Danyc ha scritto:
Come da titolo vi propongo un mio dubbio (sono un neofita ed è in realtà uno dei tanti).
Ho acquistato da poco un monster 620 ie depotenziato, e abituato alla macchina cambiavo marcia ai 2000 giri.
Mi sono reso conto subito di fare una cavolata e adesso per il cambio aspetto di superare i 4000.
Detro questo mi chiedo, dovrei aspettare i 6500/7000 che se non sbaglio sono i giri a cui si raggiunge la coppia massima per cambiare o vanno bene gli attuali 4000? Sempre se sia necessario aspettare di raggiungere la coppia massima per cambiare, altro dubbio.
Mi turba inoltre che così facendo in città guiderei sempre in seconda o terza, provenendo dalla guida della macchina mi fa un po' strano.
Grazie per chi avrà la pazienza di spiegare tutto questo a un inesperto come me
Risposta breve: cambi quando serve.
Risposta lunga: Prima di tutto la cosa che bisogna cacciarsi in testa è che quello che conta ad un dato regime è la potenza, non la coppia. Questo è un discorso difficile e mi attirerò addosso le ire di un sacco di gente, ma l'indice di quanto acceleri, indipendentemente dalla marcia in cui ti trovi, è data dalla potenza del motore ad un dato regime, non dalla sua coppia... questo perché essenzialmente hai di mezzo il cambio che non è altro che un convertitore coppia<=>velocità, la potenza invece è un valore assoluto (coppia*velocità di rotazione, quindi è indipendente dal rapporto in cui ti trovi).
Se hai una moto che a 5'000 giri ha 60cv e a 10'000 giri ne ha 100 vuol dire che a 5'000 giri ha una coppia maggiore... secondo te come ottieni la coppia motrice ALLA RUOTA più forte da una data velocità? Te lo dico io: con la marcia più bassa ed il regime più alto (a cui c'è una potenza maggiore), indipendentemente ad quella che è la coppia motore.
Di solito si parla di coppia solo perché a parità di potenza avere una coppia maggiore vuol dire avere una potenza maggiore sui regimi più bassi... ma la curva di coppia non serve ad un beneamato c****o per definire le prestazioni del motore.
Fatta questa doverosa premessa: non so se il discorso si può applicare anche ad un motore depotenziato, questo in termini ideali dovrebbe raggiungere la potenza massima ad un certo regime e poi appiattirsi, quindi dal regime di potenza massima in poi va sempre allo stesso modo, ma ovviamente questa è la teoria, la pratica potrebbe essere differente.
In termini generali la potenza su un motore di stampo motociclistico tende a crescere sempre e i motori di questo tipo muoiono solo quando sono molto prossimi al limitatore.
Questo vuol dire che dal punto di vista prestazionale l'accelerazione maggiore ce l'hai sempre tirando le marce.
Effettivamente, per fare un discorso generale, l'accelerazione maggiore ce l'hai cambiando ad un velocità tale per cui la potenza al regime del motore della marcia più bassa è uguale alla potenza al regime che il motore tiene con la marcia più alta delle due (è difficile spiegarsi senza avere un grafico).
Paradossalmente se hai una potenza perfettamente costante (cosa che succede, grossomodo, con i motori elettrici) NON avrai bisogno di un cambio, perché tanto alle ruote arriva sempre la stessa roba... ecco: il cambio serve solo ed esclusivamente per permettere sempre al motore di girare nel suo regime d'erogazione favorevole.
Detto questo: a te non servono tutti i cavalli che può esprimere il motore in ogni momento, anzi, quando si parla di moto ne bastano una frazione. Se vai a spasso puoi tenere il motore sotto coppia e questo ti ringrazierà con consumi ed usura inferiore (regimi di rotazione più bassi), se stai tirando devi tenerlo laddove viene espressa la massima potenza (quindi nei pressi del limitatore di solito).
In termini generali il discorso può essere riassunto in:
Hai bisogno di più prestazioni? Scala e tieni il motore più alto di giri.
Hai bisogno di meno prestazioni? Tieni la marcia più alta che puoi tenere senza affogare/rendere ruvido il motore. I bicilindrici generalmente gradiscono rimanere sopra i 3000 giri, certi quattro cilindri possono scendere sotto i 2000 senza borbottare.