marmass ha scritto:
C'è fibra e fibra....
guardato per curiosità il loro sito
Link a pagina di Foxracing.com non conosco questa marca. Mi baso su ciò che dichiarano: il V2 è descritto, come il V1, "injection molded shell", cioè con calotta iniettata in stampo. È il mio campo professionale, significa che entrambi hanno la calotta in termoplastico (policarbonato appunto). Solo il V3 è dichiarato in fibre composite, cioè viene costruito sovrapponendo fogli di fibre (carbonio, Kevlar, fibra vetro) con resine per amalgamare e poi il tutto passa in autoclave per la cottura. Ma il V2, a differenza del V1, ha la calotta interna (quella che assorbe la forza meccanica in caso di urto e evita che si trasmetta al "prezioso contenuto") in EPS bidensità, che è decisamente migliore del polistirolo espanso tradizionale che, probabilmente, verrà usato nel V1. E questo è un bel plus che giustifica differenze di prezzo. Tutti guardiamo alla calotta, termoplastico o composite, nessuno di noi fa caso all'altrettanto importante struttura interna....
In generale termoplastico o fibre non significa più o meno sicuro, i caschi devono tutti garantire dei requisiti di sicurezza e resistenza simili indipendentemente dai materiali impiegati secondo test omogenei. Le fibre composite assicurano, a parità di spessore, resistenza meccanica più elevata rispetto ai termoplastico e il materiale ha densità specifica più bassa. Quindi i caschi in composito saranno più leggeri a parità di caratteristiche meccaniche. La fibra mantiene le sue caratteristiche più a lungo nel tempo, mediamente 7/8 anni contro i 5/6 del termoplastico, essendo meno sensibile al deterioramento chimico e ai danni da irraggiamento UV, sbalzi termici ecc. Passato questo periodo, non è che il casco non sia più "sicuro", semplicemente il materiale di cui è fatto comincia il lento processo di deterioramento. Ma in generale ci stanchiamo prima del suo aspetto e ce ne siamo già comprato un altro. Di contro, i caschi in fibra sono più delicati in caso di microcadute, la superficie può creparsi più facilmente se il casco per esempio ti cade di mano. Il termoplastico è molto più rustico e robusto sotto questo aspetto. Comunque queste microfratture sono riparabili da mani esperte. Inoltre, il processo di iniezione permette di ottenere forme complesse più facilmente rispetto alla fibra: aperture, prese d'aria, agganci visiera vari incidono meno sulla struttura e sulla sua resistenza. Qui il termoplastico è "migliore".
I caschi in termoplastico costano meno non perché meno sicuri o di materiali meno pregiati o validi, ma perché il processo di produzione della calotta è completamente automatico e non è necessaria la verniciatura di base. Il resto è marketing
Mi sono dilungato, scusami e buona scelta 🙂
Finalmente qualcuno che sa spiegare le differenze fra le due tipologie. Grazie mille della spiegazione. Credo opterò per un casco con la calotta interna in Eps dato che a quanto ho capito è questa la cosa che fa la differenza in termini di sicurezza. Grazie mille ancora e complimenti per l'ottima spiegazione semplice ed efficace