Ed eccomi qui ad aprire il primo report di uscita Tinga post pandemia e mi fa anche un po' strano tornare alle vecchie abitudini ma anche questo è un altro passo verso il ritorno alla normalità.
Ci troviamo puntuali alla solita ADS di Agrate direzione Postumja e dopo una colazione piuttosto lunga partiamo alla volta del Passo San Marco tutti dubbiosi sul fatto di coma possa essere messo dopo la riapertura avvenuta ieri, ma con immenso e piacevole stupore scopriamo un Passo San Marco pulito e asfaltato e soprattutto con zero traffico, addirittura la parte Valtellinese una tavola da bigliardo
. Una volta arrivati in quel di Morbegno ci imbattiamo nella sagra/mercato paesana/o con gente e colori come non si vedeva dal 2019. Proseguiamo verso la Val Masino e anche qui troviamo strada perfetta e zero traffico, una volta imboccato il bivio per Masino cominciano un susseguirsi di curve larghe e veloci per poi piano piano trasformarsi in un tripudio di tornantoni belli larghi e numerati (stile Stelvio) con ampi spazi di manovra per eventuali correzioni di traiettorie 
. Arrivati a San Martino, posteggiamo i ferri e ci accingiamo a devastarci di cucina tipica locale (notoriamente la cucina Valtellinese è molto leggera 
) in un ristorantino già collaudato da me settimane addietro. Dopo aver fatto il pieno di pizzoccheri e sciatt in maniera ignobile, ripartiamo per l'ultimo e caratteristico pezzettino di strada che ci porta ai Bagni di Masino, da qui in poi è un susseguirsi di panorami da cartolina con cascate altissime mozzafiato (per guardarle si andava lunghi ai tornanti!! 
), si costeggia il torrente con acqua mista bianchissima/ verde smeraldo fino alla fine della strada. Posteggiamo le moto alla meno peggio e cominciamo a camminare ma il posto è talmente bello che non sappiamo dove andare da tanto che c'è da vedere.. io opto per andare dove non c'è gente (la mia misantropia è nota ai più) ma il nuovo acquisto del tinga conosce il posto e ci porta a fare la camminata nel sentiero più civilizzato ma comunque semi deserto. Arrivati in un cuore di natura e immersi nel verde, ci buttiamo su un prato e riposiamo le natiche.. Purtroppo il tempo vola e dopo una mezz'oretta riprendiamo i ferri parcheggiati alla meno peggio e scendiamo a valle a motore spento nel silenzio più totale. Dopo aver fatto le ultime foto a un tornantone che da a strapiombo su una cascatella, accendiamo i ferri e ripartiamo per la Val di Mello e quindi fase conclusiva del giro ma al ponte del bivio ci accorgiamo che la strada è chiusa e quindi si prosegue da dove siamo arrivati. Da qui si rientra con calma e ci si ferma al distributore di Colico per i consueti saluti poiché qui le nostre strade si dividono causa esigenze varie.
Che dire.. giornata STU PEN DA 
, panorami da perdere il fiato e strade pressoché perfette, il tutto ottimamente condito dal traffico vicino allo zero e un meteo assolutamente perfetto.. ah dimenticavo, la compagnia ma è un dettaglio irrilevante!! 
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