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Inviato: 4 Nov 2022 17:20
Oggetto: [report] Ognissanti 2022: Abbiamo fatto i turisti!
Primo novembre, Ognissanti, riprendo la "tradizione" del giretto in moto autunnale in un periodo in cui molti hanno già fermato i mezzi per la pausa invernale. Lo farò anche io, non sono un "invernista", ma più avanti.
L'itinerario si svolge in Liguria di levante, nella zona delle Cinque Terre e dello spezzino. Siamo tre: ElVufero, habitué del giro di Ognissanti, Ziomunch che rivedo piacevolmente dopo il "mancato" giretto svizzero di Luglio ed io.
Parto di buon mattino per sfruttare al meglio le ore di luce (c'è appena stato il cambio dell'ora) e puntuale arrivo al primo appuntamento di Monferrato Ovest (ad Arona c'ero solo io... ne ho approfittato per fare colazione) dove, pochi minuti dopo di me giunge anche Paolo. Qualcosa di caldo serve per ristabilire le corrette temperature. Non fa freddo, però il caldo estivo è diverso!
Incredibilmente si fa tardi... il navigatore mi segnala l'arrivo a Sestri Levante, appuntamento con Ziomunch per le 10, alle 10:20. Avviso via messaggio Mirko.
L'autostrada scorre veloce sotto le nostre ruote, Genova si rivela stranamente priva di traffico, passo per la prima volta sul nuovo viadotto San Giorgio e un velo di tristezza mi assale ripensando al crollo del ponte Morandi e alle 43 vittime di oltre 4 anni fa. Arriviamo con il ritardo previsto (sembriamo le ferrovie dello stato ) al ritrovo e Mirko è già lì che ci aspetta. Ci comunica di aver portato un po' di focaccia e anche che, quando ha detto al panettiere che doveva portarla a "dei foresti", questi gli ha risposto che gli sarebbe costata di più!
Partiamo in direzione passo del Bracco, qualcuno ci aveva detto che la strada era sporca e scivolosa ma in realtà la troviamo pulita, il poco traffico aiuta a rendere la salita piacevole. Poco dopo il passo abbandoniamo l'Aurelia per scendere verso Levanto, la strada qui è un po' più sporchina. Lo scarso passaggio e la stagione non offrono di meglio. Attraversiamo Levanto per risalire verso la Colla di Gritta e percorrere la panoramica strada delle Cinque Terre.
Una sosta foto diventa anche l'occasione per assaggiare la focaccia portata da Mirko, buonissima tant'è che non si sono fatti prigionieri!
Paolo propone una deviazione verso Vernazza ed entusiasticamente accettiamo salvo poi renderci conto che per arrivare al borgo c'è una bella passeggiata, in discesa all'andata ma in salita al ritorno. Il borgo di Vernazza però è valso la fatica (e il mio male al piede a causa di una precedente vescica), un gioiello incastonato tra mare e terra, purtroppo un po' invaso dai turisti. Facciamo i turisti anche noi, non possiamo lamentarci!
Proseguiamo il nostro percorso lungo la strada delle Cinque Terre godendoci il panorama sui borghi sottostanti e sui terrazzamenti caratteristici dello sfruttamento a fini agricoli dei pendii scoscesi che conducono verso il mare.
Oltrepassato Riomaggiore, l'ultima delle Cinque Terre prima della Spezia, saliamo al colle del Telegrafo, dal quale si ha una bella vista panoramica sul mare, peccato per la foschia. Un profumino di fritto proveniente dal ristorante del colle ci tenta parecchio ma Paolo sponsorizza un locale di Porto Venere per il pranzo e lo seguiamo.
Arrivati allo splendido borgo sul limitare del golfo dei Poeti (saltando un paio di colletti minori al grido di "li facciamo al ritorno"), osiamo nel cercare parcheggio per le moto molto vicino alla zona pedonale e l'ardimento viene premiato. Quattro passi, una scalinata, siamo nel mezzo di un carugio e ci dirigiamo verso il locale scelto per il pranzo: era lo stesso che avevo addocchiato su maps quando ho preparato il percorso! Veniamo anche qui premiati, l'offerta culinaria è degna (farinata, sgabei, fritti assortiti) e anche la signorina che ci serve non è niente male (il che spiega l'insistenza di Paolo ).
Pranziamo all'aperto, seduti un po' come viene nel carugio, ci prendiamo anche due gocce d'acqua (la preoccupazione maggiore è che annacquano la birra!) ma stiamo bene, in linea con l'interpretazione della giornata.
Dopo esserci concessi il dolce facciamo quattro passi nello splendido paesino di Porto Venere, due foto alla chiesa di San Pietro, alla grotta di Byron, al sole che sta scendendo sul mare.
Ci concediamo ancora un caffé (meno male che Mirko ne aveva chiesto uno buono, chissà se non lo avesse fatto...) e risaliamo in moto, attraversiamo La Spezia dopo aver saltato i collettini minori già saltati prima, ci portiamo sull'altro lato del golfo, superiamo Lerici ed arriviamo a Tellaro.
Il cambio dell'ora unito al cielo nuvoloso (e alle "perdite di tempo" nelle quali siamo maestri se solo ci impegniamo un attimo ) hanno fatto sì che sia già buio, inutile rischiare di guidare su stradine in queste condizioni: dichiariamo finito il giro, ci portiamo al più vicino casello autostradale e prendiamo la direzione di casa.
Sulla Cisa sono segnalati 10 Km di coda, passiamo da Genova; anche qui un po' di coda per il rientro dal ponte di Ognissanti ma riusciamo a superarla passando tra un'auto e l'altra. Un ultima sosta per i saluti all'autogrill di Sant'Ilario e si va verso casa. Paolo ed io troviamo un po' di nebbia (da Alessandria a casa, con pochi sprazzi di visibilità) ma tutto sommato viaggiamo tranquilli.
Un bel giretto, molto turistico e poco motociclistico ma la bellezza dei luoghi meritava la calma con la quale li abbiamo visitati. La stagione è finita? Credo proprio di no!