threnino ha scritto:
- appunto, le tute intere hanno una forma che quando sei in moto, ti aiutano a guidare perchè ti "costringono", appena scendi la loro forma ti obbliga a sforzarti per stare dritto oppure la assecondi e giri come il gobbo di notre dame
- certo che è buona norma tenerle unite, ma si può anche tenerle separate. A seconda della necessità, della voglia, della comodità ecc.
Esempio: so che dovrò fare 1-2 ore di autostrada: la allaccio. Ci siamo fermati a fare una pausa, dobbiamo entrare in paese, trovare parcheggio e poi ci fermiamo per pranzo/dormire/caffè: la tengo separata
- sì, hanno delle forme un po' esotiche per consentire tutto il meccanismo, ma da come la descrivi tu sembra che la giacca di una divisibile sia una specie di toppino che arriva allo sterno. E' una giacca normalissima che sarà più corta di una giacca "stand alone" di forse 1-2 cm
Io sono sempre dell'idea che è meglio indossare SEMPRE un capo protettivo anche di qualità leggermente inferiore invece di avere il top della protezione e non usarlo mai.
Da Firenze in giù il caldo estivo è insopportabile. O forse sono io che sono particolarmente sensibile.
Anche da noi a Milano fa caldo, ma basta salire di quota e si respira, abbiamo molti passi che superano i 2000 metri.
@R02 perchè non cerchi una giacca traforata "stand alone" e dei pantaloni in pelle estivi a parte? Andresti a spendere di più anche in questo modo?
Beh, se vai a vedere hai semplicemente confermato quello che ho scritto:
-tuta intera > Maggior comfort e protezione in moto
-tuta divisibile > Maggiore praticità quando scendi
Mi pare siamo abbastanza d'accordo, no
Per il discorso giacca lunga, giacca corta.. forse dipende dai modelli specifici, ma anche io (come il povero Bognagol che per altro ha riportato un'esperienza non proprio piacevole) ne ho viste di piuttosto corte. No, non è un toppino, per carità, però è palese che la destinazione d'uso di certe giacche da tuta divisibile sia l'accoppiata con i pantaloni.
Per il discorso "se fai 10 km non la leghi" in realtà non sono d'accordo da un punto di vista concettuale ma poi di fatto, all'atto pratico, lo capisco benissimo.
Io non ce l'ho una tuta in pelle divisibile ma ho quella in cordura, onestamente la chiudo anche per fare 100 metri perché di fatto non mi costa nulla. Se dovesse essere un'operazione particolarmente complicata però io stesso immagino tenderei a non farlo sempre, questo non vuol dire che sia buona norma farlo.
D'altra parte io sono il primo che quando va a lavoro (7-8km tutti in città) non si infila la tuta in pelle integrale, ne gli stivali, ne i guanti da pista. Mi metto giusto la giacca in cordura con paraschiena integrato e un paio di guantini leggeri che lasciano molta sensibilità alle mani.
Se vai a vedere quanto ho scritto all'inizio ho rimesso la scelta all'utente in base alle sue esigenze e a quanto è disposto a "soffrire" i problemi di una tuta integrale perché al di la di tutti i discorsi di sicurezza, praticità e costi l'abbigliamento protettivo migliore è quello che si indossa, non quello che su carta protegge meglio ma poi non si mette mai perché scomodo. Quello che dico è che il concetto stesso di "comodità" è molto condizionato dall'uso che si fa del capo, dalle condizioni ambientali e dai gusti personali.
p.s. Quì stiamo tanto a discutere della tuta, ma almeno per me quando sono in giro forse l'elemento di fastidio maggiore sono gli stivali. Sulla tuta intera quando mi fermo sfilo la parte superiore e "annodo" le maniche attorno alla vita (non proprio le annodo perché con le protezioni rigide non si può, ma diciamo che le riesco ad incastrare). A quel punto il fastidio maggiore diventano gli stivali che fra suola durissima, gambale rigido e peso elevato comportano una moltiplicazione non indifferente dello sforzo necessario per camminare.