corsia di marcia, anticipando l’accensione della freccia e ritardando un poco l’uscita per il sorpasso; manteniamo sempre distanze adeguate da chi ci precede.
Stiamo attenti, infine, a non farci sorprendere dall’abbagliamento momentaneo del controsole quando superiamo un mezzo molto più alto di noi (furgone, camion, caravan, bus, ecc.): anche in questo caso il temporaneo accecamento può disorientarci e farci perdere coscienza delle effettive distanze e posizione relativa rispetto al mezzo che ci precede (senza contare che rischiamo di non vedere con nitidezza chi sopraggiunge!).
Attenzione particolare anche agli incroci (semaforizzati e no)!!! Raccomando veramente la massima attenzione, prudenza, distanza di sicurezza e… velocità moderatissima!
Ricordo, inoltre, che il controsole esiste anche per gli altri utenti della strada! Se stiamo viaggiando con il sole alle spalle abbiamo una ottima visibilità ma… non consideriamoci esenti da rischi: chi proviene nell’altro senso o, per esempio, ci deve la precedenza, potrebbe avere a sua volta il sole negli occhi con il rischio (terrificante!) di non vederci sopraggiungere o di non accorgersi d’un semaforo rosso, un cartello di stop, ecc.
Per i motivi appena spiegati segnalo, infine, di prestare attenzione al passaggio repentino tra zone in ombra e in sole durante il transito in zone boschive: l'effetto "galleria" è molto pronunciato con il rischio d'errori nell'impostazione delle traiettorie, invisibilità sia di macchie d'olio ed umido che di cunette e dossi, ecc.
RIMEDI
Per la verità... pochini! Per noi motociclisti il migliore consiglio in assoluto è: massima prudenza e minima sottovalutazione del fenomeno!
Gli occhiali da sole, anche se teoricamente la migliore soluzione, sono praticamente inutilizzabili perché andrebbero messi e tolti in continuazione; le lenti fotocromatiche attenuano il fenomeno d'adattamento continuo della pupilla ma non lo eliminano completamente come non evitano del tutto l'effetto "galleria".
Personalmente, portando le lenti da vista fotocromatiche, trovo eccellente la combinazione di queste con la visiera da sole interna al casco che s'aziona comodamente per adattarla velocemente alla variazione di luce esterna.
Chi non vuole cambiare casco per acquistarne uno dotato di visiera da sole interna, può adottare i sistemi alternativi oggi offerti sul mercato a prezzi relativamente contenuti; sostanzialmente si tratta di visierine da sole (applicabili su qualsiasi tipo di casco) che "filtrano" la sola zona superiore del campo d'azione visivo mantenendo inalterata la visiera originale. Un'altra soluzione consiste nell'applicare, alla visiera originale, una pellicola fotocromatica che, in pochi secondi, adatta la propria schermatura in funzione della luce esterna (ottima anche per situazioni di scarsa visibilità come nebbia o foschia).
- Curiamo, con la massima attenzione, la pulizia della
visiera; sostituiamola se risulta particolarmente consumata (le
rigature creano fastidiose rifrazioni che peggiorano, oltremodo, la
visibilità).
- Moderiamo la velocità cercando di prevenire,
laddove possibile, il rischio d’essere presi alla sprovvista
ma senza creare problemi, per un nostro repentino rallentamento, a chi
ci segue.
- Aumentiamo sensibilmente la distanza di sicurezza dal mezzo
che ci precede per recuperare quella frazione di secondo in
più che ci potrebbe "rubare" un eventuale breve accecamento.
- Segnaliamo sempre in maniera ridondante la nostra presenza con lampeggi e clacson e, nel dubbio…chiudiamo subito il gas anche se la precedenza è dalla nostra parte!
Buona strada a tutti… in sicurezza, sempre!
[il presente articolo fa parte del progetto
Ting'Alive]