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Irlanda 2015: tre motociclisti nell'isola di smeraldo
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15441055 Inviato: 2 Set 2015 11:10
 

Venerdì 12 Giugno
Sveglia alle consuete "otto meno venti", fuori piove, tipica pioggerellina irlandese. Facciamo colazione, ci apprestiamo a partire e già non piove più. Indossiamo comunque l'antipioggia perché il cielo non promette nulla di buono e ci dirigiamo verso le famosissime Cliffs of Moher. Sulla strada piove per pochi chilometri e con poca intensità. Sarà l'unica acqua che prenderemo in tutto il viaggio (acqua asciutta, come quella scozzese di cui ci ha raccontato Franco, in quanto praticamente non ti bagna). Franco durante la preparazione del viaggio ha trovato un accesso molto comodo per raggiungere in breve tempo il punto più panoramico delle scogliere. Il percorso prevede però l'attraversamento di un campo con erba alta e bagnata, ed ecco che le antipioggia si rivelano utilissime!
Le Cliffs of Moher sono semplicemente splendide. Scogliere alte oltre 200 metri che si sviluppano per 8 chilomenti a picco sull'oceano Atlantico che anche oggi troviamo insolitamnte calmo. L'essere arrivati presto la mattina inoltre ci preserva dalla presenza delle orde di turisti che quotidianamente le visitano, riusciamo a fare un bel po' di foto quasi senza anima viva.

Quando arrivano i primi turisti per noi è ora di ripartire. Attraversiamo nuovamente il campo con l'erba alta e bagnata e ci spostiamo poi con le moto verso l'estremità nord delle scogliere. Qui mi accorgo che il supporto sinistro del mio bauletto è tranciato di netto. Lo scorso autunno si era rotto nello stesso modo quello destro e lo avevo fatto saldare e rinforzare, ora è toccato all'altro. Panico! Fortunatamente, con l'aiuto dei miei compagni di viaggio e di un provvidenziale filo di ferro avanzato nella costruzione di una staccionata irlandese eusa_whistle.gif , riusciamo ad ottenere una riparazione di fortuna che reggerà per tutto il resto della vacanza. Precauzionalmente comunque alleggerisco il carico spostando un po' di bagagli nelle altre borse.
L'inconveniente ci ha fatto perdere un bel po' di tempo. Visitiamo la zona settentrionale delle scogliere (il cammino lungo tutta l'estensione delle scogliere impiegherebbe dalle 3,30 alle 4 ore... ci accontentiamo! icon_asd.gif ).

Sosta foto al promontorio di Black Head, caratterizzato da un bianco faro a pianta quadrata e dal burren, un tavolato calcareo unico al mondo frammentato da moltissime fessure lineari nelle quali crescono, oltre alle piante locali anche specie alpine e mediterranee.

La mia moto mi comunica che ha sete con una spia color ambra sul cruscotto, ci fermiamo a fare rifornimento e ne approfittiamo per pranzare. Franco e Marcello scelgono le salsiccette dell'Irish breakfast e delle alette di pollo, io vengo attirato da un panino tacchino e brie eusa_drool.gif che una volta addentato rivela uno strano sapore dolciastro: è farcito di marmellata di lamponi icon_eek.gif ! Al secondo morso non sembra poi così male e lo finisco con gusto! eusa_doh.gif
E' il momento del Dunguaire Castle, uno dei castelli più fotografati d'Irlanda e anche il soggetto della foto della chat di whatsapp che utilizzavamo per organizzare il viaggio. Sarà stata colpa della luce e del cielo coperto che non permettevano al castello di specchiarsi sull'acqua, sarà stato anche per la troppa aspettativa che si era creata ma l'effetto che fa su di me non è granché!

Visto il tempo perso a riparare il bauletto decidiamo di saltare la visita di Galway, la Coral Stand e le isole Gorunma, Lettermullen e Lettermore (caratterizzate da un dedalo di stradine che le fanno soprannominare "isole labirinto") e di puntare direttamente sulla Kylemore Abbey che si trova poco lontano dall'ostello prenotato per la notte. La deviazione ci fa percorrere una stradina dove deduciamo che i limiti di velocità irlandesi sono in realtà una sfida icon_asd.gif : il cartello del limite 80 km/h è infatti posto su una stradina ad una corsia, stretta al punto che passa soltanto un'auto, piena di curve e con l'erba che cresce al centro della carreggiata eusa_naughty.gif ! Alla fine di questa stradina sbuchiamo su un rettilineo che finalmente dà un significato al vecchio cartello "cunette o dossi", quello che ora rappresenta meno poeticamente la strada deformata: un susseguirsi senza soluzione di continuità di saliscendi che mette a dura prova le nostre terga e, soprattutto, la riparazione del mio bauletto! 0509_up.gif
L'abbazia di Kylemore è una costruzione neogotica del XIX secolo diventata un'abbazia nel corso della prima guerra mondiale, affacciata sul lago Kylemore con un immenso giardino che ospita al suo interno anche una chiesa neogotica. Arriviamo tardi per la visita e quindi ci accontentiamo di qualche foto dalle rive del lago.

L'ostello che ci ospita per la notte si trova sulla riva dell'unico fiordo d'Irlanda, un paesaggio incredibile, anche qui livello del mare ma vegetazione tipica di ben altre altitudini sulle alpi.

Qualche piccolo problema con la doccia, inizialmente non c'era l'acqua calda eusa_naughty.gif e con il ricambio aria della stanza in quanto un cartello imponeva la chiusura delle finestre poiché era stagione di moscerini ("Please keep windows closed. It's midge season and they bite!": più chiaro di così eusa_think.gif ) ma il piacere di cenare con vista sul fiordo (italian pasta...) e con il sole al tramonto alle 22 eusa_clap.gif non ha prezzo (ed essendo un ostello era pure a buon mercato 0509_up.gif ).
In ostello facciamo conoscenza con due fratelli provenienti dal Belgio che facevano il tour dell'Irlanda in bicicletta! eusa_clap.gif Partiti da Anversa, imbarcati a Dunquerque, attraversato l'Inghilterra in treno per prendere un traghetto verso Belfast e da lì giro in senso antiorario dell'isola di smeraldo. Ci si scambiano impressioni e informazioni, ci raccontano che in Belgio le aziende retribuiscono con un bonus esentasse proporzionale ai km percorsi i lavoratori che vanno al lavoro in bicicletta icon_eek.gif, ci confermano quello che dopo quasi una settimana in Irlanda ci era già abbastanza chiaro: gli irlandesi hanno capito bene come guadagnare con il turismo, facendo pagare qualsiasi cosa eusa_doh.gif ! Dalla visita ad abbazie e castelli, all'accesso a luoghi panoramici come ad esempio le Cliffs of Moher o le Giant's Causeway. L'obolo è spesso presentato sotto forma di parcheggio, centro visite o servizi. Ai luoghi panoramici è comunque possibile accedere gratuitamente senza commettere infrazioni o passare per "portoghesi" poiché i sentieri pedonali sono percorribili liberamente a tutti.
 
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15441609 Inviato: 2 Set 2015 21:11
 

Spettacolo! 0509_doppio_ok.gif
Io il bauletto te lo buttavo in una rupe! 0509_dito.gif
 
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15443060 Inviato: 4 Set 2015 17:33
 

ziomunch ha scritto:
Spettacolo! 0509_doppio_ok.gif
Io il bauletto te lo buttavo in una rupe! 0509_dito.gif


Pensa che lui stesso aveva deciso, in caso non riuscisse la riparazione al volo, di buttarlo o di spedirlo a casa pieno di ciò che non serviva, almeno calava il volume del bagaglio 0509_si_picchiano.gif
Invece è andato tutto bene 0509_lucarelli.gif 0509_lucarelli.gif
 
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15461516 Inviato: 1 Ott 2015 13:30
 

Sabato 13 Giugno
All'alba (o quasi, diciamo prima di colazione) scendo verso il mare del fiordo per scattare qualche foto con la luce del mattino, il paesaggio è splendido.

Ci apprestiamo a partire, moto cariche, motori accesi, scendo dal cavalletto centrale e mi accorgo che qualcosa non va: la ruota posteriore è a terra! Faccio segno agli altri di fermarsi, rimetto la moto sul cavalletto, un bel foro con dentro un sasso è li che fa bella mostra di sé. Abbiamo i kit riparazione foratura (e anche qualcuno pratico nel loro utilizzo: grazie Marcello) e ripariamo la gomma.

Partiamo alla ricerca di un compressore con manometro per verificare la pressione di gonfiaggio. Lo troviamo solo dopo una trentina di chilometri. Ripristino la giusta pressione e litigo un po' con la valvola dello pneumatico e finalmente la nostra tappa può procedere serenamente (ci sarà ancora una sosta di "controllo" della pressione, la riparazione reggerà fino a casa e oltre, fino al cambio gomme).
Ci dirigiamo verso Achill Island, isola collegata alla terraferma da un ponte levatoio, dove visitiamo le scogliere di Minaun. Fa freddo e c'è un fotre vento gelido che ti entra nelle ossa. Fortunatamente ho l'abbigliamento invernale ma è necessario "sigillare" attentamente ogni piccola presa d'aria per evitare gli spifferi. La zona è soggetta al vento e al mare agitato, lo capiamo anche dal cartello in prossimità della scogliera.

Sempre sull'isola visitiamo il Deserted Village, agglomerato di case diroccate abbandonate dagli abitanti durante un'epidemia di peste. Impressionante l'estensione del villaggio che attraversiamo in parte a piedi.

In moto percorriamo la strada N59 accanto al Ballycroy National Park, siamo in mezzo alle torbiere, ambiente caratteristico di questa parte dell'isola. A Bangor Erris, il primo paesino abitato dopo chilometri e chilometri di torba, sostiamo per fare rifornimento e per mangiare un boccone. La stazione di servizio è gestita da un anziano signore dalla folta barba bianca, sono preoccupato poiché intendo pagare con la carta di credito e mi attendo che mi faccia storie: niente di più errato, nonostante l'età il benzinaio maneggia carte di credito e apparecchi pos con naturale disinvoltura: come in Italia icon_asd.gif!
Per pranzo facciamo incetta di cibo al locale supermercato e, identificato un tavolino ai margini del crocevia, consumiamo il pasto "ai quattro venti". Nuovamente resto stupito dalla resistenza al freddo degli autoctoni: sono abbigliato invernale e quasi batto i denti dal freddo mentre dalle auto scendono donne in abito estivo leggero senza calze! Per scaldarci dopo pranzo ci infiliamo nel pub dall'altro lato della strada, gestito da un coetaneo del benzinaio (e per fortuna che l'Irlanda è una nazione giovane...) dove osiamo un caffé, male che vada almeno ci riscalda. E' un liofilizzato ma in fondo non è malaccio e ottempera ottimamente alla sua funzione termica.
La tappa odierna è piuttosto lunga, la foratura della mattina ci ha fatto perdere tempo, giocoforza dobbiamo tagliare alcune tappe. Il programma prevede le rovine di due abbazie dai destini molto simili: entrambe incendiate nel 1590. Decidiamo di non sostare al convento di Moyne e di visitare solo la Rosserk Friary, costruita da terziari francescani (e qui scopro che l'ordine terziario è costituito da laici che abbracciano la vita monacale ma, avendo contratto matrimonio, non possono accedere agli ordini primari, maschili, o secondari, femminili) in stile gotico ed è ancora ben conservata nelle sue parti in pietra. Durante la nostra visita il convento ospita un set fotografico con modelle degne di nota, Marcello si unisce ai fotografi immortalando tali bellezze!

E' uscito un po' di sole e la temperatura si è intiepidita, l'ultima parte della giornata si viaggia a temperature decenti. Passiamo Ballina, vediamo dall'esterno la cattedrale di Muredack che non ci convince molto e puntiamo su Sligo dove è previsto il pernottamento. Sligo è la citta di W.B. Yeats e proprio il 13 giugno ricorre il 150° anniversario della nascita, in città sono in programma gli Yeats days, peccato che quando arriviamo noi sia già aria di smobilitazione e non possiamo goderci le manifestazioni all'aperto. Ci consoliamo con una cena tipica in un pub a base di sheperd's pie e birra rossa.
Vorremmo visitare la cattedrale ma non ci è permesso entrare poiché è in corso la messa, veniamo però colpiti dal cartello che invita a spegnere i cellulari: "Dio ti sta chiamando, ma non sul cellulare!"
 
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15461933 Inviato: 1 Ott 2015 21:27
 

Bastian fai attenzione , che non ti si legge la targa!!!!! rotfl.gif rotfl.gif rotfl.gif

Ancora complimenti!!! 0509_doppio_ok.gif
 
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15464997 Inviato: 6 Ott 2015 11:42
 

bastiancontrario ha scritto:
[....] Nuovamente resto stupito dalla resistenza al freddo degli autoctoni: sono abbigliato invernale e quasi batto i denti dal freddo mentre dalle auto scendono donne in abito estivo leggero senza calze! [....]

Concordo...
Anche io, nei viaggi a IOM, mi chiedo come cacchio faccia la gente a girare in ciabattine e maglietta, mentre io sono con il pile...!!
L'apoteosi è stata quando ho visto gente fare il bagno... Ed io sempre con maglione e giubbino...
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Devono avere una bella scorza... icon_asd.gif icon_asd.gif

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15465345 Inviato: 6 Ott 2015 18:44
 

Il racconto del nostro giro, ben scritto da Andrea, è arrivato a Sligo, nel nordovest dell'isola.
Fin qui il mio viaggio è stato perfetto, il sud dell'isola e soprattutto la parte ovest, selvaggia, mi ha proprio entusiasmato.
Per l'adattamento al clima fresco, spesso accompagnato da forte vento, forse sono stato il più "nordico" dei tre, quello tra noi che lo ha patito meno; ero sempre il meno vestito sotto il giubbino tecnico icon_lol.gif
Ho l'imbottitura sottopelle icon_xd_2.gif icon_xd_2.gif

le foto del giorno
 
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15484273 Inviato: 29 Ott 2015 23:42
 

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15502181 Inviato: 24 Nov 2015 16:17
 

Domenica 14 Giugno
Sveglia e colazione all'ostello: il più caro (20€ a testa, comunque economico) e quello con meno cibo a colazione (assomigliava più ad un bed&breakfast... praticamente eravamo in una casa con qualche stanza e qualche bagno a disposizione degli ospiti).

Un giretto in città per qualche foto al lungofiume di Sligo e al ponte in pietra (godibilissimi la domenica mattina, c'eravamo in giro solo noi...) quindi ci dirigiamo verso il lago Gill, molto bello, e facciamo sosta al Parke's Castle. Secondo la leggenda solo chi è senza peccato può sentire la campana dell'abbazia di Sligo gettata in fondo al lago Gill: io non la sento... e nemmeno i miei compagni di viaggio... sarà che non c'è vento e la campana non suona! rotfl.gif

Meta successiva il lago Glenade, anche l'Irlanda come la Scozia ha il suo mostro del lago e si dice che sia proprio al Glenade Lough. Noi ci troviamo dei pescatori, dei turisti, qualche volatile ma del mostro nessuna traccia...
Il buon Marcello, cacciatore di passi, aveva proposto una variante al percorso per raggiungere il Glengesh Pass che, come è successo di norma per tutte le decisioni da prendere durante il viaggio, è stata approvata all'unanimità. Deviamo quindi dal percorso originale addentrandoci nella contea del Donegal. Saliamo al passo lungo una valle profonda (relativamente alla morfologia dell'isola) e in cima ci fermiamo per alcune foto.

Scendiamo dallo stesso versante, quello opposto ci avrebbe portato verso le Slieve League, le scogliere più alte d'Irlanda, ma oltre a deviare pesantemente dal percorso, onestamente devo dire che in quel momento non lo sapevo!
Ci dirigiamo qundi verso il monte Errigal o, meglio, verso un ottimo punto di osservazione di questa montagna che assomiglia ad un vulcano con lo sfasciume di pietre sul fianco che prende la forma delle colate laviche. Il punto di osservazione si trova su una diga tra due laghi utilizzata per la produzione di energia elettrica.

Una vicina stazione di servizio risolve in un solo colpo le necessità di rifornire le moto e rifocillare i nostri stomaci, prima di ripartire alla volta del Doe Castle, una fortezza del XVI secolo affacciata sul mare che contiene al suo interno una torre destinata ad abitazione dall'aspetto più moderno.

E' il momento del nostro ingresso nel Regno Unito: tappa finale di questa giornata è la cittadina di Derry che si trova in Irlanda del Nord.
Il confine tra Irlanda e Regno Unito praticamente non esiste, solo un cartello ci avvisa che stiamo entrando in Northern Ireland e che il limite di velocità è espresso in miglia orarie. Siamo entrati nel paese delle sterline e dei penny, delle once e delle libbre e della sudditanza a sua maestà la regina d'Inghilterra.

Raggiungiamo l'ostello a Derry e dopo aver preso possesso della camera ci dedichiamo ad un tour a piedi della cittadina, iniziando dal quartiere cattolico di Bogside, teatro degli scontri tra repubblicani e unionisti/lealisti.

Visitiamo il Free Derry Corner con il monumento a ricordo del blocco "H" del carcere di Long Kesh dove venivano rinchiusi i volontari dell'IRA, e il memoriale della Bloody Sunday del 1972. Tutto il quartiere è disseminato di murales a ricordo degli scontri. La visita è per me molto toccante, ancora una volta mi rendo conto di quanto inutili siano le guerre e di quanto dietro alle motivazioni ideologiche ci sia l'unico vero motivo scatenante di tutti i conflitti: il denaro.

La successiva visita alle mura della città mette ancora più in risalto le differenze tra protestanti e cattolici in questo angolo dell'isola d'Irlanda: la parte protestante della città è ricca, bella e progredita, la parte cattolica è brutta, povera e malandata. Il ponte della pace vorrebbe far credere che i "troubles" sono terminati, purtroppo le cause che li hanno scatenati sono ancora lontane dall'essere debellate.

Ceniamo in un ristorante in centro e prima di rientrare in ostello ci concediamo una birra al Bogside Inn nei pressi di Free Derry Corner: un pub poco frequentato dai turisti e molto dalla popolazione locale, un bellissimo modo per conoscere la popolazione di Derry, anzi di Bogside.
 
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15502482 Inviato: 24 Nov 2015 21:49
 

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15503021 Inviato: 25 Nov 2015 17:17
 

Cliccare qui per le mie foto della giornata.

Passeggiare sul muro di Derry, cercare (con difficoltà) un varco per oltrepassare il confine tra le due parti della città oltre un certo orario, entrare in un pub decisamente fuori dai canoni turistici, vedere quanti murales ricordano quei tragici fatti...
Si, i problemi non sono risolti, sono stati solo messi a riposo icon_confused.gif icon_confused.gif
Speriamo che muoiano nel sonno icon_rolleyes.gif
 
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15503239 Inviato: 25 Nov 2015 21:16
 

La cosa più incredibile è la memoria di Bastian, a mesi di distanza da quel viaggio! icon_eek.gif
Io non ricordo, nemmeno cosa mangio la sera prima..... eusa_doh.gif
 
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15503414 Inviato: 26 Nov 2015 0:09
 

ziomunch ha scritto:
La cosa più incredibile è la memoria di Bastian, a mesi di distanza da quel viaggio! icon_eek.gif
Io non ricordo, nemmeno cosa mangio la sera prima..... eusa_doh.gif

Mi aiuto con le foto, gli appunti e, soprattutto quel viaggio mi è rimasto nel cuore.
 
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15503710 Inviato: 26 Nov 2015 14:32
 

Lunedì 15 Giugno
Oggi sarebbe previsto un tour dell'Irlanda del Nord, con visita alle Giant's Causeway (il selciato dei giganti, una particolare formazione rocciosa in riva al mare molto suggestiva) e tutta la Antrim Coast Road, strada costiera dai panorami unici per poi giungere nel pomeriggio a Belfast e visitare a piedi la città.
Ci alziamo di buon ora e, come d'abitudine, facciamo colazione e carichiamo le moto. Siamo quasi pronti per partire quando sulla moto di Marcello si attiva l'antifurto senza che sia stato lui a dare il comando e non si disattiva. icon_eek.gif Da quel momento in poi la Fazer si rifiuterà di partire icon_evil.gif . Strano comportamento del check strumenti, nessun rumore dalla pompa della benzina, motorino d'avviamento che gira ma non mette in moto. eusa_think.gif Cerchiamo in tutti i modi di capire cosa possa essere successo, controllata ai fusibili (che a parte quello bruciato il primo giorno in terra irlandese sono tutti sani), vari tentativi di disattivare l'antifurto (che a volte suona...) ma la moto non ne vuole sapere di accendersi. eusa_wall.gif
Ricorriamo quindi alla Europe Assistance che riesce a inviarci un carro attrezzi solo alle ore 16 0509_down.gif ... Il meccanico del carro attrezzi ripete più o meno tutti i tentativi già fatti da noi la mattina, farnetica qualcosa riguardo a una possibile smagnetizzazione della chiave (e pure di quella di riserva... eusa_naughty.gif ) e infine ci comunica che a Derry non ci sono officine Yamaha, c'è un solo meccanico per moto che potrebbe mettere le mani sulla due ruote di Marcello non prima di mercoledì eusa_wall.gif . In alternativa ci propone il trasferimento a Belfast dove un'officina Yamaha c'è... ma non ci sa dare informazioni sui tempi di intervento eusa_doh.gif . Per organizzare il trasferimento a Belfast è necessario farsi autorizzare dalla compagnia assicurativa. Non riusciamo prima di sera e quindi organizziamo il trasporto per l'indomani mattina. Chiediamo all'ostello se ha posto per tre per la notte, per fortuna otteniamo risposta affermativa e disdiciamo la prenotazione all'ostello di Belfast.
Siccome, come diceva un saggio, "se gli affari vanno male, il corpo non deve soffrire" icon_asd.gif , cuciniamo un'ottima pasta nella cucina dell'ostello e, dopo cena, usciamo per un giro in città e ci concediamo una (anzi, due o tre) pinte in un pub dove "sventolano" bandiere irlandesi, palestinesi e basche e suonano anche un'ottima musica dal vivo.

Qui, non si sa se in preda ai fumi dell'alcool, Marcello ha un'intuizione: "domattina provo a spostare la moto". eusa_doh.gif Ci comunica la sua idea e lo guardiamo con aria stranita icon_eek.gif ... passiamo la notte all'ostello in attesa degli eventi.

Martedì 16 Giugno
Il risveglio è un po' più tardi del solito, il carro attrezzi Europe Assistance è atteso per le 9.30 circa. Inganniamo l'attesa facendo colazione e sfruttando la connessione WiFi per comunicare con l'Italia. Ad un certo punto Marcello esce e si dirige alla moto. Franco ed io siamo stravaccati sul divano della sala comune dell'ostello. Improvvisamente il rumore di un quattro cilindri squarcia il silenzio del quartiere periferico di Derry 0509_lucarelli.gif . Con una coordinazione che nemmeno una squadra di nuoto sincronizzato, Franco ed io ci alziamo e ci precipitiamo fuori. Davanti al cancello dell'ostello il sorriso a 32 denti di Marcello in sella alla sua moto. Accesa e rombante. 0509_campione.gif
E' stato davvero sufficiente spostarla di qualche metro! 1110_pat-pat.gif
In seguito abbiamo ragionato su quali potessero essere le cause del guasto: la più verosimile si crede sia stata un campo magnetico che ha mandato in crisi l'antifurto con immobilizer della Yamaha... leggende narrano che l'ostello sia in realtà infestato da presenze ectoplasmatiche (fantasmi...) ma la mia mente razionale si rifiuta anche lontanamente di crederci! rotfl.gif
Chiusa la chiamata alla Europe Assistance senza far intervenire il carro attrezzi, si parte. Non prima di aver definito un percorso alternativo che, mantenendo la tappa finale di giornata a Dublino, come da programma, passasse per Belfast, per una necessariamente abbreviata visita dei luoghi più interessanti della città. 0509_up.gif
Raggiungiamo Belfast per la via più breve, visitiamo i murales più caratteristici che ricordano anni di lotte fratricide tra cattolici e protestanti, soprattutto i due dedicati a Bobby Sands che morì in carcere dopo 66 giorni di sciopero della fame.

Visitiamo anche il cimitero cattolico di Milltown dove sono sepolti tutti i volontari dell'IRA: fa riflettere la giovane età dei volontari sepolti. Come tutte le guerre anche questa ha come risultato la decimazione della parte più vitale della popolazione: i giovani!

Puntiamo quindi le moto verso Dublino con una sosta intermedia a Castlewellan con il suo Peace Maze, il labirinto della pace, il più grande in Europa e secondo al mondo. Evitiamo di infilarci nel labirinto onde evitare di perdere tempo non riuscendo a uscire... e ci concediamo un buon pranzo scherzando sulla disavventura occorsa.

Raggiungiamo quindi Dublino e l'ostello dove passeremo due notti. Lasciamo le moto nel comodo parcheggio interno recintato e ci immergiamo a piedi nella movida di Temple Bar, il quartiere dei pub e dei ristoranti sulla riva destra del fiume Liffey. Ero già stato a Dublino nel 2010 in occasione di un Irlanda - Italia del 6 Nazioni di rugby (finita 33 - 11 per i padroni di casa... ma dallo stadio di Croke Park c'era una bellissima vista mare icon_asd.gif) e me ne ero innamorato. Come per un amore a prima vista ero curioso di sapere se avrebbe superato la prova del secondo appuntamento. Volevo capire se si confermava la sensazione provata di città giovane e viva oppure se quel clima era "viziato" dal particolare evento (il rugby è particolarmente "sentito" in Irlanda) o dalla compagnia con la quale avevo visitato la capitale dell'isola di smeraldo. La prova del nove è stata brillantemente superata. Dublino si è confermata a cinque anni di distanza città viva e giovane, ne sono davvero innamorato.

Ritrovo il ristorante dove avevo cenato la sera della partita in mezzo a tifosi di rugby di entrambe le squadre, con il duo che suonava dal vivo che aveva modificato il repertorio dalla musica tradizionale irlandese a pezzi più internazionali per coinvolgere maggiormente gli avventori. Racconto l'aneddoto a Franco e Marcello e, visto che l'appetito si faceva sentire, si decide di cenare lì. Il caso vuole che anche il tavolo al quale ci fanno accomodare sia lo stesso di cinque anni fa: non posso non condividere una foto con i miei compagni di viaggio di allora strappando anche a loro un sorriso e una lacrimuccia.

Ci gustiamo uno Slow Cooked Beef & Guinness Stew accompagnato dall'immancabile pinta di Guinness e dopo cena ci concediamo un'altra pinta all'Auld Dubliner, pub tipico con musica dal vivo (ottimamente suonata, come tradizione in Irlanda). Si va a nanna, domani ci aspetta un'intera giornata dedicata a Dublino.
 
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15504236 Inviato: 27 Nov 2015 2:55
 

Questo report, somministrato a piccole dosi, mi sta facendo riaffiorare ricordi ed emozioni.
E la voglia di latitudini nordiche aumenta. icon_asd.gif icon_asd.gif
 
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15504240 Inviato: 27 Nov 2015 6:32
 

bastiancontrario ha scritto:
Mi aiuto con le foto, gli appunti e, soprattutto quel viaggio mi è rimasto nel cuore.


Sei un Viaggiatore 0509_up.gif 0510_inchino.gif 0510_inchino.gif icon_razz.gif
E , per me, il vero spirito di un report è questo. Foto e parole, pensieri e pure informazioni. Un utile viaggio mentale per chi legge ed una cassaforte di ricordi per chi l'ha vissuta icon_smile.gif
 
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15504389 Inviato: 27 Nov 2015 11:35
 

gattapazza ha scritto:
Sei un Viaggiatore 0509_up.gif 0510_inchino.gif 0510_inchino.gif icon_razz.gif
E , per me, il vero spirito di un report è questo. Foto e parole, pensieri e pure informazioni. Un utile viaggio mentale per chi legge ed una cassaforte di ricordi per chi l'ha vissuta icon_smile.gif


Grazie. Complimento immeritato ma molto apprezzato.
I veri viaggiatori sono altri, parafrasando mio nonno: "devo farne ancora di chilometri..."
 
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15540131 Inviato: 23 Gen 2016 18:01
 

Mercoledì 17 Giugno
Dublino. Le moto oggi restano parcheggiate nel comodo parking dell'ostello (senza antifurto inserito icon_mrgreen.gif ), qualcuno le sfrutta per stendere i panni (chi non aveva fatto il bucato a Derry) e, dopo l'abbondante colazione nella breakfast room ricavata da una chiesetta sconsacrata ci avviamo a piedi verso il centro città.
Piove. Oddio, dire piove è un'esagerazione. Qualche gocciolina d'acqua scende dal cielo, di quella che Franco chiama "acqua asciutta" e un mio ex collega di origine belga "un po' di umidità". Non facciamo in tempo ad arrivare in fondo al viale dell'ostello che la pioggia ha già smesso.
Ci addentriamo un po' nella zona meno turistica della città alla ricerca di un souvenir particolare: l'adesivo ovale IRL da attaccare al bauletto di Franco! Dopo un paio di tentativi a vuoto e, grazie al consiglio di un gentile negoziante, lo troviamo finalmente in un negozio di accessori auto. Ormai questi adesivi sono merce rara!

Attraversiamo il Liffey sul famoso Halfpenny Bridge e ci dirigiamo verso la zona del castello. Essendo già stato a Dublino, prima della partenza avevo "torronato" i miei compagni di viaggio su un posto dove li avrei portati a fare colazione; si tratta di Queen of Tarts, locale abbastanza famoso tra i visitatori della capitale irlandese che si trova proprio di fronte al Dublin Castle. Ci arriviamo, entriamo e scopriamo nostro malgrado che la colazione viene servita solo fino alle 11. eusa_wall.gif Sono le 11.15, la gentile signorina non cede alle suppliche di tre motociclisti giunti dall'Italia! Poco male, decidiamo che se non può essere colazione, sarà pranzo. Ci sbafiamo un bel po' di leccornie che il locale offre e, con la pancia piena, ci dirigiamo verso la Guinness Storehouse.

Meta irrinunciabile di una visita a Dublino, la birreria più famosa d'Irlanda è molto votata al marketing e al brand management: museo e negozio di souvenir fatturano una bella fetta degli introiti dell'azienda. La visita è, secondo me, molto interessante, viene spiegato il processo produttivo della stout più diffusa al mondo a partire dall'acqua delle Wicklow mountains e dal malto d'orzo del sud dell'isola. Al termine della visita si giunge nel punto più alto dello stabilimento: il gravity bar dove ci si gode la pinta compresa nel biglietto d'ingresso con un panorama a 360 gradi su Dublino. Poco sotto si può ottenere anche il diploma di perfetto spillatore!

Usciti dalla storehouse ci concediamo ancora un giro per la città, un'occhiata ai monumenti e agli angoli caratteristici: la Christchurch, la St.Patrick Cathedral, il Trinity College, Temple Bar e il lungofiume. Rientriamo in ostello per una doccia e usciamo di nuovo per cena e dopocena. Cena al miglior fish & chips di Dublino (trovato per caso e davvero buono), pinta dalle parti di Temple Bar in un locale con ottima musica dal vivo. Dublino è colonizzata dagli italiani, non si girava angolo senza sentire parlare il nativo idioma.
 
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15540133 Inviato: 23 Gen 2016 18:09
 

Giovedì 18 Giugno
E' purtroppo l'ultimo giorno sull'isola. Questa sera alle 20.30 il traghetto salperà alla volta della costa francese. Con un po' di mestizia prepariamo i bagagli e carichiamo le moto. Lasciamo Dublino in direzione sud. Appena fuori dalla città si comincia a salire sulle Wicklow mountains, colline per noi abituati alle quote delle Alpi ma comunque con poca vegetazione e sferzate dal vento. Abbiamo ancora l'occasione di valicare due passi (il Sally Gap e il Wicklow Gap) e raggiungere quota 9, non male per un'isola da molti ritenuta pianeggiante!
Merita una sosta e, da parte di qualcuno, anche una scarpinata alla ricerca della foto migliore, il Lough Bray Lower, un laghetto che ha la particolarità, visto dall'angolatura giusta, di ricordare una pinta di Guinness con le sue acque scure e la spiaggia chiara su un lato. Il lago è di proprietà della famiglia Guinness e la leggenda vuole che da questo luogo si sia tratta ispirazione per la birra stout.
Nella nostra strada verso il porto facciamo una sosta a Rossborough House, villa del 1700 costruita in stile Palladiano con un immenso parco tutto intorno dove incrociamo un motociclista australiano di ritorno dall'Isola di Man che ha deciso di prolungare in Irlanda la sua vacanza (troppo pigro per lavorare si è definito). Un'altra sosta sul lago Blessington formato dal fiume Liffey, quello che attraversa Dublino, per due foto dal ponte che divide il lago a metà: uno strano cartello attira la mia attenzione: sembra che qui non sia possibile per i bambini accompagnati da un adulto, camminare sulle acque.

Durante la discesa dal Wicklow Gap attira la nostra attenzione un sito minerario abbandonato sulla destra. Ci fermiamo a fare due foto. Scoprirò una volta a casa, riordinando gli appunti, che si tratta di miniere di piombo. La vista sulla vallata dalla miniera è molto suggestiva. In fondo alla valle si trova il sito monastico di Glendalough che visitiamo. Si tratta di un sito monastico fondato da San Kevin nel VI secolo e distrutto nel 1398 dalle truppe inglesi. Molto belle la torre circolare, la piccola chiesa e la distesa di croci celtiche nel cimitero.

Ripartiamo, l'appetito si fa sentire, siamo in una zona prettamente agricola e, passata Glendalough, poco turistica perciò ci fermiamo in un supermercato ad acquistare qualcosa. Ne approfittiamo per fare provviste anche per il traghetto. Non trovando un posto di nostro gradimento per mangiare proseguiamo. Dobbiamo fare parecchi chilometri prima di trovare una panchina e un tavolino a lato di un parcheggio sul lungofiume di Enniscorthy. Mentre mangiamo veniamo allietati dallo spettacolo prodotto da giovani locali che si tuffano in continuazione dal ponte nel fiume: non fa molto freddo, soprattutto rispetto a questa mattina sulle Wicklow, ma di certo non avrei il coraggio di buttarmi in quelle acque che immagino gelide... gli irlandesi hanno un'altra tempra!
Dopo aver pranzato ancora pochi chilometri ci separano da Rosslare. Li percorro ripensando al viaggio che si sta per concludere. Un po' di nostalgia e la soddisfazione per aver portato (quasi, manca ancora il traghetto e l'attraversamento della Francia) a termine un viaggio per me impegnativo, era la prima volta che stavo in moto per così tanto tempo, sono le sensazioni che pervadono il mio animo su quel tratto di asfalto.
Arriviamo nei pressi del mare, attraccata alla banchina c'è già la nave che ci porterà via dall'Irlanda. Passate le formalità di biglietti e documenti attendiamo l'apertura delle stive. Mentre siamo in coda ci raggiungono con le loro BMW le due coppie di motociclisti di Padova che avevamo conosciuto sul traghetto all'andata. Piccolo il mondo, piccola porzione di mondo l'Irlanda. Quattro chiacchiere sui rispettivi viaggi, apprendiamo che anche a loro l'isola è piaciuta. Un percorso diverso dal nostro ma con gli stessi capisaldi.
Ci imbarchiamo, prendiamo possesso dei divanetti bar che saranno il nostro giaciglio per la notte, stupiamo gli altri viaggiatori con la nostra cena a base di pollo arrosto e birra acquistati al supermercato e ci apprestiamo a passare le lunghe ore di traversata.
 
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15540134 Inviato: 23 Gen 2016 18:11
 

Venerdì 19, Sabato 20 e Domenica 21 Giugno
Il sole è già alto nel cielo quando ci svegliamo in mezzo al mare, lo sbarco in Normandia icon_asd.gif è previsto per le 16:30, ne approfittiamo per quattro chiacchiere, qualche partita a carte, qualche "perdita di tempo" con lo smartphone (il traghetto è fornito di WiFi via satellite gratuita), un pranzo a base di fagioli, tonno e grana fino al momento di scendere in stiva. Percorriamo la settantina di km che ci separano dal campeggio con il vento sferzante e, almeno io, in riserva di benzina: con il fatto che in Francia il carburante costa meno che in Irlanda, non ho rabboccato prima di partire. Riesco comunque a raggiungere Isigny e un distributore economico. Il campeggio è un quattro stelle, il mobilhome che abbiamo scelto per la notte è nuovo di zecca e molto economico. Franco e Marcello vanno a fare un po' di spesa perché ormai la "cambusa" era quasi vuota. Ceniamo e andiamo a letto. Domani la strada sarà lunga!
Il sabato mattina ce la prendiamo un po' con calma (la reception del campeggio non apre molto presto), colazione al bar del camping con pan-au-chocolat e un "falso" cappuccino, moto caricate e quasi 700 km di noiosa autostrada, intervallate solo dalle soste carburante e pranzo e dalla vista, sia in cielo che appollaiati sulla recinzione a lato strada di parecchi rapaci. Ci fermiamo per la notte a Pont du Chateau, nei pressi di Clermont-Ferrand. Prendiamo posto in uno chalet: un letto comodo e una doccia calda ci vogliono dopo tutta la strada percorsa. Ci concediamo una birretta dopo cena, nel bar/ristorante del campeggio si sta festeggiando un matrimonio, ci sediamo fuori e le chiacchiere vanno già verso altri viaggi!
Domenica ci aspettano altri 600 chilometri abbondanti, quasi tutta autostrada. Anche qui, come all'andata ci rendiamo conto della diversità climatica una volta passato lo spartiacque tra Atlantico e Mediterraneo. Nei pressi di Lione fa decisamente caldo, non ho il termometro in moto ma penso si passino i trenta gradi. Per un'incomprensione sbagliamo l'imbocco della Périphérique e il navigatore ci fa uscire dall'autostrada e attraversare la città: un lungo rettilineo intervallato da semafori. Ad ogni sosta la temperatura della moto sale e si accendono le ventole, portano fresco al motore ma convogliano l'aria calda verso il pilota! Si suda. Per fortuna arrivano le Alpi e con loro un po' di frescura, sosta pranzo ai piedi del Moncenisio e ultima sosta benzina per sfruttare la convenienza d'oltralpe. Valichiamo il Moncenisio ed entriamo in Italia, 16 giorni dopo averla lasciata. Un ultima sosta per i saluti all'autogrill di Villarboit che ci aveva visto partire due settimane fa dall'altro lato della carreggiata e poi ognuno per la sua strada a casa propria.
E' stato un viaggio magnifico, raccontandolo a distanza di più di sei mesi i ricordi dei giorni passati in moto e in ottima compagnia si riaccendono anche se, in realtà, non si sono mai spenti. La combinazione di una terra bellissima, una compagnia azzeccata (mai uno screzio, mai una discussione), la moto e pure il tempo dalla nostra parte hanno fatto sì che questo viaggio rimarrà scolpito nella mia memoria. Ci ho messo vent'anni ma ho finalmente fatto il mio tour dell'Irlanda!
 
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15540214 Inviato: 23 Gen 2016 20:25
 

Che dire.... complimenti!!! 0509_up.gif
La cosa che mi frena molto è la lingua, altrimenti partirei anch'io per un bel viggio di 16 giorni! icon_smile.gif
Vabbè, poi la mia ragazza mi lascerebbe, ovvio! icon_asd.gif
 
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15540258 Inviato: 23 Gen 2016 21:21
 

ziomunch ha scritto:
Che dire.... complimenti!!! 0509_up.gif
La cosa che mi frena molto è la lingua, altrimenti partirei anch'io per un bel viggio di 16 giorni! icon_smile.gif
Vabbè, poi la mia ragazza mi lascerebbe, ovvio! icon_asd.gif

Se te ne fai bastare 4 a giugno o 9 a settembre ho delle ideuzze...
 
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15540261 Inviato: 23 Gen 2016 21:23
 

Ne parliamo ma, non credo sia fattibile quest'anno....
 
15540326
15540326 Inviato: 23 Gen 2016 23:52
 

Citazione:
...E' stato un viaggio magnifico, raccontandolo a distanza di più di sei mesi i ricordi dei giorni passati in moto e in ottima compagnia si riaccendono anche se, in realtà, non si sono mai spenti. La combinazione di una terra bellissima, una compagnia azzeccata (mai uno screzio, mai una discussione), la moto e pure il tempo dalla nostra parte hanno fatto sì che questo viaggio rimarrà scolpito nella mia memoria.




Queste parole, scritte da Andrea a conclusione del report, riassumono tutto quello che di bello questo viaggio mi ha dato, ci ha dato.
Un viaggio che rimarrà sempre con noi e che ha ulteriormente cementato l'amicizia e l'affiatamento tra noi, nata per caso grazie al Ting'avert.
 
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15540540 Inviato: 24 Gen 2016 14:46
 

foto 16 giugno
foto 17 giugno
foto 18 giugno

Anche io, come Andrea, non ero mai stato via da casa, in moto, per così tanti giorni, ma l'esperienza mi ha molto entusiasmato, tanto che ho già pronti un po' di itinerari in varie parti di Europa. 0509_banana.gif 0509_banana.gif
Ad esempio, adesso ho una idea fissa, quella di andare a Nordkapp, che probabilmente sarà oggetto della mia prossima avventura motociclistica, forse addirittura in solitaria icon_asd.gif icon_asd.gif
Ma è ancora tutto da decidere.
Per adesso mi godo i meravigliosi ricordi che il viaggio in Irlanda mi ha regalato icon_lol.gif icon_lol.gif
 
15540850
15540850 Inviato: 24 Gen 2016 22:51
 

Grandi...!!! eusa_clap.gif
Complimenti a Bastiancontrario per il report e complimenti a tutti e tre per il viaggio. 0509_up.gif
topomotogsx ha scritto:
Citazione:
...E' stato un viaggio magnifico, raccontandolo a distanza di più di sei mesi i ricordi dei giorni passati in moto e in ottima compagnia si riaccendono anche se, in realtà, non si sono mai spenti. La combinazione di una terra bellissima, una compagnia azzeccata (mai uno screzio, mai una discussione), la moto e pure il tempo dalla nostra parte hanno fatto sì che questo viaggio rimarrà scolpito nella mia memoria.




Queste parole, scritte da Andrea a conclusione del report, riassumono tutto quello che di bello questo viaggio mi ha dato, ci ha dato.
Un viaggio che rimarrà sempre con noi e che ha ulteriormente cementato l'amicizia e l'affiatamento tra noi, nata per caso grazie al Ting'avert.

Sostengo sempre che nei viaggi di "gruppo", i compagni di viaggio devono essere quelli giusti...
Ecco, direi proprio che voi tre eravate il gruppo giusto. icon_wink.gif 0509_up.gif
 
15541007
15541007 Inviato: 25 Gen 2016 9:35
 

visto che la fine del report è stata grazie a me 0509_campione.gif 0509_doppio_ok.gif lo metto tra i preferiti come guida per il mio itinerario di quest'anno!

complimenti... le terre del nord mi attirano sempre più!
 
15550666
15550666 Inviato: 7 Feb 2016 21:31
 

Ragazzi che viaggio! Fate proprio venir voglia di fare i bagagli e partire icon_smile.gif Complimenti eusa_clap.gif
 
15561056
15561056 Inviato: 21 Feb 2016 10:28
 

JO74 ha scritto:
Concordo...
Anche io, nei viaggi a IOM, mi chiedo come cacchio faccia la gente a girare in ciabattine e maglietta, mentre io sono con il pile...!!
L'apoteosi è stata quando ho visto gente fare il bagno... Ed io sempre con maglione e giubbino...
icon_eek.gif icon_eek.gif icon_eek.gif
Devono avere una bella scorza... icon_asd.gif icon_asd.gif

0509_up.gif


A chi lo dici! Quando siamo stati in Norvegia con mia moglie, lei aveva almeno tre strati di abbigliamento tecnico (pile, windstopper e maglietta) sotto giacca ed antipioggia (anche quando non pioveva icon_rolleyes.gif ). Quando ci fermavamo e si "sbucciava", non mancavano gli sguardi inorriditi delle norvegesi che giravano tranquillamente in canottiera, shorts ed infradito icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif

Ad Oslo, addirittura, c'era l'allarme meteo per il caldo alla folle temperatura di 24°C rotfl.gif
 
15561066
15561066 Inviato: 21 Feb 2016 10:44
 

Oggi ho finalmente letto tutto il report con grande attenzione perché, ebbene si, andiamo in Irlanda anche noi! 0509_doppio_ok.gif 0509_doppio_ok.gif

Già prenotato il traghetto da Roscoff a Cork il 22 Luglio. L'idea è percorrere la Wild Atlantic Way, cioè la costa occidentale dell'isola, fino a Derry, poi scendere a Dublino, prendere il traghetto per Holyhead, attraversare l'Inghilterra e tornare nel continente con il treno sotto la Manica. In questo modo eviteremo il traghetto di ritorno consentendoci di stare in giro quanto ci pare (prevediamo 20 giorni, ma forse saranno di più icon_cool.gif )

Ho segnato i posti meravigliosi che avete visitato, alcuni sono un po' fuori mano rispetto al giro che faremo, ma magari qualche deviazione ci scappa. Grazie soprattutto per le dritte su ostelli e pasti, ne faremo tesoro!

Complimenti anche per il bellissimo report, infarcito di annotazioni utili e divertenti! eusa_clap.gif eusa_clap.gif
 
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